Difficile paragonale la realtà Privato con Rai. Le radio private hanno dei contributi e vedono nel dab un forte risparmio per la copertura vie etere della nazione.
Rai la copre già. Vive anche di canone e di altri contributi pubblici. Credo che abbia migliori accordi anche sull'energia che serve per i propri impianti spesso fornita da aziende in buona parte pubbliche. Non vede nel DAB un risparmio ma un aggravio dei costi.
Quindi temporeggia in attesa di un segnale che le renda possibile lo spegnimento dell'FM verso il DAB in quanto come servizio pubblico di certo sarà l'ultima a poter spegnere e quindi smettere di spendere.
Detto questo non è facile gestire la situazione a livello economico essendo pubblica i contributi pubblici è come se li prendesse dalla stessa tasca. La situazione non è così facile ed immediata. D'altra parte la mancanza di una copertura RAI appena adeguata non facilita ed invoglia di sicuro al passaggio di tecnologia da parte dell'utente che quindi non sceglierà questo servizio per fruire dell'ascolto dei nuovi prodotti non presenti in FM.
Sono presenti parecchie imprecisioni in quello che scrivi a mio modesto parere...
In primo luogo, vorrei sapere quali contributi pubblici hanno le radio private visto che da quello che so, il MISE finanzia in parte l'emittenza locale e rappresentativa di minoranze e religioni solo se rispettano regole ben precise...
Secondo la Rai non è più quell'esempio che l'utente medio sceglie per ascoltare o meno un programma con una tecnologia precisa... Si possono tranquillamente e facilmente trovare online numerosi articoli anche recentissimi dove viene riportato che sempre più spesso l'utente medio che ascolta la radio, utilizza il DAB+ senza neanche saperlo fregandosene assolutamente se la Rai è più o meno entrata nella tecnologia audio digitale (se poi guardi gli ascolti medi di Radio Rai negli ultimi 10 anni, puoi tranquillamente notare come siano crollati). Ti ricordo inoltre che da 2 anni a questa parte ogni radio viene per legge venduta col sintonizzatore DAB+ e quindi....... di che cosa si parla?
Poi la Rai non può decidere quanti soldi pubblici prendere :"...i contributi pubblici è come se li prendesse dalla stessa tasca..." non è proprio così... Il Tesoro è azionista di maggioranza e se decidesse che per malagestione o violazioni di contratto avesse speso troppo, il cda non può deliberarsi un aumento di disponibilità economiche se il Tesoro decide di no.
Inoltre oltre al rispetto del contratto di servizio pubblico, la Rai come stabilito da recente sentenza del Consiglio di Stato, è obbligata a comportarsi come i privati della gestione degli spazi sul proprio mux e cioè è obbligata a cedere parte della propria capacità trasmissiva a soggetti terzi e deve garantire la copertura e disponibilità di segnale come da PNAF e contratto.
Occorre ricordarsi che la Rai oltre a fare i conti con le realtà commerciali, deve obbligatoriamente rispettare il contratto di servizio pubblico e su tale contratto, come scrivevo qualche post fa, ci sono chiari riferimenti alla copertura "in tutte le tecnologia disponibili". I soldi del canone servono anche a questo...
Spesso è facile attaccarsi al discorso "la situazione non è così facile", ma in realtà con il PNAF e con il DAB+ presente per legge da 2 anni in ogni autoradio, non è mai stato così facile ed esempio pratico lo sono i consorzi nazionali privati e locali che stanno attivando e migliorando la copertura un po' ovunque..
Si spera che con la nuova dirigenza che si andrà a formare con il nuovo Parlamento, in Rai si ritorni a ragionare da operatore pubblico....