A beh a quel punto sicuramente va usato l'HEVC, fatto 30 fai 31
Magari, ma hevc non era stato bloccato dal governo per non tagliare fuori tutte le tv e dispositivi più vecchi?
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A beh a quel punto sicuramente va usato l'HEVC, fatto 30 fai 31
Magari, ma hevc non era stato bloccato dal governo per non tagliare fuori tutte le tv e dispositivi più vecchi?
scusami ercolino questo piano partira' nel 2022 o sbaglio e volevo sapere quando ci sara' lo swich off in lombardia, poi nel 2020 partira' la mpeg 4 cioe' tutti quelli che vedono i canali RAI IN HD MDS HD E LA7 HD e naturalmente si vedranno anche quelli in SD e cosi? grazie della risposte. aiutami per favore xche' sono nel marasma.
Stai sereno
Vedremo nei prossimi mesi![]()
A beh a quel punto sicuramente va usato l'HEVC, fatto 30 fai 31
Si entro il 2030 vedrai l ultimo switch off .che chiuderà il segnale tv via etere la cosa assurda è che mancano solo 11 anni a tale data .e noi parliamo ancora di dvb tSperiamo di no perché usando anche l'HEVC costringerebbero tantissimi utenti a cambiare nuovamente il televisore, e questa volta a differenza del vecchio switch-off il disagio non porterà nessun beneficio visto che servirà soltanto per stringere tutti i canali già presenti in un numero ridotto di frequenze. Inoltre vorrei aggiungere un'altro dettaglio: nel 2012 c'è stata la cessione della banda 800 per lasciare spazio al 4G e il tutto si è risolto con qualche cambio di frequenza; successivamente è stato annunciato che per il 2022 bisogna lasciare spazio anche al 5G e quindi va ceduta anche la banda 700, adesso supponiamo che per quella data stringeranno tutti i canali in DVB-T2/HEVC poi chi ci garantisce che dopo il 2022 non spunta fuori qualcos'altro e dovranno cedere anche la banda 600? A mio parere fare questo switch-off è come cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto...
E si. Ma il piano parla di canali da 37 mega di banda senza specificare la compressione usata ma la potenzialità ottenuta solo dal dvb-t2 nella configurazione indicata . Messo come lo hanno messo od il t2 parte allo spegnimento dei 700 oppure i dati tecnici non saranno quelli indicati. il passaggio t h.264 non coincide con quanto indicato nel pnaf. peraltro rimarrebbe una libertà dell'uso delle postazioni gia autorizzate con nessuna unificazione.Stai sereno
Vedremo nei prossimi mesi![]()
*** AVVISO: l’allegato 3 (Documento di pianificazione) è in corso di pubblicazione ***
Quindi evitiamo domande su passaggi intermedi all'H264, spegnimento frequenze 50-53 ecc e attendiamo nuove informazioni
"Tuttavia ha altresì rappresentato che il documento posto in consultazione non chiarisce se vi sia un obbligo ad esercire i Mux in tecnologia DVB-T2.Una indicazione chiara in tal senso è necessaria al fine di garantire un effettivo aggiornamento degli impianti di ricezione d’utenza, accompagnato da una idonea e tempestiva campagna informativa."
Questa però è un'osservazione fatta da un soggetto interessato durante la consultazione pubblica sul testo approvato.
L'osservazione è pertinente.
Forse sfugge (anche se è stato scritto un'infinità di volte) che si parla di parametri di riferimento. I parametri di riferimento devono tenere conto degli ultimi standard ratificati e di quelli che vengono ritenuti (a seguito di verifiche) superati per garantire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione.
Poi dal definirli ad applicarli è un altro paio di maniche... e nessuno può imporre alcunché (tanto che i precedenti parametri di riferimento, con circa 19.91 Mbps, li ha adottati praticamente solo la Rai)... e nei precedenti PNAF le reti, oltre che per il DVB-T, erano pianificate anche (e già) per DVB-T2 oltre che per il dismesso DVB-H. Anzi, l'ipotesi di transizione era stimata al 2015-2016 (poi spostata in avanti per insussistenza di parco installato ed opportunità di compressioni successive più efficienti).
Inoltre, esiste il principio di neutralità tecnologica (che ha già consentito la conversione da DVB-H a DVB-T... altrimenti quei mux sarebbero rimasti a tempo indefinito in DVB-H)... così come non sussiste una capacità totale imposta (si è liberi di non riempire i mux o di ridurla se si reputa più importante o tecnicamente conveniente uscire con altra configurazione di rete... come Retecapri o alcune locali ad esempio).
Fin quando non si capirà questo, non si va da nessuna parte...
L'osservazione è pertinente.
Forse sfugge (anche se è stato scritto un'infinità di volte) che si parla di parametri di riferimento. I parametri di riferimento devono tenere conto degli ultimi standard ratificati e di quelli che vengono ritenuti (a seguito di verifiche) superati per garantire un uso efficiente dello spettro in fase di assegnazione.
Poi dal definirli ad applicarli è un altro paio di maniche... e nessuno può imporre alcunché (tanto che i precedenti parametri di riferimento, con circa 19.91 Mbps, li ha adottati praticamente solo la Rai)... e nei precedenti PNAF le reti, oltre che per il DVB-T, erano pianificate anche (e già) per DVB-T2 oltre che per il dismesso DVB-H. Anzi, l'ipotesi di transizione era stimata al 2015-2016 (poi spostata in avanti per insussistenza di parco installato ed opportunità di compressioni successive più efficienti).
Inoltre, esiste il principio di neutralità tecnologica (che ha già consentito la conversione da DVB-H a DVB-T... altrimenti quei mux sarebbero rimasti a tempo indefinito in DVB-H)... così come non sussiste una capacità totale imposta (si è liberi di non riempire i mux o di ridurla se si reputa più importante o tecnicamente conveniente uscire con altra configurazione di rete... come Retecapri o alcune locali ad esempio).
Fin quando non si capirà questo, non si va da nessuna parte...
Sta di fatto però che AGCOM ha preparato il nuovo PNAF basandolo interamente sul DVBT-2, in quanto inteso come passaggio vincolante della finanziaria 2018.