Importante Passaggio allo Standard DVB-T2 (note tecniche)

La tabella mandata a tutto il mondo da "maurizio" si riferisce agli switch off e basta. Quindi hanno solo concentrato i tempi
 
questa tabella è riferita a quale passaggio?

Vi metto i dettagli


1)La modifica del calendario di rilascio delle frequenze disposto dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 per le ragioni indicate in premessa, presuppone una riduzione delle tempistiche necessarie per il refarming delle frequenze, con una successione temporale delle operazioni nelle aree tecniche tali da ridurre i problemi interferenziali verso l’estero nonché le possibili interferenze interne

2) A tal fine è stato ipotizzato quanto segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022.

3)Le successive operazioni di refarming potrebbero avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione Europea (decisione (UE) 2017/899) e nazionali (legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145).

4. Le modifiche delle aree geografiche e relative tempistiche sarebbero definite come sotto indicato:

Switch-off.png


Switch-OFF-2021-2022.png


5. Al fine di facilitare le operazioni di refarming, di ridurre interferenze a livello nazionale e internazionale e considerando la precedente calendarizzazione delle regioni secondo la quale gli operatori di rete in ambito locale dell’Area 2 e dell’Area 3 avrebbero dovuto rilasciare le frequenze nel periodo settembre – dicembre 2021, si ritiene opportuno prevedere la facoltà di effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro Aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d’uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze, con la possibilità di presentare la domanda di rilascio, previo spegnimento degli impianti, entro 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale di modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019.
 
Stamattina c'è l'audizione web con il Ministro Giorgetti per la modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 19 giugno 2019 recante “Fissazione di un calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell’attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899”, ai sensi dell’art. 1, comma 1032, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’art. 1, comma 1106, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
Vi do due date.

15 Ottobre per l'inizio della dismissione dell' MPEG2 (come vi avevo anticipato qualche giorno fa)

1 Gennaio 2023 per il passaggio al DVB-T2


Ercolino scusami, prima avevi scritto che il passaggio al T2 sarebbe previsto per gennaio 2023, forse mi sono perso qualcosa...
 
Ercolino scusami, prima avevi scritto che il passaggio al T2 sarebbe previsto per gennaio 2023, forse mi sono perso qualcosa...

3. Codifiche e standard innovativi

1. Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati, si ritiene opportuno, in presenza dei nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, evidenziare la previsione di cui all’art. 6, c. 5 del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (… durante il periodo transitorio gli operatori di rete possono effettuare la trasmissione di uno o più programmi con la codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard più evoluti in anticipo rispetto alle scadenze del presente articolo. Dette iniziative saranno oggetto di comunicazione nei confronti degli utenti…), ritenendo utile nell’interesse generale che alcuni programmi possano essere trasmessi, con individuazione volontaria da parte dei FSMA, a livello nazionale almeno con la codifica DVBT/MPEG-4.

2. L’obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi di ricezione televisivi dotati delle nuove tecnologie dovrà essere conseguito con una campagna di comunicazione intensa a partire dalle prossime settimane, dalla presenza dei nuovi contributi aperti a tutti i cittadini senza vincoli di reddito e ISEE e dalle iniziative descritte nel punto 1.

3. Pertanto, la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T, attualmente prevista in coincidenza con il primo giorno di avvio delle attività del periodo transitorio nell’Area 2, dovrebbe essere avviata a partire dal 15 ottobre 2021 con le iniziative di cui al punto 1 sopra descritto. In particolare nella data suddetta potrebbe essere organizzato lo spegnimento contestuale a livello nazionale di un numero di programmi rappresentativi in DVB-T/MPEG-2, utilizzando almeno la codifica DVB-T/MPEG-4, e detta iniziativa diventerebbe l’oggetto di una campagna di comunicazione diffusa e intensiva per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati.

4. La dismissione generalizzata della codifica DVB-T/MPEG-2 sarebbe poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, a seguito della verifica degli effetti delle misure tecniche, finanziarie e di comunicazione sopra descritte.

5. L’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale sarà disposta a partire dal 1 gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard.
 
3. Codifiche e standard innovativi

1. Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati, si ritiene opportuno, in presenza dei nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, evidenziare la previsione di cui all’art. 6, c. 5 del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (… durante il periodo transitorio gli operatori di rete possono effettuare la trasmissione di uno o più programmi con la codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard più evoluti in anticipo rispetto alle scadenze del presente articolo. Dette iniziative saranno oggetto di comunicazione nei confronti degli utenti…), ritenendo utile nell’interesse generale che alcuni programmi possano essere trasmessi, con individuazione volontaria da parte dei FSMA, a livello nazionale almeno con la codifica DVB-T/MPEG-4.

2. L’obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi di ricezione televisivi dotati delle nuove tecnologie dovrà essere conseguito con una campagna di comunicazione intensa a partire dalle prossime settimane, dalla presenza dei nuovi contributi aperti a tutti i cittadini senza vincoli di reddito e ISEE e dalle iniziative descritte nel punto 1.

3. Pertanto, la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVBT, attualmente prevista in coincidenza con il primo giorno di avvio delle attività del periodo transitorio nell’Area 2, dovrebbe essere avviata a partire dal 15 ottobre 2021 con le iniziative di cui al punto 1 sopra descritto. In particolare nella data suddetta potrebbe essere organizzato lo spegnimento contestuale a livello nazionale di un numero di programmi rappresentativi in DVB-T/MPEG-2, utilizzando almeno la codifica DVB-T/MPEG-4, e detta iniziativa diventerebbe l’oggetto di una campagna di comunicazione diffusa e intensiva per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati.

4. La dismissione generalizzata della codifica DVB-T/MPEG-2 sarebbe poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, a seguito della verifica degli effetti delle misure tecniche, finanziarie e di comunicazione sopra descritte.

5. L’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale sarà disposta a partire dal 1 gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard.
Ah ok, quindi a giugno 2022 liberano solo le frequenze per il 5G, e poi dopo 6 mesi passiamo al T2.
Era solo per capire...
 
Peccato che venga superata la scadenza di dicembre 2022, credevo che entro luglio 2022 sarebbe stato possibile passare al T2, pazienza.
 
Ah ok, quindi a giugno 2022 liberano solo le frequenze per il 5G, e poi dopo 6 mesi passiamo al T2.
Era solo per capire...
Come al solito in questi casi la confusione regna sovrana: mi chiedo come si possa liberare le frequenze per il 5G alla data già prevista di giugno 2022, se poi invece si introduce definitivamente il dvb-t2 solo dal 2023: le TV locali (che sono quelle più deboli e quindi più a rischio in questi casi) in quei 6 mesi da giugno 2022 a gennaio 2023, senza o con parziale dvb-t2, ce la faranno o assisteremo a un'altra débacle dopo quella del 2012?
 
Vabbè. Ne prendiamo atto, basta che in questo lasso di tempo, alla fine si passerà a HEVC, avendo un adeguato parco tv a disposizione, con il nuovo standard. Vediamo che succederà con lo spazio in banda, con meno frequenze disponibili e h264 come codec, ancora su dvb-t.
 
quini si conferma ora questo ?


15 Ottobre per l'inizio della dismissione dell' MPEG2 (come vi avevo anticipato qualche giorno fa)

1 Gennaio 2023 per il passaggio al DVB-T2



ma DVB-t2 non parla se HEVC o ???
 
1)La modifica del calendario di rilascio delle frequenze disposto dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 per le ragioni indicate in premessa, presuppone una riduzione delle tempistiche necessarie per il refarming delle frequenze, con una successione temporale delle operazioni nelle aree tecniche tali da ridurre i problemi interferenziali verso l’estero nonché le possibili interferenze interne

2) A tal fine è stato ipotizzato quanto segue. La calendarizzazione della regione Sardegna negli ultimi due mesi del 2021 consentirebbe di avviare le operazioni di refarming senza impatti interferenziali nocivi all’interno del territorio nazionale per la posizione geografica dell’area, operazioni tecnicamente sostenibili considerando le modifiche frequenziali ridotte da attuare dagli operatori di rete e lo stato di predisposizione delle stesse, alla luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022.

3)Le successive operazioni di refarming potrebbero avvenire di seguito a partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (Area 2 e Area 3) proseguendo poi senza soluzione di continuità, dal mese di marzo 2022, con le regioni dell’Area 4, al fine di anticipare il rilascio delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando poi con le restanti regioni dell’Area tirrenica (Area 1) entro il termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per rispettare i vincoli normativi dell’Unione Europea (decisione (UE) 2017/899) e nazionali (legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145).

4. Le modifiche delle aree geografiche e relative tempistiche sarebbero definite come sotto indicato:

Switch-off.png


Switch-OFF-2021-2022.png


5. Al fine di facilitare le operazioni di refarming, di ridurre interferenze a livello nazionale e internazionale e considerando la precedente calendarizzazione delle regioni secondo la quale gli operatori di rete in ambito locale dell’Area 2 e dell’Area 3 avrebbero dovuto rilasciare le frequenze nel periodo settembre – dicembre 2021, si ritiene opportuno prevedere la facoltà di effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro Aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d’uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze, con la possibilità di presentare la domanda di rilascio, previo spegnimento degli impianti, entro 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto ministeriale di modifica del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019.


3. Codifiche e standard innovativi

1. Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso standard di trasmissione avanzati, si ritiene opportuno, in presenza dei nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, evidenziare la previsione di cui all’art. 6, c. 5 del decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (… durante il periodo transitorio gli operatori di rete possono effettuare la trasmissione di uno o più programmi con la codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard più evoluti in anticipo rispetto alle scadenze del presente articolo. Dette iniziative saranno oggetto di comunicazione nei confronti degli utenti…), ritenendo utile nell’interesse generale che alcuni programmi possano essere trasmessi, con individuazione volontaria da parte dei FSMA, a livello nazionale almeno con la codifica DVB-T/MPEG-4.

2. L’obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi di ricezione televisivi dotati delle nuove tecnologie dovrà essere conseguito con una campagna di comunicazione intensa a partire dalle prossime settimane, dalla presenza dei nuovi contributi aperti a tutti i cittadini senza vincoli di reddito e ISEE e dalle iniziative descritte nel punto 1.

3. Pertanto, la dismissione della codifica DVB-T/MPEG-2 in favore almeno della codifica MPEG-4 su standard DVB-T, attualmente prevista in coincidenza con il primo giorno di avvio delle attività del periodo transitorio nell’Area 2, dovrebbe essere avviata a partire dal 15 ottobre 2021 con le iniziative di cui al punto 1 sopra descritto. In particolare nella data suddetta potrebbe essere organizzato lo spegnimento contestuale a livello nazionale di un numero di programmi rappresentativi in DVB-T/MPEG-2, utilizzando almeno la codifica DVB-T/MPEG-4, e detta iniziativa diventerebbe l’oggetto di una campagna di comunicazione diffusa e intensiva per rendere consapevoli i cittadini della necessità di dotarsi di apparecchi televisivi adeguati.

4. La dismissione generalizzata della codifica DVB-T/MPEG-2 sarebbe poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021, a seguito della verifica degli effetti delle misure tecniche, finanziarie e di comunicazione sopra descritte.

5. L’attivazione dello standard DVB-T2 a livello nazionale sarà disposta a partire dal 1 gennaio 2023, ritenendo necessario un periodo più ampio per l’implementazione a regime del nuovo standard.
 
Magari avranno anche più tempo per aggiornare i prezzi al mbit per l'affitto delle frequenze :)
 
Non sono d'accordo con questo spostamento, han trattato la situazione all'italiana....no comment.
 
raga , non capico chi mi spiega ?


in SD Rai 3 vedo "sempre" il TG Regionale della mia regione, mentre Rai3 HD ... vedo random i vari TG Regionali delle varie regioni, una sera una l'altra un'altra ... motivo ? boh
Perché Rai3 HD è sul mux in SFN in tutto il paese, pertanto il contenuto non è "regionalizzato", viene trasmesso Rai3 satellitare che alterna una volta a settimana diversi Tgr.
 
Io da quel mappazzo di articoli e punti deduco che la dismissione dell'mpeg-2 dvb-t sarà rinviato, perché si dice che la data definitiva sarà comunicata successivamente entro la fine di quest'anno. Comunicandola successivamente, e non potendo attuarsi il giorno dopo la pubblicazione perché va dato un congruo preavviso alle emittenti per regolarsi, vuol dire che già il passaggio al solo mpeg-4 in dvb-t sarà spostato in avanti e così il dvb-t2, che viene già indicato in previsione per il 2023. Penso sia lecito ipotizzare a questo punto che gli attuali televisori "non in regola" potranno ancora fare la loro parte fino alla metà dell'anno prossimo, come minimo.
 
Ultima modifica:
Io da quel mappazzo di articoli e punti deduco che la dismissione dell'mpeg-2 dvb-t sarà rinviato, perché si dice che la data definitiva sarà comunicata successivamente entro la fine di quest'anno. Comunicandola successivamente, e non potendo attuarsi il giorno dopo la pubblicazione perché va dato un congruo preavviso alle emittenti per regolarsi, vuol dire che già il passaggio al solo mpeg-4 in dvb-t sarà spostato in avanti e così il dvb-t2, che viene già indicato in previsione per il 2023. Penso sia lecito ipotizzare a questo punto che gli attuali televisori "non in regola" ma capaci di ricevere almeno in HD potranno ancora fare la loro parte fino alla metà dell'anno prossimo, come minimo.

Il 15 Ottobre i canali Nazionali iniziano a passare all'MPEG-4, poi di quello che faranno le emittenti locali sinceramente interessa fino ad un certo punto... :)
 
Il 15 Ottobre i canali Nazionali iniziano a passare all'MPEG-4, poi di quello che faranno le emittenti locali sinceramente interessa fino ad un certo punto... :)
La parola sibillina di tutto il discorso, che non a caso citi anche tu, è "iniziano". Cioè qualche emittente su base volontaria partirà con l'utilizzo dell'mpeg4, ma, mi chiedo, saranno davvero invogliate a farlo se non lo faranno tutte, col rischio di veder castrati gli ascolti rispetto a quelli che si adegueranno all'ultimo momento? In quanto telespettatore, se vedo che un certo numero di emittenti è ancora visibile col vecchio sistema, posso decidere di rinviare più in là l'acquisto del nuovo tv per tentare di sfruttare il più possibile quello già in possesso. Mi sembra che il ragionamento non sia campato in aria...
A questo punto la "celerità" e il successo del passaggio all'mpeg-4 (sempre rimanendo in dvb-t) è demandata a un accordo più o meno palese tra i principali operatori nazionali. Se invece ognuno andrà per conto suo ci sarà una bella confusione.
 
Quindi ad esempio per l'area 2 il periodo transitorio con frequenze ridotte ma DVB-T MPEG4 invece del DVB-T2 passa da circa 8 mesi a quasi un anno... c'è qualche differenza ma non troppo. Speriamo che i pochi mesi guadagnati permettano di risolvere per bene assegnazioni e contrattazioni.

Riguardo all'MPEG4, credo che la speranza sia che il 15 ottobre cambi codifica quasi tutto (almeno tra i nazionali) e restino in MPEG2 quasi soltanto le versioni SD delle LCN 1-7. Purtroppo non si è convinti di chiederlo esplicitamente.
 
Indietro
Alto Basso