Pienamente d'accordo troppe frequenze e soprattutto troppe tv che non si reggono in piedi.
Molte di queste emittenti sono nate negli anni 70 e 80 quando il modello tv era completamente diverso e c'erano condizioni che non si ripeteranno mai più.
Nell'88 lavoravo in una tv importante in cui operavano una quarantina di persone.
Metà di queste senza percepire un lira, puro volontariato, pur di andare in video o avere il suo nome nei titoli di coda; la tv aveva ancora il suo fascino e l'entusiasmo non mancava certo, per contenuti che erano spesso novità rispetto 40 anni di mamma rai.
Contratti di lavoro virtuali, niente sindacati, niente diritti d'immagine o per lo sport, ottima raccolta pubblicitaria e anche nero a go go.
Poi a metà anni 90 lo stato è intervenuto (giustamente) e le tv locali sono diventate aziende a tutti gli effetti anche nei doveri ed è finita la pacchia, nonostante i contributi; stessa cosa è avvenuta per le radio.
Tutti rimpiangiamo le tv di un tempo, anche perchè eravamo più giovani, ma ora quel tipo di tv non esiste più.
Certo ora abbiamo qualche soggetto isolato che si salva nei contenuti ma purtroppo anche lui è in difficoltà, sta procedendo a debito e prima o poi si stanca o chiude.
Telelombardia, ottima tv, ogni anno ha perdite da pelle d'oca, Studio 1 Arvedi prima o poi si stancherà di perdere soldi e già qualcosa sta cambiando; l'esempio è anche a livello nazionale con la7.
Il problema è che sono troppe tv e forse il drastico taglio che ci sarà entro fine anno potrà migliorare la situazione.
Il prodotto per il telespettatore inevitabilmente è il risultato di queste problematiche.
Attenzione però che il problema non sono le televendite, questo è il risultato finale; anche Telelombardia, Antenna 3 e tante altre tv importanti, con contenuti, fanno televendite e vi sembrerà strano ma vi assicuro che senza quelle il prodotto complessivo sarebbe molto peggiore.
Le televendite sono l'antitelevisione ma, paradossalmente, sono quelle che finanziano, a costo zero, le tv per fare i contenuti: chiaramente non mi riferisco alle tv di sole televendite che sono emittenti virtuali.
Su Piacenza, Parma, Reggio e Modena ci sono al massimo due locali su ogni territorio; a bologna attingono (anche pubblicitariamente) Rete 7, Telesanterno, Sestarete, Telecentro, Nuova Rete e qualcuna la dimentico, non regge e i contenuti vengono a mancare.