areggio
Digital-Forum Friend
Integro quanto dicevi sottolineando come la differenza dell'approccio tra stati è di natura completamente economica, come tu stesso hai detto.Al contrario di quello che fu per il digitale terrestre dove analogico e digitale condividevano le stesse frequenze e quindi si rendeva necessario uno spegnimento di una tecnologia a vantaggio dell'altra, il DAB utilizza frequenze diverse rispetto all'FM.
Questo ne consente la convivenza senza che una interferisca con l'altra un po' come avviene tra AM ed FM (restando in ambiente radiofonico.. )
Alcuni stati come la Svizzera, hanno previsto uno switchoff dell'FM per altri motivi.. il primo è il risparmio economico in quanto un network in DAB ha spese infinitamente minori nel garantire la copertura e la funzionalità della propria rete rispetto all'FM! Poi sussistono vantaggi di tipo ecologico in quanto sono necessarie molte meno antenne per trasmettere lo stesso numero di network (basti pensare che ad ogni network in FM deve corrispondere una frequenza, una antenna e di conseguenza un ripetitore mentre col DAB, viaggiando in multiplex, ad ogni ripetitore possono corrispondere anche una 20ina di network.. non serve la calcolatrice per vedere il risparmio.. ); senza poi considerare i vantaggi per l'utente in termini di pluralità di scelta e qualità audio (i fruscii analogici sono terribili!! ).
Tra il 2021 e il 2022 inizierà la transizione al DVB-T2 per liberare la banda dei 700 Mhz per il 5G e con conseguente ottimizzazione e pulizia del VHF che non sarà più disponibile per la TV (se non il programma nazionale RAI). Con questo passaggio, il VHF diventerà appannaggio DAB+ (con aumento di frequenze garantite e possibilità del MISE di assegnare finalmente in via definitiva le frequenze per i mux locali) e di conseguenza negli anni a venire, l'interoperabilità che oggi vede DAB+ - FM, passerà a DAB+ - IP con conseguente naturale disinteresse e abbandono da parte dei network stessi dell'FM...
Quindi, a mio avviso, lo switchoff dell'FM si verificherà in maniera graduale ma naturale senza necessità che questo venga imposto... sarà il normale progresso tecnologico che lo vorrà spegnere...
Volevo sottolineare appunto che la differenza nasce dalla struttura economica esistente: dove, come in Svizzera, è largamente prevalente il servizio pubblico si possono applicare in maniera più immediata calcoli economici molto semplici, aritmetici, dove invece prevale l'emittenza privata, come in Italia e Francia, entrando in gioco la competizione fra le emittenti, il discorso diventa chiaramente più delicato.
(Esempio limite lo spegnimento in Svizzera del digitale terrestre TV...lì i privati non hanno mai potuto trasmettere TV via etere, solo cavo).
Che poi si voglia giudicare la lungimiranza o meno non entro nel merito, rilevo che dove tanti soggetti sono coinvolti, e per di più prevale uno spirito imprenditoriale un po' anarchico, come in Italia o negli Stati Uniti, diventa veramente difficile (non a caso negli Stati Uniti non si è mai parlato di DAB e ci sono ancora le onde medie a pieno regime, perchè ognuno difende le sue rendite di posizione).
Esempio: le radio che hanno sempre trasmesso le radiocronache di baseball in onde medie o una striscia continua news e meteo non hanno bisogno di fedeltà audio e si sono tenuti ben stretta la propria licenza AM.
N.B. ovviamente la tecnologia non la puoi ingabbiare e in altri modi ovviamente l'integrazione va avanti, ma di fatto il DAB non ha incontrato, perchè evidentemente è contrario allo spirito liberista americano.
Questo a livello documentazione, chiedo scusa se mi sono allontanato molto da quanto dicevi, a cui non era assolutamente una risposta, volevo ampliare il discorso economico, per pensare anche un po' relativo, anche la tecnica dipende dalla struttura sociale ed economica...