Addio costi di ricarica! march 4!

Cellulari: richiamo dal ministero

Alcune offerte non in linea con la volonta' del legislatore

(ANSA)-ROMA,5 MAR -Il ministero dello Sviluppo Economico interviene sull'applicazione del decreto Bersani che abolisce da oggi i costi di ricarica per i telefonini. 'Subordinare l'eliminazione dei costi al passaggio ad un nuovo profilo tariffario per chi acquista carte prepagate al di sotto di 50 euro non e' in linea con la volonta' del legislatore', si indica in merito alle offerte che prevedono per le schede inferiori ai 50 euro di mantenere il costo di ricarica, a meno che il cliente non opti per i nuovi piani.
 
E' UFFICIALE: NOTIZIA ANSA

2007-03-05 21:00

CELLULARI: WIND, ABOLITI COSTI RICARICA PER TUTTI CLIENTI
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ROMA - Wind non applichera' costi di ricarica a tutti i propri clienti, anche per chi ricarica sotto i 50 euro. Lo annuncia la societa' in una nota. ''In relazione all'art. 1 comma 1 del d.l. n. 7/2007, - si legge - Wind informa che, a seguito delle comunicazioni trasmesse dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall'Autorita' delle Comunicazioni, rispettivamente in data 2 e 5 marzo 2007, non applichera' i contributi di ricarica ai contratti in essere alla data del 4 marzo 2007''.

Wind, si legge ancora, ''sottolinea che questo provvedimento non potra' non avere impatti negativi sugli assetti concorrenziali del settore''.


CODACONS, DIETROFRONT WIND E' NOSTRA VITTORIA
''Il dietrofront di Wind sui costi di ricarica dei cellulari e' una nostra vittoria''. Lo afferma il Codacons. ''Da diversi giorni abbiamo riportato le proteste dei clienti della compagnia telefonica che non volevano sottostare a questo balzello e abbiamo presentato esposti all'Autorita' per le comunicazioni. Il prossimo passo - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - sara' obbligare i gestori telefonici a restituire i soldi incamerati attraverso i costi di ricarica e speriamo che in tal senso il ministro Bersani emetta presto un provvedimento ad hoc''.

IL CREDITO SULLA RICARICA NON SCADE PIU'
Non solo la cancellazione dei costi di ricarica. Da oggi anche scatta anche un' altra novità in favore dei contribuenti: il credito residuo di una ricarica non scade più. A stabilirlo - come spiegano i tecnici del ministero dello Sviluppo economico - è l'articolo 1 del decreto Bersani sulle liberalizzazioni, in vigore da oggi, lo stesso che cancella i costi aggiuntivi di ricarica. Il testo, infatti, vieta "la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato".

Finora, invece, le compagnie telefoniche fissavano un termine di 12 mesi. Se entro un anno non si era esaurito il credito accumulato in ricarica, lo si perdeva. A favore dei gestori, che tornavano in possesso della cifra non spesa. Una situazione che penalizzava soprattutto gli utenti che fanno un uso molto contenuto del cellulare, come molti anziani. Ma anche semplicemente chi dimenticasse di utilizzare una ricarica. Le associazioni dei consumatori avevano in più occasioni chiesto interventi su questo fronte. Secondo le stime dell'Adusbef, il valore complessivo del credito residuo accumulato ammonta a circa 140 milioni l'anno.



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Se è così non ci resta che brindare

:icon_farao:
 
....e Vodafone che fa? si adegua per il recupero credito residuo?:eusa_think:
 
dj GCE ha scritto:
Resta, comunque, il fatto che i nuovi piani tariffari non sono belli.
In qualche modo le compagnie telefoniche cercheranno di recuperare un po' di soldi.
Inevitabilmente aumentando gli scatti alla risposta e il costo dello scatto al minuto.
 
dal sito ADUC:
http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=173526

Abolizione costi di ricarica/2: dubbi dall'Ue
5 Marzo 2007
La Commissione Ue continua ad avere dei dubbi sul provvedimento che La Commissione Ue continua ad avere dei dubbi sul decreto legge che abolisce i costi di ricarica delle schede dei cellulari. 'Abbiamo sollevato alcune questioni procedurali che riguardano l'indipendenza dell'Agcom in merito alla messa a punto della legge', ha detto il portavoce della Commissaria Ue alle Tlc, Viviane Reding. 'La Commissaria Reding condivide con il governo italiano di proteggere meglio i consumatori, ma restiamo in contatto con le autorita' italiane con le quali stiamo ancora discutendo la questione'. Il decreto con cui il governo italiano abolisce i costi delle ricariche telefoniche e' entrato da subito nel mirino di Bruxelles che nelle ultime settimane ha esaminato approfonditamente il provvedimento. Tra le principali questioni sotto la lente della Commissione Ue, quella dell'indipendenza dell'Autorita' italiana per le comunicazioni che - per Bruxelles - potrebbe non essere stata rispettata. La materia dei costi di ricarica, infatti, dovrebbe essere di competenza dell'Agcom, mentre il Governo ha deciso di procedere per conto proprio attraverso lo strumento del decreto. Tra gli altri punti allo studio di Bruxelles - indicati in una lettera che nel febbraio scorso un funzionario del commissario Reding invio' al ministero dello Sviluppo - anche l'impatto che la norma puo' avere sul livello delle tariffe, visto che gli operatori potranno spalmare i costi dell'abolizione delle ricariche su altre voci relative al traffico telefonico, con possibili danni per i consumatori. Infine, per la Commissione Ue esiste il problema legato all'enorme volume di carte pre-pagate in circolazione (circa 70 milioni) che dovranno essere disattivate.

:eusa_think:
 
2007-03-05 21:36

NIENTE PIU' COSTI DI RICARICA PER I CELLULARI



ROMA - Niente più costi di ricarica per i cellulari. Il d-day dei telefonini è arrivato e da oggi in poi il costo aggiuntivo previsto per le schede ricaricabili scomparirà definitivamente: ad ogni euro pagato corrisponderà un equivalente credito da spendere in telefonate e messaggi, per la prima volta, anche senza alcuna scadenza.

Merito del decreto Bersani sulle liberalizzazioni, che però già dall'entrata in vigore ha incontrato qualche intoppo. Gli operatori non hanno infatti risposto tutti allo stesso modo alle nuove norme. Ognuno ha messo in campo la sua strategia, in un rinnovato spirito di concorrenza che "slega le mani ai consumatori" e che piace prima di tutto al ministro per lo sviluppo economico e fautore delle novità, Pierluigi Bersani.

Ma ciò che al ministro non è piaciuto affatto è che certi operatori abbiano cercato di aggirare le norme, assumendo posizioni "non in linea con la volontà del legislatore", ha fatto notare nel pomeriggio lo stesso Bersani. Il riferimento non è stato esplicito, ma l'indice di Via Veneto sembrava puntato su Wind, l'operatore che, come evidenziato dalle associazioni dei consumatori, aveva lanciato un piano tariffario che lasciava intendere il mantenimento dei costi di ricarica per le schede sotto i 50 euro.

Un orientamento poi però smentito dalla stessa società: Wind, ha fatto sapere il gestore dopo le proteste dei consumatori e le sollecitazioni più o meno esplicite, "non applicherà i contributi di ricarica ai contratti in essere alla data del 4 marzo 2007". Il provvedimento però, avverte l'operatore, "non potrà non avere impatti negativi sugli assetti concorrenziali del settore".

Il pressing sulla società di Naguib Sawiris, e non solo, non é partito però solo dal ministero. In modo ancora più evidente è stata infatti l'Autorità delle comunicazioni a scendere in campo contro 2 dei 4 operatori del mercato: Wind, appunto, e Vodafone. L'Authority ha chiesto chiarimenti ad entrambi: a Wind perché, spiega il capo di gabinetto Guido Stazi, "apparentemente non si era adeguata alle norme"; a Vodafone per il rimborso di 8 euro chiesto per restituire il credito residuo al cliente che voglia dismettere la Sim. Una "limitazione alla concorrenza", secondo Stazi (il gruppo ribatte però facendo notare di essere "l'unica società a prevedere la restituzione del credito in denaro" e gli 8 euro sono inferiori ai costi vivi sostenuti).

Ma l'affondo dell' Autorità non si ferma qui: l'authority di settore ha infatti lanciato una nuova operazione-trasparenza sulle tariffe con una delibera, in vigore da domani, che impone alle società di mettersi in regola con gli schemi predisposti per consentire ai clienti il confronto dei prezzi. Con multe, per chi non si adegua, fino a 2,5 milioni di euro. Dubbi sul provvedimento Bersani vengono però intanto ribaditi dalla Commissione europea: secondo la commissaria per le tlc Viviane Reding, la materia dei costi di ricarica, dovrebbe essere di competenza dell'Agcom e non di un decreto del Governo. La nuova norma potrebbe inoltre avere, secondo Bruxelles, un impatto negativo sulle tariffe, visto che gli operatori potrebbero spalmare i costi dell'abolizione delle ricariche su altre voci.

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MA CHI ****O E' QUESTA VIVIANE REDING???????!!!!!!!

PERCHE' NON SI FA UN PO I ****I SUOI?????!!!!!!!!
 
L'obiezione fatta dal commissario è pertinente. Io l'avevo detto che la competenza era dell'AGCOM e non del governo. Quanto ci scommettete che tra qualche anno ci sarà una sentenza della corte europea dove si obbligherà lo stato (quindi i contribuenti) a restituire il "maltolto" alle compagnie telefoniche? Speriamo ovviamente di no...Ma questa è la tendenza della giurisprudenza comunitaria.
 
Le questioni sono due:
1- la tassa era tutta una invenzione italiana
2- se il provvedimento deve essere preso dall'AGCOM, lo può sempre fare, e mette le cose a posto

Non faremo la fine del regolamento delle bevande, che ci dobbiamo bere per forza
 
Io credo che in pratica non ci dovrebbero essere problemi.

La UE in pratica dice che in una tale materia un provvedimento del genere non doveva essere emanato dal governo con un decreto ma dall' Authority per le comunicazioni con una propria delibera e ciò affinchè fosse stata rispettata l'autonomia di quest'ultima dal governo (che è nel nostro ordinamento è per l'appunto un'amministrazione indipendente dal governo).
Quindi le preoccupazioni dell' UE, a mio modo di vedere, consistono nel fatto che la nostra Autorità per le comunicazioni possa subire delle "pressioni" del governo affinchè vengano vengano attuate delle sanzioni nei confronti dei gestori inadempienti.

A questo punto anche se l'UE dovesse emanare un provvedimento che invalidi il decreto Bersani, quest'ultimo potrà benissimo essere sostituito da una delibera dell'Authority che preveda lo stesso contenuto del decreto.

Per quanto concerne poi il pericolo prospettato dalla commissaria Ue circa il fatto che con l'eliminazione dei costi di ricarica le compagnie telefoniche possano aumentare le tariffe come logica conseguenza, su questo vigilerà proprio la nostra Authority.

Ed infine sul punto che dovrebbero essere eliminate dalla circolazione circa 60-70 milioni di carte pre-pagate che prevedono ancora i costi ricarica, questo è un falso problema in quanto gli stessi gestori hanno detto che anche coloro che dovessero effettuare ricariche telefoniche di "tipo vecchio" contenenti ancora l'indicazione dei costi ricarica (ad esempio per quelle da 10 € 8+2) ai clienti verrà cmq accreditato l'importo complessivo senza tener conto dei costi di ricarica (nell'esempio fatto sopra quindi 10 €).
 
Comunque l'autority si era già espressa in tal senso
la storia del dtt è diversa, in quanto configurato come aiuto di stato
;)
 
dj GCE ha scritto:
Resta, comunque, il fatto che i nuovi piani tariffari non sono belli.
Basta non sottoscriverli....:badgrin:
Se rimangono lettera morta, li dovranno per forza modificare.... E' la bellezza della concorrenza :badgrin:
Questo decreto ci sta ridando ( anzi, ce lo sta dando per la prima volta dacché io ho memoria... ) il coltello dalla parte del manico...:badgrin:
 
Ultima modifica:
alex86 ha scritto:
L'obiezione fatta dal commissario è pertinente. Io l'avevo detto che la competenza era dell'AGCOM e non del governo. Quanto ci scommettete che tra qualche anno ci sarà una sentenza della corte europea dove si obbligherà lo stato (quindi i contribuenti) a restituire il "maltolto" alle compagnie telefoniche? Speriamo ovviamente di no...Ma questa è la tendenza della giurisprudenza comunitaria.
Quello che vuoi...
A meno che, ovviamente, al governo italiano non arrivi in futuro qualche "amico degli amici" che "suggerisca" alla UE questa soluzione per "rimettere" le cose a posto... :icon_twisted:
Io però ho fiducia che non si verificherà una cosa del genere... Almeno non a medio termine... :D :eusa_whistle:
 
Io però ho fiducia che non si verificherà una cosa del genere... Almeno non a medio termine...
Occhio che poi ti quoto con "le ultime parole famose" :badgrin:

Bhe roddy, se tu lasciassi da parte l'ideologia, scopriresti che la commissaria ha solo applicato lo stesso metro di giudizio espresso in altri casi in altri paesi e in altri settori :icon_rolleyes:
 
Questa mattina leggendo una notizia sul televideo ho letto che wind dopo aver scelto la via del pugno di ferro ha deciso di togliere i costi di ricarica anche hai tagli inferiori hai 50Eurocomprese quelle mini ricariche,ma non specifica se si ha l'obbligo di cambiare piano tariffario
 
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