Pensare ad altri tipi di format per rendere la radio più innovativa e più attrattiva!

Domani_Si_Balla

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9 Novembre 2023
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Gli ascoltatori sono tre passi più avanti degli editori, degli station-managers, dei direttori artistici. Interrogati se ascolterebbero una radio che trasmetta tutto il giorno musica in tutte le lingue del mondo: gli utenti sia su Answers (quando esisteva) sia sui social hanno risposto in tanti e all' unanimità di si. Nessuno ha espresso perplessità, contrarietà all' idea o messo in discussione che potrebbe non piacere e non funzionare. Molti si sono spinti oltre dichiarando "Magari esistesse", "Mi chiedo perché ancora non ci sia", "Certo che l' ascolterei", "E' proprio quello che manca". Eppure quando si espone l' idea ci si sente rispondere da persone che dovrebbero essere qualificate e del mestiere che l' unica musica internazionale proponibile è quella in inglese. Alcuni a scatola chiusa senza aver mai provato ad ascoltare altri generi di provenienze musicali sono sicuri che si tratterebbe di ciofeche. Quando ancora in Italia riuscivo a ricevere l' AM ricordo che la notte ascoltavo Radio dell' Europa dell' Est e del Nord Europa, Radio Africane, Radio Francesi e di altri stati, restavo incantato dalla particolarità e dalla varietà della loro musica (mio padre ha lo stesso ricordo di quando era ragazzo, faceva la stessa cosa). Dal punto di vista etico una radio che permetterebbe la conoscenza culturale di tutta la musica del pianeta unirebbe il mondo nella pace. Parecchie persone che sono immigrate in Italia ritroverebbero parte della musica che ascoltavano quando vivevano nelle loro nazioni. C' è stato un periodo in Italia che i giovani ascoltavano prevalentemente musica in inglese e si dava per scontato che una radio di sola musica italiana non potesse funzionare. Onore a chi fregandosene di queste cassandre ha creato radio di sola musica italiana, stessa cosa con il rock, per 40 anni gli editori hanno pontificato che "il rock è rumore, il pubblico ha bisogno della melodia, una radio di solo rock non ingranerebbe", ci sono voluti 40 anni perchè arrivassero VirginRadio e RadioFreccia a smentire certi saccenti.

LA SELEZIONE MUSICALE:
Dell' estero extra-anglosassone in Italia si è sentita in Italia della word-music che era per lo più strumentale simile alla new-age e alla chill-out, noiosa. La world-music di Festa Dei Suoni sarebbe cantata, vivace, ritmata. Come per tutte le radio la variabile che fa la differenza è fra milioni di titoli quali decidi di scegliere, non vedo differenza con le radio di altri generi. Se si sa scegliere bene la radio piace, se non sai scegliere la radio non piace. Sogno una radio interamente musicale, con molti promo originali, senza speaker, senza radiogiornali, senza previsioni meteo, senza notizie sul traffico, senza intervento degli ascoltatori, chi sente una radio come dico io deve potersi rilassare e sognare.

E' interessante a tal proposito un programma televisivo di metà anni 90 di Odeon Tv, si intitolava "Radio Days": due intervistati su tre dicevano che non gli piaceva la musica delle radio e che preferivano ascoltare musica scelta direttamente da loro, era impressionante quella trasmissione, avranno fatto 40 puntate dove vi garantisco tutti i i giorni diversi ascoltatori, diverse persone dicevano tutte la stessa cosa. Peccato non sia stato preso sul serio dagli editori e soprattutto peccato non sia stato visto.

Adesso c' è Spotify che non può fare cultura musicale questo perché su Spotify gli utenti tendono per lo più a cercare musica che già conoscono, non c'è neanche da considerarla Spotify e le radio italiane hanno generato nella mentalità del pubblico molta omologazione, per questo ci vorrebbe qualcuno che rompesse gli schemi.

IL FORMAT:
Il format sarebbero le 10 canzoni più amate di sempre in ciascuna nazione abbinate alle 10 canzoni più apprezzate nel momento presente in ogni nazione rigorosamente nelle varie lingue nazionali, le preferite di tutti gli stati, immaginando una rosa di 40 o 50 stati, o anche di più, facendo una opportuna scrematura qualora qualcuna delle canzoni più amate in quegli stati non si fa confacesse al gusto italiano.

LA PARTE COMMERCIALE:
Per quanto riguarda le fonti di sostentamento di "FESTA DEI SUONI" O "SUONI NEL MONDO", la prima sarebbe la vendita del franchising a tutte le nazioni, per fare tante "FESTA DEI SUONI" in giro per il mondo, la seconda, ma non meno importante, fonte di sostentamento sarebbe la reclamizzazione di concerti nel mondo, eventi nel mondo, saloni, rassegne, esposizioni, fiere, mostre, eventi sportivi, scientifici, culturali. Il vero commerciale non dipende realmente dai programmi che fai e dagli ascoltatori che realizzi ma dalla favella, dalla furbizia e dalla preparazione del personale commerciale. Possono esistere nicchie di lusso.

Ricordo che questo tipo di radio ispirerebbe l' idea del viaggio, ecco che quindi possibili sponsor potrebbero essere: compagnie aeree e marittime, organizzatori di viaggi, portali-internet per la prenotazione di hotel nel mondo, marche di zaini o di trolley, marche di camper, audiolibri e libri che possono tenere compagnia durante i viaggi, parchi divertimenti di dimensioni internazionali. Credo che con un po' di fantasia una radio siffatta non avrebbe niente di inferiore alle altre. Ci vuole solo più fantasia e più impegno.
 
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RadioTirana, RadioPraga
Non entro nel merito di tutto il resto, su cui comunque non sono d'accordo, ma, da vecchio dedito a suo tempo al radioascolto, su questo mi vien da dire...ma mi faccia il piacere...
Quelle due emittenti erano di pura propaganda e delle palle allo stato puro, tranne forse nel periodo della redazione italiana di Radio Praga di Sandro Curzi...
E musica col cavolo che la trasmettevano...
 
Però furono fra quelle a dire per prime la verità sulla guerra del vietnam, cioé che gli americani stavano perdendo, mentre le nostre raccontavano soltanto un mucchio di fandonie.
 
Però furono fra quelle a dire per prime la verità sulla guerra del vietnam, cioé che gli americani stavano perdendo, mentre le nostre raccontavano soltanto un mucchio di fandonie.
Vai troppo indietro...😀
Ma comunque queste radio di propaganda, sia da una parte che dall'altra, non erano da considerare, punto... A proposito della guerra in Vietnam sicuramente la Voice of America, per esempio, non era molto obiettiva, ma in compenso sono state le televisioni americane, facendo vedere all'interno del paese, a dare una bella botta a quella guerra...
Peccato che dall'altra parte non si possa dire la stessa cosa, per esempio, dell'invasione della Cecoslovacchia...
Comunque l'amico prima parlava di musica e concorderai che il discorso non sta in piedi...
L'unica musica che mi ricordo da quel tipo di radio era Celentano su Radio Mosca... 😀
 
Si, ricordo! La musica italiana si sentiva (ancora adesso) in tante emittenti estere. Viceversa radiomontecarlo anni 60 70 trasmetteva spesso musiche di diversa provenienza, non soltanto italiana, francese o inglese. Ma tornando alla ottima proposta del thread ormai le radio sono praticamente obbligate a stipulare dei contratti capestro con i discografici che gli impongono i brani da trasmettere, senza la possbilita di variare.
 
Non entro nel merito di tutto il resto, su cui comunque non sono d'accordo, ma, da vecchio dedito a suo tempo al radioascolto, su questo mi vien da dire...ma mi faccia il piacere...
Quelle due emittenti erano di pura propaganda e delle palle allo stato puro, tranne forse nel periodo della redazione italiana di Radio Praga di Sandro Curzi...
E musica col cavolo che la trasmettevano...
Certo che se quelle due radio le ascoltavi 5 minuti perché eri in disaccordo politico con ciò che dicevano non puoi ricordare gli inframezzi di musica che programmavano durante alcuni momenti della giornata quindi non ritengo obiettiva la tua analisi e la tua risposta. Sarebbe stato più interessante che chiarissi "tutto il resto su cui non eri d' accordo" e di cui "non hai voluto entrare in merito". Ti voglio solo dire che uno dei tanti problemi delle principali radio musicali nazionali e locali italiane (escludendo Virigin e Freccia) é che annoiano mettendo sempre la stessa musica. Quando ne hai ascoltata una, le hai ascoltate tutte. A variare sono solamente le conduzioni. Salvo rare eccezioni tipo RadioBirikina che è musicalmente indipendente, dove sono i suoi radioascoltatori a scegliere quale musica ascoltare.

Si, ricordo! La musica italiana si sentiva (ancora adesso) in tante emittenti estere. Viceversa radiomontecarlo anni 60 70 trasmetteva spesso musiche di diversa provenienza, non soltanto italiana, francese o inglese. Ma tornando alla ottima proposta del thread ormai le radio sono praticamente obbligate a stipulare dei contratti capestro con i discografici che gli impongono i brani da trasmettere, senza la possbilita di variare.

Lì un po' dipende, se un' emittente si struttura per non dipendere dalle case discografiche e non ci fa accordi, quel che dico io si potrebbe realizzare.
Certo occorrorono capitali solidi
 
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Non entro nel merito di tutto il resto, su cui comunque non sono d'accordo, ma, da vecchio dedito a suo tempo al radioascolto, su questo mi vien da dire...ma mi faccia il piacere...
Quelle due emittenti erano di pura propaganda e delle palle allo stato puro, tranne forse nel periodo della redazione italiana di Radio Praga di Sandro Curzi...
E musica col cavolo che la trasmettevano...

Certo che se quelle due radio le ascoltavi 5 minuti perché eri in disaccordo politico con ciò che dicevano non puoi ricordare gli inframezzi di musica che programmavano durante alcuni momenti della giornata quindi non ritengo obiettiva la tua analisi e la tua risposta.
Mi sa che forse almeno riguardo radio Tirana hai le idee o i ricordi un po' confusi...

La radio Tirana che conosco io e mi riferisco agli anni '60/'70 non mi pare trasmettesse musica italiana o musica in generale, mentre le altre emissioni radio in lingua italiana provenienti dall' est europa al massimo trasmettevano qualche brano di big italiani o del loro paese, ma giusto a mo di "intervallo", se uno voleva ascoltare musica e di un certo tipo non andava certo a sintonizzare queste emittenti...
 
Mi sa che forse almeno riguardo radio Tirana hai le idee o i ricordi un po' confusi...

La radio Tirana che conosco io e mi riferisco agli anni '60/'70 non mi pare trasmettesse musica italiana o musica in generale, mentre le altre emissioni radio in lingua italiana provenienti dall' est europa al massimo trasmettevano qualche brano di big italiani o del loro paese, ma giusto a mo di "intervallo", se uno voleva ascoltare musica e di un certo tipo non andava certo a sintonizzare queste emittenti...
Premesso che negli anni 60 non c' ero e negli anni 70 ero troppo piccolo, mi riferivo ai primi anni 80. Non ho mai scritto che quelle radio trasmettevano musica italiana (questo lo state inventando voi), quando non c' erano le trasmissioni in lingua italiana in alcuni momenti della giornata andavano brevi intermezzi musicali nella loro lingua originaria. Le ho usate come esempio precisando che ascoltavo tante altre radio estere se analizzi meglio il mio post. Dall' Africa, alla Spagna, alla Russia, alla Germania, ecc
 
Premesso che negli anni 60 non c' ero e negli anni 70 ero troppo piccolo, mi riferivo ai primi anni 80.
Ma il vero problema è questo...
Tu proponi come modello delle cose che non conosci...
Giusto per la cronaca, il sottoscritto faceva radioascolto (un po' alla buona... :D ) già negli anni 60...anche se sono del 61...e ti posso fra l'altro garantire che all'epoca ero assolutamente a-politico (se non altro perché avevo 8/9 anni... ;) )
E già nel 1977 (prima di compiere 16 anni) la radio la facevo e l'ho fatta fino a una ventina di anni fa, quando effettivamente non c'era più libertà di programmazione...nemmeno se la radio era tua... :mad:
Che è quello che dici tu, ma dietro l'apparenza delle parole non siamo per nulla d'accordo...
Prima cosa perché se possiamo fare qualcosa di buono (e almeno negli anni 70 lo abbiamo fatto) è proporre in modo libero il meglio di noi, della nostra cultura musicale e letteraria (perché per esempio i cantautori erano più letteratura che musica...).
La ricerca dell'altro serve se sei ben conscio di quello che sei e fai tu e comunque alcune radio proponevano world music, tipo Radio Popolare, e forse lo fanno ancora...
A parte il fatto che si diceva prima che musica sulle emittenti di stato non ce ne era proprio, non aveva comunque senso cercare musica che fosse una voce di libertà in radio propagandistiche....
Allora avevo l'illusione di sentire cose autentiche semmai ascoltando le emissioni interne dei vari paesi, e questo ha già più senso, ma presto ti rendi conto che è un approccio ingenuo... che se ti approfondisci un po' scopri che stavi ascoltando, che so, l'equivalente di Radio Maria e le musiche misteriose che sentivi erano di qualche rito....
Per venire alla tua proposta, ti rammarichi perché non sono voluto entrare nel merito, ma lo avevo fatto per rispetto...se vuoi sapere cosa ne penso è una delle cose più ridicole che abbia mai sentito...adesso c'è internet, puoi sentirti in presa diretta senza filtri quel che vuoi da tutto il mondo (anche in modo più sistematico e quindi senza prendere gli abbagli che si dicevano prima)...sarebbe meglio piuttosto che le radio nostre riuscissero a fare un discorso musicale libero con la nostra musica... ;)
 
Va bene lo sport preferito e praticato dagli utenti di questo forum è fare i brontoloni, si presenta un ' idea che ha infinite potenzialità e chissà forse per antipatia, forse per noia o forse proprio per sport si decide di intervenire solo per farla a pezzi. Siete troppo pessimisti. Glli ascoltatori sono molto onologati come le nostre radio li hanno abituati ad essere, è difficile che per più di 2 minuti cerchino qualcosa che non hanno assolutamente mai ascoltato perchè, a torto, immaginano che non gli piacerebbe ma come spiegavo nel mio post probabilmente ci sono molti più ascoltatori (di quelli omologati) che cercano diversivi che sulle nostre radio non trovano e non accendono quasi mai la radio, forse solo in auto ma per poco tempo, poi anche in auto scelgono di mettere la musica che piace a loro. Riguardo a internet non è che perchè c'è abbondanza di scelta venga realmente esercitata se non in modo sporadico, si vede a volte leggendo il numero di utenti collegati alle web-radio: 4/6/8, poi certo che su RadioPopolare e anche su altre radio antagoniste ci sono trasmissioni di world-music ma sono un paio alla settimana, qui io parlavo di una cosa diversa, di una radio h24, vi consiglio anche di smetterla di far passare per ignorante chi espone qualcosa che non era mai stato proposto: vi rendete solo antipatici. E non è che perchè avete fatto radio negli anni 70 o 80 sapete tutto voi.
 
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Va bene lo sport preferito e praticato dagli utenti di questo forum è fare i brontoloni, si presenta un ' idea che ha infinite potenzialità e chissà forse per antipatia, forse per noia o forse proprio per sport si decide di intervenire solo per farla a pezzi. Siete troppo pessimisti. Glli ascoltatori sono molto onologati come le nostre radio li hanno abituati ad essere, è difficile che per più di 2 minuti cerchino qualcosa che non hanno assolutamente mai ascoltato perchè, a torto, immaginano che non gli piacerebbe ma come spiegavo nel mio post probabilmente ci sono molti più ascoltatori (di quelli omologati) che cercano diversivi che sulle nostre radio non trovano e non accendono quasi mai la radio, forse solo in auto ma per poco tempo, poi anche in auto scelgono di mettere la musica che piace a loro. Riguardo a internet non è che perchè c'è abbondanza di scelta venga realmente esercitata se non in modo sporadico, si vede a volte leggendo il numero di utenti collegati alle web-radio: 4/6/8, poi certo che su RadioPopolare e anche su altre radio antagoniste ci sono trasmissioni di world-music ma sono un paio alla settimana, qui io parlavo di una cosa diversa di una radio h24, vi consiglio anche di smetterla di far passare per ignorante chi espone qualcosa che non era mai stato proposto: vi rendete solo antipatici. E non è che perchè avete fatto radio negli anni 70 o 80 sapete tutto voi.
Si vede che non conosci altri forum...qui al confronto sono carini e simpatici... ;)
Parlo alla terza persona plurale perché io invece sono di natura antipaticissimo, almeno quando dico pane al pane e vino al vino... :D
Nello specifico è proprio dalla bizzaria della proposta che emerge l'ignoranza (in senso neutro, cioè la non-conoscenza del mezzo).
Con trent'anni di esperienza non si sa tutto, ma nello specifico se ne sa qualcosa in più... ;)
 
Si vede che non conosci altri forum...qui al confronto sono carini e simpatici... ;)
Parlo alla terza persona plurale perché io invece sono di natura antipaticissimo, almeno quando dico pane al pane e vino al vino... :D
Nello specifico è proprio dalla bizzaria della proposta che emerge l'ignoranza (in senso neutro, cioè la non-conoscenza del mezzo).
Con trent'anni di esperienza non si sa tutto, ma nello specifico se ne sa qualcosa in più... ;)
Non mi risultano altri forum radiotelevisivi frequentati oltre a questo, sicchè non ho modo di confrontare. "Bizzarria della proposta" é una definizione che mi sfugge ma da dove la ricaveresti questa mia supposta ignoranza del mezzo? Sentiamo dall' alto dei tuoi 30 anni di esperienza! Intanto ti vorrei ricordare una regola che vale per tutto nella vita: non importa che cosa fai ma come lo fai!
 
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Premesso che negli anni 60 non c' ero e negli anni 70 ero troppo piccolo, mi riferivo ai primi anni 80. Non ho mai scritto che quelle radio trasmettevano musica italiana (questo lo state inventando voi), quando non c' erano le trasmissioni in lingua italiana in alcuni momenti della giornata andavano brevi intermezzi musicali nella loro lingua originaria. Le ho usate come esempio precisando che ascoltavo tante altre radio estere se analizzi meglio il mio post. Dall' Africa, alla Spagna, alla Russia, alla Germania, ecc
Qui non ci si inventa niente, se in più di uno abbiamo interpretato male il tuo discorso forse la colpa non è solo nostra... hai messo in ballo Radio Tirana di cui forse conosci solo il nome oppure non ne conosci bene la storia... a questo punto dubito pure che tu l'abbia veramente ascoltata e non solamente sentita nominare, perché non so esattamente fino a che anno ha trasmesso con la stessa modalità ma anche negli anni '80 penso che la "musica" trasmessa da radio Tirana è sempre rimasta la stessa... e per musica non intendo quella delle 7 note.
 
Qui non ci si inventa niente, se in più di uno abbiamo interpretato male il tuo discorso forse la colpa non è solo nostra... hai messo in ballo Radio Tirana di cui forse conosci solo il nome oppure non ne conosci bene la storia... a questo punto dubito pure che tu l'abbia veramente ascoltata e non solamente sentita nominare, perché non so esattamente fino a che anno ha trasmesso con la stessa modalità ma anche negli anni '80 penso che la "musica" trasmessa da radio Tirana è sempre rimasta la stessa... e per musica non intendo quella delle 7 note.
Ho in ogni caso anche parlato di radio francesi e africane. Vi siete formalizzati su Radio Tirana (Radio Praga non vi interessa?). Ho scritto di questa idea su TALKMEDIA su Facebook: molti l' hanno criticata (nessuno per il riferimento a Radio Tirana) ma tanti altri, sapendo andare oltre l' hanno decretata una buona idea. Non capisco perchè intestardirsi su un singolo dettaglio, che al limite potrebbe anche esere veramente sbagliato, e non avere nulla da dire sulla proposta nella sua interezza che sarebbe più costruttivo. Pignoleria ai massimi livelli.
 
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Ragazzi, fate i buoni :)

Io comunque prendo spunto da questa idea per dire come vorrei la mia radio preferita. Oggi abbiamo in Italia sostanzialmente due tipologie di radio: quelle in cui prevalgono i programmi, e quindi il parlato, e le radio di flusso in cui sostanzialmente prevale la musica inframezzata da news, rubriche e brevi interventi dei conduttori con curiosità, telefonate con il pubblico e cose del genere. Non esistono invece radio dedicate alla musica, cioè radio in cui la musica non è un riempitivo del palinsesto ma in cui è al centro dei programmi e degli interventi dei conduttori. Mi piacerebbe una radio in cui la musica venga raccontata e spiegata, in cui l'ascoltatore venga guidato verso una fruizione consapevole della musica. Fra un brano e l'altro, anziché parlare di curiosità e futilità spesso poco interessanti, i conduttori potrebbero presentare il brano successivo in scaletta raccontando aneddoti, curiosità e altri dettagli sull'album, sull'artista e sul contesto in cui quel brano è nato. Le fasce orarie del palinsesto potrebbero essere divise per aree tematiche, cioè con due ore di programma dedicati al rock, le due ore successive al soul, poi alla musica popolare e via così, senza trascurare alcun genere. A questo si potrebbero inframezzare notiziari di tipo musicale, con tutte le novità e le curiosità del settore, per poi completare l'offerta con delle dirette di concerti di artisti italiani e stranieri.

Dite che sarebbe fattibile? Secondo me un'emittente di questo tipo manca, ma se non ci ha pensato nessuno a farla significa che costa troppo o che non riscuoterebbe interesse.
 
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Ciao GPP ti ringrazio per la cortesia che hai usato nell' esporre la tua idea. VirginRadio e RadioFreccia sono come dici tu: fra una canzone e l' altra raccontano la vita degli artisti, aneddoti, curiosità, informazioni, certo ti deve piacere il rock. Sono d' accordo con te: invece di raccontare notizie estranee alla musica, tipo il gossip o notizie che dovrebbero far sorridere o ridere (e i conduttori fingono di esssere divertiti) ha più logica raccontare la musica che si sta programmando, fare informazione musicale.
 
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Non ascolto le due emittenti proprio perché limitate ad un solo genere musicale, quindi non sapevo che avessero questa impostazione. Bene però che esistano e magari speriamo che si possa applicare lo stesso modello ad un'emittente musicale più generalista.
 
Non ascolto le due emittenti proprio perché limitate ad un solo genere musicale, quindi non sapevo che avessero questa impostazione. Bene però che esistano e magari speriamo che si possa applicare lo stesso modello ad un'emittente musicale più generalista.
 
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