Netflix Commenti generali su Netflix

Siamo al ridicolo !

Se non vi va bene come è il servizio in questo momento date disdetta (e ricordo che non è l'unico servizio che limita al momento)
 
Ah quindi chi si lamenta è al ridicolo, non loro. Benissimo
Stanno limitando si sa e cosa nota l'unica arma che avete e la disdetta (se poi vi sta bene così e un altro discorso...... ) Ricordo ancora che non è l'unico servizio limitato ;)
 
Stanno limitando si sa e cosa nota l'unica arma che avete e la disdetta (se poi vi sta bene così e un altro discorso...... ) Ricordo ancora che non è l'unico servizio limitato ;)
Kikkosat, però anche avendo disdetto non è che non si possa criticare dai, non è detto che chi si lamenta non lo abbia fatto. Io per esempio ho disdetto a fine marzo ma non è che per questo motivo non ne posso parlare lo stesso
 
fare notare il problema é giusto, fare notare il problema senza fare nulla e aspettare passivi non é una soluzione.

io posso capire se netflix avesse dirette importanti, non le vorrei perdere e allora mando giú il rospo della riduzione e continuo a guardare e pagare. ma tutto quello che c'é ora castato ci sará anche quando toglieranno le limitazioni.
 
colpaccio di Netflix: Tinny Andreatta passa da Rai fiction a Netflix
una nota di Netflix in cui si chiarisce che "con base a Roma, Tinny, che inizierà nel corso del mese di Luglio, guiderà il team che sviluppa e crea le serie originali italiane per il servizio di intrattenimento globale, e riporterà a Kelly Luegenbiehl, Vice Presidente delle Serie Originali per l'Europa, il Medio Oriente e l'Asia per Netflix".




Ci sono quelli che provano a capire il problema, e quelli che, invece, fanno solo finta di averlo capito: passano oltre e tacciano gli altri perché non sono d'accordo con loro.
L'Andreatta che va a Netflix è una super-notizia. Lo è sotto tanti punti di vista. Per la Rai, che perde una delle sue figure più importanti. E per Netflix, che finalmente ha un nome forte, solido, apprezzato e rispettato nella nostra industria. Lo è per il pubblico e lo è, poi, per il mercato.
L'Andreatta è brava e, come sottolinea la Soncini su Linkiesta, lo è per tutti, anche chi non la apprezza lo ammette candidamente. Non ha bisogno di sviolinate (e oggi, ahimé, si sprecano...). Si è fatta da sola. Ed è arrivata dov'è arrivata per le sue capacità.

Netflix, in questi mesi, ha prodotto molte cose italiane. Ha provato a rilanciare i generi, e s'è abbandonata - talvolta letteralmente - alle serie teen.

L'arrivo dell'Andreatta che cosa significa? Cambierà target, cambierà impostazione, sceglierà una linea editoriale diversa? (Magari, ecco: la sceglierà e basta).
Da qui lo "sconcerto" di molti addetti ai lavori. Netflix ha sganciato una bomba, si è presa una delle più brave, ma non ha detto che cosa faranno insieme. Punta al pubblico generalista? Vuole accaparrarsi i grandi autori e i grandi produttori? Qualche nome si fa già. E sono quelli che hanno sempre lavorato con l'Andreatta.
È questo il punto. Non basta dire che l'Andreatta è brava. Non serve sciorinare produzioni, titoli e collaborazioni (tra parentesi: L'amica geniale non è tutta farina del suo sacco, anzi).

Poi c'è la questione Rai. Perdere l'Andreatta è un problema grosso. Molto più grosso di quello che, dall'esterno, sembra. In questi anni la Rai - la dirigenza e la politica, soprattutto - hanno fatto di tutto per togliersi dal mercato: hanno abbassato il tetto massimo dei compensi, non hanno più cercato professionalità esterne all'azienda, e quelle che hanno assunto non sono state minimamente valorizzate. L'Andreatta che se ne va è un altro sintomo di una malattia più grande e più seria. E anche questo crea sconcerto.
 
Ci sono quelli che provano a capire il problema, e quelli che, invece, fanno solo finta di averlo capito: passano oltre e tacciano gli altri perché non sono d'accordo con loro.
L'Andreatta che va a Netflix è una super-notizia. Lo è sotto tanti punti di vista. Per la Rai, che perde una delle sue figure più importanti. E per Netflix, che finalmente ha un nome forte, solido, apprezzato e rispettato nella nostra industria. Lo è per il pubblico e lo è, poi, per il mercato.
L'Andreatta è brava e, come sottolinea la Soncini su Linkiesta, lo è per tutti, anche chi non la apprezza lo ammette candidamente. Non ha bisogno di sviolinate (e oggi, ahimé, si sprecano...). Si è fatta da sola. Ed è arrivata dov'è arrivata per le sue capacità.

Netflix, in questi mesi, ha prodotto molte cose italiane. Ha provato a rilanciare i generi, e s'è abbandonata - talvolta letteralmente - alle serie teen.

L'arrivo dell'Andreatta che cosa significa? Cambierà target, cambierà impostazione, sceglierà una linea editoriale diversa? (Magari, ecco: la sceglierà e basta).
Da qui lo "sconcerto" di molti addetti ai lavori. Netflix ha sganciato una bomba, si è presa una delle più brave, ma non ha detto che cosa faranno insieme. Punta al pubblico generalista? Vuole accaparrarsi i grandi autori e i grandi produttori? Qualche nome si fa già. E sono quelli che hanno sempre lavorato con l'Andreatta.
È questo il punto. Non basta dire che l'Andreatta è brava. Non serve sciorinare produzioni, titoli e collaborazioni (tra parentesi: L'amica geniale non è tutta farina del suo sacco, anzi).

Poi c'è la questione Rai. Perdere l'Andreatta è un problema grosso. Molto più grosso di quello che, dall'esterno, sembra. In questi anni la Rai - la dirigenza e la politica, soprattutto - hanno fatto di tutto per togliersi dal mercato: hanno abbassato il tetto massimo dei compensi, non hanno più cercato professionalità esterne all'azienda, e quelle che hanno assunto non sono state minimamente valorizzate. L'Andreatta che se ne va è un altro sintomo di una malattia più grande e più seria. E anche questo crea sconcerto.

Giusto per sapere ma quali serie ha gestito in rai questa Andretta.
 
Giusto per sapere ma quali serie ha gestito in rai questa Andretta.

beh fai presto a controllare, era a capo di rai fiction dal 2012, quindi da quell'anno in avanti tutto era di sua responsabilitá, e la lista é molto lunga poi da qui a capire quanta farina del suo sacco ci fosse non é dato saperlo, io fino a questa notizia nemmeno la conoscevo, a quanto pare peró netflix ha ingaggiato CR7 da quello che si legge in giro :)
 
Pablo Larrain (il regista di Jackie, per intenderci) curerà una serie di cortometraggi, intitolata Homemade, per Netflix. Ogni cortometraggio sarà diretto da un regista diverso e racconterà una storia particolare.
Tra i nomi coinvolti, ci sono quelli di Kristen Stewart, che tornerà dietro la macchina da presa e che, nel frattempo, sta lavorando con Larrain in Spencer, nel ruolo di Lady Diana. Ma c'è anche quello di Maggie Gyllenhaal, che girerà un corto in Vermont. E poi c'è quello di Paolo Sorrentino, che invece girerà un corto ambientato a Roma. Homemade prova a fotografare la nuova realtà in cui viviamo dopo la pandemia.
Alla produzione ci sono i fratelli Larrain, con la loro etichetta, Fabula; e Lorenzo Mieli, CEO di The Apartment. Homemade è il primo, vero progetto internazionale seguito da Mieli e dalla sua nuova società. Ogni corto durerà tra i cinque e i sette minuti, e saranno rivolti al pubblico più ampio.
In arrivo il 30 giugno.
 
beh fai presto a controllare, era a capo di rai fiction dal 2012, quindi da quell'anno in avanti tutto era di sua responsabilitá, e la lista é molto lunga poi da qui a capire quanta farina del suo sacco ci fosse non é dato saperlo, io fino a questa notizia nemmeno la conoscevo, a quanto pare peró netflix ha ingaggiato CR7 da quello che si legge in giro :)

A ecco chi ci ha tormentato per anni con il prete matteo:lol:
 
Io sono convinto si può essere più costruttivi ;)

Tipo difendere a spada tratta l'indifendibile?

PS: IO ho disdetto, ma mi hanno fatto pagare per tre mesi un servizio non confacente a quanto promesso, quindi, secondo me, sono LADRI.
 
beh fai presto a controllare, era a capo di rai fiction dal 2012, quindi da quell'anno in avanti tutto era di sua responsabilitá, e la lista é molto lunga poi da qui a capire quanta farina del suo sacco ci fosse non é dato saperlo, io fino a questa notizia nemmeno la conoscevo, a quanto pare peró netflix ha ingaggiato CR7 da quello che si legge in giro :)

Allora, ho contato una cinquantina di Finction, delle quali, a mio parere, quelle vedibili non sono più di sette o otto.

In compenso ne conto 10 o 12 vergognose, ed il resto in linea con il gusto Nazional / Popolare, quindi mediamente, per me poco interessanti.

Se questo è CR7, io sono Pelè. :D
 
Tipo difendere a spada tratta l'indifendibile?

PS: IO ho disdetto, ma mi hanno fatto pagare per tre mesi un servizio non confacente a quanto promesso, quindi, secondo me, sono LADRI.
Io non sto difendendo nessuno ;) e non ci guadagno niente ma leggere lo stesso giorno più volte le stesse cose stufa ;)
 
Io non sto difendendo nessuno ;) e non ci guadagno niente ma leggere lo stesso giorno più volte le stesse cose stufa ;)

Mi pare che la sezione del Forum si chiami "Commenti generali su Netflix", quindi siamo in tema.

Anche a me stufa leggere commenti che negano l'evidenza dei fatti.
 
Speriamo che non produca versioni Netflix di Don Matteo.
In ogni caso non possiamo dire a prescindere che trasformerà Netflix in Rai Fiction.
Potrebbe adeguare il suo lavoro ai gusto degli spettatori come fatto con la Rai.
 
Speriamo che non produca versioni Netflix di Don Matteo.
In ogni caso non possiamo dire a prescindere che trasformerà Netflix in Rai Fiction.
Potrebbe adeguare il suo lavoro ai gusto degli spettatori come fatto con la Rai.

al momento la gran parte delle produzioni italiane di Netflix fanno alquanto pena, c'è un bel lavoro da fare
 
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