Dunque... Andiamo a vedere nel dettaglio tutto ciò che si deve correggere ed anche ciò che si può migliorare.
Dico subito che la questione è lunga e articolata.
Consiglio di seguire questo thread di istruzioni, dove saranno chiariti i vari concetti ed elementi che entrano in gioco in un impianto d'antenna:
http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=61336
Iniziamo con l'ordine logico col quale dovrebbero essere sistemati i vari apparati presentati. Premetto che l'ultimo elemento fotografato, quello nello "scatolotto bianco sporco" è un amplificatore ES2RT della Fracarro, che amplifica tutte le bande TV con un guadagno regolabile tra 12 e 22dB (peraltro sistemato insipegabilmente in una modalità completamente sbagliata).
Dicevo l'ordine logico (corretto) degli elementi presentati (anche se ci sono delle improprietà che poi spiego)...
(1) Antenna -> (2) amplificatore da palo -> (3) alimentatore - > (4) partitore -> (5) due uscite di cui una ad un (6) amplificatore ES2RT -> (7) ulteriore alimentatore -> (8) partitore a x uscite (x = numero delle prese).
A prescidere dal fatto che amplificare a valle di un impianto d'antenna "finito" (punti 6 e 7, ed ecco le impropietà di cui sorpa) è sempre sconsigliabilissimo, nel caso in esame, cioè l'impianto così come viene presentato, inspiegabilmente abbiamo gli elementi (6) e (7) invertiti nel loro ordine, con conseguente impossibilità di corretto funzionamento.
Io rivoluzionerei tutto completamente a partire dall'antenna e farei ciò che segue.
Attualmente sul palo, partendo dal basso, abbiamo un'antenna logaritmica per III, IV e V banda, che viene evidentemente utilizzata sull'ingresso VHF dell'amplificatore da palo, per la corretta ricezione dei segnali di III banda, tra cui RAI 1 analogico.
Subito sopra abbiamo uan direttiva UHF in polarizzazione verticale che riceve evidentemente il Monte Pellegrino, così come quella in cima al palo, che è invece una comune Yagi in polarizzazione orizzontale.
Ecco, io cambierei tutto.
Sul palo metterei, sempre partendo dal basso e sempre puntando Monte Pellegrino, una VHF 6 elementi, poi una direttiva UHF da 40-45 elementi in polarizzazione verticale e, in cima, un'ulteriore direttiva UHF da 40-45, a condizione che le due antenne UHF siano assolutamente identiche tra loro.
A titolo d'esempio posso citare antenne della Fracarro, come la 6E512F per la VHF e le BLU420F per la UHF.
I due cavi uscenti dalle due antenen dovranno pure essere identici sia per marca/tipo che per lunghezza, calcolata al cm., non importa lunghi quanto in totale, basta che siano assolutamente uguali, in tal caso regolarsi in base alla distanza tra l'antenna più alta e l'amplificatore da palo.
Il cavo d'antenna deve essere di alta qualità e va assolutamente evitato quello del tipo più sottile (preferire sempre quello di sezione tradizionale, circa 6,7mm).
Le antenne e le rispettive parti matelliche dovranno distare tra loro sul palo almeno una novantina di centimetri e la più bassa non dovrà essere troppo vicina ad elementi in muratura (il tetto, in questo caso).
L'amplificatore da palo dovrà avere un guadagno, possibilmente regolabile, di almeno una ventina di dB su ciascun ingresso. Marchi come la SUD Elettronica, la SIEL, la OFFEL, la FET e la Fracarro, possono essere degli esempi da prendere a riferimento.
Il cavo uscente dall'amplificatore potrà andare all'alimentatore già presente nella prima cassetta. Semmai, scegliere tra i due alimentatori disponibili in casa quello col numero di mA maggiore, se diversi.
Ovviamente il cavo in arrivo dall'antenna andrà collegato al morsetto "IN" o "ANT" o "AMPL", mentre quello che prosegue verso il resto dell'impianto andrà collegato all'altro (di solito "OUT" o "TV").
Andranno assolutamente by-passati sia l'altro alimentatore, sia l'altro amplificatore. Il massimo sarebbe poter far passare un nuovo cavo integro, così da non avere piccole perdite (tipo 1-1,5dB) dovute a giunzioni (che sono eventualmente da realizzare con spinotti F come queli del SAT uniti con giunti/adattatori F-F).
Per il momento mi sembra davvero tutto...
