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DIGITALE TERRESTRE
Adiconsum chiede una pausa costruttiva.
I consumatori concordano con le regioni Sardegna e Valle d’Aosta, impossibile la chiusura dell’analogico il 16 marzo.
Il 16 marzo prossimo è impossibile chiudere l’analogico. Il Presidente della Regione Sardegna unitamente all’assessore all’innovazione della Valle d’Aosta sono stati chiari, per tutto il 2006 non si spegne l’analogico e si va avanti con la sperimentazione.
Sembrava ormai ovvio che in merito al digitale terrestre bisognava realizzare una nuova modalità per il passaggio dall’analogico al digitale. Una modalità discussa e approvata da tutti i soggetti interessati, consumatori compresi.
Non ascolta la RAI che dichiara di non poter garantire a tutti il segnale digitale.
Non guarda i numeri che dicono che più del 40% dei cittadini in Sardegna non hanno il decoder.
Non ascolta gli esperti della Fondazione Bordoni (centro studi dello stesso ministero) che ci informano che i decoder in commercio non permettono l’alta definizione.
Non ascolta i docenti universitari che fanno sapere che per un corretto sviluppo del DTT occorre prima fare un serio piano di assegnazione delle frequenze.
Non si è accorto che nessun servizio di tGovernment è in funzione e che gli esperimenti non si fanno a danno dei cittadini.
Non si è accorto che nel resto d’Europa nessuno chiude l’analogico fra un mese ma forse nel 2012.
Non si è accorto che nel resto d’Europa nessuno progetta servizi interattivi con il DTT ma preferisce la banda larga.
Non si è accorto che siamo in campagna elettorale e non è possibile lasciare parte della popolazione senza informazione televisiva.
Non si è accorto che due comunità regionali, attraverso i loro rappresentanti, non accettano le imposizioni.
Il primo compito delle Istituzioni è ascoltare i cittadini e prendere atto dei dissensi.
Adiconsum, precisando di non essere contraria a nessuna nuova tecnologia, ribadisce la necessità di riprogrammare le modalità per la transizione del digitale terrestre e chiede, nuovamente, che in Sardegna e Valle D’Aosta si faccia per tutto il 2006 una VERA sperimentazione coordinata dalle Regioni, con dei comitati tecnici, rappresentativi di TUTTI (consumatori compresi) gli interessati al digitale terrestre.
Adiconsum chiede alle Amministrazioni regionali di Sardegna e Valle d’Aosta di agire con tutti gli strumenti istituzionali in loro possesso, per salvaguardare i consumatori garantendo; la visione della tv analogica anche dopo il 16 marzo, un corretta informazione e un adeguato passaggio al digitale.