Accordi frequenze TV per 5G tra Italia e Paesi confinanti (Vecchia discussione)

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Aggiungo che se volete parlare del problema che qui è completamente OT, si può benissimo aprire una discussione a parte :) Grazie.
 
Ma possibile che si riesca a far casino in tutte le forme possibili ed immaginabili? O nei paesi confinanti sono tutti dei geni, o siamo stupidi noi...non so perchè ma propendo per la seconda ipotesi
Purtroppo l'Italia non si smentisce mai



Intanto uno dei Paesi confinanti, l'Albania, ha recentemente spento l'analogico e attivato direttamente il segnale DVB-T2 da postazioni che coprono anche zone di Montenegro e Croazia.

https://translate.googleusercontent...700201&usg=ALkJrhhNn6TIObLWMhhirbTl8aTraBXHvg

A questo punto non dovrebbe mancare molto all'accensione dai ripetitori che rientrano nell'area di coordinamento con l'Italia. :eusa_think:
Chissà magari adesso anche l'Albania firmerà definitivamente il futuro accordo Adriatico
 
Anche l'Albana ci ha superato passando direttamente al T2 addirittura senza passare al T1, fenomenale. :5eek:
 
La pay-tv albanese era già in digitale T1. Quello che meraviglia è la decisione di spegnere il segnale analogico senza prima verificare se il t2 è una tecnologia stabile all'atto pratico, che non comporti tutti i problemi che ha causato il T1.
 
il t2 come il t1 é gia stato testato in parecchie nazioni con successo, mi pare; il t1 ha causato problemi soltanto in italia per quel che ne sappiamo, problemi che del resto c'erano gia con l'analogico a causa dei ben noti e stra ripetuti motivi (marasma); non é la tecnologia che non va, é la sua gestione.
 
Il T2, se non sbaglio, è una condizione per entrare in unione europea per l'Albania
 
Il T2, se non sbaglio, è una condizione per entrare in unione europea per l'Albania

Il tipo di trasmissione non è un qualcosa che si può imporre (sia come standard DVB-T o DVB-T2, sia come compressione). Ciò che si può discutere (nei tempi) è la sola transizione dalla tecnica analogica a quella digitale (che è diverso)... ;)

E comunque, in questo caso non avrebbe avuto senso un passaggio da analogico a digitale adottando uno standard precedente. In Italia quando si è partiti (2008) il DVB-T era l'unico che poteva essere preso in considerazione (il DVB-T2 è del 2007... ed era poco "maturo" per essere adottato da subito) e lo stesso dicasi per il codec. Se il passaggio fosse avvenuto anni dopo (nel 2012 ad esempio), non avrebbe avuto senso parlare di MPEG-2 e probabilmente nemmeno di DVB-T (visto che il parco tv/decoder non c'era ancora essendoci trasmissioni prevalentemente in analogico). Adesso invece (per l'Italia) c'è il problema opposto... switch-off e parco tv/decoder recente (luglio 2012) in gran parte non adeguato per gli ultimi standard e codifiche (se non per il solo H.264 o al limite DVB-T2 + H.264 in misura minore)... ;)
Ci fosse un parco tv/decoder all'altezza, probabilmente si passerebbe al DVB-T2 già da domani (ma non è così... ed il ricambio dei tv non è così rapido come si potrebbe pensare)...
 
Conta però è che noi lo switch-off l'abbiamo iniziato nel 2008/09 dalla Sardegna e abbiamo terminato nel 2012 nel Sud Italia, per cui il problema non cambiava molto.
 
@francesco077 E' ora di darci un taglio... Hai espresso la tua opinione, andando completamente OT. Sei stato avvisato e "richiamato" prima da un moderatore e poi da un supermoderatore... e continui???

Basta... il "tuo" problema qui è completamente OT... e siamo anche su un forum tecnico... e certe cose non si possono proprio leggere... :evil5: :evil5:
 
Anche l'Albana ci ha superato passando direttamente al T2 addirittura senza passare al T1, fenomenale. :5eek:

Tutto sommato abbastanza logico che quasi 10 anni dopo di noi si passi direttamente alla seconda versione. Stessa cosa ormai succede con il sat con l'S2. Sarebbe stato assurdo per loro passare dal T1.
 
Gli accordi internazionali sulle frequenze ci sono già, basta rispettarli e sono quelli dell'ITU. Poi fra paesi ci si accorda e si fanno cambi/scambi di frequenze come avviene in modo razionale.
E dalle nostre parti ne sappiamo qualcosa.
Se poi in Ita(G)lia si persevera ricercando la luna nell'impossibile (nel pozzo), allora continuiamo a prorogare e derogare fino che si arriva al patatrac come abbiamo assistito fino adesso con spegnimenti forzati o quasi.
Poi ogni paese dispone come meglio crede sull'uso dello spettro che gli è stato assegnato a livello internazionale. (VHF/DAB compresi).
 
Quindi ormai dovremmo esserci, è questione di pochissimo per avere il Pnaf 2018, anche se comunque con notevole ritardo.
 
Quindi ormai dovremmo esserci, è questione di pochissimo per avere il Pnaf 2018, anche se comunque con notevole ritardo.

Tanto non ci dovrebbe essere nulla di particolarmente rilevante. È lo stesso PNAF adottato attulemente... solo con le opportune modifiche (con la banda 700 MHz esclusa ed i mux nazionali più o meno sulle stesse frequenze già in uso ove possibile... a meno di clamorosi ed inutili stravolgimenti senza senso)...
Il ritardo è normale (come scrivevo, questo tipo di roadmap sono destinate da sempre ad allungarsi nei tempi e anche ad essere modificate)...
 
Si infatti, credo che varierà di poco o nulla a confronto della bozza precedentemente illustrata mesi fa.
 
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