Tutti contro la vuvuzela
Potrebbe essere vietata
Danny Jordaan, capo del Comitato organizzatore, è possibilista: "Troppe le lamentele, potremmo bandirle dagli stadi". Al coro delle lamentele si aggiungono Leo Messi e il capitano francese Evra: "Non ci lasciano dormire, suonano anche alle 6 del mattino"
JOHANNESBURG - Continua a montare la polemica sulla 'vuvuzela': la terribile trombetta utilizzata dai supporters sudafricani sta scatenando le lamentele sempre più continue degli addetti ai lavori. Calciatori e tecnici sono infastiditi dal rumore, che disturba la concentrazione e complica le comunicazioni in campo, tanto che il comitato organizzatore starebbe pensando di prendere provvedimenti per vietarle durante le partite.
"POTREMMO VIETARLE NEGLI STADI" - "Abbiamo ricevuto diverse lamentele, da alcune emittenti televisive e anche da alcuni singoli - riconosce Danny Jordaan, presidente del Comitato organizzatore di Sudafrica 2010, intervistato dalla BBC - valuteremo gli sviluppi della situazione. Abbiamo detto che saremmo intervenuti se ci fossero stati disagi in campo e, se ci saranno le basi per farlo, potremmo arrivare a vietarle negli stadi".
EVRA: "TROMBETTE GIA' ALLE SEI DEL MATTINO" - All'elenco delle lamentele illustri si è aggiunta ieri quella di Leo Messi, dopo Argentina-Nigeria: "Non si capisce niente, non si riesce a parlare con i compagni di squadra" ha dichiarato la stella 'albiceleste'. Anche nel ritiro francese il malcontento è elevato, per l'uso continuo della 'vuvuzelà anche negli orari notturni: "'Per colpa delle trombe non riusciamo a capirci in campo - dichiara capitan Evra - non riusciamo nemmeno a riposare la notte, la gente comincia a suonare le trombette già alle 6 del mattino".
JORDAAN PUNTA SUL CANTO - Jordaan per ora prende tempo: "Abbiamo cercato di convincere i tifosi a non suonarle durante gli inni nazionali e durante gli annunci negli stadi - spiega ancora il n.1 del comitato - proverei ad incoraggiare il pubblico a cantare: io ho sempre preferito il canto, mezzo straordinario per creare un'atmosfera meravigliosa negli stadi. Nei giorni della lotta all'apartheid, noi cantavamo. I cori hanno scandito la nostra storia ed incanalato le nostre emozioni".
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