A Roma parte il bike sharing

micra ha scritto:
nella disputa tra i due alex, mi ci inserisco mediando una risposta che da una parte accetta comunque l'idea di alex86 di fare in ogni caso qualcosa x la nostra citta' cronicizzata dal traffico, dall'altra sono molto d'accordo con 123 che molto realisticamente fa' alcuni esempi di spostamenti tra alcune zone di Roma, che effettivamente non sono proponibile giornalmente a chi lavora, salvo arrivare in ufficio e farsi...una doccia :). Felici coloro che hanno l'ufficio a 2 passi da casa, prendete il mio esempio, abito in zona Ponte Milvio e devo raggiungere il Torrino + a sud dell'eur...una bella passeggiatina, 2 metropolitane e navetta della societa', siamo sui 55 min. con la macchina siamo sui 45 min via raccordo se non intoppato da incidenti e enorme spreco di denaro...infine lo scooter 35 min ma tanta preoccupazione di farsi seriamente male.
Dunque francamente della bicicletta non saprei che farmene, ma solo xche' quella descritta sopra e' la mia realta', ma spero che altri + fortunati la possano prendere in considerazione.

Ciao Micra, il tuo è il caso che penso riguardi la maggior parte delle situazioni.
Potrei fare lo"spiritoso" e consigliarti la pista ciclabile che passa sotto da te e via sponda destra del Tevere arriva giusto giusto fino al Torrino ( dove c'è la centrale termica sulla v. Ostiense ... se non fosse che di sera lungo certi punti della pista c'è una "fauna" molto poco raccomandabile.
In effetti per tornare seri, il punto è che le piste ciclabili secondo me vanno divise in due e cioè, uno, quelle per le passeggiate domenicali, vestito appunto in tuta da ginnastica, ed allora si possono fare lunghe distanze e salite, anzi, forse è pure divertente fare qualche salita, poi però vai a casa e ti fai la doccia. Altra cosa è percorrere lunghe distanze è presentarsi sul lavoro "sudato", mi immagino i colleghi che piacere provino...
In questo caso, il punto potrebbe essere quello di realizzare dei percorsi protetti che possano con tratti di pochissimi chilometri far raggiungere le varie stazioni di metro o treni metropolitani, ma è proprio questo il progetto che mi sembra manchi totalmente. Il Bike sharing di cui si parla è qualcosa che è all' interno della ZTL, ma una persona, quando è arriavata lì... di fatto è già arivata a destinazione!
O sbaglio?
 
alex123 ha scritto:
Il Bike sharing di cui si parla è qualcosa che è all' interno della ZTL
A breve l'apertura anche nel III(piazza Bologna, San Lorenzo e Università Sapienza) e nel XVIII municipio (Prati): nel terzo già sono partiti i lavori. La cosa veramente interessante di quest'estensione del bike sharing è che il 10% delle biciclette sarà a pedalata assistita.
micra ha scritto:
tipo la prima che fecero a V.le Angelico, perchè i ciclisti hanno la sicurezza quasi totale di non essere investiti.
In germania, a Berlino precisamente, nazione europea con un alto tasso di diffusione delle biciclette le piste ciclabili sono quasi tutte sui marciapiedi: facilmente distinguibili dal diverso tipo di pavimentazione. La circolazione, quasi sempre, è divisa per senso di marcia: |V|CARREGGIATA|^| (spero che questa sorta di disegnino improvvisato sia chiaro :D
 
alex86 ha scritto:
A breve l'apertura anche nel III(piazza Bologna, San Lorenzo e Università Sapienza) e nel XVIII municipio (Prati): nel terzo già sono partiti i lavori. La cosa veramente interessante di quest'estensione del bike sharing è che il 10% delle biciclette sarà a pedalata assistita.

In germania, a Berlino precisamente, nazione europea con un alto tasso di diffusione delle biciclette le piste ciclabili sono quasi tutte sui marciapiedi: facilmente distinguibili dal diverso tipo di pavimentazione. La circolazione, quasi sempre, è divisa per senso di marcia: |V|CARREGGIATA|^| (spero che questa sorta di disegnino improvvisato sia chiaro :D

Nel 1987 sono stato a Monaco di Baviera. Anche lì erano sui marciapiedi ( in centro città ) ed addirittura agli incroci c' era ad altezza di 1 metro il semaforino, senza quindi dove alzare troppo la testa, ma a parte che spesso i marciapiedi erano abbastanza larghi x fare pedoni da una parte e bici di fianco, qui se ci fai caso si chiamano "piste cicloPEDONALI" proprio perchè il marciapiede spessissimo è tutto preso dalla pista e quindi non è possibile fare le 2 cose separate, ma poi c'è il problema che almeno su questo là c'è un' altra cultura.
Vedo che sei ben informato, saprai quindi che se i pedoni NON attraversano col semaforo verde o sulle strisce pedonali, sono multati.
Hai mai visto cosa succede qui?
Tempo fà quando in Emilia hanno multato dei ciclisti che sulla strada ( e non sulla pista ciclabile ) andavano contromano, hanno dato la notizia su tutti i TG!!! Come dire... vanno in bicicletta, che problema danno?
Capisci che differenza di cultura c'è?
 
Vedo che sei ben informato, saprai quindi che se i pedoni NON attraversano col semaforo verde o sulle strisce pedonali, sono multati.
Stendiamo un velo pietoso. :doubt: Vedo pure tanti ciclisti e pedoni attraversare con il semaforo rosso, sia attraversamenti pedonali che incroci stradali.
 
Riporto su il thread per dimostrare ad andremales che avevo ragione. :D

Il bike sharing diventa a gestione pubblica e da oggi sarà l'ATAC (l'azienda della mobilità di Roma) a gestirlo, ricopiando Milano dov'è l'ATM a farlo.

www.atac-bikesharing.it

Cambiano le livree e le biciclette, aumentano le stazioni (quelle annunciate nel III e anche nel XIII municipio...ossia ad Ostia) e viene abolita la cauzione per incentivare anche l'uso turistico.

L'unica cosa che manca, secondo me, è la predisposizione di abbonamenti annuali, settimanali e giornalieri (come ha fatto Milano). Spero che l'ATAC l'inserisca presto.
 
Quello di villa borghese e villa ada non è propriamente "bike sharing". E' un noleggio. Il bike sharing è gratuito nei movimenti quotidiani rapidi (prima mezz'ora gratis) a fronte di un abbonamento annuale, quest'altro invece si paga ad ore.

Mi ero scordato di questa discussione. Inutile dire come le lobby pubblicitarie romane (alias "mafia cartellonara" informalmente) hanno bloccato il piano di rilancio del bike sharing presentando ricorso al TAR (e, purtroppo, ottenendo la sospensiva per l'assegnazione delle nuove 70 postazioni). In tutto il mondo il bike sharing è finanziato dalle grandi multinazionali della pubblicità (clear channel, CBS, Cemusa, etc.) o main sponsors come nel caso di Londra (Barcklays bank). A Roma, purtroppo, ci sono 400 ditte che si occupano di outdoor advertising, contro le 4 che operano a Parigi. Dai numeri si può ben capire come il mercato nostrano sia anarchico, saturo e svalutato. Ciò che ne consegue è un notevole ammanco per le casse di Roma Capitale.
Tanto se c'è qualche deficit nelle casse comunali, c'è sempre il contribuente. No? :mad:
 
Riassumendo, il bike sharing di Roma Capitale è allo sfascio...Senza contare che la provincia di Roma ha finanziato bike sharing municipali indipendenti che non son integrati nella rete del bike sharing capitolino. Uno spreco di denaro pubblico! Tanto che gli frega? Nel 2013 la provincia verrà accorpata in Roma Capitale.

E infatti stanno lì a prendere polvere...
http://www.bikesharingroma.com/2012/10/il-bike-sharing-di-zingaretti-bike.html
 
alex86 ha scritto:
Riassumendo, il bike sharing di Roma Capitale è allo sfascio...Senza contare che la provincia di Roma ha finanziato bike sharing municipali indipendenti che non son integrati nella rete del bike sharing capitolino. Uno spreco di denaro pubblico! Tanto che gli frega? Nel 2013 la provincia verrà accorpata in Roma Capitale.

E infatti stanno lì a prendere polvere...
http://www.bikesharingroma.com/2012/10/il-bike-sharing-di-zingaretti-bike.html

...perchè non sono sorpreso? :sad3:
 
Indietro
Alto Basso