A conti fatti, tra una cosa e un'altra: 780 dai diritti tv, altri 100 dall'accordo con Dazn (che scade a fine giugno), IVA sui diritti tv e circa 120 mln sulle coppe europee (non essendo più in esclusiva).
La raccolta pubblicitaria per la Serie A vale tra gli 80 e 100 mln annui.
Più o meno 1 miliardo di spese in meno.
Gli abbonati per il calcio sono circa 2 milioni su circa 5 mln totali di clienti (la scorsa estate erano anche calati a 4,6 mln subito dopo il lockdown...) secondo stime riportate da alcune testate giornalistiche.
Quindi, anche mettendo in conto che è improbabile che tutti e 2 milioni di clienti (mediamente spendo 500-600 euro all'anno per Sky) daranno disdetta totale dell'abbonamento Sky (o toglieranno Calcio, o comunque Sky provvederà a ridurre il prezzo dell'abbonamento, Ibarra l'ha già detto...), perchè alcuni rimarranno comunque per le coppe europee, per altri contenuti sportivi e/o non sportivi...
Diciamo che Sky non fallirà, se qualcuno se lo chiede.
L'impressione è che, da quando è arrivata Comcast, quest'ultima abbia deciso da tempo (non solo adesso che hanno perso la Serie A) di imboccare una strada diversa con Sky Italia.
Probabilmente i dirigenti del colosso americano hanno visto da subito la filiale italiana come "l'anello debole" dell'intera Sky Europe:
- costi enormi
- numero abbonati non sufficiente per giustificare tali spese
Anche 9 mesi fa si parlava di "riorganizzazione profonda" in Sky Italia, come detto prima e di non volersi più "svenare" per i diritti tv del calcio.
Poi sicuramente altri 2 fattori hanno accelerato tale processo:
- la sentenza R2 (e se la sono ritrovata, perchè è tutto frutto della precedente gestione Murdoch)
- la pandemia
Aggiungo che, secondo Milano-Finanza, un altro aspetto li ha convinti a fare questa "trasformazione": le adesioni alle offerte Sky Wi-Fi stanno andando meglio del previsto.