Dingo 67 ha scritto:
Inoltre trovo molto poco ortodosso condannare la scienza quando fa comodo (fecondazione assistita,cellule staminali,ecc.) e considerarla naturale quando si accanisce solo ed unicamente per prolungare la sofferenza.
Non fa una piega.
E mi auguro che su questo concetto abbiano riflettuto in molti.
Tornando alla negazione del funerale religioso sono invece di altro parere.
E' vero che la moglie di Welby è religiosa ed il conforto religioso non si può negare a chi lo chiede (incluse forme ufficiali come un funerale religioso), tuttavia se (come pare di capire) lo scomparso Welby non si sentiva credente, forse chiedere un funerale di tipo cattolico potrebbe rischiare di alimentare, sia pure involontariamente, certe forme di ipocrisia che giustamente condanniamo (quasi) tutti.
Io, personalmente, vorrei dire alla vedova che se c'è un Dio sicuramente non starà a guardare cosa è stato della vita (se così si può definire, specie negli ultimi periodi) di Piergiorgio. Tutto sommato, anzi, penso che il suo calvario gli abbia sicuramente fatto scontare il cosiddetto Purgatorio.
Inoltre, sempre alla Signora Welby, direi di tutto cuore di tornare a concedersi di vivere la SUA vita, credo che per lei sia la cosa più importante, come dire un obbligo morale sia nei confornti di Piergiorgio, che da anni non aveva più questo beneficio, che di coloro che versano in condizioni analoghe.
Credo che Piergiorgio Welby sarebbe contento di sapere che Mina cercherà di continuare ad avere il meglio dalla propria vita, traendo forza dalla consapevolezza che lui ha realizzato il suo più grande desiderio di libertà (nel senso più nobile del termine) e di pace.
Che questa lezione possa essere d'esempio per tutti noi, per capire che il nostro corpo, la nostra vita e i nostri affetti riguardano noi e solo noi (e non un Governo) e, per chi è Cattlico osservante, che tutto ciò sarà valutato e giudicato non dal Vaticano, ma da Dio.
