La rivoluzione parte si da un drastico cambio di guardia al livello autorale e dirigenziale. Ma la rivoluzione si concretizza anche con il ritorno (non al passato ma) al buon gusto. Che non è ortodosso convenzionalismo da pubblico per bene, ma calma, pacatezza, ragionevolezza. allora finiamola con le esibizioni con un tavolo davanti e con i voti "per me si per me no". Finiamola con i televoti. Finiamola con le situazioni create ad arte. Portatemi Enrico Montesano in prima serata, con un programma lungo non più di un'ora e mezza, sostenuto da una buona base di autori, magari provenienti anche dal mondo cinematografico o teatrale, e con il contorno di un po' di buona musica e di qualche ospite interessante. Portatemi uno show in tandem con Lello Arena e Vincenzo Salemme, oppure Ficarra e Picone. Riportatemi La macchina del tempo di Alessandro Cecchi Paone ma in versione più moderna e accattivante dalle 21:00 alle 22::30 su Canale 5. Portatemi un varietà con tanti comici stile Risatissima della fine degli anni 80. Un festival di cortometraggi di giovani autori magari sostenuto da registi autorevoli che in studio possano commentare. Portatemi finalmente di nuovo la TV de "Signori e signori ecco a voi". Insomma niente più di scontato e precostituito. E poi per favore anche un po' di fiction di qualità, perché Canale 5 in passato ne ha realizzata tanta e di buoni livelli.