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In Rilievo Discussioni sulla Radio Digitale DAB/DAB+

Sembra che questa antica pergamena che riporta la pianificazione RAI per il DAB+, sia andata perduta... Alcuni dicono che in realtà non sia mai esistito, altri invece giurano e spergiurano di averlo visto... :XXjester::XXjester:
Fatto sta, ad oggi quel piano è fantascienza...
Non hanno saputo fare funzionare in continuità manco diversi impianti Rai tra i pochi tirati su. In particolar modo l'A1. Ogni tanto ci riprovo a vedere se cambia qualcosa, ma la resa è sempre la solita. E non dimentichiamo che per un breve periodo, un addetto ai lavori del 12b, inizio a parlare dell'operato portato avanti finora su questo topic. Messo un po' alle strette dai feedback degli utenti (abbastanza diversi dalla situazione che avrebbe voluto descrivere), non ha più fatto ritorno.. :)
Ma penso che stia in ascolto comunque.
 
Sembra che questa antica pergamena che riporta la pianificazione RAI per il DAB+, sia andata perduta... Alcuni dicono che in realtà non sia mai esistito, altri invece giurano e spergiurano di averlo visto... :XXjester::XXjester:
Fatto sta, ad oggi quel piano è fantascienza... :lol:

Appare abbastanza evidente, anche nella pianificazione di nuove stazioni radio, come No Name Radio, che lo sviluppo RAI in questo settore sia legato a quello televisivo e radiovisione con fruizione via web. Hbbtv ed IP in genere. purtroppo ci sono troppe zone dove la copertura DAB latita completamente vanificando lo scopo dell'emissione per chi fruisce da mobile.

La disattivazione dell'AM non sembra sia stata seguita, come avrei sperato, da uno sviluppo digitale terrestre e questo nonostante che RAI non debba certamente investire in nuove e costose postazioni. Certo che per una emittente poter verificare in diretta in quanti stanno seguendo una determinata emissione ha un vantaggio stratosferico ed evidentemente questo è molto importante anche per RAI e che purtroppo neppure il DAB può fornire questo dato.
 
Appare abbastanza evidente, anche nella pianificazione di nuove stazioni radio, come No Name Radio, che lo sviluppo RAI in questo settore sia legato a quello televisivo e radiovisione con fruizione via web. Hbbtv ed IP in genere. purtroppo ci sono troppe zone dove la copertura DAB latita completamente vanificando lo scopo dell'emissione per chi fruisce da mobile.

La disattivazione dell'AM non sembra sia stata seguita, come avrei sperato, da uno sviluppo digitale terrestre e questo nonostante che RAI non debba certamente investire in nuove e costose postazioni. Certo che per una emittente poter verificare in diretta in quanti stanno seguendo una determinata emissione ha un vantaggio stratosferico ed evidentemente questo è molto importante anche per RAI e che purtroppo neppure il DAB può fornire questo dato.

La RAI deve rispettare un contratto di servizio pubblico radio televisivo. Le chiacchiere stanno a 0, la RAI è inadempiente... Non è un soggetto privato che può decidere se e come trasmettere per tornaconti commerciali.
I cittadini italiani pagano un canone e come interesse pubblico da tutelare, vi è un contratto con lo Stato italiano.
Secondo il tuo ragionamento tra l'altro dovrebbero spegnere FM, DAB, DTT e qualsiasi cosa trasmessa in analogico o digitale per l'impossibilità di avere i dati di ascolto precisi. L'AM ormai era diventato un costo più che un vantaggio per l'esiguo numero di utenti che ascoltavano questa tecnologia ormai superata e ci stava una dismissione ma con quello che risparmiano in corrente e manutenzione, avrebbero dovuto implementare altri sistemi ma non è stato fatto...
Il DAB dei privati funziona, copre ottimamente e se fatto bene dà una continuità difficile anche per FM o 4G/5G...se la RAI non copre è perchè inadempiente. Tutto il resto è solito chiacchiericcio...
 
Chiunque può andare sul sito della RAI e leggere il contratto di concessione che non riporta chiaramente né la dicitura "digitale terrestre" né "satellite" né "FM", "DAB+" o "IP" ma dice chiaramente che l'Azienda Pubblica deve garantire la corretta diffusione dei programmi Radio e TV con tutte le piattaforme tecnologiche digitali e multimediali messe a disposizione e che lo Stato Italiano si impegna a garantire la corretta capacità di diffusione per i vari programmi RAI. Deve inoltre garantire la continuità di ascolto in tutto il territorio nazionale salvo comprovate difficoltà tecniche.

Non c'è riportato "interesse commerciale" o "la bellezza dei contenuti deve attirare più pubblico misurabile". La RAI ha obbligo di coprire perchè il DAB+ non è una tecnologia sperimentale. Il contratto parla chiaro. Se RTL o RDS o altri privati decidessero il contrario, avrebbero piena facoltà di farlo ma l'ente pubblico NO.
Ormai non ci sono giustificazioni per la RAI se non che è inadempiente....
 
Certo che per una emittente poter verificare in diretta in quanti stanno seguendo una determinata emissione ha un vantaggio stratosferico ed evidentemente questo è molto importante anche per RAI e che purtroppo neppure il DAB può fornire questo dato.
@dbrigno87: hai assolutamente ragione sulla RAI, ciononostante voglio mettere in evidenza ed incidere sulla pietra questa cosa sacrosanta che stavolta ha detto spinner...
Trent'anni che ho lavorato nelle radio, trent'anni che mi hanno fatto due palle così le concessionarie di pubblicità (ho provato perfino a lavorarci, per Radio Montecarlo quando stava appena mettendo la rete FM ed era ancora totalmente monegasca, ma ho capito subito che non era il mio mestiere...).
Però non si può prescinderne perchè tengono i cordoni delle borsa: questo per una radio commerciale.
Capisco però anche la RAI, da cui tutti pretendono tutto: dovrebbe spendere meno, bisognerebbe abolire il canone, dovrebbe fare più servizio pubblico, dovrebbe avere una gestione più privatistica...alla fine, tira di qua e tira di là, e questo si rispecchia anche a livello politico, i risultati sono questi...
 
@dbrigno87: hai assolutamente ragione sulla RAI, ciononostante voglio mettere in evidenza ed incidere sulla pietra questa cosa sacrosanta che stavolta ha detto spinner...
Trent'anni che ho lavorato nelle radio, trent'anni che mi hanno fatto due palle così le concessionarie di pubblicità (ho provato perfino a lavorarci, per Radio Montecarlo quando stava appena mettendo la rete FM ed era ancora totalmente monegasca, ma ho capito subito che non era il mio mestiere...).
Però non si può prescinderne perchè tengono i cordoni delle borsa: questo per una radio commerciale.
Capisco però anche la RAI, da cui tutti pretendono tutto: dovrebbe spendere meno, bisognerebbe abolire il canone, dovrebbe fare più servizio pubblico, dovrebbe avere una gestione più privatistica...alla fine, tira di qua e tira di là, e questo si rispecchia anche a livello politico, i risultati sono questi...

Siamo d'accordo ma non è giustificabile una copertura così superficiale del territorio se paragonata ai competitor commerciali privati...
Se c'è un contratto di concessione che prevede determinati obblighi, deve essere rispettato... Piuttosto si taglia sui cachet dei presentatori e degli ospiti e si riversano disponibilità su quello che deve essere lo spirito del servizio pubblico.
Invece in Rai, si fa l'esatto contrario utilizzando scappatoie e regole dubbie per poter aumentare gli stipendi superando il tetto degli stipendi di dipendenti pubblici...
La mia non è una retorica o un discorso "populista" ma più una presa di coscienza che in Italia la Rai non fa servizio pubblico e pur essendoci un contratto di concessione (a prescindere da canone o meno, il MEF tira fuori milioni in più tutti gli anni di fondi pubblici per coprire i bilanci RAI), questo viene puntualmente disatteso.
La cosa corretta sarebbe verificare l'operato di RAI in sede parlamentare rimettendo seriamente in discussione i suoi obblighi. Se non si adegua, se fossimo un Paese serio, il contratto di concessione pubblica andrebbe rimesso a bando e parlo sia da fruitore che da contribuente...
 
Mi viene questa riflessione. Ora che il piano DAB nazionale è completo i privati attiveranno le postazioni mancanti. Non credo che RAI lasci tutti i buchi ora presenti. Si daranno una mossa.
 
La penso come te, evidentemente aspettavano un piano definitivo e comunque dubito che le attivazioni fatte fino ad ora siano state fatte senza una pianificazione. Se non ricordo male, il Dab Rai deve utilizzare la frequenza che ora usa EuroDab, quindi finché quest'ultima non cambierà.....ad esempio fino una 15ina di giorni fa in Veneto, Rubbio (VI) EuroDab non aveva ancora cambiato.
 
La penso come te, evidentemente aspettavano un piano definitivo e comunque dubito che le attivazioni fatte fino ad ora siano state fatte senza una pianificazione. Se non ricordo male, il Dab Rai deve utilizzare la frequenza che ora usa EuroDab, quindi finché quest'ultima non cambierà.....ad esempio fino una 15ina di giorni fa in Veneto, Rubbio (VI) EuroDab non aveva ancora cambiato.

No, secondo PNAF le frequenze che dovrà utilizzare la frequenza nazionale 1 (che dovrebbe essere appunto RAI) sono quasi tutte libere... EuroDab occupa la postazione che dovrà utilizzare la Rai solo in Alto Adige.
EuroDab e DAB Italia stanno già attivando le frequenze definite nel PNAF e stanno spostando le frequenze che non sono più a loro designate.
Se vuole Rai potrebbe già attivare nella maggior parte del Paese senza problemi le frequenze definitive. Per dover di cronaca, nel 2019 la Rai aveva sbandierato in pompa magna un piano di attivazioni che ad un certo punto si è interrotto senza spiegazioni e da allora è fermo...
 
No, secondo PNAF le frequenze che dovrà utilizzare la frequenza nazionale 1 (che dovrebbe essere appunto RAI) sono quasi tutte libere... EuroDab occupa la postazione che dovrà utilizzare la Rai solo in Alto Adige.
EuroDab e DAB Italia stanno già attivando le frequenze definite nel PNAF e stanno spostando le frequenze che non sono più a loro designate.
Se vuole Rai potrebbe già attivare nella maggior parte del Paese senza problemi le frequenze definitive. Per dover di cronaca, nel 2019 la Rai aveva sbandierato in pompa magna un piano di attivazioni che ad un certo punto si è interrotto senza spiegazioni e da allora è fermo...

...mi ero confuso, andrà sul 7C lato adriatico, canale usato da Dab Italia per qualche postazione, ma ormai liberato. Comunque tempistiche e logiche sono difficili da capire, ad esempio il Mux Veneto sul 8D che ha effettuato test per qualche giorno a fine autunno è sparito da mesi ormai.
 
...mi ero confuso, andrà sul 7C lato adriatico, canale usato da Dab Italia per qualche postazione, ma ormai liberato. Comunque tempistiche e logiche sono difficili da capire, ad esempio il Mux Veneto sul 8D che ha effettuato test per qualche giorno a fine autunno è sparito da mesi ormai.

Tra l'altro, parlando del Veneto, è la Rai che deve liberare il 12D attualmente occupato in quanto assegnato a contenuti DAB+ locali... Oltre all'immobilismo, sta anche creando danni a chi, in Veneto, vuole accendere sul 12D...
 
Mi viene questa riflessione. Ora che il piano DAB nazionale è completo i privati attiveranno le postazioni mancanti. Non credo che RAI lasci tutti i buchi ora presenti. Si daranno una mossa.

Difficile paragonale la realtà Privato con Rai. Le radio private hanno dei contributi e vedono nel dab un forte risparmio per la copertura vie etere della nazione.

Rai la copre già. Vive anche di canone e di altri contributi pubblici. Credo che abbia migliori accordi anche sull'energia che serve per i propri impianti spesso fornita da aziende in buona parte pubbliche. Non vede nel DAB un risparmio ma un aggravio dei costi.

Quindi temporeggia in attesa di un segnale che le renda possibile lo spegnimento dell'FM verso il DAB in quanto come servizio pubblico di certo sarà l'ultima a poter spegnere e quindi smettere di spendere.

Detto questo non è facile gestire la situazione a livello economico essendo pubblica i contributi pubblici è come se li prendesse dalla stessa tasca. La situazione non è così facile ed immediata. D'altra parte la mancanza di una copertura RAI appena adeguata non facilita ed invoglia di sicuro al passaggio di tecnologia da parte dell'utente che quindi non sceglierà questo servizio per fruire dell'ascolto dei nuovi prodotti non presenti in FM.
 
Difficile paragonale la realtà Privato con Rai. Le radio private hanno dei contributi e vedono nel dab un forte risparmio per la copertura vie etere della nazione.

Rai la copre già. Vive anche di canone e di altri contributi pubblici. Credo che abbia migliori accordi anche sull'energia che serve per i propri impianti spesso fornita da aziende in buona parte pubbliche. Non vede nel DAB un risparmio ma un aggravio dei costi.

Quindi temporeggia in attesa di un segnale che le renda possibile lo spegnimento dell'FM verso il DAB in quanto come servizio pubblico di certo sarà l'ultima a poter spegnere e quindi smettere di spendere.

Detto questo non è facile gestire la situazione a livello economico essendo pubblica i contributi pubblici è come se li prendesse dalla stessa tasca. La situazione non è così facile ed immediata. D'altra parte la mancanza di una copertura RAI appena adeguata non facilita ed invoglia di sicuro al passaggio di tecnologia da parte dell'utente che quindi non sceglierà questo servizio per fruire dell'ascolto dei nuovi prodotti non presenti in FM.


Sono presenti parecchie imprecisioni in quello che scrivi a mio modesto parere...
In primo luogo, vorrei sapere quali contributi pubblici hanno le radio private visto che da quello che so, il MISE finanzia in parte l'emittenza locale e rappresentativa di minoranze e religioni solo se rispettano regole ben precise...
Secondo la Rai non è più quell'esempio che l'utente medio sceglie per ascoltare o meno un programma con una tecnologia precisa... Si possono tranquillamente e facilmente trovare online numerosi articoli anche recentissimi dove viene riportato che sempre più spesso l'utente medio che ascolta la radio, utilizza il DAB+ senza neanche saperlo fregandosene assolutamente se la Rai è più o meno entrata nella tecnologia audio digitale (se poi guardi gli ascolti medi di Radio Rai negli ultimi 10 anni, puoi tranquillamente notare come siano crollati). Ti ricordo inoltre che da 2 anni a questa parte ogni radio viene per legge venduta col sintonizzatore DAB+ e quindi....... di che cosa si parla?
Poi la Rai non può decidere quanti soldi pubblici prendere :"...i contributi pubblici è come se li prendesse dalla stessa tasca..." non è proprio così... Il Tesoro è azionista di maggioranza e se decidesse che per malagestione o violazioni di contratto avesse speso troppo, il cda non può deliberarsi un aumento di disponibilità economiche se il Tesoro decide di no.
Inoltre oltre al rispetto del contratto di servizio pubblico, la Rai come stabilito da recente sentenza del Consiglio di Stato, è obbligata a comportarsi come i privati della gestione degli spazi sul proprio mux e cioè è obbligata a cedere parte della propria capacità trasmissiva a soggetti terzi e deve garantire la copertura e disponibilità di segnale come da PNAF e contratto.
Occorre ricordarsi che la Rai oltre a fare i conti con le realtà commerciali, deve obbligatoriamente rispettare il contratto di servizio pubblico e su tale contratto, come scrivevo qualche post fa, ci sono chiari riferimenti alla copertura "in tutte le tecnologia disponibili". I soldi del canone servono anche a questo...
Spesso è facile attaccarsi al discorso "la situazione non è così facile", ma in realtà con il PNAF e con il DAB+ presente per legge da 2 anni in ogni autoradio, non è mai stato così facile ed esempio pratico lo sono i consorzi nazionali privati e locali che stanno attivando e migliorando la copertura un po' ovunque..
Si spera che con la nuova dirigenza che si andrà a formare con il nuovo Parlamento, in Rai si ritorni a ragionare da operatore pubblico....
 
Traliccio abbastanza recente e molto contestato... onestamente avendo i colli euganei a qualche Km, mi chiedo che ci faccia li sta roba. Comunque domani essendo in Veneto avrò la possibilità se attivato a pieno regime di constatare se il segnale arriva discretamente fino alla pedemontana veneta.

https://www.padovaoggi.it/cronaca/antenna-terranegra-padova-tar-comune-provincia-arpav.html

A volte le cose sono un po’ più complicate di quel che sembra, con logiche che dalla teoria poi devono scontrarsi con realtà un po’ difficili..
 
Certo, non è il mio campo e bisognerebbe sapere cosa ci sta la sopra... Posso comunque fare un paragone con Udine ed il suo bel traliccio Rai ancora più alto ed invasivo ad 1km dal centro. E' stato costruito negli anni 60 e non è mai stato in posizione ottimale sia in analogico che poi con il digitale e le famose le interferenze fino in Emilia Romagna per il tilt delle antenne essendo in pianura.... Radio e TV private subito dopo scelsero le alture con risultati decisamente migliori. Da lì i miei dubbi, vista anche la recente installazione, in una zona che non credo abbia problemi di copertura, che invece sono presenti all'interno dell'area degli Euganei e zona Monselice, Este...
 
... trovato, Radio PiterPan che usa già per PD e sud PD il monte Gallo e Monte Baone. Radio Gelosa (Birikina). Editori che di siti ne hanno pochi e ce ne voleva un altro ..!
 
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