Per come funzione il calcio (o lo sport in generale) al giorno d'oggi, credo che sia necessario per i club avere una stabilità economica più a lungo periodo, non annuale.
Guardiamo il Liverpool, negli ultimi 3 anni è stato finalista di Champions, vincitore della Champions e vincitore dominando della Premier.
Quest'anno gli gira di sfiga che si fanno male tutti i difensori e rischia di non qualificarsi per la prossima Champions, perdendo tutto il budget della competizione.
Ma le spese rimangono fisse.
Per questo il calcio europeo dovrebbe tenere conto di almeno 3 anni di risultati.
Vedrei la Champions sul modello della Superlega, magari senza il diritto eterno di parteciparvi, ma almeno la garanzia di 3 anni, al termine dei quali le ultime 10 classificate (con un numero di partecipanti più alto, magari tra i 24 e i 30) scendono magari in Europa League (che a sua volta avrebbe più fascino di adesso perchè darebbe la possibilità, facendo bene per 2-3 anni di entrare nella Champions a più squadre, non solo alla vincitrice), a meno che non abbiano ottenuto ottimi risultati in campionato che diano il diritto di rimanerci. E' un discorso complicato, ma la direzione da prendere è questa.
In America è anni che funziona così, anzi peggio perchè li il numero di partecipanti è proprio chiuso, e riescono ad ottenere ricavi pazzeschi.
Ma la stessa cosa io la vedrei anche per le retrocessioni/promozioni tra la serie A e serie B.
Occorre che gli organi del calcio nazionali e internazionali ragionino su questo.