Alcune domande molto banali per voi esperti che pur sorridendo spero vorrete rispondermi. Leggo spesso dai vostri post che montate antenne in IV o V banda e mi sono sorte da assoluto profano queste domande:
- Antenne di IV o V banda (o ad intera banda UHF 21-69) sono distinguibili ad occhio tra di loro? è possibile capire se un’ antenna è di IV o V banda ad esempio dalla lunghezza, dalla forma o dal numero degli elemento o altro? O sono fisicamente tutte uguali (cioè sempre antenne UHF) e la scelta se selezionare tutta la banda, solo la IV o solo la V viene fatta solo al centralino scegliendo gli ingressi ed effettuando apposite tarature, filtrazioni o tagli?
- Per quale motivo dovrei indirizzare verso un trasmettitore un’ antenna “solo” di IV banda o solo di V banda e non un’antenna che mi permetta di ricevere tutti i canali dal 21 al 69 senza alcun taglio?
(è per caso per escludere un blocco di canali perché entrano da un altro trasmittente e si vogliono evitare interferenze? Classico esempio della IV banda sul Penice e della V su Valcava? O ci sono altri motivi?)
- Leggo inoltre che molti di voi hanno un’antenna di IV e una di V orientate sullo stesso trasmittente: perché in questo caso non è consigliabile puntare una sola antenna che copra tutta la gamma 21-69? (ripeto, io ragiono da profano molto banalmente e sapendo di avere sul tetto solo antenne a tutta banda IV e V insieme Fracarro serie Blu a 10 elementi, così anni fa mi aveva detto l’antennista): forse accoppiandone due, una di IV e una di V, si ottengono risultati migliori in termini di guadagno e qualità in ricezione rispetto a metterne una sola che copra da sola entrambe le bande?
- Infine (e giuro che è l’ultima!): tutti questi problemi interferenziali di cui leggo per chi (come me) si trova al centro di almeno tre trasmettitori a cavallo tra due regioni e tre provincie non dovrebbero ormai appartenere all’analogico e risolversi per sempre con i segnali in isofrequenza? Chiedo questo perché in un alcune raccomandazioni RAI lette sul sito
www.digitaleterrestre.rai.it leggo testualmente: [“Le reti digitali sono tutte realizzate in tecnica SFN (Single Frequency Network) e, dunque, utilizzano una sola frequenza per ciascun multiplex. Questo vuol dire che, per una data frequenza di lavoro, gli “echi” in ingresso al ricevitore rafforzano il segnale principale a cui si sovrappongono.”] ; quindi per come l’ho capita io (…ma avrò capito male!) anche se mi arrivano gli stessi Mux da diversi siti trasmittenti non dovrebbero disturbarsi ma addirittura rafforzarsi. Perché allora ricorrere a selezioni di segmenti di banda, a tagli, a filtri a trappola o canalizzazioni … io pensavo che ormai appartenessero al morente analogico
. Per spigare meglio la mia situazione: io ricevo tra Novara e il Lago Maggiore(alto Novarese, zona Oleggio:
http://www.otgtv.it/lista.php?code=NO22&posto=Oleggio ) ho solo antenne a tutta banda (IV e V insieme) puntate l’una sul Penice per le RAI, l’una sul Giarolo (solo per La7), l’una su Valcava (per le Mediaset e le regionali lombarde) e l’ultima su Campo dei Fiori da dove ricevo il doppione di tutte le rai e di tutte le mediaset (ma i mux per ora sono su frequenze diverse!) a altre locali che mi interessano molto (VCO AzzurraTv, AltaItalia Tv, Quartarete e appena si libererà il 39 (ora occupato su Valcava da Mediaset)spero di tornare a ricevere la Sivizzera visto che qui è sempre entrata in passato con la stessa antenna di Campo di Fiori che da me resta “quasi” in asse con Castel San Pietro – Mendrisio. Cosa prevedete dopo lo switch off e le isofrequenze per me?? Un grosso casino … o il ragionamento tutto sommato può essere ancora valido così come lo è stato fino ad oggi??
Chiedo davvero scusa per la lunghezza dell’intervento ma sono dubbi che mi assillano da troppo tempo e spero che qualche esperto abbia la pazienza e la cortesia per aiutarmi a chiarirmi un po’ le idee! GRAZIE!!!