Copertura Parma

roby82 ha scritto:
No no... ma infatti uno dei limiti del bando è proprio questo... il problema è che sono state favorite prevalentemente le tv a dimensione regionale e pluriregionale a discapito delle tv più piccole che invece fanno servizio al territorio.

Comunque io son di soresina e ti assicuro che come da voi tv Parma è ben radicata, qui sul cremonese il gruppo Sol Regina è molto seguito e son gli unici a trasmettere eventi culturali e folkloristici della zona che vengono snobbati da tutte le altre tv 'cremonesi' troppo impegnate a farsi la guerra fra loro a suon di pseudo-imitazioni dei canali nazionali...
Sono state favorite le tv che licenziano come Etv (a Parma ha due mux identici!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - piu' un terzo "dato" a DiTv)
Per fortuna, anche se tardi, Monti se ne e' andato, ci vorrebbe un bel colpo di spugna su un piano di m....a, pare che solo TvItalia abbia capitale (e canali del piffero come wedding tv bleah!)
 
liebherr ha scritto:
infatti il bando era assurdo pure per questo..una tv che vuole essere la tv di una città e basta ha tutto il diritto di esistere e non si capisce perchè debba gareggiare con tv regionali o addirittura pluriregionali..che poi però in quella città non guarda nessuno
Insomma non dovete tirarmi nella polemica della regione...... E di certo a Parma non si guardano le tv della regione che non c'e'!! Avete avuto modo tutti di sentire parlare di Romagna, di tv della romagna, di mar di romagna... ASSURDITA! se la regione si chiama Emilia-Romagna..... Gioca il Cesena "la squadra romagnola" gioca la cremonese si dice "la squadra lombarda" pero' si fa una graduatoria unica per una assurda regione lunga 300 km.... dove Piacenza dista 50 metri dal confine lombardo e viene inclusa con rimini ASSURDO!
 
ch55 - BresciaTv

...con TeleArena e e TeleMantova.

La vedo bene con l'antenna verso Valcava, anche se per fare meglio credo l'antenna andrebbe meglio posizionata sul bresciano. Ma non è questo il fatto. Il fatto gli è che da questo pomeriggio il canale mi entra al limite della ricevibilità con l'antenna verso Pigazzano-Penice.... senza LCN però. :5eek:
Ho controllato su OTG ma non trovo nessun 55 su Piacenza. A questo punto mi chiedo: è possibile che venga da Pigazzano?
 
Ultima modifica:
il 55 viene da Mezzate di Sotto -> Bagnatica -> Bergamo.
Dalle nostre zone, puntando Valcava lo becchi in pieno. Ti potrebbe entrare in antenna anche di traverso per via della propagazione, il segnale non è fortissimo e arriva comunque bene perchè stiamo parlando di un 55.
Anche Solregina finchè si terrà stretto quel 28 non avrà problemi.
I problemi sono palpabili per tutte le altre. Con assegnazioni a casaccio il risultato è che tutto cozza su tutto e di locale non si vede o non si vedrà più un tubo (almeno per quel che mi riguarda).
Se il numero di frequenze cala, quelle rimanenti non sono sufficienti per tutte le locali, la matematica anche qui non è un opinione. Io credo che ai piani alti sappiano benissimo cosa stanno facendo e non aspettino altro che le prede si sbranino fra di loro o muoiano per sfinimento.
Dopo vedrete che ci sarà tantissimo posto per le nuove tecnologie.;) A pagamento!:D
 
MarcoPR ha scritto:
E tu sei in una posizione privilegiata. E nascondendo le antenne la situazione potrebbe migliorare?
Il 27G e' sempre stato il migliore dei mux 7gold mentre il 32C ha sempre avuto interferenze forse da Verona - Questo 34 e' un mistero...
Potrebbe migliorare si! Ma se sparano segnali da postazioni addiacenti o addirittura in linea, è difficile schermarsi. Purtroppo Pigazzano, Penice, Calenzone e anche il Canate possono entrarmi tutte assieme con un unico puntamento. Se ci infilano tv diverse che mi sparano sulla stessa frequenza segnali di una certa entità, bye bye sintonia... E' la sorte del 27, e anche del 34, quest'ultimo interferito da non ricordo bene cosa, ma comunque pur sempre interferito. Quelle poche volte che si spacca il ripetitore interferente, il 34 mi arriva a bomba. Il 32(7gold) almeno era abbastanza potente e mi arrivava sufficientemente bene, VMT invece non ce la fa.
 
cerchiolino ha scritto:
il 55 viene da Mezzate di Sotto -> Bagnatica -> Bergamo.
Dalle nostre zone, puntando Valcava lo becchi in pieno. Ti potrebbe entrare in antenna anche di traverso per via della propagazione, il segnale non è fortissimo e arriva comunque bene perchè stiamo parlando di un 55.

questo l'ho pigliato pure io questa estate mentre armeggiavo con l'antenna in giardino e arrivava benone

Adesso infatti me ne sono ricordato in questi giorni che non andava il 51 e ho cercato anche io sulle liste di otgtv e non trovandolo credevo che durante il mio avvistamento di questa estate fosse ospite del mux di piùblu..ma vedendo sempre da otgtv la composizione del mux di piùblu avevo perso le sperenze

Se è così potrei aggiungere una antenna e canalizzarlo sarebbe una buona riserva se non addirittura il canale principale

C'è solo da vedere fino a quando dura e come fanno a usare il 55 :eusa_think:
 
dal sito di Millecanali

Feste di Natale molto amare
Volevamo formulare gli auguri di rito ai nostri lettori ma l'attualità ci riserva continue sorprese negative. È di queste ore del 21 dicembre la notizia di nuove rettifiche della graduatorie.Mauro Roffi

21 Dicembre 2012

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato nuove graduatorie 'rettificate' per le regioni Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia. Spicca in Emilia l'esclusione nientemeno che di Tv Parma.
E la sarabanda (ma al Ministero si divertono?) promette di continuare. Vi terremo aggiornati anche in questo periodo di ferie di fine e inizio anno. Nel frattempo, nonostante tutto, buone feste a tutti i lettori.
 
La crisi dilaga: Mantova Tv chiude i battenti
Da un capo all’altro d’Italia proseguono le crisi delle Tv locali, con chiusure e cassa integrazione a raffica. Doloroso il caso di Mantova Tv, che chiude domani, mentre dilagano le proteste per le graduatorie ministeriali. Il ‘caso’ della romana Telestudio.Mauro Roffi

20 Dicembre 2012

Vediamo cosa aveva scritto nei giorni scorsi la 'Gazzetta di Mantova':
«Un'importante voce nel panorama dell'informazione mantovana rischia di zittirsi. Situazione delicata quella di Mantova Tv, emittente televisiva nata nel 2007 e di proprietà di una società per azioni all'interno della quale spiccano soci come Coop Consumatori NordEst, Coopsette, Unieco. Nei giorni scorsi i cinque giornalisti e i due tecnici, che ogni giorno confezionano i Tg dalla redazione di Boccabusa, hanno ricevuto le lettere con cui l'azienda comunica l'interruzione del rapporto di lavoro. Dal 31 dicembre quindi entreranno nelle liste di disoccupazione tre giornalisti professionisti, un praticante e un collaboratore, più i due tecnici.
La società proprietaria dell'emittente a luglio aveva proposto ai giornalisti di creare una cooperativa, in un momento particolarmente delicato per tutta l'editoria nazionale a causa della crisi e del conseguente calo della raccolta pubblicitaria. I giornalisti hanno provato a studiare una soluzione che potesse salvare il loro posto di lavoro, ma alla fine di fronte agli ingenti costi del mercato hanno dovuto abbandonare l'idea. MantovaTv era nata in aperta concorrenza con l'altra emittente televisiva, Telemantova del gruppo Athesis, che si è insediata alcuni anni prima».
Un aggiornamento sul sito di Mantova Tv annuncia purtroppo la fine delle trasmissioni per domani, venerdì 21 dicembre.
In Abruzzo, invece, come riferiscono i colleghi di www.newslinet.it, «è stato messo in cassa integrazione tutto il personale di Tv6, emittente privata a diffusione regionale, che trasmette da Silvi Marina dal 1990, dal 2011 di proprietà dal patron del Teramo calcio Luciano Campitelli e già in crisi dal settembre scorso. 'La decisione - spiega il management dell'emittente - è stata assunta allo scopo di "garantire la certezza dello stipendio ai dipendenti, in un momento particolarmente difficile per l'economia e anche quindi per la nostra Televisione. Si tratta di una scelta motivata dall'esigenza di cercare soluzioni che possano garantire un futuro lavorativo a tutto il personale. La Tv non è in vendita, anzi si sta facendo di tutto per andare avanti e anche questa cassa integrazione lo dimostra. Sarebbe stato più facile lasciar perdere e magari vendere o chiudere; noi invece vogliamo andare avanti'».
Ci sono poi le mille proteste e i ricorsi al Tar per le graduatorie ministeriali, che dilagano in tutta Italia, visto che l'operazione è stata condotta malissimo (come abbiamo ampiamente scritto) e davvero senza criterio, oltre che totalmente in corsa e 'senza rete'. Fra le molte notizie di fax che intimano a varie Tv di cessare le trasmissioni, da TeleVallassina a Telemonteneve, a Teleischia (può essere che queste emittenti in futuro riescano a riprendere le trasmissioni, magari con il 'must carrier' o altro, ma chi pagherà loro i danni di questa scriteriata operazione ministeriale?), e la relativa fortissima irritazione degli editori, spicca il caso di Telestudio di Roma di Marcello Tulli, che ha chiuso le trasmissioni nel Lazio nei giorni scorsi perché in 'posizione non utile' nelle graduatorie del Lazio (ma dovrebbero invece continuare le trasmissioni in Toscana e Umbria, probabilmente). Alcuni dei dipendenti di questa storica Tv (e di Idea Tv, seconda rete) erano già stati in precedenza licenziati dalla proprietà ed altri messi in part-time.
 
La Frt: “Tutte le colpe di Passera nei confronti delle Tv locali”
Un lungo elenco di cose fatte (pessime) e cose non fatte (diverse). La Frt (ma anche Aeranti-Corallo) protesta duramente contro la gestione di Passera al Ministero, che ha accentuato molto la situazione di crisi di tutte le Tv locali italiane.Mauro Roffi

18 Dicembre 2012

Ecco la 'requisitoria', assolutamente condivisibile, apparsa sul periodico della Frt 'Radio & Tv Notizie':
“Il Ministro Corrado Passera è, probabilmente, troppo distratto dalle problematiche dei grandi gruppi telefonici per interessarsi a quelle dell'emittenza televisiva locale". Ad affermarlo è il Presidente dell'Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, che aggiunge: "Da quando Passera si è insediato non si è mai preoccupato di conoscere la realtà televisiva locale e le ricadute sul comparto delle sue decisioni politiche. Non solo non ha minimamente affrontato le problematiche segnalate dall'Associazione Tv Locali FRT, ma non si è nemmeno disturbato di dare riscontro ai numerosi appelli inviategli dall'intero settore televisivo locale".
In effetti, tralasciando le richieste di incontro, rimaste senza nessuna risposta, che erano finalizzate unicamente a rappresentare le reali esigenze del mercato delle tv locali, di sollecitazioni il Ministro ne ha ricevute ad abundantiam.
Sul numero 1/2012 di FRT Radio & Tv Notizie, solo per fare un esempio, avevamo evidenziato che "l'assenza di interlocutori preoccupa il mondo dell'emittenza televisiva, soprattutto quella locale che, come più volte denunciato, rappresenta un comparto che meriterebbe maggiore attenzione e tutela da parte delle Istituzioni. In questi ultimi anni le Tv Locali sono state interessate da una serie di avvenimenti particolarmente negativi che, sommati agli effetti prodotti dalla grave e perdurante crisi economico-finanziaria abbattutasi sui mercati mondiali e su quello domestico, hanno messo in ginocchio l'intero settore e delineato un quadro drammatico, con centinaia di imprese televisive locali ormai prossime alla chiusura.
Il passaggio al digitale terrestre avviato nel 2008 e non ancora ultimato ha fatto emergere molte criticità di ordine normativo, regolamentare e tecnico ed ha radicalmente stravolto gli equilibri del mercato, penalizzando in modo particolare le tv locali le quali, essendo i soggetti sotto il profilo della capacità economico/finanziaria più deboli del sistema, rischiano nel nuovo contesto di scomparire. In questa scongiurata ipotesi oltre agli aspetti economici e alle ricadute occupazionali, andrebbero anche considerate le inevitabili, e non secondarie, negative conseguenze sulla limitazione del pluralismo, della libertà e dell'indipendenza dell'informazione".
Nel frattempo, in assenza di iniziative a sostegno del settore da parte del Governo, diverse emittenti hanno chiuso l'attività, mentre molte altre sono state costrette a ridurre drasticamente gli organici nell'estremo tentativo di fronteggiare la crisi. Nemmeno l'appello congiunto fatto dalla FRT insieme alle Organizzazioni Sindacali ad inizio anno è servito a superare l'immobilismo del Ministro.
Nel suddetto comunicato stampa congiunto si segnalava che "occorre intervenire al più presto a salvaguardia di migliaia di posti di lavoro ormai seriamente a rischio. È necessario ripristinare un modello di mercato equilibrato in termini di risorse, che possa favorire lo sviluppo tecnologico e occupazionale al fine di scongiurare la morte di un settore che da sempre svolge un fondamentale ruolo a garanzia del pluralismo culturale e informativo del territorio".
Per tutta risposta il Ministro Passera, secondo Giunco, "ha imposto una linea di totale chiusura verso qualsiasi forma di concertazione e condivisione con le associazioni di categoria". In effetti, il suo mandato è stato caratterizzato fin qui da una gestione inaccettabile, che ha causato pesanti ripercussioni sul settore. Ci riferiamo per esempio:
- al moltiplicarsi delle incombenze burocratiche alle quali le imprese televisive sono state sottoposte. Nulla è stato fatto per la semplificazione degli adempimenti amministrativi e per la liberalizzazione del settore;
- al cambiamento in corso delle regole di digitalizzazione che hanno modificato gli scenari di mercato prevedendo disposizioni per le imprese televisive digitalizzate nel 2012 (per es. Sicilia, Puglia, ecc) differenti rispetto a quelle che dovranno rifare lo switch-off in questi giorni e che erano già passate al digitale terrestre entro il 2010 (emittenti del Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Lazio, ecc.);
- alla decisione di procedere alla riassegnazione delle frequenze anche nelle regioni (Piemonte, Veneto, Trentino-Alto Adige e Lazio) dove erano stati dismessi tutti gli impianti operanti sui canali 61-69;
- alla mancata realizzazione di una adeguata campagna di comunicazione nelle regioni oggetto dei prossimi switch-off per avvisare gli utenti che dovranno procedere alla ri-sintonizzazione al fine di evitare la "cancellazione" di una serie di emittenti televisive locali dal televisore;
- alla decisione di non avviare le consultazioni pubbliche con le associazioni di categoria prima di definire le procedure per la riassegnazione delle frequenze;
- all'introduzione, nel bando di riassegnazione delle frequenze, di assurdi obblighi a carico delle emittenti in materia di separazione contabile che doveva essere prevista e comprovata dal bilancio con modalità non previste dal codice civile;
- all'inaccettabile ritardo nell'espletamento dell'iter di liquidazione dei contributi ex L.448/98 per l'anno 2011 e del saldo dei contributi per l'anno 2010.
Per non parlare del bando per i contributi 2012, che per legge avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 gennaio 2012 e non ancora pubblicato.
Il Ministro, a nostro avviso, è anche il principale responsabile della disorganizzazione e dell'inadeguatezza strutturale degli uffici del dipartimento alle comunicazioni (che ha prodotto, per esempio, enormi ritardi sull'erogazione dei contributi alle tv locali e sulla pubblicazione del bando 2012 della L.448/98), il cui funzionamento non può basarsi solo sulla buona volontà di pochi funzionari e dipendenti. È necessario, a nostro avviso, intervenire anche sull'organizzazione degli uffici e sul potenziamento dell'organico.
Non rimane altro che sperare che di tutto questo se ne possa occupare al più presto un nuovo Ministro più competente, attento e rispettoso delle problematiche delle imprese”.
 
Naturalmente le colpe non sono mai di nessuno......

A me risulta che tra le varie associazioni di settore Radio/TV, solo la piccola e "reazionaria" REA abbia a suo tempo presentato ricorso al TAR per l'annullamento in toto del bando.

Le altre 2 grosse associazioni, FRT e AERANTI/CORALLO, invece , oggi non difendono le emittenti associate che si sono trovate fuori dal bando, per conflitto d'interesse con le associate che invece sono in graduatoria.

Alla luce di tutto ciò non sarebbe conveniente per tutti rifare tutto da capo ?

Comunque di TvParma sul sito di Millecanali non se ne parla se non in modo velato nel primo articolo postato.

Sicuramente oltre al ricorso di TvParma, ce ne sono almeno altri 2 dopo la revisione delle graduatorie ed altri che erano già in preparazione dopo la prima stesura.

Ma...perchè nessuno parla mai delle piccole tv ex-comunitarie ?
TvSalso e TelePonte, per esempio, potrebbero condividere un canale senza problemi e lo stesso canale potrebbe essere riassegnato anche nelle provincie limitrofe; ma questo discorso è troppo difficile per i nostri burocrati...!!!????
 
Passera e Monti non si sono occupati minimamente della questione Tv e hanno subito le condizioni di quello che ci stava prima di tenere tutti i suoi uomini al ministero

Quello che è successo ora è solo l'effetto di quello che è stato deciso prima di vendere le frequenze dal 61 al 69 e che erano già state date SOLO alle locali

La "truffa" era già stata pensata all'atto dello switch off..lo schema è stato questo..alle locali diamo un mux per ogni canale che avevano come le nazionali e in questo modo lo switch off è filato liscio e nessuno o quasi ha fatto ricorso al tar..così le nazionali sono partiti con i loro mux e le loro frequenze buone

Adesso li lasciano a spartirsi le briciole..purtroppo le loro associazioni delle tv non hanno capito nulla
 
ma che bravi....

E ora salta fuori che nel settembre scorso la FRT aveva chiesto ai propri associati di proporre ricorsi contro il bando, garantendo il proprio appoggio "ad adiuvandum".

Salvo, 3 giorni dopo, informare le associate che l'associazione non avrebbe più appoggiato i ricorsi, ma ogni emittente si sarebbe dovuta "arrangiare" per conto proprio.

Bello.....!!!!

Non c'è che dire !!!!
 
ik4nzd ha scritto:
E ora salta fuori che nel settembre scorso la FRT aveva chiesto ai propri associati di proporre ricorsi contro il bando, garantendo il proprio appoggio "ad adiuvandum".

Salvo, 3 giorni dopo, informare le associate che l'associazione non avrebbe più appoggiato i ricorsi, ma ogni emittente si sarebbe dovuta "arrangiare" per conto proprio.

Bello.....!!!!

Non c'è che dire !!!!

Ma quelli di Parma.Repubblica.it ci sono o ci fanno?
http://parma.repubblica.it/cronaca/..._l_emittente_18esima_in_graduatoria-49578526/
Nell'articolo del 28.12 sono ancora fermi alla graduatoria ante modifica... Qualcuno li aggiorni :mad: :D

Edit h15:23 ---> L'articolo è stato aggiornato (o corretto, che dir si voglia), ma lo svarione rimane nell'URL.
 
Ultima modifica:
ik4nzd ha scritto:
E ora salta fuori che nel settembre scorso la FRT aveva chiesto ai propri associati di proporre ricorsi contro il bando, garantendo il proprio appoggio "ad adiuvandum".

Salvo, 3 giorni dopo, informare le associate che l'associazione non avrebbe più appoggiato i ricorsi, ma ogni emittente si sarebbe dovuta "arrangiare" per conto proprio.

Bello.....!!!!

Non c'è che dire !!!!

ma una locale o regionale che è associata alla FRT è come un tacchino che si fida di un macellaio nel giorno del ringraziemento :D

Se sto casino lo avessero fatto allo switch off il tutto avrebbe creato notevoli problemi a tutto il passaggio e ci andavano di mezzo anche le nazionali

Il trappolone era già stato deciso allora..ma è scattato solo adesso..sono state le locali e le regionali che non l'avevano capito

Adesso ricorsi o non ricorsi ci sarà solo il gioco a quale "locale" buttare giù..alle nazionali non interessa perchè o loro diritti sono blindati e ai telefonici pure perchè restare accesi oltre il 60 sarà presto solo energia sprecata
 
Ciò però non può giustificare in toto questi ultimi pasticci. Graduatorie assurde. Assegnazioni fatte a casaccio e senza appello. Frequenze riutilizzabili lasciate assurdamente libere. Qui di trappoloni ne vedo ben più di uno; diciamo che forse questo travaglio di fine anno si poteva gestire un pò meglio.
 
cerchiolino ha scritto:
Ciò però non può giustificare in toto questi ultimi pasticci. Graduatorie assurde. Assegnazioni fatte a casaccio e senza appello. Frequenze riutilizzabili lasciate assurdamente libere. Qui di trappoloni ne vedo ben più di uno; diciamo che forse questo travaglio di fine anno si poteva gestire un pò meglio.
Nonostante tutto a noi è andata ancora bene... Pensate se avessero autorizzato un 23 dal Canate, come di fatto hanno fatto in Piemonte dal Giarolo. Per poi provvedere a far spegnere quella emittente, da loro autorizzata, perchè rendeva irricevibile il mux 1 Rai nel pavese, nel lodigiano e nel milanese, praticamente in tutta la Lombardia orientale. Cose da pazzi! E da imputarsi non a malafede, ma ad ignoranza conclamata. A casa devono andare, tutt'al più adatti a pascolare pecore sui colli laziali... Ma sono convinto che anche le pecore ne soffrirebbero....
 
MarcoPR ha scritto:
Secondo le liste di Colorno arriverebbe nella bassa e tu non dovresti essere molto lontano da Colorno.... Mux di VideoBergamo
Oggi sono riuscito a sintonizzarlo... squadrettante... TeleReggio ha trovato pane per i suoi denti... Adesso capisco perche Telecolor gli ha venduto la suola :D :D
 
cerchiolino ha scritto:
Ciò però non può giustificare in toto questi ultimi pasticci. Graduatorie assurde. Assegnazioni fatte a casaccio e senza appello. Frequenze riutilizzabili lasciate assurdamente libere. Qui di trappoloni ne vedo ben più di uno; diciamo che forse questo travaglio di fine anno si poteva gestire un pò meglio.
Le frequenze rimaste libere sono quelle della futura (inutile) asta televisiva...
Potevano darne almeno la metà alle tv locali, tanto se per l' asta ci sarà da pagare chi pagherà per avere frequenze come la 54 e la 55 che resteranno in onda solo per 3 anni?...Tutto ciò è ridicolo....
 
pierre47 ha scritto:
Nonostante tutto a noi è andata ancora bene... Pensate se avessero autorizzato un 23 dal Canate, come di fatto hanno fatto in Piemonte dal Giarolo. Per poi provvedere a far spegnere quella emittente, da loro autorizzata, perchè rendeva irricevibile il mux 1 Rai nel pavese, nel lodigiano e nel milanese, praticamente in tutta la Lombardia orientale. Cose da pazzi! E da imputarsi non a malafede, ma ad ignoranza conclamata. A casa devono andare, tutt'al più adatti a pascolare pecore sui colli laziali... Ma sono convinto che anche le pecore ne soffrirebbero....

Invece a noi che vediamo solo il Canate com'è andata? Di botto abbiamo perso 4/5 regionali e non sembra torneranno mai più, visto che ormai hanno acceso Genesio o S.Lucia per evitare disturbi con la Lombardia....
 
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