Premesso che non mi ritengo espertissimo in tema di accoppiatori e divisori, se esiste la necessità di forzare correnti identiche anche qualora i carichi fossero reattivi (o comunque diseguali), il dispositivo da usare si chiama "Wilkinson power divider/combiner".
Si tratta di un accoppiatore a quarto d'onda che però implementa un carico il cui scopo è forzare il bilanciamento, sia pure in modo dissipativo.
Il problema di questo splitter/coupler è la banda passante, che nella versione più classica, non arriva al 20% della frequenza di risonanza.
Inoltre, per ottenere 4 porte, servono 3 Wilkinson.
Un allargamento della banda passante del Wilkinson si ottiene utilizzando più di uno step, ovvero tratti di linea di impedenze diverse.
(due o tre step sono tipici)
Ho visto qui
http://mwrf.com/components/wilkinson-divider-powers-tv-transmitters un sistema che non conoscevo per allargare la banda di un Wilkinson fino a coprire tutta la UHF, con oltre 20dB di RL.
...mi pare un po' fuori portata, ma vorrei far notare la differenza rispetto all'accoppiatore (diciamo così

) della Emme Esse.
...praticamente parlando, ho usato i wilkinson per un sistema di antenna che doveva creare un elevato rapporto fronte retro usando 4 dipoli verticali in una configurazione a diamante.
E' infatti ovvio che per ottenere una grande reiezione le potenze devono ripartirsi in modo uguale indipendentemente dalle impedenze (mutue) delle antenne ed anche le fasi devono rimanere quelle previste (0 90/90 180)
Ebbene, dal punto di vista del guadagno, quindi della direttività complessiva, togliere i carichi di bilanciamento cambiava poco o niente, mentre sul rapporto A/I la differenza era di oltre 6dB.
Riassumendo, collegare le antenne in parallelo ed elevare l'impedenza di 4 volte attraverso un trasformatore è una tecnica semplice e funzionante, soprattutto se serve semplicità associata ad una banda larga.
In particolare, se le antenne sono identiche e la loro confugurazione simmetrica (quindi meglio un quadro che allineate) è prevedibile che le impdenze saranno tutte simili fra loro e reciproche, intendo per le variazioni dovute all'accopiamento mutuo. Se i bilanciamenti non saranno proprio perfetti, al più avremo un lobo leggermente asimmetrico, ma direttività e guadagno (ovvero temperatura di rumore equivalente) saranno quelli previsti
...è sempre molto bello interessante capire e analizzare come si potrebbe arrivare all'optimum, ma come hai scritto anche tu, credo che certe sofisticazioni, particolarmente in ambito hobbistico, siano più una complicazione che un vantaggio.
L'idea di avere sul tetto di casa un sistema d'antenna adatto a ciò che si vuol ottenere, può giustificare l'impresa, avere solo un "monumento metallico" che funziona peggio di una 90 lementi non mi parrebbe invece una gran prospettiva.
Si tratta allora di trovare una soluzione che sia buona, decisamente migliore rispetto al "rudimentale" (tipico dei disposituvi consummer TV), senza però eccedere in estremizzazioni.
Sarebbe bello scoprire che qualche produttore ha in catalogo un accoppiatorie in microstrip per UHF degno di questo nome, ma a vedere l'immagine postata da mastrocamillo, penso che farebbe meglio a costruirselo da solo.
ispide ha scritto:
Leggilo con attenzione perché il TLT introdotto da Guanella circa 70 anni fa, aveva lo scopo di abbinare l'alta impedenza di un push-pull valvolare a RF da 960 ohm a 60 ohm utilizzando cavi coassiali di quell’epoca. Resta tutt’ora valido e fondamentale in certe situazioni come ti ha suggerito Tuner per adattare in broadband alte e basse impedenze, ma
non esclude totalmente la simmetrizzazione ovverosia si comporterebbe anche da balun e quindi su carichi sbilanciati come le antenne TV (le antenne sono carichi reattivi) bisogna stare un po’ attenti.
In questo caso chiamerei in causa Tuner che ha conoscenze molto approfondite sul concetto di Guanella, anche se a dir la verità (questo non deve essere per forza condiviso) siamo un po’ tutti portati alla sperimentazione per raggiungere certi obbiettivi anche a costo di complicarci la vita su un fine hobbistico.