un conto è capire quanti giga ci sono(poi se invece stai a vedere anche li, banda limitata, frequenze ricezioni e dispositivi abilitati e priorità un po' di giungletta la trovi, ma alla fine se non navighi non muori di freddo al buio...la parte telefonica è comunque abbastanza garantita)un altro è fare un contratto a prezzo bloccato basato su macroeconomie e costi energetici mossi da interessi privati e andamenti borsistici(coi tg che ci marciano che c'hanno da dirci il prezzo del barile al mercato di amsterdam, a quando l'aggiornamento sul prezzo del molibdeno a caracas?)
con l'avvio della inaspettata guerra ucraina dopo una pandemia ad opera del nostro praticamente unico fornitore di gas ci hanno perso meno quelli che casualmente avevano il prezzo bloccato da prima(e vale per tante cose trovarsi nel posto giusto al momento giusto può essere determinante).
questi fortunati, se non stanno in campana, non si accorgono che il mercato libero gliele richiederà indietro con gli interessi. magari uno si dimentica che gli finisce il prezzo bloccato, si è trovato bene mentre gli altri erano in crisi, rimane dov'è e si becca un bell'aumento. poi col fatto che il freddo ha ancora da venire uno neanche ci pensa.
a tutto questo aggiungi la voglia di starci dietro (c'è gente che ancora paga qualche canone alla telecom o quella opzione per il PC sicuro che non ha)e moltiplicala per tutte le utenze. una persona normale non sta certo dietro alla percentuale di rinnovabile al cavo che si rompe al gasdotto danneggiato, aperto o chiuso per non prendere delle mazzate...spera che ci pensi l'ARERA.
la liberalizzazione c'è riuscita bene nella telefonia(fino ai cartelli tim-voda interrotti da wind e ricreati, poi i virtuali un po' instabili e iliad), benino con le assicurazioni. ma con luce gas e acqua ci andrei pianino