Ciclismo in TV - stagione 2025

in effetti ripensandoci la vinta Horner...
Avrei dovuto scrivere degli ultimi 10 anni
A proposito di 10 anni, quest'anno è il decennale della vittoria del mio conterraneo Fabio Aru. Partì come gregario di Nibali che però si fece squalificare per quel noto imbroglio con la complicità dell'ammiraglia e poi, senza vincere neanche una tappa si assicurò la vittoria finale.
 
Anche Roglić dovette adeguarsi. Probabilmente è lì che maturò la decisione di andarsene.
Toglierei il probabilmente

Tornando al Tour odierno, oggi volevano vincere entrambi la tappa ma alla fine hanno fatto vincere Arensman, e secondo me Tadej ad un certo punto ha pensato più a non farla vincere al suo avversario forse anche perché non era del tutto sicuro delle sue gambe

Vingegaard invece voleva vincere da succhiaruote, magari se tirava un po anche lui se la poteva giocare meglio
 
A proposito di 10 anni, quest'anno è il decennale della vittoria del mio conterraneo Fabio Aru. Partì come gregario di Nibali che però si fece squalificare per quel noto imbroglio con la complicità dell'ammiraglia e poi, senza vincere neanche una tappa si assicurò la vittoria finale.
Battendo Dumoulin e Purito Rodriguez. :LOL:
 
Mi auto-quoto... La tappa di oggi tende a rafforzare le mie convinzioni.

Diciamo che a livello di spettacolo siamo molto sotto il Giro di quest'anno, come anche i due Tour di Vingegaard e pure il primo di Pogacar. Il secondo di Pogacar aveva avuto alcuni spunti interessanti (es il doppio Ventoux). L'anno scorso una serie di assoli dello sloveno, quest'anno un paio di assoli e poi una strategia di corsa con il bilancino..
Sì, queste tappe alpine oggettivamente deludenti. Dopo Hautacam e Peyragudes il Tour sostanzialmente è finito...

Io penso che il picco di Vingegaard sia probabilmente il più alto mai visto in una corsa a tappe in anni recenti (Granon 2022 e soprattutto Combloux 2023). Allo stesso modo quel Vingegaard lì non c'è più. Dopo la caduta della primavera 2024 con i danni ai polmoni (perforati dalle costole) quel corridore lì, l'unico che garantiva duelli avvincenti con Pogacar nelle corse a tappe, non si vedrà più. Ed è un gran peccato, soprattutto per lo spettacolo.
Mi pare che quando Vingegaard scatta sia meno esplosivo rispetto al tempo, non so se possa dipendere dall'allenamento o addirittura da un problema di respirazione sotto sforzo...
 
Ho provato ad analizzare le tappe in cui fra Pogacar e Vingegaard c'è stato uno scarto su strada di almeno 30 secondi.
  • 2021: Pogacar guadagna 55 secondi a Pontivy, 3'20" a Le Grand-Bornand, 32 secondi a Tignes.
  • 2022: Vingegaard guadagna 2'51" sul Col du Granon, 1'04" a Hautacam. Perde (vabbè, conta relativamente) 51" a Parigi.
  • 2023: Vingegaard guadagna 1'04" a Laruns, 1'38" a Combloux, 5'45" a Courchevel.
  • 2024: Pogacar guadagna 37" a Valloire, 39" a Saint-Lary-Soulan, 1'08" a Plateau de Beille, 1'42" a Isola 2000, 1'03" a Nizza.
  • 2025: Pogacar guadagna 1'05" a Caen, 2'10" a Hautacam, 36" a Peyragudes.
La dinamica di questo Tour richiama un po' il 2021. Nel 2024 Pogacar era andato in crescita e Vingegaard in calo, qui invece mi pare che Vingegaard abbia avuto due giornate no (la crono e Hautacam). Pensare che senza quelle due tappe lì il suo ritardo in classifica sarebbe di 1'05" invece che di 4'24". Onestamente non riesco a capire come valutare il tutto...
 
Anche Roglić dovette adeguarsi. Probabilmente è lì che maturò la decisione di andarsene.L'albo d'oro della Vuelta è zeppo di Signor Nessuno.

Non concordo:

1) Roglic scattò infinite volte con Vingegaard che andò sempre a chiudere. Non ci fu alcun ordine di squadra, Vingegaard non volle fare vincere lo Sloveno e volle regalare la Vuelta al fido Kuss;

2) negli ultimi 20 anni l'albo d'oro della Vuelta è eccellente, assai superiore a quello del Giro. Tolti Kuss e il nonno Horner (in confronto al quale Armstrong correva a pane e acqua) abbiamo solo campioni veri. Se guardiamo più indietro nel tempo i vincitori sono assai meno forti, ma il giro spagnolo era una corsa di serie B.
 
Non concordo:

1) Roglic scattò infinite volte con Vingegaard che andò sempre a chiudere. Non ci fu alcun ordine di squadra, Vingegaard non volle fare vincere lo Sloveno e volle regalare la Vuelta al fido Kuss;

2) negli ultimi 20 anni l'albo d'oro della Vuelta è eccellente, assai superiore a quello del Giro. Tolti Kuss e il nonno Horner (in confronto al quale Armstrong correva a pane e acqua) abbiamo solo campioni veri. Se guardiamo più indietro nel tempo i vincitori sono assai meno forti, ma il giro spagnolo era una corsa di serie B.
Io ricordo che sia Vingegaard che Roglić accettarono gli ordini di scuderia, anche se controvoglia perché entrambi erano partiti per vincerla. Fu una Vuelta brutta, uccisa da quel patto di non belligeranza.
Io parlo di albo d'oro in assoluto, non limitatamente agli ultimi 20 anni. La ha vinta spesso gente che negli altri grandi Giri non combinava granché.
 
Io ricordo che sia Vingegaard che Roglić accettarono gli ordini di scuderia, anche se controvoglia perché entrambi erano partiti per vincerla. Fu una Vuelta brutta, uccisa da quel patto di non belligeranza.
Io parlo di albo d'oro in assoluto, non limitatamente agli ultimi 20 anni. La ha vinta spesso gente che negli altri grandi Giri non combinava granché.
Lo spostamento da aprile ad agosto/settembre e l'acquisto della Vuelta da parte di ASO ha fatto fare un salto qualitativo incredibile alla corsa spagnola. Ai tempi di Coppi e Bartali il 3° Grande Giro era quello di Svizzera, ora la Vuelta ha superato il Giro d'Italia.
 
Lo spostamento da aprile ad agosto/settembre e l'acquisto della Vuelta da parte di ASO ha fatto fare un salto qualitativo incredibile alla corsa spagnola. Ai tempi di Coppi e Bartali il 3° Grande Giro era quello di Svizzera, ora la Vuelta ha superato il Giro d'Italia.

Casomai il contrario, la vuelta messa così alla fine della stagione dopo il tour è terreno di conquista per i delusi o per chi dalle altre parti non si è particolarmente speso.
 
Lo spostamento da aprile ad agosto/settembre e l'acquisto della Vuelta da parte di ASO ha fatto fare un salto qualitativo incredibile alla corsa spagnola. Ai tempi di Coppi e Bartali il 3° Grande Giro era quello di Svizzera, ora la Vuelta ha superato il Giro d'Italia.
Mah, ha guadagnato una startlist generalmente migliore perché, dopo il Tour, ci vanno i delusi che hanno sbagliato la Grand Boucle (e spesso hanno saltato il Giro). Ma sul prestigio della corsa sono abbastanza scettica.

Se il prestigio è aumentato, allora perché uno come Vingegaard accetta di regalarla? Secondo te un corridore che ha la possibilità di vincere il Giro o il Tour accetta di perderlo per farlo vincere al compagno di squadra?
 
Casomai il contrario, la vuelta messa così alla fine della stagione dopo il tour è terreno di conquista per i delusi o per chi dalle altre parti non si è particolarmente speso.
Secondo me è come dice @andlau12 (cosa che dissi pure io in passato): messa ad aprile con ultima tappa 6 giorni prima della partenza del Giro non se la filava nessun big o quasi. Sistemata un mese dopo la fine del Tour ha trovato la sua collocazione ideale. Non puoi dire che ci vanno solo i delusi. Vingegaard nel 2023 ha vinto il Tour ed è andato alla Vuelta, nel 2017 Froome ha fatto doppietta Tour - Vuelta, Contador nel 2008 doppietta Giro - Vuelta. E ci sono altri casi simili di atleti andati bene al Giro o al Tour che poi sono andati alla Vuelta.
Inoltre, se vai a vedere tutti i big degli ultimi anni hanno più partecipazioni alla Vuelta che al Giro, eccetto Nibali per ovvi motivi.
 
Il Giro, al pari del Tour, è la Storia del ciclismo. La Vuelta era il nulla. Dopo 60 anni di vita, progressivamente, la corsa francese ha aumentato il proprio valore staccando la corsa rosa. In questa Sfida tra Grandi Giri non c'era un terzo incomodo fino a tutti gli anni novanta, basti pensare che un grande del ciclismo come Miguel Indurain, non ha mai seriamente provato a vincere il giro di casa. Fece secondo nel '91 dietro un quasi signor nessuno come Melchor Mauri e correndo in preparazione al Tour (dove colse la sua prima delle cinque vittorie). Ogni tanto qualche campione si degnava di partecipare, vincendo facilmente. Ancora nel 2004 la top 10 fu totalmente composta da spagnoli (e nei primi 25 troviamo solo 2 non iberici). Solo negli ultimi 20 anni, con l'avvento del calendario UCI e l'organizzazione passata in mano all'ASO (quelli del Tour) la Vuelta è diventata una gara di vero prestigio.
 
Lo spostamento da aprile ad agosto/settembre e l'acquisto della Vuelta da parte di ASO ha fatto fare un salto qualitativo incredibile alla corsa spagnola. Ai tempi di Coppi e Bartali il 3° Grande Giro era quello di Svizzera, ora la Vuelta ha superato il Giro d'Italia.
Quando la Vuelta si e' spostata in estate , l'Uci lo chiese prima agli organizzatori del Giro che rifiutarono.

Sul livello dei partecipanti la Vuelta ha superato sicuramente il Giro d'Italia , sul livello dell organizzazione e sull'interesse nazionale non c'è paragone , in Spagna il ciclismo interessa pochissimo e gli ascolti sono bassissimi.
Alla Vuelta ci sono arrivi di tappa che Unipublic vende a 30000 euro , al Giro qualche tappa al sud arriva a 100.000 euro meno e' impossibile
 
Quando la Vuelta si e' spostata in estate , l'Uci lo chiese prima agli organizzatori del Giro che rifiutarono.

Sul livello dei partecipanti la Vuelta ha superato sicuramente il Giro d'Italia , sul livello dell organizzazione e sull'interesse nazionale non c'è paragone , in Spagna il ciclismo interessa pochissimo e gli ascolti sono bassissimi.
Alla Vuelta ci sono arrivi di tappa che Unipublic vende a 30000 euro , al Giro qualche tappa al sud arriva a 100.000 euro meno e' impossibile
È come dici tu, io mi riferivo al campo partenti e vincitori. Sugli ascolti e sul costo per ospitare le tappe non c'è paragone (a favore del Giro).
 
Finale di Tour a mio avviso incomprensibile

Mettono oggi una tappa media anziché di montagna, come dovrebbe essere sempre la penultima tappa di un grande giro, poi l'ultima tappa di Parigi a Montmartre, che a mio avviso sarà un esperimento destinato a fallire, con l'anno prossimo che si tornerà al finale classico
 
Finale di Tour a mio avviso incomprensibile

Mettono oggi una tappa media anziché di montagna, come dovrebbe essere sempre la penultima tappa di un grande giro, poi l'ultima tappa di Parigi a Montmartre, che a mio avviso sarà un esperimento destinato a fallire, con l'anno prossimo che si tornerà al finale classico
Però come idea, trasformare la passerella finale in una classica a me piace. Poi, visti i distacchi in classifica e i valori in campo, non ha senso. Se volesse vincerebbe facile Pogacar.
 
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