Affondo della Commissione Europea sulle Frequenze di Rete 4

@ liebherr:
Ti do pienamente ragione.
Scusate è come se comprate casa voi (Europa 7) ma dentro casa si piazza un estraneo (rete 4).
Io mi inca...erei un bel po.
Ora il punto che mi sembra esagerato addirittura difenderla rete 4. Come se l'estraneo che vi è entrato in casa è la Bellucci :)5eek:) e non fate niente perchè è bella , anzi addirittura la difendete.
Cmq tanto per il 2012 la tv analogica si spegne, no?
rete 4 sarà sul digitale e amen....
 
stefio ha scritto:
Quando è andata a votare la gente ha meditato parecchio su cose più importanti di queste cretinate , in particolare come fare per superare la terza settimana col proprio stipendio, o come trovare un lavoro, o posto in ospedale per curarsi, cose che la Commissione Europea non gli frega , non ricordo un intervento su tali argomenti (questi si importanti) . Si occupano solo di tv , ma solo da quando er Berlusca è entrato in politica; si lamentano del Far west delle frequenze tv in Italia , ma la UE esisteva anche negli anni 80 quando questo è iniziato come mai non si sono mossi allora , ora non saremmo in questa situazione, la colpa è anche loro.

L'Ue ha sempre penalizzato l'Italia , vi ricordate la chiusura di Bagnoli a Napoli? Vi ricordate le quote latte che non devono essere messe sul mercato altrimenti i prezzi del latte si abbassano, e noi paghiamo il latte più caro di tutti, almeno dessero la possibilità di mandarlo ai paesi in via di sviluppo , come anche i prodotti agroalimentari che vengono portati al macero per lo stesso motivo e che potrebbero alleviare la fame nel mondo.

Non mi piace il fatto che vogliono legiferare su stronzate , vi ricordate il fatto della pizza che secondo loro doveva essere cotta in forni elettrici ( a me piace solo quella del forno a legna), o il formaggio di fossa che è cosi proprio perchè viene messo nella fossa , senza questa operazione sarebbe un formaggio qualunque... ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc..............

Ma per la Commissione europea le cose importanti sono la tv e chiudere Rete 4.

Scusate lo sfogo , mi sono rotto di pagare per l'Europa.




Straquoto alla grande, fino a quando ci saranno persone che hanno il coraggio di scrivere questè sacrosante verità mi rimarrà ancora una flebile speranza che questo paese tosto o tardi saprà rialzarsi.
 
alla fine Mediaset ha 7 reti in + la RAI è cosa sua....lasciamo stare chi comanda nel ministro delle comunicazioni :D non parliamo poi dell'agcom

Non vedo cosa altro debba fare per vedere l'abnorme concnetrazione che ci stà
 
A me sinceramente questa europa ha rotto il c.....
Se potessi scegliere manderei tutto a monte per tornare come prima.
Adesso l'europa si mette in mezzo e pretende di decidere come dobbiamo gestire gli emigrati clandestini e quelli che delinquono.
Ma si facessero un pò i cavoli loro.
Le leggi vanno rispettate, ma se si considerano ingiuste è democrazia anche cercare di cambiarle.
Io sono abituato a fare a casa mia quello che voglio, quando vado in casa di altri mi adeguo alle loro regole.
Se l'europa si vuole occupare di temi importanti cominci a tenere sotto controllo le frontiere, le banche, i petrolieri.
 
....... Europa 7 non esiterà mai.. come il digitale terrestre in tutte le case italiane!
fin quando non regalano i decoder digitali terrestri o tolgano tutte le frequenze sarà una tecnologia solo fine alla payperview...
 
npuk ha scritto:
Le leggi vanno rispettate, ma se si considerano ingiuste è democrazia anche cercare di cambiarle.
Non è sbagliato che qualcuno utilizzi il proprio potere per favorire la propria azienda, e non per salvaguardare gli interessi della comunità che rappresenta?
npuk ha scritto:
Io sono abituato a fare a casa mia quello che voglio, quando vado in casa di altri mi adeguo alle loro regole.
Esempio che calza a pennello.

Le frequenze riguardano l'intera collettività e non "casa sua", quindi come hai detto bisognerebbe adeguarsi alle regole.
 
npuk ha scritto:
A me sinceramente questa europa ha rotto il c.....
Se potessi scegliere manderei tutto a monte per tornare come prima.
Adesso l'europa si mette in mezzo e pretende di decidere come dobbiamo gestire gli emigrati clandestini e quelli che delinquono.
Ma si facessero un pò i cavoli loro.
.

basta agire di conseguenza :D :D nessuno ci obbliga a stare in europa :5eek: si puo anche uscire e rimetterci in tasca la nostra liretta

Capisci che schedare i bambini zingari ricorda tanto quello che succedeva nel passato...noi poi eravamo alleati di un tale :D

Comunque è tutta propaganda gli zingari ci sono sempre stati e sempre ci saranno...e non hanno mai lavorato e mai lo faranno...è solo fumo per nascondere altro.......
 
io lo metterei perchè questo è un argomento che purtroppo ,di riffa o di raffa ,ti porta a parlare di politica è impossibile non farlo , comunque visto che ho fatto anch'io un generoso OT prima , mi autosospendo da questo 3d. Arrivederci a tutti sugli altri 3d .:D :D :D ;)
 
liebherr ha scritto:
Detiene...OCCUPA :D :D un poco come certe case popolari occupate :5eek:

Ciao,
una risposta il meno polemica possibile... altrimenti Ercolino ci lucchetta ;)

Penso che la radice del nostro disaccordo è che dal mio punto di vista un sistema di diritti di proprietà non discende dal suo essere stabilito per legge, ma che invece la proprietà preesista alla legge.
La legge, la politica arrivano sempre dopo perché non hanno la capacità di prevedere il futuro.
Nei nuovi settori, così come avveniva tanti anni fa quando degli esploratori scoprivano una nuova terra, è inevitabile che si formi spontaneamente un sistema di diritti di proprietà. Quello che in diritto si chiama "principio di homesteading" (http://en.wikipedia.org/wiki/Homestead_principle), cioè per dirla semplice "chi primo arriva meglio alloggia".
Valeva 400 anni per le terre americane e vale oggi, non più per le terre che sono finite, ma per le risorse immateriali che invece non finiranno mai perché nessuno finirà mai di inventare cose nuove o di scoprire use produttive di risorse che non erano mai servite a nulla in passato e per le quali quindi nessuno aveva mai messo per scritto un diritto di proprietà.
Può trattarsi di una frequenza televisiva, di un dominio internet, di un brand, etc.
Il principio di homesteading nasceva proprio per contestare al Re che arrivava per ultimo il diritto di dire "è tutto mio e ora lo riassegno a chi voglio io".
Anche ai nostri giorni lo Stato arriva per ultimo e trova una sistema di diritti di proprietà de facto. Ha diritto di fare "tabula rasa" di quello che trova e di dire "è tutto mio e ora lo riassegno a chi voglio"?
Secondo me no.

Un saluto,
Kikuyu
 
kikuyu, le frequenza non sono di proprietà di chi trasmette ma dello stato, e lui che le gestisce e le dà in concessione (con una scadenza).
Col principio che dici tu, allora potrei andare ad esempio su una spiaggia, recintarla e crearmi un lido privato senza che nessuno possa dirmi niente visto che sono arrivato prima... ma in realtà saprai benissimo che non è così.
Il principio che hai indicato può avere valenza solo se non c'è una proprietà precedente.
 
kikuyu ha scritto:
Penso che la radice del nostro disaccordo è che dal mio punto di vista un sistema di diritti di proprietà non discende dal suo essere stabilito per legge, ma che invece la proprietà preesista alla legge.
La legge, la politica arrivano sempre dopo perché non hanno la capacità di prevedere il futuro.
Nei nuovi settori, così come avveniva tanti anni fa quando degli esploratori scoprivano una nuova terra, è inevitabile che si formi spontaneamente un sistema di diritti di proprietà. Quello che in diritto si chiama "principio di homesteading" (http://en.wikipedia.org/wiki/Homestead_principle), cioè per dirla semplice "chi primo arriva meglio alloggia".
Ma non è questo il caso.
Leggi che regolamentavano il tutto c'erano già (e da decenni).
Semplicemente non venivano rispettate (e nemmeno fatte rispettare).
Qualcuno si ricorda il famoso pretore che oscurò le tv? e il susseguente decreto (che non si riuscì a convertire ma ormai il peggio era passato)?
Probabilmente siete troppo giovani ...
 
demetrius ha scritto:
Col principio che dici tu, allora potrei andare ad esempio su una spiaggia, recintarla e crearmi un lido privato senza che nessuno possa dirmi niente visto che sono arrivato prima... ma in realtà saprai benissimo che non è così.
Il principio che hai indicato può avere valenza solo se non c'è una proprietà precedente.

azz sono proprio le cose che sono successe a porto cesareo negli ultimi 20 anni...































comunque credo che un lucchetto ci va bene qui:D , visto che non c'entra niente con il dtt :eusa_whistle: :eusa_whistle: :eusa_whistle:
 
kikuyu ha scritto:
Ciao,
una risposta il meno polemica possibile... altrimenti Ercolino ci lucchetta ;)

Penso che la radice del nostro disaccordo è che dal mio punto di vista un sistema di diritti di proprietà non discende dal suo essere stabilito per legge, ma che invece la proprietà preesista alla legge.
La legge, la politica arrivano sempre dopo perché non hanno la capacità di prevedere il futuro.
Nei nuovi settori, così come avveniva tanti anni fa quando degli esploratori scoprivano una nuova terra, è inevitabile che si formi spontaneamente un sistema di diritti di proprietà. Quello che in diritto si chiama "principio di homesteading" (http://en.wikipedia.org/wiki/Homestead_principle), cioè per dirla semplice "chi primo arriva meglio alloggia".
Valeva 400 anni per le terre americane e vale oggi, non più per le terre che sono finite, ma per le risorse immateriali che invece non finiranno mai perché nessuno finirà mai di inventare cose nuove o di scoprire use produttive di risorse che non erano mai servite a nulla in passato e per le quali quindi nessuno aveva mai messo per scritto un diritto di proprietà.
Può trattarsi di una frequenza televisiva, di un dominio internet, di un brand, etc.
Il principio di homesteading nasceva proprio per contestare al Re che arrivava per ultimo il diritto di dire "è tutto mio e ora lo riassegno a chi voglio io".
Anche ai nostri giorni lo Stato arriva per ultimo e trova una sistema di diritti di proprietà de facto. Ha diritto di fare "tabula rasa" di quello che trova e di dire "è tutto mio e ora lo riassegno a chi voglio"?
Secondo me no.

Un saluto,
Kikuyu

il problema è che da noi è il RE che decide per se medesimo :D

Comunque in tutti i paesi civili le frequenze vengono date in concessione secondo criteri e con qualche limite alle concentrazioni

Poi quanto dici tu è stato applicato anche in italia perchè nei fatti le concessioni sono state rilasciate a tv già esistenti; a rete 4 non venne data per limiti antitrust

Comunque prova tu a occupare una frequenza libera magari ti dico io dove c'è con il tuo trasmettitorino da 100 watt (e non con un ampli di antenna come fanno le strett tv) e ci piazzi un bel cartello con il tuo nome cognome e poi quando ti vengono a trovare gli fai leggere wikipedia :D e gli spieghi il principio di homesteading....e vediamo se funziona :5eek:
 
kikuyu ha scritto:
Successvamente in modo del tutto arbitrario è stata presa dall'alto la decisione politica di non concedere la concessione a quello che è uno dei canali televisivi di maggiore successo del paese.
è stato deciso di concedere due concessioni nazionali per ciascun gruppo televisivo privato, e tre concessioni (di cui una per una rete senza pubblicità) al servizio pubblico, per regolamentare seppur tardivamente un settore in preda al far west legislativo. Che retequattro avesse successo nazionale più della ex-TMC è ovvio, in un mondo di ciechi chi ha un solo occhio ci vede...
 
...se è per questo, noi europei, con 2000 anni di esperienza in tema di diritto, abbiamo anche l'usucapione.:lol:
Il problema è che la frequenza di un'emissione elettromagnetica, concetto fisico noto da secoli, non c'entra assolutamente nulla con i territori inesplorati nè con l'usucapione.
Un'emissione elettromagnetica come quella di un trasmettitore TV si identifica con innazitutto con la lunghezza d'onda ovvero con la frequenza.
E' possibile generare un'onda elettromagnetica ed impegnare una frequenza con un trasmettitore, ma non è in nessun modo possibile impossessarsi od essere proprietari in esclusiva di una frequenza.
La guerra dei ripetitori, delle potenze e del sito più in alto per "oscurare" la concorrenza, delle frequenze dichiarate ed impegnate (magari solo sulla carta o con "beacons" da 10W), quindi della compravendita di una cosa che non esiste, cioè la frequenza, non è stato un qualcosa di virtuoso ma un'illegalità ed una vera schifezza averla consentita, il peggior modo possibile di procedere.
Nei paesi civili, alla concessione si associa, non solo la possibilità di coprire l'area territoriale prevista armonizzando l'uso delle frequenze, ma si stabiliscono parametri di garanzia e di qualità che il concessionario ha l'obbligo di realizzare. Ad esempio, va garantita un'intensità di campo minima nelle zone di servizio ed un'intensità massima nelle altre zone. L'antennista non impazzisce, non ci sono segnali enormi per cui il centralino TV satura ed i segnali più deboli risultano interferiti, etc etc.
La RAZIONALIZZAZIONE e la QUALITA' del sistema non può prescindere dall'assegnazione dei canali da parte di un ente e da parametri che il broadcaster deve rispettare. Tutte cose che servono anche a dare PARI OPPORTUNITA' ai concessionari, ovvero a garantire un libero mercato, cose che l'Italia si è impegnata a realizzare e che se non fa la porta ad essere sanzionata.
In Italia, il far west Radio TV ci ha abituato ad accettare standard qualitativi di ricezione/visione che sarebbero insufficienti e non accettati anche da molti radioascoltatori/telespettatori del terzo mondo.
Personalmente, visto che i denari per pagare le multe non sono versati dai broadcasters che hanno avuto vantaggi economici ed acquisito posizioni dominanti (od anche dall'insieme dei broadcasters che non li hanno avuti, contenti loro...), ma da noi cittadini, sarebbe opportuno che lo stato italiano provvedesse finalmente a far tornare le cose in quell'ambito di legalità che si è impegnata ad adottare.
:evil5:


kikuyu ha scritto:
Quello che in diritto si chiama "principio di homesteading" (http://en.wikipedia.org/wiki/Homestead_principle), cioè per dirla semplice "chi primo arriva meglio alloggia".
 
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