Futuro: auto elettrica ? auto ibrida ? ancora a benzina ? I diesel che fine fanno ?

L'auto elettrica ha un migliaio di pezzi in meno, costa gia' meno in Cina anche nella fascia bassa, e, come dici e' vero che è "piu' facile" e se le case occidentali fossere state lungimiranti, come lo è stata Tesla, oggi non sarebbero qui a piangere. Ovviamente la parte della batteria, che è il cuore dell'auto elettrica, richiede un attività specifica in ricerca e sviluppo, attivare una filiera, e non semplicemente acquistare la componentistica da Cina e India.

In soldoni quello che ripeto da tempo "Ne consegue che le richieste di revisione dei target avanzate, ad esempio, dall’Italia non solo hanno poca probabilità di essere accolte ma rischiano di introdurre un fattore di notevole ulteriore incertezza a detrimento delle esigenze di stabilità normativa che necessaria ai produttori e ai consumatori per operare le loro scelte."
https://appunti.substack.com/p/la-tempesta-perfetta-sul-settore
non ultimo il fatto che la componentistica attuale si presta alla catena di montaggio minuti ed era già fatta in cina, una grande quantità di terre rare si trova proprio in cina e diciamo che si estraggono con metodi poco occidentali.

qui si può vedere che di fatto estraggono e buttano gli avanzi per terra a caso desertificando(a fine video si vedono materiali di risulta fuoriuscire dai tubi a dispersione per terra inquinando falde e tutto il resto). a fianco alle miniere non ci crescerà più niente, non oso immaginare il welfare.
 
non ultimo il fatto che la componentistica attuale si presta alla catena di montaggio minuti ed era già fatta in cina, una grande quantità di terre rare si trova proprio in cina e diciamo che si estraggono con metodi poco occidentali.

qui si può vedere che di fatto estraggono e buttano gli avanzi per terra a caso desertificando(a fine video si vedono materiali di risulta fuoriuscire dai tubi a dispersione per terra inquinando falde e tutto il resto). a fianco alle miniere non ci crescerà più niente, non oso immaginare il welfare.

La sostenibilità della filiera e' un elemento importante e, come consumatori, dobbiamo pretendere il rispetto dell'ambiente da parte dei fornitori in ogni ambito, anche per l'estrazione dei minerali che usiamo nei nostri smartphone, laptop, frigoriferi etc..
Noto che questo interesse, legittimo, tenta di distogliere l'attenzione sull'enorme impatto che esiste negli idrocarburi, che e' assodato essere ben peggiore sia nell'impatto produttivo, estrattivo, fino ad arrivare al consumo finale. Nell'ambito auto elettrica si lavora da tempo su materiali alternativi, riducendo l'uso del litio, sostituendo il cobalto e nichel (quest'ultimo usato principalmente in ambito siderurgico e poco nelle batterie), lavorando sul sodio e le batterie allo stato solido.
Una delle proposte migliori riguarda il passaporto della batteria, cioe' un documento che attesti tutta la filiera. E' necessario che si vada in questa direzione.
Anche se non si tratta sempre di terre rare, termine a volte improprio, è chiaro che ci sarà sempre di più un economia circolare, in cui i materiali una volta estratti possono essere riciclati con percentuali vicine al 95%, cosa non possibile come sappiamo negli idrocarburi.
 
La sostenibilità della filiera e' un elemento importante e, come consumatori, dobbiamo pretendere il rispetto dell'ambiente da parte dei fornitori in ogni ambito, anche per l'estrazione dei minerali che usiamo nei nostri smartphone, laptop, frigoriferi etc..
Noto che questo interesse, legittimo, tenta di distogliere l'attenzione sull'enorme impatto che esiste negli idrocarburi, che e' assodato essere ben peggiore sia nell'impatto produttivo, estrattivo, fino ad arrivare al consumo finale. Nell'ambito auto elettrica si lavora da tempo su materiali alternativi, riducendo l'uso del litio, sostituendo il cobalto e nichel (quest'ultimo usato principalmente in ambito siderurgico e poco nelle batterie), lavorando sul sodio e le batterie allo stato solido.
Una delle proposte migliori riguarda il passaporto della batteria, cioe' un documento che attesti tutta la filiera. E' necessario che si vada in questa direzione.
Anche se non si tratta sempre di terre rare, termine a volte improprio, è chiaro che ci sarà sempre di più un economia circolare, in cui i materiali una volta estratti possono essere riciclati con percentuali vicine al 95%, cosa non possibile come sappiamo negli idrocarburi.
non era mia intenzione giustificare niente nè mettere prosciutti sugli occhi. dicevo solo che le terre rare in cina si trovano così e quei metodi produttivi, da noi e in quella maniera, sono assolutamente impossibili per quanto non ci facciamo problemi ad accendere centrali a carbone esistenti. ci sono giacimenti di terre rare anche in europa soprattutto nel nord e dubito che permetterebbero lo sversamento a terra in lande desolate, come anche i lavoratori che lavorerebbero in queste miniere non sarebbero trattati come i cinesi. cioè da loro è ancora normalissimo il metodo foxconn con le fabbriche/dormitorio che tanto ci hanno fatto inorridire, ma sono ancora là...ed è uno dei metodi più umani...in italia "nel sottobosco" gli si fa molto di peggio(tessile e oreficeria) senza uscire dalla toscana.
 
Il problema è che le previsioni degli scienziati si sono avverate ad una velocità maggiore di quello che si prevedeva, altro che catastrofisti. Lo si vede con la desertificazione e la temperatura media più alta che causa gli eventi estremi.https://www.nationalgeographic.it/ambiente/2022/03/il-cambiamento-climatico-ha-effetti-peggiori-del-previsto-secondo-il-nuovo-report-dellonu
Il problema climatico c'e' e siamo daccordo. Che sia connesso alle emissioni CO2 a 360 gradi siamo anche su questo d' accordo.
Devono pero' essere ascoltati tutti gli scenziati e le dimostrazioni che portano alle loro argomentazioni.
 
Il problema climatico c'e' e siamo daccordo. Che sia connesso alle emissioni CO2 a 360 gradi siamo anche su questo d' accordo.
Devono pero' essere ascoltati tutti gli scenziati e le dimostrazioni che portano alle loro argomentazioni.
Gli scienziati sono tutti ascoltati. Ognuno può fare studi e poi li deve rendere pubblici e farli revisionare da pari in forma anonima. Non esistono studi revisionati che dicono il contrario. Poi ci può essere pochi scienziati, che non fanno studi sull'argomento ma che hanno visibilità sui social perché c'è chi cerca di specularci (vedi petrolieri già sgamati a finanziare queste campagne di disinformazione)
Noi possiamo dibattere su qualunque cosa, esprimere opinioni ma gli assunti scientifici seguono procedure rigorose. Domani, se si scopre qualcosa di nuovo ed e' dimostrabile ogni assunto può cambiare.
 
Infatti un discorso è un'opinione, che può certo divergere dalla maggioranza ma non per questo essere necessariamente sbagliata, e un discorso è uno studio validato. Le prime non possono e non devono certo essere equiparabili ai secondi. Altrimenti scendiamo al livello dei politici, che promettono cose oggettivamente irrealizzabili (e che poi infatti non realizzano) o peggio ancora mistificano quanto già avvenuto in passato per sostenere le proprie tesi. Siccome "la velocità della luce non si decide per alzata di mano" (adoro questa citazione anche se non so di chi sia) e ancor meno per campagna elettorale più che ascoltare le opinioni di tutti gli scienziati sarebbe decisamente utile leggere gli studi di tutti gli scienziati.
 
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Emilia, spagna, barriere coralline, ghiacciai, ecc. mi paiono gia abbastanza eloquenti...E siamo già enormemente in ritardo! Ma fra i tanti cambiamenti che l'umanità deve fare se vuole salvaguardarsi il futuro, benvengano i veicoli elettrici.
 
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Sai qual è il problema grosso? Che l'uomo è stupido ed egoista. Se a questo aggiungi che qualunque cosa facciamo i benefici li vedremo tra 30 anni, diventa ben chiaro perché non può essere solo "il mercato" a decidere. Ma servono scelte che guardano in avanti. D'altronde lasciando scegliere al mercato saremmo ancora allo schiavismo, dato che era di certo più conveniente
 
Gli scienziati sono tutti ascoltati. Ognuno può fare studi e poi li deve rendere pubblici e farli revisionare da pari in forma anonima. Non esistono studi revisionati che dicono il contrario. Poi ci può essere pochi scienziati, che non fanno studi sull'argomento ma che hanno visibilità sui social perché c'è chi cerca di specularci (vedi petrolieri già sgamati a finanziare queste campagne di disinformazione)
Noi possiamo dibattere su qualunque cosa, esprimere opinioni ma gli assunti scientifici seguono procedure rigorose. Domani, se si scopre qualcosa di nuovo ed e' dimostrabile ogni assunto può cambiare.
Purtroppo sembra che in Europa abbiano solo visionato gli studi di coloro che dichiarano da anni la catastrofe imminente.
Sai qual è il problema grosso? Che l'uomo è stupido ed egoista. Se a questo aggiungi che qualunque cosa facciamo i benefici li vedremo tra 30 anni, diventa ben chiaro perché non può essere solo "il mercato" a decidere. Ma servono scelte che guardano in avanti. D'altronde lasciando scegliere al mercato saremmo ancora allo schiavismo, dato che era di certo più conveniente
Dovremmo allora rivedere le "scelte che guardano in avanti" perche' procedendo come attualmente ci e' stato imposto tra qualche tempo non avremo piu' un mercato.
 
A parte il fatto che il problema è che siamo in ritardo, se vogliamo parlare di mercato. Ma in ogni caso ci sono cose più importanti, tipo un posto decente in cui vivere per i posteri
 
A parte il fatto che il problema è che siamo in ritardo, se vogliamo parlare di mercato. Ma in ogni caso ci sono cose più importanti, tipo un posto decente in cui vivere per i posteri
Dipende sempre, cosa si intende un posto decente.
Magari andare andare al lavoro con la macchinetta elettrica stando poi a casa comprando online......
Quello non è un problema di l'inquinamento ??
Vallo a dire al talebano che crede che la macchina normale sia la rovina dell'umanità....
Si è focalizzato sul 16%del totale dell'inquinamento..... E magari contribuisce al restante 84% con il suo vivere in maniera.... decente.
Se volete parlare di elettrico in maniera comparativa rispetto al tradizionale ok , ma evitate di parlare di inquinamento..... Non è cosa vostra.
 
Purtroppo sembra che in Europa abbiano solo visionato gli studi di coloro che dichiarano da anni la catastrofe imminente.

Dovremmo allora rivedere le "scelte che guardano in avanti" perche' procedendo come attualmente ci e' stato imposto tra qualche tempo non avremo piu' un mercato.
Ti invito a rileggere quanto ho appena scritto allora, perche' ho appena detto che la comunità scientifica, ha previsto un innalzamento della temperatura minore di quanto sta realmente accadendo, cioe' il contrario di quello che la gente comune percepisce e di quello che stai dicendo. Vatti a leggere i report dell'IPCC oppure del satellite Sentinel dell'ESA, che monitora i cambiamenti climatici. Le previsioni erano meno catastrofiste tant'e' che la scelta del divieto di vendita di auto endotermiche avviene pure in ritardo, se pensiamo che c'e' un ban solo tra 10 anni, e dal 2035 al 2050 in teoria potrebbero circolare tante auto.
E non si coglie ancora il fatto che il mercato, visto che il ban parte solo tra 10 anni, sta gia' andando verso l'elettrificazione e sarebbe solo folle ritardare ed avere un offerta adeguata da parte delle case automobilistiche, che semplicemente si suiderebbero lasciando lo spazio solo ai cinesi, Tesla, forse Renault e pochi altri.
 
L'argomento è collegato alla crisi climatica e l'inquinamento. Spesso si è trattato qui sul fatto di lasciare " al mercato " decidere se passare ad auto senza emissioni, dimenticando il motivo iniziale per cui ci sarà, a meno di ripensamenti, il divieto di vendita di nuovi veicoli endotermici.
Chi pensa che sia solo incuria non ha capito la portata del problema. Andare ad aprire qualche tombino, pulire i canali e ridurre il cemento alleviano gli effetti ma non risolvono in caso di eventi estremi come quelli visti in Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Spagna etc
Tutto allora è collegato, per assurdo e per puro esempio anche l'utilizzo del nucleare per le centrali elettriche . Non esageriamo con la tuttologia e i collegamenti inutili e leggiamo per ricordo il titolo della discussione.
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Allora la risposta è: a legislazione attuale dal 2035 saranno disponibili per l'acquisto del nuovo solo auto ad emissioni (locali) zero. Tutto il resto sarà comunque utilizzabile e compravendibile fino a fine vita, incluso l'usato di importazione.
 
Tutto allora è collegato, per assurdo e per puro esempio anche l'utilizzo del nucleare per le centrali elettriche . Non esageriamo con la tuttologia e i collegamenti inutili e leggiamo per ricordo il titolo della discussione.
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Basta prendere tutte le risposte e vedrai divagazioni in lungo e largo, da un lato chi cerca di spiegare i vantaggi dell' elettrica, in base all'esperienza diretta , oltre che motivazioni delle scelte politiche, e dall'altro chi ha ripetuto i presunti problemi dell'auto elettrica per dimostrarne inaffidabilità o la scelta sbagliata, nella maggior parte dei casi da parte di chi non ha mai avuto esperienza diretta, se non negazionisti dei problemi di inquinamento o del cambiamento climatico (aspiranti tuttologi potremmo dire).
Ti ricordo che non siamo né io né tu a dover decidere cosa sia in tema o meno. Per il resto l'argomento è stato sviscerato a sufficienza.
 
Vogliamo parlare del boom di vendite in Europa negli ultimi 10-12 anni di marchi come Dacia , Kia , Hyundai , Suzuki , ...... a scapito dei classici marchi ormai secolari di Francia , Germania e Italia ??
 
Gli scienziati sono tutti ascoltati. Ognuno può fare studi e poi li deve rendere pubblici e farli revisionare da pari in forma anonima. Non esistono studi revisionati che dicono il contrario. Poi ci può essere pochi scienziati, che non fanno studi sull'argomento ma che hanno visibilità sui social perché c'è chi cerca di specularci (vedi petrolieri già sgamati a finanziare queste campagne di disinformazione)
Noi possiamo dibattere su qualunque cosa, esprimere opinioni ma gli assunti scientifici seguono procedure rigorose. Domani, se si scopre qualcosa di nuovo ed e' dimostrabile ogni assunto può cambiare.
si ritorna a un problema di ordine di grandezza come dici tu. purtroppo l'informazione corre sui social e basta che uno faccia uscire un articolo firmato da 200 scienziati che l'articolo firmato da altri 50.000 viene additato come esagerato e prezzolato da qualche gruppo. la logica vorrebbe che per corrompere 200 scienziati serva di meno che per corrompere 50.000, ma la logica non è presente sui social dove è tutto di pancia e quindi il fatto che la verità in tasca l'abbia un numero più piccolo (e non il mainstream) fa si che ne accresca la credibilità.

è tutto figlio del populismo, della violenza verbale ecc. è più d'impatto "gretiti" che attivisti per il clima...e comunque la parola attivista fa storcere il naso dato che solitamente le loro azioni sono mostrate sempre come fastidi peggio delle zanzare. attivista is the new rompiballe, no-qualunque cosa sono santi!!!!!
 
Ti invito a rileggere quanto ho appena scritto allora, perche' ho appena detto che la comunità scientifica, ha previsto un innalzamento della temperatura minore di quanto sta realmente accadendo, cioe' il contrario di quello che la gente comune percepisce e di quello che stai dicendo. Vatti a leggere i report dell'IPCC oppure del satellite Sentinel dell'ESA, che monitora i cambiamenti climatici. Le previsioni erano meno catastrofiste tant'e' che la scelta del divieto di vendita di auto endotermiche avviene pure in ritardo, se pensiamo che c'e' un ban solo tra 10 anni, e dal 2035 al 2050 in teoria potrebbero circolare tante auto.
E non si coglie ancora il fatto che il mercato, visto che il ban parte solo tra 10 anni, sta gia' andando verso l'elettrificazione e sarebbe solo folle ritardare ed avere un offerta adeguata da parte delle case automobilistiche, che semplicemente si suiderebbero lasciando lo spazio solo ai cinesi, Tesla, forse Renault e pochi altri.
Tutto quello che vuoi ma mi porti sempre ad esempio una parte della comunita' scientifica, non la totalita'.
Allora la risposta è: a legislazione attuale dal 2035 saranno disponibili per l'acquisto del nuovo solo auto ad emissioni (locali) zero. Tutto il resto sarà comunque utilizzabile e compravendibile fino a fine vita, incluso l'usato di importazione.
Ma questo modo di ragionare e' fermarsi a vedere il dito che indica la luna: pensi che tutto il contorno delle termiche, una volta messe al bando, sara' di pronto uso come avviene ora? Distributori, pezzi di ricambio ecc ecc. Avverra' il tacito spostamento forzato del gregge. Essu' dai..
 
si ritorna a un problema di ordine di grandezza come dici tu. purtroppo l'informazione corre sui social e basta che uno faccia uscire un articolo firmato da 200 scienziati che l'articolo firmato da altri 50.000 viene additato come esagerato e prezzolato da qualche gruppo. la logica vorrebbe che per corrompere 200 scienziati serva di meno che per corrompere 50.000, ma la logica non è presente sui social dove è tutto di pancia e quindi il fatto che la verità in tasca l'abbia un numero più piccolo (e non il mainstream) fa si che ne accresca la credibilità.

è tutto figlio del populismo, della violenza verbale ecc. è più d'impatto "gretiti" che attivisti per il clima...e comunque la parola attivista fa storcere il naso dato che solitamente le loro azioni sono mostrate sempre come fastidi peggio delle zanzare. attivista is the new rompiballe, no-qualunque cosa sono santi!!!!!
Non tiriamo in ballo ogni volta il polulismo o la colpa dei solcial solo perche' una campana diversa da quella che segue il gregge ha un seguito considerevole. Pensiamo veramente che quella parte di studiosi che (attenzione) non nega il cambiamento climatico ma cerca di restare con i piedi per terra si metta a far comizi in piazza o video sul web?
 
A parte il fatto che il problema è che siamo in ritardo, se vogliamo parlare di mercato. Ma in ogni caso ci sono cose più importanti, tipo un posto decente in cui vivere per i posteri
Si, ripetiamo come un disco rotto la cantilena "che siamo in ritardo" quando in ogni dove si parla di persone legate ai vari indotti che perderanno il lavoro e di case che tagliano la produzione. Ben venga tornare al calesse.. ma per favore.
 
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