Cosa ha causato la scomparsa dell' Airbus A330,volo Af 447 ?

Nighteagle

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Il mistero si infittisce, dopo che i rottami trovati non sono quelli dell'aereo....

Depressurizzazione improvvisa? Esplosione in volo?

Quale è il vostro parere?

In dichiarazioni rese in Brasile alla tv Globo da piloti, meteorologi ed esperti sembra che l'Airbus si sia infilato a 860 km orari in una gigantesca tempesta, in un nembo alto 18 chilometri, che non ha lasciato scampo. L'aereo, dicono gli esperti potrebbe aver ceduto all'impatto a 1.000 km orari, considerando anche il vento contrario di 10 km/h, di grossi chicchi di grandine. Un pilota spagnolo che volava non lontano ha riferito sul quotidiano spagnolo El Mundo di aver visto "in lontananza un forte e intenso lampo di luce bianca".

Tuttavia le nuove informazioni sulla velocità ridotta dell' aereo lasciano spazio a diverse speculazioni: "Se il Bea emette una raccomandazione, significa che sanno ciò che è accaduto e hanno l'obbligo di pubblicarlo per evitare il ripetersi di simili incidenti", ha dichiarato Jean Serrat, ex pilota più volte intervistato dai media francesi in questi giorni. "La prima cosa che si deve fare quando ci si imbatte in una turbolenza è ridurre la velocità per attenuare gli effetti, ma se il rallentamento è eccessivo, l'aereo cede", ha sottolineato Serrat. La Bea smentisce tuttavia di possedere informazioni esaustive circa l'accaduto, dichiarando che "in caso d'incidente, è normale che venga pubblicata una raccomandazione mentre è in corso l'inchiesta".
Il governatore dello stato di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, che accusa Airbus e Air France di essere in parte responsabili: "Non si è trattato di una tragedia naturale", ha detto Cabral. "Non c'é altra spiegazione che un problema tecnico molto, molto grave".

Si, ma quale?

L'Airbus , scomparso lunedì scorso sull'Atlantico con 228 persone a bordo, aveva inviato in totale 24 messaggi automatici di anomalie durante l'ultima parte del suo volo: lo ha detto oggi, in una conferenza stampa a Le Bourget (Parigi), il direttore dell'Ufficio inchieste e analisi sull'incidente (BEA), Paul-Louis Arslanian.

I messaggi di anomalie sono stati inviati in meno di cinque minuti, fra le 2.10 e le 2.14 dall'aereo. L'ultimo messaggio contenente la posizione di volo era delle 2.10. Uno di questi messaggi riguardava il sistema di pilota automatico. I messaggi di avaria automatici di un aereo vengono inviati - ha sottolineato Arslanian - anche quando un sistema è stato bloccato "volontariamente" dai piloti.

Arslanian ha aggiunto che non c'è alcuna garanzia che il trasmettitore delle scatole nere dell'apparecchio sia sempre attaccato ai registratori di parametri del volo AF 447: "Può essersi staccato".

Strano, io pensavo che le scatole nere fossero assolutamente affidabili e indistruttibili.
Comunque sarà molto difficile recuperarle, nell'area del disastro la profondità dell'oceano è 5000 metri e più,e il fondo è montagnoso, anche se la Francia ha inviato nella zona un sommergibile nucleare.

Nella stessa conferenza stampa, il vicedirettore generale di Meteo France Alain Ratier ha spiegato che "Nulla indica" che il volo Air France 447 Rio-Parigi, disperso lunedì scorso sull'Atlantico, abbia incontrato sulla sua rotta "una massa temporalesca di eccezionale intensità " per il mese di giugno.

Meteo France ha notato la presenza di un "cumulonembo potente" (una nube a sviluppo verticale), che tuttavia "era già in fase di decrescita" prima che l'aereo raggiungesse la zona prevista per il suo passaggio. Ma - queste le conclusioni dell'ente meteorologico francese -"non si può affermare il carattere eccezionale" delle condizioni meteo nella zona. Anzi, ha aggiunto il vicedirettore, l'attività temporalesca sulle coste africane, ad esempio, era in quel momento decisamente più accentuata.

Indubbiamente, un mistero di difficile soluzione, sono valide tutte le ipotesi....
 
Ultima modifica:
l'airbus non la racconta bene............ 10 gg prima un airbus gemello della compagnia TAM MIAMI SAO PAULO ha perso altitudine ,piu' di 10 persone in ospedale... senza contare lo stato di PAURA e shoc subito dai viaggiatori.....

e sapete da dove ho saputo la notizia ?????? in tv italiana niente e neppure nei giornali online italiani ma proprio dalla globo e da rederecord sul satellite....... questo doveva gia' far mettere a terra gli airbus in questione....... dato che a stento i piloti sono stati in grado di riprendere la situazione in mano dato che i controlli dei computer quasi li ammazzava.............

ripeto ssono miliardi di euro in gioco ..non la raccontano bene................

proprio ieri sera parlavano della locked martin che sapeva che i portelloni di carico di una serie di DC.. era a rischio eppure hanno fatto volare gli aerei e non hanno parlato PER SOLDI............ troppi da spendere per correggere il difetto e nel frattempo aerei a terra e non se ne sarebbe venduto nessuno........

la pelle di 228 persono valgono poco per questi signori ........e voglio chiamarli signori................
 
Scandaloso
Invece ,mentre qui in Italia i giornali si dedicavano al gossip della più infima lega,omettevano di dare notizie così importanti
:eusa_wall:
giornali comprati e/o venduti
 
Verissimo Lucamax. Io sono oltremodo preoccupato perché il 28 prenderò un airbus 330 della Qantas. :(
 
cominciano ad ammettere qualcosa..... ma confidavano che non sarebbe successo nulla..............come dicevo avevano gia' avuto un ALLARME FORTE del problema l'aereo della compagnia TAm si sono salvati solo perche' sono riusciti a controllare l'aereo che non era sotto tempesta.......

l'autorità francese che sta indagando sull'incidente, ha annunciato a sorpresa che il velivolo precipitato (un Airbus 330) aveva inviato ben 24 messaggi automatici per annunciare alle stazioni a terra l'esistenza di problemi tecnici. Un errore nei movimenti «del timone di direzione»: è il contenuto di uno dei messaggi lanciati. Ora è chiaro che vari sistemi di controllo del velivolo erano andati in tilt e si suppone che i piloti non avessero in pugno la situazione proprio a causa dei dati sballati, forniti loro dalla strumentazione di bordo.
Si apprende intanto che la compagnia Air France ha ricevuto, come tutte le società consorelle proprietarie di A-330, un messaggio del costruttore aeronautico Airbus, che raccomandava modifiche sulla strumentazione destinata al controllo della velocità. L’esperienza di volo del bimotore A-330 ha infatti mostrato la possibilità di trasmissione al pilota di dati errati in condizioni di gravi perturbazioni meteorologiche.
La compagnia Air France ha avviato un programma per il cambiamento delle apparecchiature in questione su tutti i propri Airbus 330, ma pare che quello dell’incidente non fosse ancora stato opportunamente modificato sulla base delle indicazioni del costruttore.
Stefan Schaffrath, portavoce di Airbus, dice che «su tutti gli aerei ci sono modifiche da apportare in continuazione». Il problema è che - se il possibile difetto alla strumentazione di bordo aveva un legame col volo in mezzo alle tempeste - gli aerei destinati alla rotta col Sudamerica avrebbero presumibilmente dovuto essere oggetto di particolari cautele. Un portavoce di Air France ha detto di non essere in grado di precisare ufficialmente se l'Airbus della tragedia fosse stato o no modificato in base ai suggerimenti della società costruttrice, ma vari media francesi sono persuasi che tali cambiamenti non fossero ancora stati effettuati sul velivolo in questione. Basta questo a spiegare l'incidente? Certamente no. La convinzione degli inquirenti è quella di trovarsi di fronte a una spirale infernale di problemi tecnici di circostanze atmosferiche e anche di errori umani.
fonte ilgiornali.it
 
alex86 ha scritto:
Verissimo Lucamax. Io sono oltremodo preoccupato perché il 28 prenderò un airbus 330 della Qantas. :(
vola tranquillo la compagnia aveva avuto gia' problemi e' ha provveduto almeno nei limiti possibili

http://www.passionevolo.com/cat/compagnie-aeree/qantas/

La compagnia australiana Quantas ha aperto una procedura emergency guidelines (linee guida di emergenza) diretta a tutti gli operatori mondiali del Airbus A330-300 dopo che un volo dello scorso 7 Ottobre diretto da Singapore a Perth ha compiuto una correzione verticale improvvisa imposta dal pilota automatico che è risultata nel ferimento di 40 delle 365 persone a bordo. Nel giro di 20 secondi l’aeroplano è salito improvvisamente di 100 metri per picchiare poi di 200, prima che l’equipaggio riprendesse il controllo manuale del velivolo.
Le verifiche preliminari sembrano indicare che il problema sia imputabile ad un malfunzionamento del sistema inerziale del ADIRU numero 1 (Air Data Inertial Reference Unit) risulato in una disconnessione del pilota automatico.
L’unità avrebbe inviato informazioni errate ai 3 computer di bordo del Airbus causando falsi allarmi di stallo e di eccesso di velocità e le conseguenti correzioni automatiche.
Il pilota ha in seguito fatto atterrare l’A330 manualmente con l’aiuto dei controllori aerei di Manila, dove i 346 passeggeri ed i 19 membri
 
andresa ha scritto:
ha compiuto una correzione verticale improvvisa imposta dal pilota automatico che è risultata nel ferimento di 40 delle 365 persone a bordo. Nel giro di 20 secondi l’aeroplano è salito improvvisamente di 100 metri per picchiare poi di 200
Ieri sera ho parlato con un amico, (controllore di volo all'aeroporto di Ciampino ed ex pilota di caccia) mi ha spiegato in pratica quello detto sopra, con una variante disastrosa :evil5: in pratica è sceso giù in picchiata fino in fondo al mare :eusa_wall:
 
lanzone ha scritto:
Ieri sera ho parlato con un amico, (controllore di volo all'aeroporto di Ciampino ed ex pilota di caccia) mi ha spiegato in pratica quello detto sopra, con una variante disastrosa :evil5: in pratica è sceso giù in picchiata fino in fondo al mare :eusa_wall:

L'esplosione in volo, il lampo di luce visto da un pilota
di un altro aereo, tutte supposizioni :eusa_think:
Boh!! :sad:
 
Interessante articolo di Gabriele romagnoli su repubblica:

"""Hanno trovato due corpi, un sedile azzurro, una valigia di cuoio, uno zaino contenente i biglietti con partenza Rio e destinazione Ignoto, ma non ancora una spiegazione. Che cosa è successo al volo AF 447? Che cosa ci insegna il suo tragitto dalla città brasiliana al nulla? Per rispondere proviamo a ripercorrerlo.

L'aereo lascia la pista in condizioni apparentemente normali. Trasporta il consueto carico di vite umane, compresi gli inevitabili passeggeri che non avrebbero dovuto esserci e invece ci sono, al posto di altri che hanno perduto l'aereo e conservato la vita per uno scarto di quel concetto esposto sui tabelloni degli aeroporti sudamericani, laddove alla voce destinazione compare "destino". Niente fa ritenere che sarà un viaggio tempestoso: come si verificherà poi, le condizioni meteorologiche sulla rotta non saranno fuori dalla norma. Le hostess si affannano a eseguire la danza rituale delle istruzioni in caso di incidente. In centinaia di voli effettuati non le ho mai ascoltate una volta. Una voce dentro di me diceva: "Un giorno rimpiangerai questa distrazione".

Ora so per certo che non sarà così: che tutta quella pantomima di giubbotti da gonfiare e maschere da indossare è solo una recita per far credere che esista una seconda possibilità, che chi cade possa risorgere. AF 447 cancella le illusioni. Sul fiume Hudson puoi posarti, sull'oceano solo schiantarti. È una legge: più sali e più ti fai male cadendo. Il giubbotto salvagente è un cerotto mentale, che tuttavia i passeggeri si applicano al decollo. Superato quello, tirano un sospiro di sollievo.

AF 447 abbatte un altro luogo comune: che decollo e atterraggio siano i veri momenti problematici. In mezzo, nulla o quasi può accadere. Salvo che, scopriamo, può accadere tutto. Due giorni fa un noto regista che aveva appena imparato a dominare la paura del volo mi diceva preoccupato: "Credevo di avere il quadro completo delle iatture, guardavo perfino fuori dal finestrino per assicurarmi che non ci fossero papere impazzite che s'infilavano nei motori. Poi mi rasserenavo. Qui son venute fuori altre decine di possibili problemi che non conoscevo".

Finito questo articolo andrò a cena da un cuoco in partenza per New York: ha voluto salutare tutti gli amici in caso di disgrazia. AF 447 ha aumentato in modo esponenziale il timore di quel che può accadere in volo. Attenzione: di quel che può accadere, non di quel che accadrà. L'aereo rimane più sicuro di altri mezzi di trasporto, è noto, ma quel che ci spaventa è l'ignoto e quel volo ne ha aperto la porta. È lì che è andato a finire?

Come? Che cosa è successo sopra l'oceano? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai. Quel che sappiamo ora è un sacco di cose che non sapevamo prima. Un elenco di possibili cause fatali. Un fulmine? Può bastare un fulmine a far esplodere una fusoliera? Dio o chi per lui gioca ai videogame? Si può precipitare per eccesso di velocità? O per velocità eccessivamente ridotta? Dobbiamo preoccuparci per la presenza di "cumulonembi particolarmente potenti, benché in fase decrescente"? Il pilota automatico può entrare in sciopero come un qualsiasi comandante affiliato a una delle sigle che non hanno firmato l'accordo Cai? Le scatole nere (l'ultimo feticcio che ci era rimasto sulla strada sbarrata che porta a una qualunque verità) possono staccarsi come ventose male attaccate al parabrezza? Con tutti i controlli di sicurezza negli aeroporti, le scarpe e le cinture nell'apposita vaschetta, i personal computer estratti dalla sacca e separatamente passati ai raggi X, è ancora ipotizzabile una bomba a bordo? Da parte di chi? Non necessariamente barbudos col corano? Anche indipendentisti corsi in vacanza di fine stagione a Ipanema?

Ma soprattutto sappiamo che le presunte autorità non sono affatto autorevoli. Che davanti al disastro additano il primo colpevole. Se non regge, avanti un altro. Al limite, avanti tutti: 24 anomalie segnalate in 5 minuti, tutte possibili. Possibili? AF 447 era un aereo o un discorso di George W. Bush? Si cerca di sdrammatizzare per limitare la fatica di camminare perennemente sul filo dello sdegno. Quando affondò il traghetto Moby Prince l'allora ministro della Marina mercantile Carlo Vizzini si presentò a Livorno e disse che era stata colpa della nebbia e che i soccorsi erano arrivati subito. Poi si scoprì che il cielo era terso e un sopravvissuto aveva atteso quasi un'ora sul ponte in fiamme. Ma quello era un ministro del psdi, un accidente della storia di cui conserviamo più onta che memoria.

Qui vediamo arrivare distinti esperti aeronautici, dirigenti della compagnia aerea che ha un piede e presto due in quella italiana e che la latitanza di Fiumicino e Malpensa ci costringe a prendere per tre voli intercontinantali su quattro. Come dei Vizzini qualsiasi li sentiamo dire: "Pioveva", "Anzi no", "Escludiamo la bomba", "Ma non del tutto". E dov'è finito, al netto di due corpi, un sedile e due bagagli, AF 447? Che cosa lo ha fatto sparire dai radar e dalla logica? Fino al ritrovamento di ieri sera abbiamo sperato. In che cosa? In quel che si ammette quando tutte le argomentazioni ammissibili sono cadute, la scienza fa l'occhiolino a una forma laica di fede e noi cerchiamo, riuscendoci, di sentirci meno soli.

Terminato di scrivere l'equazione che sta alla base della teoria della relatività Einstein depose la penna e sorrise. Non aggiunse altro, ma aveva aperto una porta. Oltre la soglia c'era il multiverso, l'insieme di universi paralleli a quello nel quale ci troviamo, potenzialmente infiniti, talora interagenti. Quella soglia è stata spesso varcata: da Alice attraversando uno specchio, dai ragazzini della saga di Narnja entrando in un armadio, dai personaggi di Borges, dalla frustrazione del Candido di Voltaire ("Se questo è il migliore dei mondi possibili, allora dove sono gli altri?").

Nel curioso film "Donnie Darko" il viaggio nel multiverso comincia con la caduta di parti di aereo su una casa nel cuore dell'America. Scartate le 24 anomalie simultanee, la "nebbia di Vizzini", i terroristi corsi, il "potente cumulonembo" e volendosi dare una spiegazione consolatoria, questa, sentite le altre, era diventata non meno plausibile. Perché no? Si è aperta una finestra spazio-temporale e AF 447 ci si è infilato dentro. Se gli universi paralleli sono infiniti c'è questo in cui l'Airbus scompare nel nulla, ce n'è uno per ogni anomalia e ce n'è uno dove continua a volare, il comandante è saldo alla cloche, il pilota automatico squittisce segnalando a regolari intervalli la sua efficienza, il cielo è limpido, le hostess distribuiscono bevande e rassicurazioni: "In caso di turbolenza, allacciate le cinture e slacciate la logica. Andrà tutto bene, abbiamo infinite possibilità".

Ma quei ritrovamenti a 900 chilometri dall'arcipelago Fernando de Noronha ci costringono a un altro brusco atterraggio. O i corpi ritrovati appartengono agli unici due passeggeri scettici a bordo, per i quali la finestra si è chiusa, o siamo tutti condannati a restare in questo universo, unico e largamente imperfetto, dove qualsiasi cosa può accadere senza che nessuno ce ne dia conto, i governanti mentono sapendo di farlo, gli esperti sparano nel mucchio delle evenienze sperando di azzeccare quella giusta, le scatole della verità sono vuote e chiunque ci dica che esiste una via d'uscita è solo una signorina soave, ma soprattutto pagata per farlo. """"
 
E' ormai chiaro che le compagnie aeree cerchino di insabbiare sempre e comunque la verità sugli incidenti aerei
Ho un po' la sensazione che non impazziscano dalla voglia di ritrovare le scatole nere,in questo come in tanti altri casi
Ricordiamoci che ci sono all'orizzonte,risarcimento milionari alle famiglie dei morti,e le assicurazioni giocano sicuramente un ruolo importante in queste vicende
E' meglio lasciare tutto nel mistero,piuttosto che ammettere l'errore umano e /o meccanico e/o informatico
 
lucamax ha scritto:
Scandaloso
Invece ,mentre qui in Italia i giornali si dedicavano al gossip della più infima lega,omettevano di dare notizie così importanti
:eusa_wall:
giornali comprati e/o venduti

Dal poco che visto in TV mi è sembrato che la notizia sia stata velocemente declassata e non a caso.

Innanzitutto sono morti 10 italiani:crybaby2: , non c'è stato un accenno di lutto nemmeno per la parata del 2 giugno (che però è stata sobria per "risparmiare Euro per i terremotati" che in clima pre elettorale rende di più:doubt: ) mentre il rispetto dei morti probabilmente no:sad: .

Non riesco veramente a capire questo atteggiamento di giornalisti e istiruzioni verso i nostri 10 connazionali:eusa_think: :sad:.

Nei tiggì è stata velocemente declassata a notizia di 3° - 4° titolo per poi essere quasi completamente dimenticata (ricordo che quando è caduto il jet della TWA seguito da Swiss sono andati avanti per un mese - e non c'erano italiani).

Per Alex 86: Dustin Hoffman in Rain Man diceva che "Quantas non è mai caduta" :D .... comunque una grattatina ai gioielli non guasta mai :lol: :lol: ...... e non solo dovendo prendere un aereo.
Buon viaggio e buon divertimento:D :D

Ciaoooo;)
 
lucamax ha scritto:
E' ormai chiaro che le compagnie aeree cerchino di insabbiare sempre e comunque la verità sugli incidenti aerei
Ho un po' la sensazione che non impazziscano dalla voglia di ritrovare le scatole nere,in questo come in tanti altri casi
Ricordiamoci che ci sono all'orizzonte,risarcimento milionari alle famiglie dei morti,e le assicurazioni giocano sicuramente un ruolo importante in queste vicende
E' meglio lasciare tutto nel mistero,piuttosto che ammettere l'errore umano e /o meccanico e/o informatico

qua non ce' in gioco solo il risarcimento miliardario.......AIRBUS sapeva dei problemi ai computer's di bordo......... significa mettere a terra tutti gli aerei con quei sistei ...cioe' tutti.............. sai che danni alle compagnie in questo momento di maggior traffico ????????

airbus non consegnerebbe piu' un solo aereo finche non avrai testato dinuovo tutto....e come la mettiam ocol nuovissimo mostro di AIRBUS..... non entrerebbe in circuito..............

altro che milioni di risarcimenti.............

MILIARDI DI MILIARDI DI EURO in un momento di crisi profonda... tutto a favore di delle compagnie avversarie.............
 
Nighteagle ha scritto:
Quale è il vostro parere?
Questa tua domanda mi lascia perplesso..
Cioé, davvero chiedi il parere a noi poveri ignoranti? E a che pro? A dare un pareri basandosi sul nulla, si può solo scrivere un papiro d'immondizia e basta. E pure avendo dati certi, per noi comuni mortali sarebbero leggibili e comprensibili come l'etrusco..
Per carità, ognuno di noi può avere un parere, ma che valore può avere sapendo che sono idee che lasciano il tempo che trovano?

L'unica cosa che posso consigliare, è di lasciar perdere l'immondizia nostrana (repubblica, corriere, etc), sempre troppo portata verso il sensazionalismo. Sulla vicenda, la mia unica fonte resta Le Monde, l'unico organo d'informazione misurato ed equilibrato.
 
Violator ha scritto:
Questa tua domanda mi lascia perplesso..
Cioé, davvero chiedi il parere a noi poveri ignoranti? E a che pro? A dare un pareri basandosi sul nulla, si può solo scrivere un papiro d'immondizia e basta. E pure avendo dati certi, per noi comuni mortali sarebbero leggibili e comprensibili come l'etrusco..
Per carità, ognuno di noi può avere un parere, ma che valore può avere sapendo che sono idee che lasciano il tempo che trovano?

L'unica cosa che posso consigliare, è di lasciar perdere l'immondizia nostrana (repubblica, corriere, etc), sempre troppo portata verso il sensazionalismo. Sulla vicenda, la mia unica fonte resta Le Monde, l'unico organo d'informazione misurato ed equilibrato.
l'etrusco e' una delle lingue ancora non traducibile.........:icon_rolleyes:

cavolo un amico mio secondo pilota per l'airone e' entrato sul sito meteo specifico per i piloti..... altro che etrusco.... era marziano.........:5eek:
 
andresa ha scritto:
l'etrusco e' una delle lingue ancora non traducibile.........:icon_rolleyes:
Secondo te,
avevo scelto l'esempio a caso ;) ? A prescindere da tutto, non è mia intenzione fa polemica, ma ogni "parere" qui espresso dubito possa avere una qualche valenza e ancor meno autorevolezza.

Se gli esperti brancolano nel buoi (o quasi), noi poveri mortali possiamo solo sperare che qualcuno alla fine trovi una spiegazione convincente in assenza delle scatole nere.
Ma proporre teorie non ha alcun senso secondo il mio modestissimo parere, tanto al più possono essere teorie campate in aria.
 
Violator ha scritto:
Questa tua domanda mi lascia perplesso..
Cioé, davvero chiedi il parere a noi poveri ignoranti? E a che pro? A dare un pareri basandosi sul nulla, si può solo scrivere un papiro d'immondizia e basta. E pure avendo dati certi, per noi comuni mortali sarebbero leggibili e comprensibili come l'etrusco..
Per carità, ognuno di noi può avere un parere, ma che valore può avere sapendo che sono idee che lasciano il tempo che trovano?

L'unica cosa che posso consigliare, è di lasciar perdere l'immondizia nostrana (repubblica, corriere, etc), sempre troppo portata verso il sensazionalismo. Sulla vicenda, la mia unica fonte resta Le Monde, l'unico organo d'informazione misurato ed equilibrato.
Magari fra tanti utenti ci può anche essere qualche pilota di aerei,esperto di cose d'aviazione, addetto ai lavori, professore di ingegneria aeronautica, ecc.
E comunque anche le riflessioni di noi comuni mortali, ma pur sempre persone intelligenti, possono essere utili, possono dare un piccolo contributo di idee, documentandosi anche sul web, su un mistero tuttora irrisolto , e chi sa se si saprà mai come è andata realmente...:icon_rolleyes:
 
Nighteagle ha scritto:
Magari fra tanti utenti ci può anche essere qualche pilota di aerei,esperto di cose d'aviazione, addetto ai lavori, professore di ingegneria aeronautica, ecc.
E comunque anche le riflessioni di noi comuni mortali, ma pur sempre persone intelligenti, possono essere utili, possono dare un piccolo contributo di idee, documentandosi anche sul web, su un mistero tuttora irrisolto , e chi sa se si saprà mai come è andata realmente...:icon_rolleyes:

quoto in toto :evil5:
 
Quasi certamente una manovra errata, causata da segnalazioni errate.
Non credo alla velocità troppo bassa perchè uno stallo avrebbe dato il tempo di lanciare messaggi da parte dei piloti.


http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article6446268.ece

On a British web forum for pilots, one contributor wrote: “Have any of you hand-flown an Airbus (or other aircraft heavy with fuel) at those flight levels even in smooth air? You are fighting to stay within the flying envelope . . . small margin for error on a good day, let alone a dark and stormy night.
“Take a jet aircraft and put it high, heavy, and run it through rough enough air and the laws of aerodynamics are waiting.”
In those laws, speed is a crucial factor. The thinner the air, the more speed needed for the wings to maintain their lift. Too slow: you stall.
At the same time, the faster the air passes over the wing, the more the centre of lift moves backwards, pushing the nose of the plane down. Too fast: you nosedive.
At high altitude the gap between those two critical speeds gets narrower and narrower. That’s coffin corner - and that was one of the crises facing the crew of AF447 as the plane plunged through the thunderheads in the early hours of last Monday.
It is now clear the crew, as they fought to stay airborne, no longer knew how fast their plane was travelling. According to Airbus and the accident investigators, the pilots’ instruments were giving “inconsistent” readings of the plane’s speed.
Did the crew or computer mistakenly think there was a danger of stalling? Did they power up, tipping the plane out of control and tearing it apart in the turbulence? Or did a violent updraft simply drive them too close to coffin corner?
Though no one yet knows for sure what destroyed the plane, investigators are concerned that it was not caused, as first suggested, by a lightning strike or a bomb or a meteorite. Instead they fear it was a fatal collision of high technology and the brute force of nature.
 
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