Ci sono anche le linee guida, disciplinate dalla Legge Melandri stessa, la quale rimanda all'AGCM il compito di vigliare sul rispetto di tali linee guida.
E in questo documento delle linee guida redatto dalla Serie A e approvvato da AGCM, viene specificato, come riportato prima, che la Serie A deve andare anche sulle "piattaforme storiche e a maggior diffusione" (fa riferimento in maniera piuttosto chiara a sat e dtt) e che lo streaming non può sostituirsi in toto a quelle piattaforme.
Quindi se l'Antitrust ravvissasse che l'accordo con Tim mette limiti allo sfruttamento e alla gestione dei diritti tv (ne ha parlato anche Milano-Finanza), allora potrebbe intervenire.
Poi, qualora ci fosse sul serio questo intervento di AGCM, starebbe ovviamente a Dazn (licenziataria dei diritti tv, e su questo NON SI DISCUTE...) decidere come trasmettere su quelle piattaforme "storiche" (in proprio? oppure con accordi di ritrasmissione con altri operatori?).