Cosa manca al dtt per sfondare?

Premesso che si è parlato da parte di molti (ministri inclusi) di interattività , mostrando però di non senza sapere cosa vuol dire.
...magari qualcuno s'immagina che l'antenna TV (ricevente) trasmetta dati quando si premono i pulsanti del telecomando del decoder.:badgrin:
Per fornire servizi DAVVERO interattivi, ovvero che rispondano alle interrogazioni del singolo "mario rossi" per ciò che lo riguarda personalmente, o gli si attiva un canale di ritorno verso il fornitore (es. la PA) tramite modem (telefono, internet, cellulare, tamburo, nacchere, etc), oppure è un fatto che il cittadino non invia e non riceva un bel nulla.:evil5:
Al massimo, il sig Rossi "estrae", in modo più o meno sicuro e limitato, da un flusso di dati tramesso (comunque, attraverso il canale TV) in modalità broadcast (cioè a diffusione circolare, non solo per il sig rossi) alcune informazioni, nè più nè meno, di quanto accade, in forma di solo testo, con il preistorico televideo.
A parte il fatto che nell'acronimo DTT non c'è traccia di questi fantomatici servizi delle PA, il DTT nasce per la TV...
Ammesso e non concesso, dove sono (e chi può fruire) di servizi "accessori & interattivi" della PA, quelli che darebbero impulso alla diffusione del DTT?
:eusa_think:
 
stefio ha scritto:
Mi spiego. Il legislatore "doveva" attuare quella scelta non solo perchè quel tipo di decoder serviva per i servizi che tu dici, ma principalmente perchè solo quei decoder possono dare la possibilità alla P.A. di fornire servizi ai cittadini attraverso partnership con broadcaster Nazionali e locali
Lo scopo ufficialmente era questo, servire dei servizi al cittadino attraversola televisione. I problemi sono stati due, il primo èche nell' epoca di internet, le applicazioni interattive sono meno performanti, meno pratiche e meno complete e poi il riscontro con il pubblico è stato assolutamente fallimentare.
 
il riscontro con il pubblico è stato assolutamente fallimentare

scusa ma io non ho visto nessuna emittente fare prove di questi servizi come fai a dire questo?

Mi ricordo che nel Napoletano sul mux di Canale 8 quando salì al potere il governo prodi c'era un canale con le bande colorate verticali con una scritta che usciva sul banner del decoder , c'era nel nome la parola INPS , canale che appena Gentiloni parlo di switch off ritardato scomparve.:mad:

Ma a parte questo nulla!!! Sempre chè non voglia considerare tale RaiUtile che era un canale di informazione della P.A.;)
 
Nella conferenza sul dtt tenutasi a Torino si disse chiaramente che il riscontro con il pubblico è stato praticamente assente, in pratica quelle amministrazioni locali che hanno usato alcuni mux locali per sperimentare qualche applicazione, non hanno avuto un risultato apprezzabile in termini di interesse da parte dei cittadni. Ecco in base a cosa ho scritto che è stato un fallimento.

P.s. Il file pdf dell' incontro è scarcabile dal sito DGTVi, lì se ne parla.
 
non per dire l'avevo detto ma l'mhp è servito solo a mettere una foglia di fico all'incentivo dato solo ai decoder che avevano un lettore di tessere ...in questo modo si sono distribuiti rapidamente un buon numero di decoder sufficenti a lanciare le offerte pay...poi si sapeva che gli incentivi avrebbero avuto problemi ma intanto i docoder sono stati distribuiti e indietro non si torna

Come la norma transitoria sulla chiusura ai nuovi operatori nel trading delle frequenze....intanto "io" compro poi anche se mi cassi la norma dopo serve a poco.............
 
Non dimenticate anche che se uno vuole trasmettere un'applicazione deve pagare le licenze MHP.

Se non sbaglio è stato proprio un'utente di questo forum che aveva lavorato per queste applicazioni, a dire che uno dei motivi per i quali le amministrazioni locali non s'impegnano su questo campo è anche dovuto al costo di tale licenze.
 
Non è solo una questione di licenze (osservazione giusta del resto), c'è da tenere in considerazione anche il fatto che progettare e implementare un' applicazione interattiva (quindi un vero e proprio programma) ha un costo, che sovente per molte amministrazioni non è sostenibile e non è nemmeno molto sensato investire denaro, visto il ridotto bacino d' utenza e quindi la scarsa utilità. Per non parlare poi dei limiti tecnici, tipo lentezza delle applicazioni, difficoltà nel garantire il canale di ritorno ecc.
 
Figurati! Era un tuo lecito diritto chiedere su cosa si basassero le affermazioni che avevo fatto! :)
 
non ci voleva un genio per capire che l'mhp era una ciofeca colossale..senza speranza di successo

Per i servizi ai cittadini basta vedere quanto è successo per le banche PC che è il mezzo migliore e in alternativa cellulare per l'accesso mobile e di chi pc non lo usa
 
pare che una bella spintarella al dtt stia arivando dal ministero entro settembre.:D
 
E se non si spegnesse mai l'analogico?

Ciao a tutti,
esporrò una posizione un po' fuori dal coro e forse provocatoria.

A mio modo di vedere chi è davvero appassionato di televisione oggi ha tutti gli strumenti per avere il meglio, a cominciare dal satellite, dove ci sono centinaia di canali e cominciano ad esserci ottimi canali in alta definizione, per arrivare alla IP-TV che con il progressivo aumentare della banda potrebbero arrivare presti a livelli di alta qualità.

E' giusto che per soddisfare una minoranza di appassionati (tra cui io) il resto del paese si debba caricare i costi economici di un'operazione mastodontica di switch-over di ogni singolo singolo televisore italiano e persino gli associati disagi e costi psicologici?

Non potrebbe essere più sensato che il digitale terrestre si affermi semplicemente nel mercato, con i tempi che ci vorranno?
E che l'analogico permanga finché non ci sia stato un turnover totale dei televisori e tutti gli italiani abbiano televisori con tuner digitale integrato, cioè per almeno altri 20-30 anni.
Le tv cominceranno ad un certo punto spontaneamente ad abbandonare l'analogico quando riterranno che non ci sia più pubblico per esso.
Lo switch-off avverrà come sta avvenendo sul satellite, quando di tanto in tanto una tv cessa la diffusione analogica. Malgrado questo ci sono ancora tante tv analogiche, specie su Astra, e probabilmente tra 10 anni le troveremo ancora.

E' chiaro che molti di noi sarebbero felici di uno switch-off dell'analogico terrestre immediato liberasse le frequenze, obbligando tutti a passare al DTT.
E magari 2-3 anni noi dopo chiederemmo di spegnere il DTT MPEG-2, buttare via tutto e passare tutti all'MPEG-4.
E così via non appena uscirà un altro standard migliore ancora incompatibile con i precedenti.
Il fatto è che la maggior parte del paese ha gusti tecnologici molto meno raffinati dei nostri ed allora ha davvero senso obbligare tutto il paese a spendere un mare di soldi solo perché noi su queste cose ci sguazziamo?

Il percorso che io immagino è quindi quello di una convivenza di lungo termine tra analogico e digitale. Mediaset, RAI e gli altri operatori potrebbero comprarsi nel tempo qualche altra frequenza e nel tempo la banda per il digitale aumenterebbe mentre quella dell'analogico continuerebbe a restringersi.
Già adesso se considero la situazione qui a Pisa (Monte Serra), si vedono tutti i mux nazionali e ci sarebbe tranquillamente spazio già oggi anche per fare altri mux (ad esempio Mediaset ha un paio di canali analogici doppi, mentre la RAI teoricamente avrebbe il canale delle forze armate USA che ha smesso di trasmettere da temo).

Peraltro secondo me la maggiore attenzione non dovrebbe essere tanto sulla nascita di nuovi canali, quanto piuttosto sul trasmettere meglio quelli che ci sono.
Non c'è spazio in termini di mercato per nuovi canali nazionali in chiaro di qualche significatività. Teniamo presente che in Italia due soli canali (RAI 1 e Canale 5) raccolgono il 60% dello share terrestre e sei canali il 90%.
Con l'eccezione probabilmente di RaiSportPiù (e forse di Rai Gulp) tutti gli altri canali RAI sul sat sono permanentemente a spettatori zero, come sicuramente sono a spettatori zero Class News o Coming Soon.
Mi chiedo che senso ha zeppare i mux di canali che nessuno guarderà mai.

Io riterrei più sensato che la RAI si limitasse a pochi canali (in linea di massima i tre storici + RaiSportPiù) e li trasmettesse bene, possibilmente in doppia versione (16:9 normale e 16:9 HD).
Tra l'altro puntare sul 16:9 e sull'HD che ormai sono standard su sempre più televisori, servirebbe a "differenziare" il digitale dall'analogico consolidandogli pian piano un mercato.

Penso in ogni caso che il passaggio al tuner integrato sia fondamentale, in quanto la maggior parte delle persone trova molto fastidioso passare da ricevitori esterni e dover smanettare con più telecomandi.
Ugualmente serve che il tuner sia integrato anche su VCR/DVD-recorder perché è un'aspettativa legittima di molti poter vedere un canale e registrarne un altro come è stato sempre fatto.

Ciao,
Kikuyu
 
vero ma ....

Il tuo ragionamento sarebbe condivisibile se non fosse che :

1 ) - Questa decisione di lasciare l'analogico per il digitale è una direttiva (cioè legge) dell'UE tant'è che sempre lei ha fissato il termine massimo per lo switch off al 2012 , da rispettare se non si vuole pagare una multa (ho sbagliato anch'io :D :D si deve dire se non vogliamo perdere fondi UE perchè è questo il modo di multare in europa);

2 ) - Il fatto che tu a Pisa ricevendo tutti i Mux attualmente disponibili ( BEATO TE !!! :crybaby2: ) ritieni che c'è già ora la possibilità di accendere nuovi mux, non significa che sia così in tutta Italia. In Campania non lo è di certo. :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:

Una domanda dalle tue parti quante emittenti tv ci sono ???

3 ) - Se fosse stato lasciata libertà di scegliere alle emittenti se e quando passare al DTT ... non credo che l'avrebbero fatto neanche fra 100 anni. ;)
 
stefio ha scritto:
Il tuo ragionamento sarebbe condivisibile se non fosse che :

1 ) - Questa decisione di lasciare l'analogico per il digitale è una direttiva (cioè legge) dell'UE tant'è che sempre lei ha fissato il termine massimo per lo switch off al 2012 , da rispettare se non si vuole pagare una multa (ho sbagliato anch'io :D :D si deve dire se non vogliamo perdere fondi UE perchè è questo il modo di multare in europa);
Ciao,
ne prendo atto ma trovo personalmente poco utile che una decisione di questo tipo che riguarda sistemi di trasmissioni terrestri che hanno pertanto coperture limitate e (tranni pochissimi sconfinamenti) sono disgiunti tra i vari, sia presa dall'Unione Europea. Noi non vediamo la televisione terrestre portoghese o belga né i portoghesi o i belgi vedono la nostra televisione terrestre. Pertanto sono un po' perplesso perplesso sulla necessità che il passaggio debba essere sincronizzato tra i vari stati, anche perché i vari stati hanno storie televisive diverse e quindi a seconda dei casi la cosa può avere un costo minore o maggiore.

2 ) - Il fatto che tu a Pisa ricevendo tutti i Mux attualmente disponibili ( BEATO TE !!! :crybaby2: ) ritieni che c'è già ora la possibilità di accendere nuovi mux, non significa che sia così in tutta Italia. In Campania non lo è di certo. :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:

Una domanda dalle tue parti quante emittenti tv ci sono ???

Lo spettro UHF è tutto pieno ma con 3-4 canali duplicati e qualche altro canale che se chiudesse non genererebbe suicidi.
Penso che anche in posti dove fosse tutto affollato gli operatori maggiori potrebbero comprare nel tempo qualche altra frequenza, anche se secondo me la presenza di tanti altri MUX non è neppure indispensabile, quanto semmai sarebbe importante usare bene quelli esistenti.

3 ) - Se fosse stato lasciata libertà di scegliere alle emittenti se e quando passare al DTT ... non credo che l'avrebbero fatto neanche fra 100 anni. ;)

Le emittenti satellitare nel tempo hanno scelto liberamente di accendere al digitale e successivamente nel tempo alcune di esse stanno dismettendo le trasmissioni analogiche nel momento in cui il numero di utenti che hanno solo l'analogico diventa tale da non essere più interessante.
Penso che nell'arco di 20-30 anni non ci sarebbero praticamente più utenti che non sarebbero in grado di ricevere il segnale digitale e quindi a quel punto le tv potrebbero lasciare perdere l'analogico.

Faccio un esempio storico che ritengo abbastanza calzante.
In Francia un tempo si usava una trasmissione a 819 linee. Poi nel 1964 fu introdotto il secondo canale che funzionava a 625 linee e non era ricevibile dai televisori a 819.
Poi anche il primo canale fu portato a 625, ma fu mantenuta anche la versine a 819 perché c'erano persone che avevano ancora il televisore a 819.
Nel 1984 dopo venti anni finalmente fu chiusa la trasmissione a 819 linee.
20 anni secondo me è un buon periodo per un turnover fisiologico dei televisori...
 
Al mondo le cose cambiano e non ha molto senso rifarsi agli anni 60/70/80, e perfino 90 parlando di tecnologia, non solo in campo radio/TV.
Non si può replicare il passato perchè la rapidità dell'obsolescenza tecnologica aumenta con andamento geometrico. Tutti sappiamo già che il nuovo attuale fra 10-15 anni potrà essere diventato un cimelio storico e nulla più durerà quasi 100 anni come invece è successo per i sistemi radio TV.
La TV analogica funziona sullo stesso principio che veniva usato negli esperimenti del 1939 ed è assurdo pensare di farla vivere altri 20 anni perchè alcuni apparecchi, nel 2012, non avranno ancora un tuner digitale integrato.
Per di più, l'unica ragione che può suggerire un lungo periodo di transizione è il prezzo dell'oggetto che va sostituito, ma non è questo il caso, visto che in proporzione, un TV digitale oggi (ed a maggior ragione nel 2012) costa eneormemente meno di quanto costavano i TV analogici quando nel 1954 la RAI iniziò le trasmissioni regolari.
...o di quanto costa un cellulare GSM o 3g rispetto ai primi etcas od ai radiomobili a 460MHz dei primi anni 80.
Non ci sarebbero particolari problemi, salvo il fatto che i cambi di tecnologia andrebbero guidati da un authority indipendente e non pilotata da lobbies politco affaristiche. Da noi bisognava prima risolvere le situazioni da far-west e far tornare il sistema nella legalità, poi, iniziare a guidare la transizione nel modo più rapido ed indolore.
Buona parte dei problemi sono dovuti al fatto che un accesso rapido ed a pari condizioni di tutti i soggetti al DTT potrebbe far perdere posizioni di privilegio.
Insomma, da una parte il principale soggetto "commerciale" vuole il cambio di tecnologia perchè permette + business ma vorrebbe poter traslare il sistema attuale per avere la stessa (risibile) concorrenza di oggi. Dall'altra, il soggetto pubblico, noto carrozzone dagli alti costi, non avendo molto da offrire (vendere), non ha alcuna fretta di passare al DTT ed anch'esso vorrebbe poter traslare il sistema attuale per avere la garanzia di dover fronteggiare stessa concorrenza di oggi, che, tutto sommato, non gli dispiace poi troppo.
:evil5:
 
E' un po come la vedo io.
Partivo anche io da una visione del sintonizzatore integrato nella TV, retaggio dell'attuale televisione analogica. Tuttavia è opportuno capire che nel passaggio al digitale, le tecnologie, le apparecchiature ed i servizi viaggeranno ad una velocità che è propria dell'informatica e non dell'elettronica.
D'altro canto cosa cambia dal mio giradischi di fine anni 80 con i moderni? E con quelli degli anni 50?
Nulla, è che abituati all'era analogica, ci siamo dimenticati che nel passaggio al digitale le velocità erano altre. Pochi mesi fa il CD ha fatto 28 anni, ed in 28 anni sono passati i CD, i SACD, i DVD e poi i BR Disc e gli HD-DVD.
In soli 28 anni, quando il disco in vinile durava da quasi un secolo.

Il vero problema è che la digitalizzazione andava guidata da due capofila, lo Stato, per le politiche e le licenze, e la televisione di Stato, per le tecnologie ed i servizi.
Ciò non è stato, perchè da un lato i rappresentanto dello Stato hanno usato la querelle sul digitale per togliersi sassi dalle scarpe vicendevolmente e per fare semplice opportunismo e qualunquismo, dall'altro la televisione di Stato non ha nessuna esigenza di cambiare, perchè è più semplice mantenere le proporzioni in uno scenario stra-conosciuto, piuttosto che avventurarsi in una rivoluzione e dover consolidarsi, investendo in scenari a cui è estranea, poichè è più attenta a guardare indietro e vedere ciò che è stata piuttosto che guardare avanti e vedere dove andrà.
 
beh la tecnologia e l'elettronica si evolvono , questo è risaputo , e sempre con maggiore velocità. Ma non è una cosa nuova.....:D :eusa_whistle:
 
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