Futuro: auto elettrica ? auto ibrida ? ancora a benzina ? I diesel che fine fanno ?

Secondo me, il problema dell'auto elettrica attuale, è che non c'è un auto che sia adatta a tutti gli utilizzi, come un auto a benzina o ibrida.

Facendo il parallelo con la motorizzazione di massa la Fiat 600 è stata la vettura che ha motorizzato l'Italia, ma non era adatta a tutti gli utilizzi.
Quasi tutti riuscivano ad acquistare la Fiat 600 ma, se per l'utilizzo quotidiano andava bene, per i lunghi viaggi occorreva prevedere delle soste, per raffreddare il motore, a causa del circuito di raffreddamento non pressurizzato.
Chi aveva altre possibilità economiche si poteva permettere una Fiat 1100, che non aveva questi problemi.
L'auto che non costasse molto e permettesse di fare viaggi anche lunghi senza problemi uscì 10 anni dopo, la Fiat 850 aveva il circuito di raffreddamento pressurizzato, poteva fare viaggi lunghi senza soste forzate, era più spaziosa ed era economica.

Adesso, nel mondo elettrico, ci sono le corrispondenti della Fiat 600 e della Fiat 1100, ovvero auto relativamente economiche ma con un range limitato o auto costose con un range maggiore.
Quando ci sarà un auto elettrica che unirà le due cose, come la Fiat 850, si assisterà alla reale diffusione.
 
Come ho già avuto modo di dire, io ho una 208, e ci faccio tutto. Poi certo: non è detto che il mio tutto sia uguale al tutto degli altri. Quello che è certo è che per molti è più una preoccupazione che non un reale limite quello di non fare tutto quello che si fa di solito, perché mettono in conto di andare a vivere a Bolzano e farsi un weekend al mese ad Agrigento. Anche se ora abitano a Pavia e non sono mai usciti dalla propria provincia.
Altrettanto ovvio che una elasticità maggiore ed un prezzo inferiore saranno sempre i benvenuti. Dazi permettendo
 
Ti faccio notare che c'è una crisi dell'industria automobilistica, e se, come dici, la percentuale di elettriche fosse stata insignificante, non ci sarebbe stata nessuna crisi. Infatti in Italia sono stati dati incentivi anche alle termiche. A parte ciò, se vedi il catalogo di una qualunque azienda automobilistica noterai che è composto principalmente da un offerta di termiche e qualche ibrida, e poi 2-3 modelli full elettrici.
Le vendite stanno aumentando con l'incremento dell'offerta come avviene in qualunque settore.
Visto che le vendite di elettriche crescono, nonostante non ci siano incentivi. Proprio sicuro che non se ne vende neanche una?
La crisi è causata dall'incertezza. Chi compra un auto a scadenza. con valore che andrà a zero ?

Io ho comprato 4 anni fa una diesel. L'ho presa al pelo prima del ritiro della motorizzazione a km 0.

La terrò per anni. Oggi non la
comprerei con le motorizzazioni proposte al doppio del prezzo. Infatti sono praticamente assenti dalla strada.

Chiaro che chi le fabbricava ora si
dovrà ridimensionare.
 
La crisi è causata dall'incertezza. Chi compra un auto a scadenza. con valore che andrà a zero ?

Io ho comprato 4 anni fa una diesel. L'ho presa al pelo prima del ritiro della motorizzazione a km 0.

La terrò per anni. Oggi non la
comprerei con le motorizzazioni proposte al doppio del prezzo. Infatti sono praticamente assenti dalla strada.

Chiaro che chi le fabbricava ora si
dovrà ridimensionare.
Cosi come tu pensi di tenere il tuo diesel finche' dura, puoi fare ancora meglio con una auto elettrica; tecnicamente le possibilita' di durata sono piu' alte.
E' vero che, la svalutazione per un mezzo ad alto valore tecnologico e' maggiore, come accade con i telefonini, perche' esce sempre qualcosa di nuovo che soppiantera' il modello vecchio che inevitalmente dovra' scendere di prezzo.
Questo accade anche per l'evoluzione veloce che stiamo vedendo per es. nel campo delle batterie, per es. una BEV di 2 anni fa da 35K€ aveva una autonomia di 350 km WLTP, oggi trovi la stessa autonomia in auto di 20-25K€, dunque se volessi rivendere la mia auto il deprezzamento dipende da questo, non perche' l'auto non funzioni o altro.
Il valore di mercato e' anche condizionato dalla domanda, che e' destinata ad aumentare per l'elettrico, cosi come ci sara' una fase di calo del valore delle endotermiche (a parte il valore per i collezionisti). Non dico niente di nuovo: è successo sempre per ogni cambio di tecnologia.
Del resto se prendi un Sony Trinitron a CRT di 25 anni fa, bellissimo a suo tempo, oggi non ha valore perchè soppiantato dai nuovi modelli OLED ;)
 
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Secondo me, il problema dell'auto elettrica attuale, è che non c'è un auto che sia adatta a tutti gli utilizzi, come un auto a benzina o ibrida.

Facendo il parallelo con la motorizzazione di massa la Fiat 600 è stata la vettura che ha motorizzato l'Italia, ma non era adatta a tutti gli utilizzi.
Quasi tutti riuscivano ad acquistare la Fiat 600 ma, se per l'utilizzo quotidiano andava bene, per i lunghi viaggi occorreva prevedere delle soste, per raffreddare il motore, a causa del circuito di raffreddamento non pressurizzato.
Chi aveva altre possibilità economiche si poteva permettere una Fiat 1100, che non aveva questi problemi.
L'auto che non costasse molto e permettesse di fare viaggi anche lunghi senza problemi uscì 10 anni dopo, la Fiat 850 aveva il circuito di raffreddamento pressurizzato, poteva fare viaggi lunghi senza soste forzate, era più spaziosa ed era economica.

Adesso, nel mondo elettrico, ci sono le corrispondenti della Fiat 600 e della Fiat 1100, ovvero auto relativamente economiche ma con un range limitato o auto costose con un range maggiore.
Quando ci sarà un auto elettrica che unirà le due cose, come la Fiat 850, si assisterà alla reale diffusione.
Ci stiamo arrivando, se si segue l'evoluzione dei modelli si puo' vedere che si sta andando nella direzione del rendere piu' democratiche e accessibili le elettriche, vedendo gli sforzi fatti da Renault con la R5, Twingo (o la stessa Dacia), oppure Stellantis con la C3 e la Grande Panda, e altri modelli di altre case.
Come ho scritto altre volte, una volta raggiunta l'autonomia di 300-400km per un auto piccola principalmente per uso locale, e i 600-700km per una berlina, principalmente e' una questione "culturale", perche' se uno ci pensa, e' inutile avere un pacco batterie piu' grande, se capisco che va a discapito del peso e dell'autonomia stessa.
Io con la mia, che ha una autonomia di 350 km WLTP non mi faccio problemi a fare viaggi lunghi, ma ovviamente saro' ancora piu' contento ed avro' maggiore flessibilita' magari con il prossimo modello con autonomia aumentata. Ma nei bisogni di tutti i giorni fa il suo lavoro bene, percorro i miei 100km al giorno, caricando anche a giorni alterni la notte.
 
La crisi è causata dall'incertezza. Chi compra un auto a scadenza. con valore che andrà a zero ?
Da una parte concordo, e infatti il 2035 serve proprio per non dare incertezze. Invece non capisco quale sarebbe la scadenza della motorizzazione diesel. Se lo compri ora, lo potrai tenere finché vuoi. E anche rivendere finché vuoi
 
Da una parte concordo, e infatti il 2035 serve proprio per non dare incertezze. Invece non capisco quale sarebbe la scadenza della motorizzazione diesel. Se lo compri ora, lo potrai tenere finché vuoi. E anche rivendere finché vuoi
Ma non puoi girare dove vuoi. A Milano ad esempio c'è l'area B (tutta la città e paesi confinanti) dove i diesel acquistati solo 5 anni fa non possono più entrare!
 
A parte il fatto che Milano è solo un piccolo pezzo d'Italia, le decisioni prese da Milano non mi pare che lascino incertezza e non mi pare di debba attendere il 2035 per sapere cosa succederà.
Peraltro pure Milano stessa aveva già anticipato il suo cronoprogramma, quindi ognuno poteva regolarsi
 
In tutta Europa ci sono parecchi "bastoni tra le ruote" ai motori diesel tanto che alcuni marchi , anche extraeuropei , li hanno proprio eliminati dal listino
 
L’elettrico ha affossato letteralmente l’industria automobilistica… Volkswagen, Stellantis, Mercedes… un risultato clamoroso.
 
Che vadano pure a ramengo, per decenni le case automobilistiche europee ne hanno incassati anche troppi di miliardi fin'ora. Per loro il periodo delle vacche grasse é finito.
 
Che vadano pure a ramengo, per decenni le case automobilistiche europee ne hanno incassati anche troppi di miliardi fin'ora. Per loro il periodo delle vacche grasse é finito.
Magari non dirlo davanti ad una fabbrica che stanno chiudendo, o a un fornitore che sta mettendo in CIG degli operai.....
 
Da una parte concordo, e infatti il 2035 serve proprio per non dare incertezze. Invece non capisco quale sarebbe la scadenza della motorizzazione diesel. Se lo compri ora, lo potrai tenere finché vuoi. E anche rivendere finché vuoi
Il problem unico del diesel è che nel 2030 verranno fermati gli euro 6d ovvero quelli ad oggi top.

Basterebbe in effetti dotarsi di bastoni ad andarli ad usare a Bruxelles cosi si risolve.

Ma faccio un esempio. Ho una Toyota BJ 42 del 1985. Perfetta. 3500cc aspirirata oltre 300000 km si accende al primo colpo. Pagata allora 22000k di lire. circa 11000 euro. Tanto x allora. Ed ha 40 anni. Costo di manutenzione
minimo.

Oggi se la vendo mi è stata fatta offerta a 30000 che ho rifiutato.

Una Wrangler 4XE da 90kfra 10 anni la butti e ti costa anche riciclarla.

Detto tutto.
 
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Ah guarda, da quando mi hanno preso 550 euro per sostituire la batteria all'audi per me possono anche chiudere.
Piu' l' auto e' blasonata piu' costa, anche in manutenzione.
Ma non puoi girare dove vuoi. A Milano ad esempio c'è l'area B (tutta la città e paesi confinanti) dove i diesel acquistati solo 5 anni fa non possono più entrare!
Tranne, ed e' mistero, per i furgoni diesel che han piu' ruggine che lamiera parcheggiati dietro le bancarelle dei mercati.
Il problem unico del diesel è che nel 2030 verranno fermati gli euro 6d ovvero quelli ad oggi top.

Basterebbe in effetti dotarsi di bastoni ad andarli ad usare a Bruxelles cosi si risolve.

Il D puoi anche tenerlo fino al 2060 se regge, quello che sucedera' e' che mancheranno, via via, assistenza e tutto il contorno. Sarai costretto a cambiarlo anche prima.
Con la Germania che scende in piazza che manco noi negli anni '70 qualcosa deve cambiare. Non ci ha ridotti cosi' solo la lentezza o la reticenza verso l' elettrico, ma anche il costo proibitivo del segmento medio con motore termico.
 
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