AI Chatbot: ChatGTP di OpenAI e alternative

Qui a differenza di quell'epoca, dove i cittadini meno abbienti erano analfabeti, qui abbiamo un alto tasso di alfabetizzazione, ma molti completamente rincitrulliti dai mezzi tecnologici.
Quindi se da una parte c'era la scusante che i cittadini alfabeti non avevano una base informativa. Oggi ce l'hanno, ma come viene usata?
L'aspetto più triste della vita, secondo Isaac Asimov, è che "la scienza raccoglie la conoscenza più velocemente di quanto la società raccolga la saggezza". ;)
 
Oggi i nuovi analfabeti sono quelli che non conoscono almeno la lingua inglese parlata e scritta oltre alla propria
Non condivido.
Non saper l'inglese non vuol dire essere analfabeti.
Quello che dico io è seppur abbiano ricevuto un'istruzione, non sappiano quale fonte sia veritiera quale no. E alla prima difficoltà non sanno cosa fare (come dico io, devono trovare qualcuno che gli tiri su le braghe).

Sono analfabeti anche quelli che non hanno conoscenze e dimestichezza con il mondo informatico e digitale

Quelli che parli tu sono 'analfabeti digitali', tutt'altro discorso.
L'IA, può far disastri soprattutto con una persona mediamente alfabetizzata digitalmente o non attenta ai particolari.
Quella non alfabetizzata l'IA magari manco sa cos'è e abituata ai vecchi metodi carta e penna, non attrae molto.
 
L'intelligenza artificiale è una tecnologia di portata potenzialmente distruttiva per il mondo come lo conosciamo da sempre e sarà devastante sotto il piano lavorativo e sociale. Io magari esagero, ma se la tendenza a introdurre l'IA in tutti gli aspetti della nostra società si confermerà come si intravede, rischiamo di arrivare a un punto di rottura che porterà ad un mondo "dopo l'IA" che sarà assai diverso dal mondo "prima dell'IA".

Ovvio che questo è solo il mio parere e io non sono né un sociologo, né un economista, né un antropologo, quindi è un parere che conta niente.
Pienamente d'accordo, l'altro problema è chi la usa per scopi malevoli ma il problema più grosso di tutti, perchè irrisolvibile, è quello che la cosa è risaputa ma non si fa nulla perchè si andrebbe a fermare il più grosso giro di interessi oggi esistente.
 
Tra la fine del '700 e l'inizio del '800 tre grandi rivoluzioni sconvolsero l' Europa , e non solo a livello economico e sociale :
Illuminismo , Rivoluzione Francese e Prima Rivoluzione industriale. L'umanità sopravvisse a quei cataclismi. Conditi anche da alcune pandemie a quei tempi devastanti
Ce la faremo anche stavolta con l' Intelligenza Artificiale e tutte le sue conseguenze negative , ma anche positive
Anche io ho ragionato in questa maniera prima di arrivare alle mie conclusioni. Ho ponderato un po' tutto attingendo anche alla storia, ma a me sembra che non sia possibile fare un parallelismo con il passato, inclusa a Rivoluzione industriale.

Finora, nella storia dell'umanità abbiamo avuto diverse innovazioni di grande portata, ma ciascuna di esse, oltre a cambiare costumi, abitudini e vita sociale, ha inciso in determinati settori. Si sono estinti alcuni mestieri ma se ne sono creati altri ma in ogni caso l'uomo è rimasto sempre al centro di tutto.

La differenza sostanziale che secondo me rende l'IA qualcosa di completamente diverso è che questa tecnologia ha il fine ultimo di sostituire l'uomo, non di aiutarlo solamente come credono ingenuamente i suoi sostenitori. L'IA non è quella che stiamo conoscendo ora e che ogni giorno ci stupisce, questo è solo un assaggio. La sua vera portata e il suo vero impatto lo capiremo quando algoritmi molto più avanzati di quelli attuali muoveranno in piena autonomia macchine di ogni tipo e robot umanoidi. Quando la IA avrà due braccia, due gambe e un corpo come il nostro ma senza i limiti biologici degli umani, allora sarà pronta a sostituirci in tutto e non ci sarà compito che le sarà precluso. Non ci sarà ambito lavorativo in cui non si dimostrerà più efficiente.

A quel punto cosa ne sarà dell'uomo? Cosa diventerà? Se pensiamo poi che l'IA sarà in mano a poche multinazionali dedite al profitto e in mano ai governi che ma intravvederanno inevitabilmente gli usi a scopo militare, che futuro ci aspetta? Abboccheremo ancora alla favoletta che l'IA farà solo i lavori pericolosi e ci sostiuirà nei compiti noiosi? Che sarà un supporto utile per consentirci di esprimere la nostra creatività?

Io no, non ci credo affatto e vedo solo scenari foschi. Spero di sbagliarmi.

Il problema non è l'intelligenza artificiale, ma gli umani e come la usano. Stessa cosa si può dire per i social network che sono stati una grande invenzione, utile per poter connettere le persone e farle agire come parte di una grossa comunità... e invece sono diventati delle piattaforme tossiche, luogo di odio e di sfogo dove si riversa tutto lo schifo della società. Il problema non è la tecnologia, ma come la si usa... e chi la usa.

Hai espresso perfettamente ciò che credo pensiamo in molti. Il problema dell'IA infatti non è l'IA in sé, ma come le sue enormi potenzialità verranno sfruttate. Ancora siamo agli albori di questa era e già assistiamo a licenziamenti di massa, alla minaccia per la sopravvivenza di interi settori. Figurati cosa faranno le oligarchie finanziarie che ne avranno il controllo quando essa avrà raggiunto la maturità sufficiente ad esprimere tutto il suo potenziale.
 
non si fa nulla perchè si andrebbe a fermare il più grosso giro di interessi oggi esistente.
Infatti, ci sono troppi interessi in ballo e in mezzo ci sono le big tech che hanno in pugno pure la politica, quindi nessuno farà nulla.

Basta vedere l'articolo messo sopra da Ercolino che non solo è un esempio lampante, ma è allo stesso tempo un antipasto di quello che ci aspetta quando l'IA diventerà sempre più sofisticata e finirà nelle mani sbagliate.
 
Ci saranno sicuramente milioni di posti di lavoro divorati dall'AI , e per svariati anni.....Ma ne nasceranno altrettanti come sempre è accaduto nella storia dell'uomo. Quello che è già cambiato da anni sono la formazione e gli studi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro presente e futuro . Non ci saranno più le scappatoie lavorative statali e parastatali del passato le quali , con un livello di studi anche molto basso , erano accessibili e procuravano pure stipendi più che decorosi . E neanche una manifattura di massa ormai superata e antieconomica nell'economie mature occidentali . Ci sarà invece una feroce selezione giovanile che porterà ad una competizione altrettanto esasperata nel mondo del lavoro . Negli USA e in Cina questo è già in atto da molti anni . Ma questi 2 paesi hanno motori economici potentissimi e un innovazione tecnologica perpetua e velocissima impossibile per altri . La cosa ancora più pericolosa sarà però l'evoluzione demografica di alcuni paesi , vedi Europa e il Giappone in Asia. Quando si arriverà ad avere 1 abitante pensionato ed oltre i 65 anni per ogni abitante in età lavorativa sarà il fallimento certificato di un Paese . E questa è un ipotesi non così peregrina ed esagerata nel giro di 30-40 anni . Molto più devastante dell'avvento massiccio dell' AI
 
I posti si lavoro creati dall'IA non potranno mai compensare quelli persi perché la parola d'ordine è automazione, un'automazione totale finalizzata a togliere l'uomo dai posti di lavoro, non a spostarlo in altre mansioni.

Vero che serviranno un'alta specializzazione e una "reskill", un riadattamento tramite formazione mirata di diverse figure professionali, ma mi sembra evidente che un domani basteranno forse pochi addetti esperti di software e di automazione in generale per gestire macchine che faranno il lavoro che un tempo era fatto da centinaia o migliaia di lavoratori.

Questo sempre che nel frattempo l'IA non sarà diventata così autonoma da essere in grado di autogestirsi e di autoaggiornarsi scrivendo da sé il proprio codice. Perché in quel caso non saranno necessari nemmeno programmatori e addetti alla supervisione.

In definitiva, giratela come volete, ma il rapporto tra posti persi e posti creati non sarà mai 1:1 e io non capisco come sia possibile che la gente comune ancora non lo comprenda.
 
I posti si lavoro creati dall'IA non potranno mai compensare quelli persi perché la parola d'ordine è automazione, un'automazione totale finalizzata a togliere l'uomo dai posti di lavoro, non a spostarlo in altre mansioni.

Vero che serviranno un'alta specializzazione e una "reskill", un riadattamento tramite formazione mirata di diverse figure professionali, ma mi sembra evidente che un domani basteranno forse pochi addetti esperti di software e di automazione in generale per gestire macchine che faranno il lavoro che un tempo era fatto da centinaia o migliaia di lavoratori.

Questo sempre che nel frattempo l'IA non sarà diventata così autonoma da essere in grado di autogestirsi e di autoaggiornarsi scrivendo da sé il proprio codice. Perché in quel caso non saranno necessari nemmeno programmatori e addetti alla supervisione.

In definitiva, giratela come volete, ma il rapporto tra posti persi e posti creati non sarà mai 1:1 e io non capisco come sia possibile che la gente comune ancora non lo comprenda.

Guardatevi questo video , calmerà almeno un po il vostro disfattismo-catastrofismo cosmico..... ::D
Certo , parliamo di un paese che è un continente , di una dittatura , di un popolo-nazione quasi unico nel panorama mondiale. Ma loro sono già almeno 20-30 anni avanti rispetto a noi (europei) per quanto riguarda i processi produttivi e socio-economici in divenire

Cina: 100 milioni di lavoratori....
 
Gli effetti distruttivi dell'IA sono sotto gli occhi di tutti, ma nonostante questo c'è ancora gente che vive nel mondo delle fiabe.

Credo sia un limite dell'essere umano quello di non cogliere per tempo i rischi e le conseguenze di una determinata situazione. Un limite che già in passato è costato carissimo, vedi la Seconda Guerra Mondiale scoppiata per aver sottovalutato il pericolo rappresentato dal Nazifascismo, ad esempio.

Adesso ci stiamo ricascando con l'intelligenza artificiale, ma stavolta con danni potenzialmente ancora più devastanti perché destinati a ripercuotersi su qualunque aspetto della vita.

Comunque non aggiungo altro e chiudo qui le mie considerazioni sull'argomento.
 
Giusto 40 anni fa , con il boom dei PC in tutti gli uffici , contenenti i nuovissimi software di office , contabilità e grafica.....arrivarono le sentenze apocalittiche di molti Nostradamus dell'economia...."Aiuto , con i computers e i suoi programmi ci saranno milioni di licenziamenti . Un azienda invece di 4 ragionieri ne avrà bisogno di 1 solo con il computer e le sue diavolerie. Sarà una strage , provocheranno una disoccupazione alle stelle!!" . Poi , negli anni successivi , non andò proprio così....
Aspettiamo prima di fasciarci la testa e buttarci giù dal burrone prima del tempo.....
 
500€/mese.... dipende cosa fa. Potrebbe anche essere più economico di una persona che ci aiuta con le faccende di casa.

Ed ecco che in una frase siamo passati dall'altra parte pronti a creare disoccupazione (che non incide sul gettito fiscale dato che questo tipo di impiego al 90% è in nero)
 
500€/mese.... dipende cosa fa. Potrebbe anche essere più economico di una persona che ci aiuta con le faccende di casa.

Ed ecco che in una frase siamo passati dall'altra parte pronti a creare disoccupazione (che non incide sul gettito fiscale dato che questo tipo di impiego al 90% è in nero)
Io vedo il bicchiere mezzo pieno: chi rimane disoccupato vuol dire che faceva un lavoro che può essere automatizzafo, e ha la grande opportunità di andare a studiare per fare qualcos’altro di altamente specializzato.
 
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