AI Chatbot: ChatGTP di OpenAI e alternative

Arrivo sulla scena di Manus, un AI cinese più promettente di DeepSeek. Non si limita a fare ricerche complesse, ma opera come un agente autonomo capace di “lavorare”. Può raccogliere pdf, catalogarli, trovare info utili in grandi documenti, fornire report e suggerimenti. Può lavorare in modo asincrono sfruttando il cloud e gestire più compiti contemporaneamente.
 
Arrivo sulla scena di Manus, un AI cinese più promettente di DeepSeek. Non si limita a fare ricerche complesse, ma opera come un agente autonomo capace di “lavorare”. Può raccogliere pdf, catalogarli, trovare info utili in grandi documenti, fornire report e suggerimenti. Può lavorare in modo asincrono sfruttando il cloud e gestire più compiti contemporaneamente.
viene anche a pulirmi casa? :giggle:
 
Nasce Julia, l'assistente virtuale di Roma

Roma pioniera di innovazione digitale con JULIA, il primo assistente virtuale progettato per migliorare l’esperienza di cittadini, turisti e pellegrini. Un’intelligenza artificiale generativa pensata per semplificare la vita quotidiana e garantire un accesso immediato a dati affidabili su Giubileo, mobilità, eventi, cultura e servizi essenziali. Un’innovazione che trasforma l’interazione e l’esplorazione della città, rendendola più intuitiva, accessibile e coinvolgente per tutti.


Presentazione slide: https://www.comune.roma.it/web-reso...ia_assistente_virtuale_roma_presentazione.pdf

Presentazione alla stampa integrale: https://www.youtube.com/watch?v=fLHa87erPwY
Julia, la nuova assistente virtuale del Comune e le risposte tutte sbagliate su strade e storia di Roma. Il Campidoglio la difende, Lega e FdI all'attacco

Polemiche attorno al nuovo assistente virtuale lanciato dal Campidoglio che sbaglia strade e percorsi. Alcuni siti Fb segnalano strafalcioni. Ma il Campidoglio difende la sua creatura:«È gentile e usa il senso comune»


Abbiamo chiesto consigli sui ristoranti all'intelligenza artificiale del Comune di Roma (non è andata benissimo)

Il sindaco Gualtieri ha presentato Julia e così Roma è tra le primissime città ad avere una intelligenza artificiale che, grazie ad un risponditore via chat, aiuta cittadini e turisti ad orientarsi. Funziona bene, ma sui ristoranti…


Alcune risposte sbagliate postate sul gruppo Facebook di SOS Patrimonio Storico di Roma: https://www.facebook.com/share/p/1BjDoAHLCh/
 
Ah beh.... se è gentile. In linea con gli impiegati pubblici tenuti lì anche se incompetenti perché "brave persone"
 
Mentre in Italia si parla di tutelare il diritto d'autore, in America è il contrario:

OpenAI e Google chiedono al governo USA di poter aggirare leggi sul copyright
OpenAI e Google chiedono di essere esentati dalle leggi sul copyright al governo americano
Fonte: https://www.ilsoftware.it/openai-e-...no-usa-di-poter-aggirare-leggi-sul-copyright/
 
Meta Al arriva in Italia: cos'è e come funziona

Il chatbot di Meta sarà integrato in Instagram, Messenger e WhatsApp. Il lancio europeo è stato rallentato dalle autorità per la protezione dei dati, motivo per cui alcune funzioni avanzate, come la generazione di immagini, restano bloccate. Meta assicura che le chat non saranno usate per addestrare I'IA, ma attenzione: niente accesso al web e la sua conoscenza è ferma a dicembre 2024.

 
Kazakistan, un uomo ha "ingaggiato" ChatGPT come avvocato per contestare una multa stradale ed è stato assolto. Dopo che il suo reclamo è stato respinto dalla polizia, ha presentato ricorso in tribunale con l'aiuto del chatbot. Il servizio di intelligenza artificiale lo ha anche supportato durante l'udienza, rispondendo in tempo reale al giudice: sanzione annullata in soli 10 minuti.
 
Meta Al arriva in Italia: cos'è e come funziona

Il chatbot di Meta sarà integrato in Instagram, Messenger e WhatsApp. Il lancio europeo è stato rallentato dalle autorità per la protezione dei dati, motivo per cui alcune funzioni avanzate, come la generazione di immagini, restano bloccate. Meta assicura che le chat non saranno usate per addestrare I'IA, ma attenzione: niente accesso al web e la sua conoscenza è ferma a dicembre 2024.

Arrivato oggi su WhatsApp iOS, però si stanno verificando crash dell'app per chi ha Android quando viene posta una domanda al META Ai.
 
Per ChatGPT sono Miyazaki amari: le immagini fake in stile Studio Ghibli violano il copyright?

Si profilano problemi legali per ChatGPT in seguito all’ondata di immagini fake in stile Studio Ghibli generate dagli utenti? Da un paio di giorni non è più possibile farlo, e cresce il dibattito su temi come il diritto d’autore, il consumo di energia, l’inquinamento visivo.

 
Amazon sta lavorando a un agente AI in grado di controllare direttamente il nostro browser. Si chiama Project ‘NOVA’

Non un’estensione. Non un assistente. Ma un vero e proprio agente intelligente che si muove nel web al posto nostro, clicca, compila form, compra, confronta prezzi, legge recensioni e prende decisioni.

Il progetto è già stato testato su alcuni utenti e l’obiettivo è chiaro: automatizzare le attività quotidiane online. Dallo shopping alle prenotazioni, dalla ricerca di un volo fino alla gestione della nostra presenza digitale.

Quando è Amazon a farlo, non è più un esperimento da laboratorio, è un cambiamento di scala.

Un assistente che prende decisioni al nostro posto può anche essere un assistente che decide cosa farci vedere, cosa comprare, quali alternative escludere. E a quel punto non è più un aiuto, è un filtro. Invisibile, ma potentissimo.

Fonte: Marco Camisani Calzolari
 
Copilot di Windows 11 come vi pare? Non ho dimestichezza con le AI quindi può essere la normalità, ma sono stato sorpreso che se gli dici dei vaghi ricordi di film ed episodi di serie, a volte ci risale. Se conoscete particolari test interessanti da fargli fare dite pure.
 
Copilot di Windows 11 come vi pare? Non ho dimestichezza con le AI quindi può essere la normalità, ma sono stato sorpreso che se gli dici dei vaghi ricordi di film ed episodi di serie, a volte ci risale. Se conoscete particolari test interessanti da fargli fare dite pure.
Ti rispondo con un video:

https://youtu.be/9-stB7YDgpY?si=JAprFI4-JubegEhd

Programmato con l’ausilio di copilot.
 
Per ChatGPT sono Miyazaki amari: le immagini fake in stile Studio Ghibli violano il copyright?

Si profilano problemi legali per ChatGPT in seguito all’ondata di immagini fake in stile Studio Ghibli generate dagli utenti? Da un paio di giorni non è più possibile farlo, e cresce il dibattito su temi come il diritto d’autore, il consumo di energia, l’inquinamento visivo.

dovremo anche distinguere dalle cretinate tra amici e quelli che con quel filtro vorrebbero trarne profitto sia essa una banale trasmissione tv che ci monta una battuta sopra all'influencer più sfigato ma che #adv.eggia.

direi che in questo caso specifico, metterci dentro l'inquinamento visivo(nuovo termine in uso massiccio da una settimana...ce ne fosse bisogno) e il consumo di energia equivale a sminuire la violazione di copyright(che viene commessa anche da disegnatori che la imitano ma ci dà meno fastidio perché è comunque una rielaborazione umana, ma sempre di violazione si parla).
sembra come quando tra le motivazioni di sciopero di una fabbrica che chiude tra un mese ci infili il cambiamento climatico, il medioriente e l'ucraina solo per allungare la lista e farla sembrare importante. concentriamoci su UNA cosa.

qui il problema principale è la violazione di copyright (già affrontata anche da attori doppiatori ecc) punto e stop. l'uso di risorse energetiche è emerso sin dalla sua nascita non è necessario riportarlo fuori in tutte le occasioni, perché dai spazio a chi si metterà a contare quante ore di lavoro impiegherebbe lo studio ghibli a fare la stessa identica campagna commerciale per un profumo e quella che impiega chatGPT. esempio recente: la pubblicità cocacola che sarà costata energeticamente meno di una vecchio stile in tutto (logistica, attori, comparse, luoghi, luci, postproduzione)...il problema è che faceva schifo, che era asettica!

dalla notte dei tempi ci sono filtri che ti vignettizzano una foto come se fosse un fumetto per metterla nel tuo album di foto. qui c'è anche la "generazione" e il fenomeno social che dà fastidio. insomma nessuno ha mai fatto cause a istagram per i suoi filtri piallanti che levavano lavoro a chi fa fotoritocco(ammesso che le due cose siano paragonabili e che non si stia parlando di grafici che aggiungono dita dei piedi se non piedi interi o allunghino terribilmente la gambe alle malcapitate)
 
Le AI stanno imparando a parlarsi. Letteralmente.

Google ha da poco lanciato Agent2Agent, un protocollo aperto che permette agli agenti intelligenti, anche se creati da sviluppatori diversi, di collaborare e comunicare tra loro, superando barriere tecniche e concorrenze di framework. È un po’ come se improvvisamente i robot di ogni casa madre avessero trovato una lingua comune. E dietro c’è una lista di alleati che fa impressione: Salesforce, SAP, PayPal, Atlassian, ServiceNow, Workday, e persino colossi della consulenza come Accenture, Deloitte, McKinsey.

Il cuore del sistema si chiama A2A. Funziona così: gli agenti si “scoprono”, capiscono cosa sanno fare gli altri, si dividono i compiti e cooperano su flussi di lavoro complessi, anche senza condividere memoria o contesto. Una specie di intelligenza distribuita dove ognuno fa la sua parte, senza bisogno di supervisione umana. E non si parla più solo di chatbot: A2A può gestire processi come assunzioni intere, dalla selezione alle verifiche di background, tutto tra agenti.

È un passo avanti rispetto al protocollo MCP di Anthropic, che invece si occupa del dialogo tra agenti e strumenti esterni. Qui si gioca su un altro piano: l’interazione tra intelligenze artificiali, senza esseri umani nel mezzo.

La posta in gioco è enorme. Oggi ogni sistema AI vive ancora in un recinto. Ma se questi recinti cadono, e le AI iniziano a collaborare davvero, si aprono scenari nuovi: agenti che risolvono problemi complessi insieme, che si integrano in architetture aziendali, che diventano infrastrutture invisibili. Agent2Agent non è solo un protocollo: è il primo mattoncino per una rete globale di AI interconnesse. E chi partecipa adesso, potrebbe guidarla domani.

Fonte: Marco Camisani Calzolari
 
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