• Non sono ammesse registrazioni con indirizzi email temporanei usa e getta

consiglio sara' fattibile?

bati

Digital-Forum Senior
Registrato
11 Settembre 2005
Messaggi
322
siccome è un po' che ho in mente una certa idea oltretutto ho chiesto informazioni sul motore H-2-H Mount Jaeger HQ 1224 SMR-EL Motore/Rotore Horizont to Horizont ma il palo dove è inserita la mia parabola da 2mt è di diametro maggiore dai 12 14 cm di diametro non posso misurarlo perfettamente ma si dovrebbe essere li.
mentre quel tipo supporta pali da 50 a 95mm e poi non mi fido molto della stabilità in quanto il tutto è montato sul tetto di casa in una zona molto esposta al vento.
ora puo' essere che stia prendendo anche un abbaglio ma avevo pensato in qualche modo di poter fare il gioco dell' elevazione inserendo un secondo pistone sara' fattibile? io avevo pensato di poterlo sfruttare allentando i bulloni che lavorano sull' elevazione allentando uno dei due per volta prima di far lavorare il pistone anche perche' il movimento sarebbe di 5 10 cm max.
gradirei info in merito dai piu' esperti grazie.
 
Io salderei una riduzione sul palo, che lo porta alla dimensione desiderata e su quella fisserei il meccanismo Jaeger.
L'ho visto anche io il meccanismo Jaeger, che permette di regolare indipendentemente, con uns econdo pistone, l'elevazione, chiaramente gestita da un posizionatore apposito, e mi è sembrato molto carino e valido.
Il problema della soluzione fai da te, è quello di trovare una posizione del pistone che quando sta a riposo blocca la parabola in una posizione di elevazione che ti permette di ripercorrere l'arco polare, e quando viene azionato lavora esclusivamente su un grado di libertà (l'elevazione) non inducendo forze e spinte sul meccanismo che regola l'azimut.
Il meccanismo della Jaeger è già progettato per lavorare in questo modo.
 
re

il problema è che ho paura a saldare il pezzo in cima ne va della stabilita' della stessa una parabola da 2 mt primofocus non è uno scherzo è gia una vela figuriamoci dopo. aggiungo che sto a 400 mt e nel posto piu' alto della zona.
Danluc Lastplayer Megadish Maxicono e gli altri esperti cosa ne pensate?
 
L'idea potrebbe essere questa.
Tu hai un palo da due metri, me tagli gli ultimi 50 centimetri, prendi un palo più piccolo, il massimo consentito dall'attacco del polarmount Jaeger, un pezzo lungo un metro, lo infili nel palo precedente, lasciando solo 50 centimetri fuori, poi fai fare una collola e li saldi insieme, se vuoi rafforzare il nodo, puoi fare quattro fazzoletti a triangoli di una decina di centimetri che funzionano da raccordo tra i due pali.
Stai certo che così la giunzione è perfetta, parola di ingegnere civile.
Inoltre, il problema della stabilità è risolto, perchè il palo di dimensioni grosse, per l'effetto vela, è necessario in basso e non in alto, e tu sotto non l'hai proprio toccato.
Questa è la risposta dal punto di vista tecnico, se poi qualcuno degli esperti è in grado di risponderti dal punto di vista tecnico-satellitare, facendoti creare da solo un polar mount con controllo Az-El indipendente, allora sono tutto orecchie, perchè imparo anche io.
 
re

ciao quello che dici sarebbe ottimo il problema è che gia all'interno di quello è gia presente un palo del 10 e uno del 8 tutto saldato a quello del 12 14 con al suo interno per ricoprire le parti vuote tondini di ferro e riempito di cemento.
Inoltre sul jaeger non sono molto convinto non mi sembra poi cosi stabile con una parabola di quelle dimensioni posizionata sul tetto in una zona come la mia.
gradirei consiglio da chi ha avuto simili motori.
 
Ciao! io l'avevo montato su un palo da 113 senza fare nessun tipo di modifica o saldare riduzioni.
l'unica cosa che ho fatto è stata adattare delle staffe che avevo per agganciarlo e usare dei perni al posto dei tiranti che escono dal motore!
Cmq se stai in una zona zona molto ventosa te lo sconsiglio.
Io ci avevo montato sopra una channel master piena da 180 ma durante una notte ventosa la carcassa del motore si è spezzata in due parti!!!!
 
è quello che pensavo se poi lo dici te è tutto dire.
cosa ne pensi della mia idea di poter far fare elevazione caso mai ad un pistone secondario?
 
Lasciando perdere l'SMR1224 EL che già fa queste cose, si può motorizzare il registro dell'elevazione, così come quello della declinazione...la bontà del progetto e soprattutto della realizzazione determina il successo o meno della successiva funzionalità :eusa_think: ...in parole povere bisogna proprio saperci fare, e forse non ne vale la pena :icon_wink: .

...??? a meno che vuoi seguire a tutti i costi satelliti ostici come questo:

p101000410ru.jpg


:confused: :wink: :laughing7: :icon_wink:

Ciao d@nluc
 
Ultima modifica:
peppeclio ha scritto:
Ciao! io l'avevo montato su un palo da 113 senza fare nessun tipo di modifica o saldare riduzioni.
l'unica cosa che ho fatto è stata adattare delle staffe che avevo per agganciarlo e usare dei perni al posto dei tiranti che escono dal motore!
Cmq se stai in una zona zona molto ventosa te lo sconsiglio.
Io ci avevo montato sopra una channel master piena da 180 ma durante una notte ventosa la carcassa del motore si è spezzata in due parti!!!!
Io ho montato una 1.50 irte su un palo dello stesso diametro con questo motore e con la bufera che è venuta in Veneto, (alberi divelti, alberi sradicati) si è comportato egregiamente (non si è mosso di 1 mm).Solo fortuna?
Volevo montare una 1.80 al posto della 1.50, soprattutto per la banda C, ma a questo punto dalle tue parole mi sorge un dubbio?
Ho mandato diverse e-mail alla jaeger e mi hanno garantito che questo motore regge parabole fino a 1.80 piene (trombe d'aria permettendo).
Poi può succedere di tutto.
 
Se il sostegno su cui è montato il motore è assolutamente rigido, tutte le forze si scaricano inevitabilmente sullo chassis, con un effetto leva micidiale. Ciò vale per un motore HH, così come per una staffa, e per qualunque cosa venga messa in punta ad un sostegno.
Ho più di un'esperienza personale...
Una struttura (molto più grande di una parabola da 2m) era posta su un palo rotante da 5", apparentemente rigidissimo. Per anni non successe nulla, fino a chè una tromba d'aria piegò leggermente il palo.
Poichè non era possibile aumentare il diametro del palo, oltre a sostituirlo con uno identico si realizzò un traliccetto piramidale che impediva qualunque flessione al palo.
Da quel momento in poi, ciò che stava in testa al palo, e che prima non aveva mai avuto problemi, nemmeno in occasione della tromba d'aria, cominciò invece a danneggiarsi con preoccupante frequenza, e con venti molto inferiori rispetto a quelli, ben più forti, ma che non avevano mai creato problemi, nè al sostegno (palo) nè alla struttura che stava in cima.
Una cosa molto simile avvenne in un altra struttura "importante", quando si pensò di bypassare un giunto elastico.
A parità di robustezza di materiali e forme, le possibilità di sopravvivenza aumentano, anche di molto, se esiste una certa flessibilità (elasticità) nella struttura di sostegno.
 
tuner ha scritto:
[...]
A parità di robustezza di materiali e forme, le possibilità di sopravvivenza aumentano, anche di molto, se esiste una certa flessibilità (elasticità) nella struttura di sostegno.
Ho tagliato per brevità, ma non mi trovo per nulla d'accordo.
Fisicamente, l'elemento che riceve la spinta è la parabola, che subisce la pressione del vento (che è quantificabile senza problemi, anche in virtù del D.M. 16/1/96 "Normativa sui carichie sovraccarichi").
Da questa poi viene scaricata, di volta in volta sugli elementi che la "trasportano a terra".
Ogni deformazione, elastica (ossia che permette di ritornare allo stato di partenza al termine della sollecitazione) o plastica (irreversibile), introduce una dissipazione i energia, quindi della forza a cui sono soggetti gli elementi "a monte" di esso.
Pertanto, per avere meno sollecitazioni il motore, dovrebbe deformarsi la parabola.
Fisicamente, la parabola scarica la sollecitazione al montaggio polare, che lo scarica al motore ed al palo, il motore, poi, riporta la sollecitazione che gli compete anch'esso al palo, ed infine il palo la scarica a terra, con un crescendo di sollecitazioni.

Il problema che hai citato tu prima, invece, è legato al carico limite, ed al fattore dell'instabilità.
Avrai visto molte volte un autocarro reggersi, per esempio, su quattro lattine, oppure un libro su 4 stuzzicadenti.
Ecco, se sono perfettamente a piombo, essi reggono un carico enorme, perchè la materia, a compressione è molto resistente, ma qualora viene leggermente messo obliquo, si spezza inesorabilmente. E' l'effetto dell'instabilità.
E' quello che è successo alle strutture di cui parli, una volta deformate non erano più resistenti come prima, e parliamo di decrementi della resistenza anche di 3 volte, in base al tipo di vincolo imposto ed al tipo di sollecitazione esterne.

Per questo motivo dico che in generale, l'ultima tua massima non vale.
Anche se il palo flette, finchè c'è pressione sulla parabola, essa deve essere trasmessa dal montaggio polare, quindi esso subisce l'azione del vento.
 
pigmos ha scritto:
E' quello che è successo alle strutture di cui parli, una volta deformate non erano più resistenti come prima, e parliamo di decrementi della resistenza anche di 3 volte, in base al tipo di vincolo imposto ed al tipo di sollecitazione esterne.
Lo escludo. Alla seconda failure venne supposto che fosse un problema di stress dei materiali e si replicarono allora i supporti (tutto fu ricostruito ex novo). Il problema però rimase, e si risolse soltanto modificando radicalmente la struttura di supporto nel punto di attacco.
Un palo telescopico alto una quindicina di metri e privo di controventature resisteva tranquillamente a venti molto sostenuti. Una persona ebbe l'infelice idea di controventarlo a circa metà altezza. Il risultato fu che il palo si spezzò poco tempo dopo, in una giornata non particolarmente tempestosa, esattamente nel punto (fulcro) in cui era controventato.
 
tuner ha scritto:
Un palo telescopico alto una quindicina di metri e privo di controventature resisteva tranquillamente a venti molto sostenuti. Una persona ebbe l'infelice idea di controventarlo a circa metà altezza. Il risultato fu che il palo si spezzò poco tempo dopo, in una giornata non particolarmente tempestosa, esattamente nel punto (fulcro) in cui era controventato.
Certo, perchè evidentemente il palo telescopico, in quel punto non era in grado di reagire a sforzi di taglio che induceva il nuovo vincolo, mentre alla base, sia per la sezione del palo maggiore, che per qualche altro irrigidimento che era presente, il palo riusciva a sostenere la sollecitazione.
Il bello dell'ingegneria è che c'è sempre una spiegazione, chiaramente a saper modellare ciò che succede.
L'introduzione del fulcro nel palo cambiava completamente le caratteristiche della sollecitazione, ed inoltre sono convinto che in quel punto il palo non era rafforzato e quindi cedeva localmente.
 
Danluc ha scritto:
...??? a meno che vuoi seguire a tutti i costi satelliti ostici come questo:

p101000410ru.jpg


:confused: :wink: :laughing7: :icon_wink:

Ciao d@nluc

Scusate se metto da parte questo avvincente confronto sulla Scienza delle Costruzioni. :D

Volevo solo compiacermi con Danluc che ha sintonizzato l' Optus A3, cosa forse passata un po' inosservata. :icon_cool:

:wave: :new_infinity:

P.S. Un irrigidimento sulla coda della zavorra della mia parabola ha comportato uno spezzamento del quadralino (avvenuto dopo 4-5 anni).
Ho rimediato facendo realizzare uno struttura reticolare.
 
MEGADISH ha scritto:
Scusate se metto da parte questo avvincente confronto sulla Scienza delle Costruzioni. :D

Hai ragione Megadish, scusatemi, ma è deformazione professionale, mangio quel pane (e quel veleno) tutti i giorni, tutto il giorno per cui ho risposto ed ho affrontato il tema con la consuetudine giornaliera...

E' vero, avevo notato la sintonizzazione di Optus A3. Io ho provato in tutti i modi, ed a tutte le ore, ma a Napoli sono geograficamente svantaggiato, almeno così dicono rispetto all'ipotetico footprint, ed inoltre non posso controllare l'elevazione, perchè il polar mount ha solo un motore.
C'è qualche modo per cui io possa provare?
 
Il satellite è in orbita declinante di circa 8° :5eek: , tanto da far lavorare pesantamente anche il secondo motore :D ; in ogni caso, dalla mia località a nord di Milano, il satellite è sintonizzabile senza ritoccare l'elevazione dalle 20: 08 alle 20:45 circa, e la frequenza più forte è proprio quella indicata a schermo nella foto riportata in alto ;) .
 
Il mondo dei satelliti in orbita inclinata ha un richiamo ed un fascino irresistibile.
Provo ad immaginare le emozioni di chi per primo fa l' avvistamento e comunica al mondo la sua scoperta.
Ritengo che occorra una grande pazienza, conoscenza ed una buona strumentazione per scoprire i satelliti in orbita inclinata.
Per esempio, ammesso che abbia tp. attivi, l' Intelsat 511 con i suoi 9.8° di orbita declinante e con i suoi continui spostamenti penso possa mettere a dura prova anche i più sfegatati navigatori dei cieli.
E vedo che c' è qualche satellite più tosto che sfiora i 14° !

A questo punto mi sorge spontanea una domanda:
Danluc sino a quale valore di inclinazione pensi il tuo motore possa inseguire un satellite ? :icon_rolleyes:

:wave: :new_infinity:
 
Ultima modifica:
:icon_scratch: E' un esercizio in cui mi sono cimentato veramente poco: tra l'altro, colpevolmente, ho messo per il controllo dell'elevazione un'attuatore da 24" accorciato, con una corsa di una trentina di cm., pensando a correzioni di qualche grado sui satelliti inclinati, mentre in verità ho visto che la corsa lunga mi avrebbe fatto comodo per più di un motivo, per cui penso che prima o poi lo cambierò; il Supermount SMR-36 EL che uso è in grado comunque di mettere il disco da una posizione verticale ad una posizione praticamente orizzontale, per cui teoricamente di limiti non ce ne sarebbero, se si esclude una limitata efficacia sulle posizioni più estreme, dovuta alla scelta di motorizzare l'elevazione e non come sarebbe stato più opportuno (e probabilmente oltremodo complicato) la declinazione: nella pratica, estremizzando una situazione irrealistica, almeno per la mia posizione geografica, per una posizione sulla scala Azimuthale del motore spostata di 90° rispetto allo zero ( perfetto sud ) qualsiasi regolazione col secondo motore si traduce in una semplice rotazione su sè stesso del disco, senza nessuna variazione effettiva di elevazione, e con l'aggravante della "riregolazione" dello Skew.

Ciao
d@nluc :sleepy2:
 
Insomma cose da pazzi.
Ed in fondo un po' lo siamo :icon_wink:

:wave: :new_infinity:
 
Indietro
Alto Basso