zeta_user ha scritto:
Sì, infatti è come dire che le attuali preoccupazioni USA sulla situazione nel Golfo (Arabia e Barheim), che consigliano di mollare per un po' la Libia a se stessa (quante carneficine poco "interessanti" abbiamo tollerato noi occidentali), sono dovute alla ricca produzione di energia nucleare di questa regione...
Sperando di non andare OT e che i MOD mi perdonino.
L'affare della Libia, in una valutazione globale dell'energia disponibile a cui l'Italia, non da adesso ma da sempre, rivolge la sua attenzione, sembra complicato ma non lo è affatto.
Gli unici occidentali a trarre un enorme profitto dai rapporti di buon vicinato con un essere a dir poco "stravagante" come il famoso colonnello (chiunque altro in trenta e passa anni sarebbe diventato generale, ma lui diciamo che non ci tiene affatto) è l'Italia.
Non svelo alcun segreto se dico che tutto l'occidente fa capo ai nostri xmen per sapere qualcosa sulla Jamāhīriyya (autoproclamata popolare e socialista).
Agli USA, alla Francia ed all'UK fanno moltissimo gola quei giacimenti. E non vedono l'ora di scalzarci e di allontanarci.
Per noi sarebbe la fine anticipata di ogni illusione di futura crescita.
Perchè il colonnello a noi italiani (anche se a parole non manca di ricordarci che siamo stati i loro colonizzatori) nei fatti il petrolio lo vende ad un prezzo molto competitivo.
Il nostro governo si è opposto ad un intervento della Francia non soltanto (e non tanto direi) per questioni umanitarie, ma per impedire a quest'ultima di entrare nel giardino di casa nostra.
Le tre suddette aspettano solo che le cose si risolvano da sole. E in tutto questo chi ci andrà a perdere saremo noi, sempre noi, solo noi.
Sempre in perenne attesa del sole, del vento e dell'uccellino che fa pio pio.
Spero di non avervi annoiato
