Finisce così perché in questa storia non c'è nessuno che ha veramente il coltello dalla parte del manico. La Lega Serie A e le società che rappresenta ha bisogno dei soldi di Sky e DAZN per non fallire. Sky e DAZN, a loro volta, hanno bisogno del campionato italiano perché senza quello nella loro offerta subirebbero un crollo vertiginoso di abbonati e quindi alla fine in qualche modo conviene a tutti trovare un accordo.
Le schermaglie a cui assistiamo ogni tre anni sono semplici proclami per vedere chi riesce a fare la voce più grossa, ma in realtà nessuno degli attori in gioco vuole veramente la rottura e nessuno va allo scontro vero e proprio.
L'unico fattore che potrebbe rompere questo equilibrio sarebbe l'ingresso in campo e in forze degli OTT americani, ma vista la qualità del calcio italiano, visto che il calcio, a causa del costo gonfiato dei diritti di questi anni, è un investimento in perdita, vista la litigiosità interna della Lega, quale azienda americana sana di mente avrebbe interesse a buttare soldi per la Serie A? Amazon e compagnia si guardano bene dall'entrare nello sport, figuriamoci se vengono a investire miliardi di euro in Italia alle condizioni chieste dalla Lega.