IlTeo285
Digital-Forum Junior
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A parte la vecchiaia di quella trattazione, piacerebbe sapere dove leggi che il DTT non è soggetto a saturazione.
Giusta osservazione, ma allora tu dove leggi il contrario? a me sembra che in un testo (vecchio percarità) intitolato "Ricezione DVB-T negli impianti centralizzati d’antenna" siano elencati vari parametri da tenere sotto controllo, e guardacaso è citato un limte minimo ("del livello minimo consigliato dalle norme CEI per i segnali DVB-T di 47 dB(μV)") ma di limiti massimi non v'è traccia.
Detto ciò parlando di cose con fonti attendibili (articolo rai nel caso e non l'amico dell'amico antennista) io mi ricordavo ciò che sostenevo, e sostengo. Cmq se qualcuno mi smentirà in maniera convincente sono qui per imparare.
Quelli che tu chiami prefiltri analogici (vedi link 1) sono a tutti gli effetti ( a partire dall'ingresso rf per ogni ramo) un amplificatore, un convertitore collegato all'oscillatore locale, un amplificatore seguito da un filtro di frequenza intermedia , altro amplificatore e finalmente convertitore analogico-digitale
Quelli che io (ma non solo) chiamo prefiltri sono come dici tu a tutti gli effetti degli amplificatori, di cui il primo a guadagno fisso mentre i quattro dopo il filtro di hilbert sono a guadagno variabile controllati da un cotroller. Faccio notare che i guadagni posso essere negativi (quindi attenuare).
Come dici tu tutta questa parte è analogica ed ha il solo compito di
1) separare componente in fase e quadratura
2) riportare in banda base il segnale
3) amplificare o attenuare il segnale da passare agli ADC
Quindi mi sembra che la funzione numero 3) sia introdotta apposta per evitare problemi di saturazione dell'analogica.
Chiaramente tutto ha dei limiti ma ti assicuro che l'analogica di tali sistemi è calibrata per funzionare con specifiche ben più permissive