Nel 2022 lo switch-off al nuovo sistema tv digitale DVB-T2 (Vecchia discussione)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
scusami ercolino questo piano partira' nel 2022 o sbaglio e volevo sapere quando ci sara' lo swich off in lombardia, poi nel 2020 partira' la mpeg 4 cioe' tutti quelli che vedono i canali RAI IN HD MDS HD E LA7 HD e naturalmente si vedranno anche quelli in SD e cosi? grazie della risposte. aiutami per favore xche' sono nel marasma.
 
Ora io mi chiedo: ma i vincoli di copertura che ha la Rai, da contratto di servizio, continueranno ad essere validi? O vengono superati, come è stata superata la rete regionale in VHF (anch'essa prevista dal contratto)?
 
scusami ercolino questo piano partira' nel 2022 o sbaglio e volevo sapere quando ci sara' lo swich off in lombardia, poi nel 2020 partira' la mpeg 4 cioe' tutti quelli che vedono i canali RAI IN HD MDS HD E LA7 HD e naturalmente si vedranno anche quelli in SD e cosi? grazie della risposte. aiutami per favore xche' sono nel marasma.

Stai sereno ;)

Vedremo nei prossimi mesi :)
 
A beh a quel punto sicuramente va usato l'HEVC, fatto 30 fai 31

Speriamo di no perché usando anche l'HEVC costringerebbero tantissimi utenti a cambiare nuovamente il televisore, e questa volta a differenza del vecchio switch-off il disagio non porterà nessun beneficio visto che servirà soltanto per stringere tutti i canali già presenti in un numero ridotto di frequenze. Inoltre vorrei aggiungere un'altro dettaglio: nel 2012 c'è stata la cessione della banda 800 per lasciare spazio al 4G e il tutto si è risolto con qualche cambio di frequenza; successivamente è stato annunciato che per il 2022 bisogna lasciare spazio anche al 5G e quindi va ceduta anche la banda 700, adesso supponiamo che per quella data stringeranno tutti i canali in DVB-T2/HEVC poi chi ci garantisce che dopo il 2022 non spunta fuori qualcos'altro e dovranno cedere anche la banda 600? A mio parere fare questo switch-off è come cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto...
 
Speriamo di no perché usando anche l'HEVC costringerebbero tantissimi utenti a cambiare nuovamente il televisore, e questa volta a differenza del vecchio switch-off il disagio non porterà nessun beneficio visto che servirà soltanto per stringere tutti i canali già presenti in un numero ridotto di frequenze. Inoltre vorrei aggiungere un'altro dettaglio: nel 2012 c'è stata la cessione della banda 800 per lasciare spazio al 4G e il tutto si è risolto con qualche cambio di frequenza; successivamente è stato annunciato che per il 2022 bisogna lasciare spazio anche al 5G e quindi va ceduta anche la banda 700, adesso supponiamo che per quella data stringeranno tutti i canali in DVB-T2/HEVC poi chi ci garantisce che dopo il 2022 non spunta fuori qualcos'altro e dovranno cedere anche la banda 600? A mio parere fare questo switch-off è come cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto...
Si entro il 2030 vedrai l ultimo switch off .che chiuderà il segnale tv via etere la cosa assurda è che mancano solo 11 anni a tale data .e noi parliamo ancora di dvb t
 
Stai sereno ;)

Vedremo nei prossimi mesi :)
E si. Ma il piano parla di canali da 37 mega di banda senza specificare la compressione usata ma la potenzialità ottenuta solo dal dvb-t2 nella configurazione indicata . Messo come lo hanno messo od il t2 parte allo spegnimento dei 700 oppure i dati tecnici non saranno quelli indicati. il passaggio t h.264 non coincide con quanto indicato nel pnaf. peraltro rimarrebbe una libertà dell'uso delle postazioni gia autorizzate con nessuna unificazione.
 
*** AVVISO: l’allegato 3 (Documento di pianificazione) è in corso di pubblicazione ***

Quindi evitiamo domande su passaggi intermedi all'H264, spegnimento frequenze 50-53 ecc e attendiamo nuove informazioni
 
"Tuttavia ha altresì rappresentato che il documento posto in consultazione non chiarisce se vi sia un obbligo ad esercire i Mux in tecnologia DVB-T2.Una indicazione chiara in tal senso è necessaria al fine di garantire un effettivo aggiornamento degli impianti di ricezione d’utenza, accompagnato da una idonea e tempestiva campagna informativa."

Questa però è un'osservazione fatta da un soggetto interessato durante la consultazione pubblica sul testo approvato.

Facendo chiaro richiamo alla legge di stabilità 2018, AGCOM poi chiarisce: "Inoltre, la medesima legge (articolo 1, comma 1031) ha disposto che in linea con gli obiettivi della politica audiovisiva europea e nazionale di coesione sociale, pluralismo dei mezzi di comunicazione e diversità culturale e con la finalità della più efficiente gestione dello spettro consentita dall'impiego delle tecnologie più avanzate, i diritti d'uso delle frequenze di cui attualmente sono titolari gli operatori direte nazionali sono convertiti in diritti d'uso di capacità trasmissiva in multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DVB-T2, secondo i criteri definiti dall'Autorità ai fini dell'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze.".
 
Questa però è un'osservazione fatta da un soggetto interessato durante la consultazione pubblica sul testo approvato.

L'osservazione è pertinente.
Forse sfugge (anche se è stato scritto un'infinità di volte) che si parla di parametri di riferimento. I parametri di riferimento devono tenere conto degli ultimi standard ratificati e di quelli che vengono ritenuti (a seguito di verifiche) superati per garantire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione.
Poi dal definirli ad applicarli è un altro paio di maniche... e nessuno può imporre alcunché (tanto che i precedenti parametri di riferimento, con circa 19.91 Mbps, li ha adottati praticamente solo la Rai)... e nei precedenti PNAF le reti, oltre che per il DVB-T, erano pianificate anche (e già) per DVB-T2 oltre che per il dismesso DVB-H. Anzi, l'ipotesi di transizione era stimata al 2015-2016 (poi spostata in avanti per insussistenza di parco installato ed opportunità di compressioni successive più efficienti).
Inoltre, esiste il principio di neutralità tecnologica (che ha già consentito la conversione da DVB-H a DVB-T... altrimenti quei mux sarebbero rimasti a tempo indefinito in DVB-H)... così come non sussiste una capacità totale imposta (si è liberi di non riempire i mux o di ridurla se si reputa più importante o tecnicamente conveniente uscire con altra configurazione di rete... come Retecapri o alcune locali ad esempio).
Fin quando non si capirà questo, non si va da nessuna parte...
 
L'osservazione è pertinente.
Forse sfugge (anche se è stato scritto un'infinità di volte) che si parla di parametri di riferimento. I parametri di riferimento devono tenere conto degli ultimi standard ratificati e di quelli che vengono ritenuti (a seguito di verifiche) superati per garantire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione.
Poi dal definirli ad applicarli è un altro paio di maniche... e nessuno può imporre alcunché (tanto che i precedenti parametri di riferimento, con circa 19.91 Mbps, li ha adottati praticamente solo la Rai)... e nei precedenti PNAF le reti, oltre che per il DVB-T, erano pianificate anche (e già) per DVB-T2 oltre che per il dismesso DVB-H. Anzi, l'ipotesi di transizione era stimata al 2015-2016 (poi spostata in avanti per insussistenza di parco installato ed opportunità di compressioni successive più efficienti).
Inoltre, esiste il principio di neutralità tecnologica (che ha già consentito la conversione da DVB-H a DVB-T... altrimenti quei mux sarebbero rimasti a tempo indefinito in DVB-H)... così come non sussiste una capacità totale imposta (si è liberi di non riempire i mux o di ridurla se si reputa più importante o tecnicamente conveniente uscire con altra configurazione di rete... come Retecapri o alcune locali ad esempio).
Fin quando non si capirà questo, non si va da nessuna parte...

cosi é chiarissimo, ma mica tutti lo capiscono...
 
L'osservazione è pertinente.
Forse sfugge (anche se è stato scritto un'infinità di volte) che si parla di parametri di riferimento. I parametri di riferimento devono tenere conto degli ultimi standard ratificati e di quelli che vengono ritenuti (a seguito di verifiche) superati per garantire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione.
Poi dal definirli ad applicarli è un altro paio di maniche... e nessuno può imporre alcunché (tanto che i precedenti parametri di riferimento, con circa 19.91 Mbps, li ha adottati praticamente solo la Rai)... e nei precedenti PNAF le reti, oltre che per il DVB-T, erano pianificate anche (e già) per DVB-T2 oltre che per il dismesso DVB-H. Anzi, l'ipotesi di transizione era stimata al 2015-2016 (poi spostata in avanti per insussistenza di parco installato ed opportunità di compressioni successive più efficienti).
Inoltre, esiste il principio di neutralità tecnologica (che ha già consentito la conversione da DVB-H a DVB-T... altrimenti quei mux sarebbero rimasti a tempo indefinito in DVB-H)... così come non sussiste una capacità totale imposta (si è liberi di non riempire i mux o di ridurla se si reputa più importante o tecnicamente conveniente uscire con altra configurazione di rete... come Retecapri o alcune locali ad esempio).
Fin quando non si capirà questo, non si va da nessuna parte...

Certo, e possono pure trasmettere in SD o HD, secondo la propria volontà di avere o non avere maggiori canali all'interno della propria offerta.

Sta di fatto però che AGCOM ha preparato il nuovo PNAF basandolo interamente sul DVBT-2, in quanto inteso come passaggio vincolante della finanziaria 2018.
 
cosi dovranno fare a gomitate o finalmente rinunciare a qualcosa o, come ho stranamente il sentore che finira, comprimere all'inverosimile con visione da vhs.
 
Ultima modifica:
Sta di fatto però che AGCOM ha preparato il nuovo PNAF basandolo interamente sul DVBT-2, in quanto inteso come passaggio vincolante della finanziaria 2018.

Questo perché, come scrivevo, deve tenere conto degli ultimi standard ratificati per consentire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione (che viene assunto come riferimento su cui basare la suddivisione unitaria, indicata in 0.5 a 1) anche e soprattutto in prospettiva (a medio e lungo termine... lo stesso avviene similmente anche in ambito tlc e radiofonia, con analoghe valutazioni su standard da ritenersi superati e percentuale di mercato).
Detto in altri termini, considerando l'attuale uso dello spettro (al netto di duplicati e simulcast che generano eccedenza), viene fatta una valutazione rispetto all'occupazione che ne risulterebbe applicando gli ultimi standard ed eventuali ottimizzazioni... nelle configurazioni raccomandate ed in quelle più spinte. Al broadcaster quindi viene garantita nominalmente la stessa capacità (o qualcosa in più)... ma sta poi ad esso valutare i modi ed i tempi dello sfruttamento della risorsa (che se e quando dovesse servire, è lì disponibile senza perdita rispetto al precedente assetto).
Lo stesso si può dire anche adesso (le reti attualmente esercite sono pianificate per DVB-T e DVB-T2)... qualora un broadcaster e gli editori coinvolti lo volessero, potrebbero passare in DVB-T2 già oggi (così come potevano farlo negli anni addietro), ma i parametri di riferimento (su cui si fa leva e permette di tenere il tutto in piedi) restano sempre quelli dei 19.91 Mbps di un mux DVB-T (altrimenti, in fase di conversione con potenzialmente 5 mux eserciti in DVB-T2, il tasso di conversione 0.5 a 1 non era possibile applicarlo... e banalmente sarebbe stato 1 a 1)...
 
Ultima modifica:
Vedo che alcuni ne capiscono quindi faccio delle domande.

1) Nel Lazio Roma avrà "rete locale di 2° livello n. 1" sul 41, Latina e Viterbo niente, Rieti avrà "rete locale di 2° livello n. 2" sul 39 e "rete locale di 2° livello n. 4" sul 34, Frosinone avrà "rete locale di 2° livello n. 3" sul 39 e "rete locale di 2° livello n. 5" sul 21. Rieti avrà 2 reti locali o avrà 1 rete locale che alcuni vedranno sul 39 ed altri sul 34?

2) Ma a Roma, Latina e Viterbo per la rete nazionale 12, se ho capito bene Rai + locali, non si poteva trovare una frequenza in UHF invece d'avere solo questa in VHF?

3) Ritenete possibile che la Rai migri da Monte Cavo Costarelle a Monte Cavo Vetta, visto che 14 frequenze sono meno di quelle attuali?
 
1) Si, 2 reti
2) Nessuno ti assicura che sia della RAI
3) Se parli tu col Sindaco di Rocca di Papa
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Alto Basso