Centrali nucleari Sì o No?

Sei favorevole a Centrali nucleari in Italia?

  • Si da sempre;

    Voti: 43 30,9%
  • No da sempre;

    Voti: 71 51,1%
  • Si, anche se prima ero contrario;

    Voti: 3 2,2%
  • No anche se prima ero favorevole;

    Voti: 12 8,6%
  • Si ma non vicino a casa mia.

    Voti: 10 7,2%

  • Votanti
    139
Stato
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relop.ing ha scritto:
Finalmente incominciamo a ragionare.

@liebherr

Il tuo ragionamento non farebbe una piega se non ipotizzasse una riduzione di 1/5 dei consumi.

Lo 0,20 è una quantità enorme.
Solo una guerra porterebbe ad una simile diminuzione :crybaby2:

Ma non se ne rendono conto...
 
ma sinceramente posto il fatto che un giorno il piano centrale si realizzasse in Italia e prendesse il via voi ve la sentite di affidare la costruzione della rete nucleare ai tardoni politicanti italioti?
No perchè secondo me più che la questione nucleare può nuocere ancora di più chi ne avrà la responsabilità.
Le centrali nucleari dovranno essere costruite nei siti corretti dovranno essere tirate su a regola d'arte e soprattutto richiederanno periodica manutenzione professionale. Accadrà tutto questo in Italia? NO.
Abbiamo dei politici talmente rintronati e vecchi che si ricordano ancora di quando hanno assassinato Giulio Cesare in Senato e voi pensate che riescano ad occuparsi di cose così pesanti? Senza considerare il fatto che quando parte un progetto in Italia si sa quando inizia ma non si sa quando finisce per cui i tempi si dilateranno e i costi schizzeranno...
 
voi ve la sentite di affidare la costruzione della rete nucleare ai tardoni politicanti italioti?
Che discorso anakin83, scusa se te lo dico.
Sei giovane, dovresti sapere che le classi politiche sono viste nello stesso modo in ogni paese al mondo.

Mi permetto di farti notare, che è stata creata un'agenzia per la sicurezza nucleare. Spetterà esclusivamente ai tecnici fare le valutazioni tecniche.

Lo sapete che buona parte delle centrali nucleari nel mondo sono progettate da ingegneri italiani? Ecco. Non siamo propriamente capre in ingegneria. Anzi, le commesse italiane in tutto il mondo sono molto numerose.

i tempi si dilateranno e i costi schizzeranno...
Dipende dal perché si dilatano i costi. Se per rispettare nuovi standard tecnologici di sicurezza, non vedo perché criticarli.
 
Ultima modifica:
Anakin83 ha scritto:
ma sinceramente posto il fatto che un giorno il piano centrale si realizzasse in Italia e prendesse il via voi ve la sentite di affidare la costruzione della rete nucleare ai tardoni politicanti italioti?
No perchè secondo me più che la questione nucleare può nuocere ancora di più chi ne avrà la responsabilità.
Le centrali nucleari dovranno essere costruite nei siti corretti dovranno essere tirate su a regola d'arte e soprattutto richiederanno periodica manutenzione professionale. Accadrà tutto questo in Italia? NO.
Abbiamo dei politici talmente rintronati e vecchi che si ricordano ancora di quando hanno assassinato Giulio Cesare in Senato e voi pensate che riescano ad occuparsi di cose così pesanti? Senza considerare il fatto che quando parte un progetto in Italia si sa quando inizia ma non si sa quando finisce per cui i tempi si dilateranno e i costi schizzeranno...
questo è uno dei tanti motivi per cui mi fa dire no al nucleare... dopo il casino dell'eolico in sardegna l'anno scorso, ci mancherebbe solo se si mettessero a speculare sul nucleare...
relop.ing ha scritto:
La bolletta aumenta sempre. Ti risulta che abbiano già costruito quei mostri?

:D :D
aspetta quando cominciano a costruirle come ci toccherà sponsorizzare:D
 
Anakin83 ha scritto:
ma sinceramente posto il fatto che un giorno il piano centrale si realizzasse in Italia e prendesse il via voi ve la sentite di affidare la costruzione della rete nucleare ai tardoni politicanti italioti?
No perchè secondo me più che la questione nucleare può nuocere ancora di più chi ne avrà la responsabilità.
Le centrali nucleari dovranno essere costruite nei siti corretti dovranno essere tirate su a regola d'arte e soprattutto richiederanno periodica manutenzione professionale. Accadrà tutto questo in Italia? NO.
Abbiamo dei politici talmente rintronati e vecchi che si ricordano ancora di quando hanno assassinato Giulio Cesare in Senato e voi pensate che riescano ad occuparsi di cose così pesanti? Senza considerare il fatto che quando parte un progetto in Italia si sa quando inizia ma non si sa quando finisce per cui i tempi si dilateranno e i costi schizzeranno...

Premetto che se potessi scegliere con una bacchetta magica e fosse affidato (solo per modo di dire) a me il compito di scegliere, farei delle centrali che vanno ad "acqua" pulita, più pulita di quella che beviamo nelle nostre città.
L'ipotesi, non peregrina, si basa sulla scomposizione della molecola H2O in H2+O. Avremmo idrogeno ed ossigeno in abbondanza. Gli studi e le sperimentazioni sono costosissime e segretissime. Stop.
Non certo per difendere la categoria: in Italia abbiamo fior di ingegneri con gli attributi. E gli ingegneri, per grazia di Dio, non sono nè di destra nè di sinistra.
Sui politici, invece, ho moltissime riserve.
Detto questo, noi italiani non siamo i primi al mondo per capacità realizzative, ma non siamo certo gli ultimi. Tutt'altro. Se dovesse arrivare il momento non saremmo ceramente impreparati.
;) ;)
 
Anakin83 ha scritto:
No perchè secondo me più che la questione nucleare può nuocere ancora di più chi ne avrà la responsabilità.
Le centrali nucleari dovranno essere costruite nei siti corretti dovranno essere tirate su a regola d'arte e soprattutto richiederanno periodica manutenzione professionale. Accadrà tutto questo in Italia? NO.
+ Sabbia - cemento = tangenti :D
(vedi ospedale di L'Aquila) :evil5:
 
Ma poverini i nostri politici non sanno neanche l'anno dell'unità d'italia (oh anche se non lo sai basta fare 2011-150 eh!). Adesso cambiano totalmente opinione: no al nucleare perchè non possiamo perdere le elezioni! Stica che coerenza!

La commissione per l'energia nucleare di fronte a queste eccelse menti getterebbe subito la spugna. Come si fa a dialogare con persone del genere?

C'è da dire che noi ci stiamo facendo mille problemi. Come prima cosa bisognerebbe abbattere gli sprechi. Non possiamo continuare ad aumentare il fabbisogno energetico pro capite. Una casa costruita come si deve con un impianto geotermico + N pannelli fotovoltaici per coprire almeno il consumo della pompa di calore abbatte drasticamente i consumi. Ma drasticamente vuol dire drasticamente! Non potete trovare balle anche per il geotermico a bassa entalpia: si può fare praticamente ovunque (a meno che non siate su una placca).

Il problema? Non esistono piani regolatori recenti per le case: in italia ci sono zone con piani regolatori del 1967!!!!! Ci vogliono i soldi, come sempre.

Un abbattimento drastico dei consumi ci permetterebbe di iniziare a sostituire i *****i (raffinerie vedi saras, centrali a carbone ecc) con fonti rinnovabili.
Mi sto informando su progetti di eolico offshore flottante e sono cose interessanti. La norvegia (grande tradizione ingegneristica in megastrutture) sta costruendo un generatore eolico da 10MW!!

Agire ora o mai più!
 
ati ha scritto:
...........
C'è da dire che noi ci stiamo facendo mille problemi. Come prima cosa bisognerebbe abbattere gli sprechi. Non possiamo continuare ad aumentare il fabbisogno energetico pro capite. Una casa costruita come si deve con un impianto geotermico + N pannelli fotovoltaici per coprire almeno il consumo della pompa di calore abbatte drasticamente i consumi. Ma drasticamente vuol dire drasticamente! Non potete trovare balle anche per il geotermico a bassa entalpia: si può fare praticamente ovunque (a meno che non siate su una placca).
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Mi sto informando su progetti di eolico offshore flottante e sono cose interessanti. La norvegia (grande tradizione ingegneristica in megastrutture) sta costruendo un generatore eolico da 10MW!!

Tu ti riferisci a QUESTO e a QUESTO.

Visto che parli di entalpia, spieghiamo ai nostri amici cosa è.
L'entalpia è una funzione di stato che esprime la quantità di energia che un sistema termodinamico può scambiare con l'ambiente. L'entalpia è definita dalla somma dell'energia interna e del prodotto tra volume e pressione di un sistema.
Per le trasformazioni che avvengono a pressione costante in cui si ha solo lavoro di tipo meccanico la variazione di entalpia è uguale al calore scambiato dal sistema con l'ambiente esterno.
Per le trasformazioni che avvengono sia a pressione che a volume costanti, la variazione di entalpia coincide sia col calore (Q) che con la variazione di energia interna (ΔU) che si è avuta durante il processo.
L'entalpia si misura in joule oppure in calorie.
A causa del fatto che non è possibile conoscere il valore assoluto dell'energia interna di un sistema o di una sostanza, si può misurare solo la variazione di entalpia, ΔH, durante una determinata trasformazione e non il suo valore assoluto.
Il geotermico a bassa entalpia è di due tipi:
PRIMO TIPO
"I primi sono comunemente chiamati Sistemi geotermici migliorati (Enhanced geothermal systems) sono sistemi di terza generazione che incrementano il rendimento delle centrali geotermoelettriche nella produzione di energia elettrica a partire da vapore naturale. La tecnica consiste nel pompare acqua attraverso fenditure e porosità naturali delle rocce in corrispondenza di serbatoi o giacimenti geotermici cioè punti della crosta terrestre in cui esistono temperature elevate ad una profondità facilmente accessibile. Oltre a pompare acqua si aumenta anche la permeabilità del suolo con opportuni scavi e trivellazioni attraverso cui viene pompata acqua sotto pressione. In questi siti, in cui già può essere prodotta energia elettrica sfruttando il vapore che si forma dal riscaldamento dell'acqua piovana che penetra in profondità, l'ulteriore pompaggio di acqua aumenta la quantità di vapore disponibile per la produzione di energia rendendo economicamente vantaggiosi siti in cui naturalmente viene prodotto poco vapore per mancanza di acqua nel sottosuolo. L'acqua cosi' immessa viaggia attraverso le fenditure naturali presenti negli strati rocciosi profondi, si riscalda e attraverso altri condotti artificali torna alla centrale dove genera energia elettrica; l'acqua si raffredda e viene reimmessa nel sottosuolo e il ciclo riprende."
Questo primo tipo sorge nelle immediate vicinanze di una sorgente geotermica a bassa profondità.
SECONDO TIPO
Conosciuto come Hot Dry Rock Geothermal energy.
"La tecnica è analoga, ha lo scopo di creare una centrale geotermoelettrica anche in siti in cui non esistono serbatoi geotermici. Le trivellazioni in questo caso vengono eseguite a chilometri di profondità. Sistemi di questo tipo sono in via di sviluppo in Francia, Australia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Svizzera. Il più grande progetto è australiano: 5.000-10.000 MW."
Questo secondo tipo sorge molto lontano dalla sorgente geotermica, ad alta profondità.

Adesso dimmi dove faresti costruire in Italia sia quelli del primo che quelli del secondo tipo. Indica anche soltanto 10 del primo e 5 del secondo. E poi ti credero' anch'io.

Per quanto riguarda l'eolico off-shore, ti aggiorno: la Norvegia sta costruendo il più grande impianto del mondo capace di erogare ben 1,5 GW, che sono mooolto di più di quanto da te riportato (10MW).
Edit: DOVE ti stai informando su questi progetti?

Ciao ;)
 
Ultima modifica:
Mi rivolgo direttamente a relop.ing, se cortesemente avrà ancora qualche attimo da dedicarci, per confidare un altro dubbio che spesso mi prende nelle discussioni al riguardo.
Sempre precisando che in materia sono sempre molto combattuto perchè non mi piacciono le scelte emotive, un'altra cosa che non mi piace sono le scelte a-ragionate, in un verso o nell'altro, che poi vanno tutte e due nella stessa direzione, cioè evitano il problema (piaciuta la battuta di fisica?)... :D
Allora se uno è contrario mi piace che analizzi i pro e contro tecnici, idem se è favorevole...che palle (scusate il termine) l'argomento "già siamo circondati ecc. ecc. ecc."
Ma che razza di discorso è?
Mi fa venire voglia di diventare antinucleare ad oltranza, perchè presuppone che ci sia un rischio talmente grande, da non poter essere contenuto a centinaia di chilometri di distanza. (Parlo di un rischio serio, non di una ricaduta alla Chernobyl, che con una spolveratina se ne va, parlo di rischi seri, di danni al patrimonio nazionale, di recintare un area per sempre, questo mi si smentisca se può avvenire a più di una cinquantina di chilometri, a meno che i gestori della centrale siano dei delinquenti e preferiscano disperdere, anzichè contenere...)(parlo inoltre dei costi diretti di sorveglianza, di smaltimento scorie, cioè proprio degli elementi che mi rendono perplesso, più che gli incidenti, che fanno tanta scena, e vittime a cui va la nostra solidarietà, ma purtroppo ad un'analisi scientifica non sono così decisivi, tutte cose che chiaramente ricadono su chi gestisce la centrale, mica su altri soggetti o Stati)
 
comunque ieri ce stata una precisazione di margerita hack sull'argomento alla presentazione della trasmissione che fara su dea kids... In poche parole ha detto di chiedere a Rubbia perchè in materia è lui l'esperto
 
Centrali nucleari in Italia? no grazie
Questo è il mio parere da sempre, non l'ho di certo modificato adesso visto gli ultimi avvenimenti.
Siamo veramente sicuri che il risparmio (di poco) sulla bollettta abbia un valore tale, da farci rischiare cosi grosso per la nostra salute e per quella dei nostri figli? Non dimentichiamoci che avevamo anche fatto un referendum sulle centrali nucleari al quale aveva votato la maggior parte no.
Non dimentichiamoci che l'italia ha forti problemi sismici, dove le mettiamo?
il problema ä che, anche chi è a favore non le vuole a fianco a casa...
Eppoi prioprio adesso che anche la cina ha detto che no continuerä con il nucleare...
ma staremo a vedere

grazie
 
il nucleare può essere molto sicuro e mettiamo che costruiamo centrali molto sicure
in giappone nonostante un terremoto fortissimo la centrale pure vecchia ha retto però ecco che l'evento altamente improbabile però si è verificato

il dramma del nucleare è proprio questo..l'evento assolutamente improbabile del megaevento negativo che però se succede è disastroso

è questo il dramma..per cui ficnhè non succede sono tutti furbi..adesso come è successo in giappone sono in rovina

e poi usare pure il plutonio con tempi di dimezzamento bibblici è veramente un azzardo troppo grande
 
areggio ha scritto:
Mi rivolgo direttamente a relop.ing, se cortesemente avrà ancora qualche attimo da dedicarci, per confidare un altro dubbio che spesso mi prende nelle discussioni al riguardo.
Sempre precisando che in materia sono sempre molto combattuto perchè non mi piacciono le scelte emotive, un'altra cosa che non mi piace sono le scelte a-ragionate, in un verso o nell'altro, che poi vanno tutte e due nella stessa direzione, cioè evitano il problema (piaciuta la battuta di fisica?)... :D
Allora se uno è contrario mi piace che analizzi i pro e contro tecnici, idem se è favorevole...che palle (scusate il termine) l'argomento "già siamo circondati ecc. ecc. ecc."
Ma che razza di discorso è?
Mi fa venire voglia di diventare antinucleare ad oltranza, perchè presuppone che ci sia un rischio talmente grande, da non poter essere contenuto a centinaia di chilometri di distanza. (Parlo di un rischio serio, non di una ricaduta alla Chernobyl, che con una spolveratina se ne va, parlo di rischi seri, di danni al patrimonio nazionale, di recintare un area per sempre, questo mi si smentisca se può avvenire a più di una cinquantina di chilometri, a meno che i gestori della centrale siano dei delinquenti e preferiscano disperdere, anzichè contenere...)(parlo inoltre dei costi diretti di sorveglianza, di smaltimento scorie, cioè proprio degli elementi che mi rendono perplesso, più che gli incidenti, che fanno tanta scena, e vittime a cui va la nostra solidarietà, ma purtroppo ad un'analisi scientifica non sono così decisivi, tutte cose che chiaramente ricadono su chi gestisce la centrale, mica su altri soggetti o Stati)

Caro amico,
non me ne usciro' dicendo che c'è rischio anche quando si attraversa la strada, anche se è inconfutabilmente vero.
I motivi che mi fanno prendere in considerazione la costruzione di centrali nucleari (che è diverso dall'essere pro o contro) credo di averli enumerati in questo 3d. Quell'affermazione di Margherita Hack (riportata da un nostro amico) è lapidaria. Stimo infinitamente quella persona, certamente fuori dal normale (ovviamente in senso positivo).
I motivi che non mi fanno preoccupare sono tutti riconducibili alla tecnologia degli impianti di terza generazione (descrittami da un collega di quel settore).
Mi è bastato che mi abbia illustrato come il cuore dell'impianto potrà resistere a sismi di magnitudo 9,5° della scala Richter, anche se in Italia siamo molto lontani da previsioni di questo tipo.
I motivi che mi fanno preoccupare invece sono:
1) I francesi ci aiuteranno davvero?
2) I costi (visto che attualmente non abbiamo le "chiavi di accesso") saranno quelli preventivati?
3) Quali Regioni e quali città si "sobbarcheranno" la vicinanza di una centrale?
4) Il governo attuale e quelli futuri incoraggeranno massivamente (come è giusto che sia per milleeuno motivi) l'utilizzo di energie alternative?
5) Avremo le risorse economiche?
6) E' giusto fare decidere ad un referendum (al quale parteciperanno molioni di persone che oltre a non sapere perchè il 17 marzo è la ricorrenza dell'Unità d'Italia - tanto per citare un argomento di attualità - non sanno niente di niente su un simile argomento) ed andranno a votare sulla scia di un sentimento? E' come se Gheddafi ci bombardasse (lo ha già fatto) e noi facciamo un referendum per difenderci!
7) Ci sarà mai un dibattito serio e approfondito su queste questioni a cui fare partecipare solo gli "scienziati e gli addetti ai lavori" e non giornalisti, opinionisti, nuclearisti, antinuclearisti, talk show con belle gambe e labbra rifatte, verdi, rossi, blu, viola e l'uccellino che fa pio pio?

Edit: secondo me chi è "combattuto" è anche più intelligente e preparato.

Spero di avere chiarito perchè sino ad ora mi sono espresso cosi'.

Ciao ;)
 
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