Contratto di servizio RAI 2010.

alexzoppi ha scritto:
NON è una tassa, ma un'imposta! (e tantomeno un canone od un abbonamento).
Come tale non è legata ad alcun servizio da erogare ma solo all'esistenza di alcuni presupposti (in questo caso il possesso di un apparecchiatura in grado di ricevere segnali televisivi, così come il possesso di una casa è il presupposto dell'ICI)

hai ragione, infatti l'apparecchio televisivo lo acquistiamo noi, infatti vale il suo possesso, non è come il servizio raccolta rifiuti ecc.. (che figura: io lavoro presso un commercialista!!!!!:icon_redface: ).
Non ricordavo bene la differenza, del resto a livello pratico conta poco ciò che hai studiato all'università.:eusa_whistle:
 
alexzoppi ha scritto:
NON è una tassa, ma un'imposta! (e tantomeno un canone od un abbonamento).
Come tale non è legata ad alcun servizio da erogare ma solo all'esistenza di alcuni presupposti (in questo caso il possesso di un apparecchiatura in grado di ricevere segnali televisivi, così come il possesso di una casa è il presupposto dell'ICI)

si si giochiamo puire con le parole! e allora dovrebbero anche non fare gli spot de canone legati all'offerta televisiva. a mio avviso è solo un modo per tirare soldi.
 
aristocle ha scritto:
A quanto pare sì, quelli di dgtvi sembrano impegnati con le loro chiacchiere e forse non hanno tempo da perdere con il sito....

Però nel caso di Sessa Aurunca che dire, se ho trovato l'informazione io su dgtvi spero che possa riuscire a leggerla un'antennista...

Con otgtv ho avuto occasione di parlarci anche al telefono, e si dimostrano più preparati di molti altri.
 
moky78 ha scritto:
si si giochiamo puire con le parole! e allora dovrebbero anche non fare gli spot de canone legati all'offerta televisiva. a mio avviso è solo un modo per tirare soldi.
Se non ti dispiace troppo non è un gioco di parole ma una sentenza della Corte Costituzionale (la n.284 del 26 giugno 2002).
 
aristocle ha scritto:
A quanto pare sì, quelli di dgtvi sembrano impegnati con le loro chiacchiere e forse non hanno tempo da perdere con il sito....

Però nel caso di Sessa Aurunca che dire, se ho trovato l'informazione io su dgtvi spero che possa riuscire a leggerla un'antennista...

Nella mia zona rai2 analogico era anche sul ch 27 da Sessa. Secondo gli antennisti da noi il ch 23 mux 1 rai campano digitale (alcuni non sanno neanche che si chiama mux..) non è ricevuto da Sessa, ma solo da Napoli: fino a qualche giorno fa non sapevano che invece c'è da appena s'è verificato lo switch off, e credevano che una volta installato il mux 1 sarebbe andato proprio sul ch 27, perchè su questo ripetitore stanno ancora facendo lavori. In realtà hanno convertito il ch 45 (rai3 camp.) nel mux 1 campano, il ch 58 (rai3 lazio) nel mux laziale.
Il ch 27 probabilmente ospiterà un altro mux, semprechè la rai decida di convertirlo. Ne sappiamo di più noi, e da me solo 2-3 antennisti si dimostrano preparati.
 
alexzoppi ha scritto:
Se non ti dispiace troppo non è un gioco di parole ma una sentenza della Corte Costituzionale (la n.284 del 26 giugno 2002).
e non vogliamo capire! ci nascondiamo dietro le frasi! sarà quello che ti pare, ma a casa mia quando vedo la tv dicono di pagare l'abbonamento L'ABBONAMENTO, motivandolo con la mirabolante offerta televisiva della rai! Si vede che non gliene frega niente della sentenza della corte costituzionale e lo trattano da abbonamento.
 
purtroppo sono varie le sentenze della Corte Costituzionale in maniera radiotelevisiva che non sono poi state eseguite. In questo caso il discorso, comunque, è di natura diversa.
 
moky78 ha scritto:
e non vogliamo capire! ...

E' la cosa più giusta che hai detto ;)

Il fatto che si continui a chiamarlo abbonamento per antica consuetudine non significa che lo sia, non è una questione di parole, chiaro?
Se si è giunti ad una sentenza della Corte Costituzionale è perchè in tanti erano convinti, come te, che NON fosse un'imposta, ma si sbagliavano ...

Io non mi nascondo dietro niente, semplicemente ti ho rammentato la situazione attuale.
 
massera ha scritto:
Forse siamo O.T., ma volevo dire che come ben sapete il canone è una tassa. A differenza dell'imposta la tassa si caratterizza perchè va pagata a seguito di un servizio che viene fornito alla collettività.

Questo è quello che tutti vorremmo fosse, ma non è così.

Soprattutto non lo è per la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione e persino l'Agenzia dell'Entrate.

Quest'ultima, qui (pagina 13):

http://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/scrittura_amministrativa/capitolo8.pdf

usa il canone con natura di imposta come esempio per spiegare la "scrittura amministrativa" in fase di accertamento fiscale.

Poi, ognuno può pensare quello che vuole, ma né accertatori né giudici considerano il canone come corrispettivo di un servizio, purtroppo
 
moky78 ha scritto:
e non vogliamo capire! ci nascondiamo dietro le frasi! sarà quello che ti pare, ma a casa mia quando vedo la tv dicono di pagare l'abbonamento L'ABBONAMENTO, motivandolo con la mirabolante offerta televisiva della rai! Si vede che non gliene frega niente della sentenza della corte costituzionale e lo trattano da abbonamento.

Moky78, condivido molto di quanto scrivi, ma volevo tornare leggermente In Topic per spiegare, giuridicamente, perché è importante il contratto di servizio RAI, disgiuntamente dal pagamento del canone.

Nel contratto di servizio RAI, i contraenti sono la RAI e il Ministero, non gli utenti, che da quel pezzo di carta non ottengono alcun diritto, ma solo interessi legittimi, in quanto il Ministero sottoscrive tale documento proprio per tutelare i suoi amministrati, cioè noi.

In soldoni, qual è la differenza? Che se fossero stati diritti, avresti potuto ricorrere al giudice ordinario in caso di violazione del "contratto", ma poiché sono interessi legittimi, li puoi far valere solo davanti a un tribunale amministrativo regionale (TAR).

Ciò, fino al dicembre 2009, avresti dovuto farlo tu (cittadino) da sola, per ogni presunta violazione, assumendotene costi e oneri.

Con la nuova legislazione sulla class action amministrativa, si possono fare invece azioni collettive davanti al TAR anche da parte di soggetti collettivi come sono le associazioni dei consumatori e tu potresti "aggiungerti" per ottenerne il rispetto nella tua area.

Però, per poter proporre queste azioni, ci deve essere la violazione di una "carta dei servizi" o altro documento assimilabile, come questo benedetto contratto di servizio.

Se non esiste la versione 2010, si proroga la precedente che è piuttosto fumosa in merito al DTT (si parla di copertura in fase di transizione e non post switch off). Quindi chi rimane a piedi col digitale terrestre può anche lamentarsi e magari far proporre una class action, ma se non c'è scritto nero su bianco che la RAI deve fare questo e questo e quest'altro per la copertura, non si va da nessuna parte.

Spero di aver spiegato le motivazioni per cui avevo iniziato il thread.

Non si tratta di opinioni o interpretazioni, ma proprio di documenti con valore legale che gli utenti potranno far valere in giudizio. Però bisogna conoscerne il contenuto.

Edit: mi sono dimenticato di scrivere che la RAI, essendo ente pubblico economico, potrà essere soggetto passivo di una eventuale class action solo a partire dal II semestre 2010, cioè giusto in tempo per gli switch off di quest'anno.

Edit2: giusto per dire quali sono gli attuali obblighi di legge della RAI, riporto parte del testo dell'art. 45 secondo comma, decreto legislativo 177/2005: "Il servizio pubblico generale radiotelevisivo, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, comunque garantisce: a) la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio della società concessionaria con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica;"

E' proprio questa parte, richiamata dal contratto di servizio RAI, che dovrebbe essere meno fumosa e più specifica con riferimento al digitale terrestre.
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
Questo è quello che tutti vorremmo fosse, ma non è così.

Soprattutto non lo è per la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione e persino l'Agenzia dell'Entrate.

Quest'ultima, qui (pagina 13):

http://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/scrittura_amministrativa/capitolo8.pdf

usa il canone con natura di imposta come esempio per spiegare la "scrittura amministrativa" in fase di accertamento fiscale.

Poi, ognuno può pensare quello che vuole, ma né accertatori né giudici considerano il canone come corrispettivo di un servizio, purtroppo

Quoto in pieno. Sulla qualità del servizio, ognuno può giudicare come si sente.
 
L_Rogue ha scritto:
Moky78, condivido molto di quanto scrivi, ma volevo tornare leggermente In Topic per spiegare, giuridicamente, perché è importante il contratto di servizio RAI, disgiuntamente dal pagamento del canone.

Nel contratto di servizio RAI, i contraenti sono la RAI e il Ministero, non gli utenti, che da quel pezzo di carta non ottengono alcun diritto, ma solo interessi legittimi, in quanto il Ministero sottoscrive tale documento proprio per tutelare i suoi amministrati, cioè noi.

In soldoni, qual è la differenza? Che se fossero stati diritti, avresti potuto ricorrere al giudice ordinario in caso di violazione del "contratto", ma poiché sono interessi legittimi, li puoi far valere solo davanti a un tribunale amministrativo regionale (TAR).

Ciò, fino al dicembre 2009, avresti dovuto farlo tu (cittadino) da sola, per ogni presunta violazione, assumendotene costi e oneri.

Con la nuova legislazione sulla class action amministrativa, si possono fare invece azioni collettive davanti al TAR anche da parte di soggetti collettivi come sono le associazioni dei consumatori e tu potresti "aggiungerti" per ottenerne il rispetto nella tua area.

Però, per poter proporre queste azioni, ci deve essere la violazione di una "carta dei servizi" o altro documento assimilabile, come questo benedetto contratto di servizio.

Se non esiste la versione 2010, si proroga la precedente che è piuttosto fumosa in merito al DTT (si parla di copertura in fase di transizione e non post switch off). Quindi chi rimane a piedi col digitale terrestre può anche lamentarsi e magari far proporre una class action, ma se non c'è scritto nero su bianco che la RAI deve fare questo e questo e quest'altro per la copertura, non si va da nessuna parte.

Spero di aver spiegato le motivazioni per cui avevo iniziato il thread.

Non si tratta di opinioni o interpretazioni, ma proprio di documenti con valore legale che gli utenti potranno far valere in giudizio. Però bisogna conoscerne il contenuto.

Edit: mi sono dimenticato di scrivere che la RAI, essendo ente pubblico economico, potrà essere soggetto passivo di una eventuale class action solo a partire dal II semestre 2010, cioè giusto in tempo per gli switch off di quest'anno.

Edit2: giusto per dire quali sono gli attuali obblighi di legge della RAI, riporto parte del testo dell'art. 45 secondo comma, decreto legislativo 177/2005: "Il servizio pubblico generale radiotelevisivo, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, comunque garantisce: a) la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio della società concessionaria con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica;"

E' proprio questa parte, richiamata dal contratto di servizio RAI, che dovrebbe essere meno fumosa e più specifica con riferimento al digitale terrestre.

Quoto in pieno anche qui, soprattutto considerato che hai dato una spiegazione precisa della differenza intercorrente tra diritti soggettivi e interessi legittimi degli utenti.
 
L_Rogue ha scritto:
Moky78, condivido molto di quanto scrivi, ma volevo tornare leggermente In Topic per spiegare, giuridicamente, perché è importante il contratto di servizio RAI, disgiuntamente dal pagamento del canone.

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Se non esiste la versione 2010, si proroga la precedente che è piuttosto fumosa in merito al DTT (si parla di copertura in fase di transizione e non post switch off). Quindi chi rimane a piedi col digitale terrestre può anche lamentarsi e magari far proporre una class action, ma se non c'è scritto nero su bianco che la RAI deve fare questo e questo e quest'altro per la copertura, non si va da nessuna parte.

Spero di aver spiegato le motivazioni per cui avevo iniziato il thread.

Non si tratta di opinioni o interpretazioni, ma proprio di documenti con valore legale che gli utenti potranno far valere in giudizio. Però bisogna conoscerne il contenuto.

Edit: mi sono dimenticato di scrivere che la RAI, essendo ente pubblico economico, potrà essere soggetto passivo di una eventuale class action solo a partire dal II semestre 2010, cioè giusto in tempo per gli switch off di quest'anno.

Edit2: giusto per dire quali sono gli attuali obblighi di legge della RAI, riporto parte del testo dell'art. 45 secondo comma, decreto legislativo 177/2005: "Il servizio pubblico generale radiotelevisivo, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, comunque garantisce: a) la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio della società concessionaria con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica;"

E' proprio questa parte, richiamata dal contratto di servizio RAI, che dovrebbe essere meno fumosa e più specifica con riferimento al digitale terrestre.

APPUNTO, solo che poi sono LORO STESSI che ti dicono PAGATE IL CANONE per il tipo di servizio che vi diamo.. che siano obbligati a garantire TUTTE LE RETI di servizio pubblico mi pare palese, ma c'è chi dice che dobbiamo essere felici che non è poco anche solo avere una copertura parziale.. mah!
 
moky78 ha scritto:
APPUNTO, solo che poi sono LORO STESSI che ti dicono PAGATE IL CANONE per il tipo di servizio che vi diamo.. che siano obbligati a garantire TUTTE LE RETI di servizio pubblico mi pare palese, ma c'è chi dice che dobbiamo essere felici che non è poco anche solo avere una copertura parziale.. mah!

Col contratto di servizio 2007-2009 la RAI è in regola, purtroppo, perché è obbligata a fornire il servizio completo all'85% della popolazione.

Se non c'è un nuovo accordo, e qui nessuno sembra averlo "visto", si rimane con quel limite fino a nuove notizie. :icon_rolleyes:
 
L_Rogue ha scritto:
Col contratto di servizio 2007-2009 la RAI è in regola, purtroppo, perché è obbligata a fornire il servizio completo all'85% della popolazione.

Se non c'è un nuovo accordo, e qui nessuno sembra averlo "visto", si rimane con quel limite fino a nuove notizie. :icon_rolleyes:
Qui da me, nel cuore dell'ex triangolo industriale TO-MI-GE allo sbocco della Pianura Padana ad inizio 2010 neanche mezzo canale RAI in DTT. :(
 
Per quanto riguarda il contratto di servizio, questo in sostanza non e' altro che la definizione delle modalita' di erogazione del servizio della RAI e delle corrispondenti risorse economiche richieste.

Sulle caratteristiche del servizio erogato non ci sarebbe quindi particolare bisogno del contenuto del contratto, perche' gli stessi contratti a questo fine rimandano sempre alle leggi vigenti, che sono sempre quelle indipendentemente dal contratto in essere (2007-2009, 2010-...)

Quindi, uno dei principi a cui ispirarsi e da rispettare, e quindi a cui deve essere finalizzato il servizio pubblico dato in concessione alla RAI, per es. e' questo:

Legge 3 maggio 2004, n. 112
http://www.camera.it/parlam/leggi/04112l.htm

Art. 17, comma 2, paragrafo a
Il servizio pubblico generale radiotelevisivo, ai sensi dell’articolo 6, comma 4, comunque garantisce

a) la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio della società concessionaria con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica;
Resta chiaramente da stabilire cosa significa esattamente "per quanto consentito dallo stato della scienza e della tecnica"...

... ma volendo, oggi come oggi, via DTT o SAT tutto il territorio nazionale puo' benissimo essere integralmente coperto, e se la RAI non lo facesse IMHO potrebbe essere chiamata a risponderne dai cittadini...:)

Chiaro che prima un cittadino da solo non ci si metteva a far causa alla RAI, ma ora con la class action...;)
 
L_Rogue ha scritto:
Col contratto di servizio 2007-2009 la RAI è in regola, purtroppo, perché è obbligata a fornire il servizio completo all'85% della popolazione.

Se non c'è un nuovo accordo, e qui nessuno sembra averlo "visto", si rimane con quel limite fino a nuove notizie. :icon_rolleyes:

Quoto anche qui. In effetti le due parti contraenti hanno deciso in questo modo, quindi niente da eccepire. Per quanto mi riguarda, oggi facendo dei lavori alle antenne sul tetto (sostituzione cavi ecc.) sono riuscito a migliorare nettamente la qualità del mux 3 rai.
 
[...] Quello firmato oggi al ministero dello Sviluppo economico "è il Contratto di servizio che ci porta nella nuova dimensione del digitale terrestre e che riconosce come Servizio pubblico tutti i 13 canali della Rai". Lo dichiara in una nota il presidente della Rai, Paolo Garimberti. "Ci sono nuove norme - prosegue - che servono a consolidare il ruolo della Rai, come quella che ci chiede una superiore qualità nell'informazione improntata a pluralismo, completezza e obiettività". "Con il Ministero - sottolinea Garimberti - abbiamo anche dato nuova forza alla Commissione Paritetica che dovrà occuparsi, oltre che dell'applicazione del contratto di Servizio, anche di valutare iniziative per contrastare l'evasione del canone. Un'evasione intollerabile, una piaga e un danno per tutti quei cittadini che coscientemente lo pagano e che potrebbero vederselo ridurre se si riuscisse a farlo pagare a tutti. Speriamo che con la fine del 2012 vi sia anche la fine dei 'furbetti del canone'". Fonte: Rai News 24
 
quindi?:eusa_think:

cosa cambia?

prima solo le generaliste erano servizio pubblico, ora invece tutti i canali. :eusa_think:

Maggiori diritti per i contribuenti?

se ora ad esempio un cittadino che paga il canone, non è raggiunto da alcuni canali o mux, può chiedere un risarcimento? :D
O è solo per far leva e con più forza all'evasione del canone e a giustificare ulteriori rincari?
 
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