Crisi a Sardegna Uno

VIANELLO_85 ha scritto:
Con il satellite però in un colpo solo raggiungi tutta l'utenza e anche oltre ;)
copertura non fa rima con audience, bisogna pensarci mille volte prima di avventurarsi in spese folli. :5eek: :eusa_naughty:
qualora per ipotesi gli ascolti li procurasse andrebbero comparati al rendimento pubblicitario
e se quello non regge non puoi stare per anni a debito....
 
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VIANELLO_85 ha scritto:
Con il satellite però in un colpo solo raggiungi tutta l'utenza e anche oltre ;)

E' vero, ma nei fatti, secondo me ha ragione Eterix. L'utente medio oggi guarda il satellite per vedere Sky o perchè ha una scarsa copertura DTT. Per il resto sono veramente pochi quelli che guardano il satellite per vedersi i canali free. Anche perchè nel 90% dei casi i contenuti sono veramente scarsi. Già avventurarsi nei canali 800-900 e per stomaci forti.

Se ci fossero delle rilevazioni di quei canali, compresa sardegna 1 saremmo allo zero virgola.
 
VIANELLO_85 ha scritto:
Con il satellite però in un colpo solo raggiungi tutta l'utenza e anche oltre ;)
Questo è vero ma:
- Una tv locale se lo fa è per farsi vedere anche oltre la propria regione. Ora come ora forse conviene farsi ospitare da qualche tv locale di altra regione come ormai fanno già altre emittenti... rete7 italiamia...

- Se si è in crisi prima di chiudere il tutto e licenziare personale forse è meglio togliere il superfluo come è già stato detto e quella del satellite viene prima di tutto..

- L'importante è che la tv locale perchè di locali si parla è che rimanga visibile nella propria regione.

Ecco il perchè sono d'accordo con eterix sul fatto che se devono fare dei tagli devono per prima cosa chiudere sul sat anche se ad alcuni (non molti alla fine) dispiacerà...
 
Senza ombra di dubbio, visto che praticamente tutti italiani hanno un'impianto terrestre, in minoranza invece la platea SAT.
Il mio discorso voleva essere improntato in maniera un pò diversa ma qui rischiamo di finire OT.
 
ale89 ha scritto:
Ecco il perchè sono d'accordo con eterix sul fatto che se devono fare dei tagli devono per prima cosa chiudere sul sat anche se ad alcuni (non molti alla fine) dispiacerà...
che poi il problema di sardegna 1 è che son state fatte fuori tutte le autoproduzioni... Ovvio che nessuno ci investe, e vanno tutti a videolina...

Poi fidatevi che la ricezione via satellite è sempre stato un punto forte di sardegna 1... Secondo me ora che videolina sta a pagamento lo è ancora di più...

Comunque pare che ci sia un riavvicinamento tra le parti... Sta di fatto che Mazzella se vuole il ricavo deve investire, altrimenti vendere...
 
adriaho ha scritto:
che poi il problema di sardegna 1 è che son state fatte fuori tutte le autoproduzioni... Ovvio che nessuno ci investe, e vanno tutti a videolina...

Poi fidatevi che la ricezione via satellite è sempre stato un punto forte di sardegna 1... Secondo me ora che videolina sta a pagamento lo è ancora di più...

Comunque pare che ci sia un riavvicinamento tra le parti... Sta di fatto che Mazzella se vuole il ricavo deve investire, altrimenti vendere...
i tempi cambiano nessuno può vivere di quel che è stato in passato.
 
Sinceramente il vecchio pensionato che vive all'estero perchè ormai la sua famiglia vive li, che si guarda il telegiornale sardo di sardegna 1 mentre cena sul pc, non ce lo vedo molto...
 
adriaho ha scritto:
Sinceramente il vecchio pensionato che vive all'estero perchè ormai la sua famiglia vive li, che si guarda il telegiornale sardo di sardegna 1 mentre cena sul pc, non ce lo vedo molto...
pensi che parliamo di decine di migliaia di persone?
devi fare una proporzione: quantità/costi/benefici.
 
Nel silenzio più totale, la questione sardegna1 rischia di diventare un'apripista! Occhio che se Mazzella fa quello che a detto, la vedo male.
Comunque è bello vedere la solidarietà di tutta stampa stampa sarda! Non se li caga nessuno!
 
adriaho ha scritto:
Sinceramente il vecchio pensionato che vive all'estero perchè ormai la sua famiglia vive li, che si guarda il telegiornale sardo di sardegna 1 mentre cena sul pc, non ce lo vedo molto...

Il figlio collega il notebook alla TV (basta un cavo VGA o HDMI), una questione di pochi secondi e l'anziano padre vede il canale come se fosse in televisione :D :happy3:

Comunque bisogna ragionare in termini di share, anche se ancora alcune persone vedono un canale satellitare regionale, per pochi spettatori è impossibile tenere accesso il canale sul sat con i relativi costi...Il mondo va avanti, le cose cambiano è questione di adattamento..(e lo sapevano anche i primi esseri viventi comparsi prima di noi sulla Terra :D )
 
lesnek ha scritto:
Il figlio collega il notebook alla TV (basta un cavo VGA o HDMI), una questione di pochi secondi e l'anziano padre vede il canale come se fosse in televisione :D :happy3:
vallo a dire a chi sta solo :D... Secondo me è una perdita, anche perchè in sardegna stessa vi sono molte zone scoperte...

Ricordo molto bene le numerose proteste che ci furono l'anno scorso, quando videolina passò criptata su sky...

Ma tanto il prossimo a saltare sarà il canale sat, e dopo ancora salterà il canale tutto... Se Mazzella non rinnova... Vedo che intanto nella sua banca o nei suoi villaggi resort, gli investiomenti ci sono...
sierradelta ha scritto:
Comunque è bello vedere la solidarietà di tutta stampa stampa sarda! Non se li caga nessuno!
su l'unione sarda ho visto che ne hanno parlato abbondantemente (nonostante con videolina siano concorrenti diretti)
 
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Ricordate la storia della crisi a Sardegna uno? Nell'ultimo periodo si è aggravata notevolmente.
Dopo i contratti di solidarietà, gli stipendi arretrati le proteste dei lavoratori e le produzioni ridotte all'osso, si sta scrivendo la parola fine a questa assurda storia e a un emittente dalla storia trentennale.

Allora da un annetto buono hanno dismesso la frequenza satellitare.

nell'agosto del 2013 l'editore Mazzella lascia la guida dell'emittente a un gruppo di tre imprenditori (Sandro Crisponi, Mario Tasca e Luigi Ferretti di 7 gold) (http://www.unionesarda.it/articolo/...perienza_editoriale_termina_qui-6-324688.html).

La crisi non si è mai arrestata, perchè l'emittente ha seri problemi, nonostante vanti dei crediti. La società è stata ceduta a un prezzo simbolico di 4 mila euro al gruppo impenditoriale formato da Crisponi-Tasca-Ferretti che secondo i sindacati non ha nemmeno i soldi per pagare gli stipendi (con una operazione che ora è finita anche nel mirino della magistratura cagliaritana http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/84955_La_Procura_indaga_su_Sardegna_1.pdf).

I lavoratori sono in assemblea permanente da ottobre, e tra ottobre e novembre sono state organizzate 8 giornate di sciopero.
Sono da quasi due anni con i contratti di solidarietà ridotti del 33% per evitare i licenziamenti, non ricevono le mesilità da oltre 4 mesi, assieme alle varie spettanze (tredicesima e quattordicesima).
I vertici dell'emittente si difendono dicendo che non paga gli stipendi a causa dei crediti che ancora non è riuscita a riscuotere.

I giornalisti di Sardegna Uno addirittura sostengono che Ferretti (il patron di 7 gold), non ha nemmeno incontrato i lavoratori dell'emittente.

2 giorni fa i giornalisti dell'emittente cagliaritana hanno deciso di fare un "edizione straordinaria" al mercato di San Benedetto a Cagliari dove ironicamente hanno voluto raccontare la crisi dell'emittente che il prossimo anno dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) compiere 30 anni di attività. (http://www.youtube.com/watch?v=QugWg907mLY).

Il giorno dopo la protesta è continuata davanti alla villa dell'ex proprietario di Sardegna Uno Mazzella.

Pare che si potrà andare avanti con questa situazione sino a maggio del 2014.

Situazione molto difficile... La malagestione ha rovinato una delle poche emittenti regionali che aveva tutte le potenzialità per reggere e per salvarsi. Purtroppo chiuderà un emittente con degli otttimi tecnici e giornalisti

E per la serie è vietato pure parlarne, un servizio di Videolina ha dato conto della protesta, e per le dichiarazioni rese davanti alle telecamere i giornalisti Stefania Di Michele e Gianni Zanata sono stati sospesi dai turni di lettura del telegiornale.
Altro che digitale terrestre... Se le emittenti falliscono è perchè non sanno programmare il futuro... Hanno distrutto un emittente!
 
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Tutta la mia solidarietà ai dipendenti di sardegna uno....speriamo si risolva la situazione--------
 
Un vero peccato ! Anche qui in bassa toscana abbiamo una cospicua presenza di famiglie sarde che da tempo lamentano l'assenza di Sardegna 1
 
Ragazzi è finita: Dopo altri 3 giorni di sciopero, i dirigenti dell'emittente (dove è anche presente Mr 7 gold Luigi Ferretti) hanno comunicato il licenziamento di 13 dipendenti. Si tratta della metà dei lavoratori dell'emittente televisiva regionale (26 in tutto). I destinatari sono 5 giornalisti, 4 tecnici della messa in onda, 2 dell'area produzioni, 1 dell'area tecnica e un amministrativo.

Fnsi e l'Associazione della Stampa sarda: un atteggiamento aziendale che ancora una volta scarica sui lavoratori il peso di una gestione inadeguata, nonostante i rilevanti contributi pubblici regionali e statali incassati sotto varie forme. I lavoratori di Sardegna Uno hanno subito per due anni il Contratto di solidarietà che ha ridotto il loro stipendio del 33 per cento. Ma neppure questo è bastato. Anzi si sono dovuti rivolgere alla magistratura per il mancato versamento dei contributi al Fondo integrativo ed ora è in corso una indagine della Procura della Repubblica. "Il nuovo atto aziendale - scrive la Fnsi - non è, a questo punto, più un'operazione solo di carattere giuslavoristico o socio-economico. Una verifica sulla catena storica delle responsabilità sarà inevitabile. A tutto questo l'Azienda ha risposto con il silenzio, facendo saltare con un pretesto anche l'incontro convocato dal Prefetto di Cagliari per un esame della situazione.


Secondo gli editori: Sardegna Uno vive, ancora una volta, un’ acuta fase di difficoltà, ma lotterà, anche in questa occasione, affinché la pluralità dell’informazione non venga messa in crisi. La tv continuerà ad esistere dotandosi di un nuovo modello organizzativo, in assenza di imprenditori disposti a ripianare annualmente le perdite con proprie risorse personali. In merito alla scelta della nuova proprietà, di non rispondere pubblicamente alle accuse e alle continue provocazioni, in una anomala attenzione delle altre testate giornalistiche, rispetto ad analoghe e ancor più gravi situazioni di crisi nel settore, si ribadisce la convinzione che l’unico modo per risolvere i problemi sia impegnarsi fattivamente alla risoluzione degli stessi. I nuovi editori si dissociano da ogni forma di spettacolarizzazione mediatica, dal trascinamento dell’Azienda in polemiche sui social net, dalla strumentalizzazione dello stato di crisi avviata nei confronti della politica, così come da una campagna di svilimento dell’immagine di un’impresa che vive di immagine. La proprietà ha dato ampia disponibilità al Prefetto per il suo, purtroppo vanificato, tentativo di portare la vertenza dei lavoratori su un tavolo di concertazione. Spiace constatare che parallelamente ad una imponente campagna di comunicazione perpetrata ai danni di Sardegna Uno da una parte dei suoi stessi lavoratori, non abbia mai trovato spazio ne da parte loro ne da parte delle organizzazioni sindacali, l’ipotesi di richiedere all’Azienda, fin dallo scorso ottobre, un solo incontro interlocutorio. Ben conoscendo la disponibilità della Nuova proprietà non solo al dialogo ma anche a fare fronte unico con i lavoratori per la pretesa delle spettanze dovute all’Azienda dagli Enti Pubblici. Le solide fondamenta di Sardegna 1 dovranno attraversare inevitabilmente una radicale e dolorosa fase di ristrutturazione organizzativa, per la prosecuzione di una valida e alternativa proposta editoriale

E' una vergogna... In Sardegna avevamo gia poche tv locali, ma erano tutte con un buon palinsesto. Ora stanno sparendo tutte. Questa è la fine per l'emittenza locale. Oggi è definitivamente morta la seconda emittente della Sardegna.

Ma prima o poi salteranno tutti i nodi di questa faccenda. Come è possibile che un emittente televisiva venga ceduta per soli 4000 euro???
 
Assurdo...ai lavoratori licenziati và tutta la mia solidarietà. ..

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Quindi di fatto un 'altra emittente che va a ridurre drasticamente il personale con il prospetto di un futuro incerto per gli stessi lavoratori e anche dell'emittente che si dovrà ridimensionare ovviamente i contenuti
 
Quindi di fatto un 'altra emittente che va a ridurre drasticamente il personale con il prospetto di un futuro incerto per gli stessi lavoratori e anche dell'emittente che si dovrà ridimensionare ovviamente i contenuti
Niente di tanto diverso da quello che sta accadendo in tutta Italia,
quasi tutte le tv tendono a dimezzare il personale,
abbondando i famosi "Contratti di solidarietà" (dopo un anno diventano licenziamenti, di solito).
L' aggravante del centrosud è che le vostre tv locali sono state semi-mantenute per anni dalle regioni
che destinavano loro vari fondi (secondo me non era giusta questa cosa / i nodi vengono al pettine),
adesso che si chiudono i rubinetti nessun imprenditore/editore se la sente di investire/rischiare di tasca propria...
Se non ci sono le basi economiche non va neanche bene che queste tv restino in piedi
a prendere in giro le speranze dei lavoratori o magari a far lavorare a gratis un sacco di persone
condannate a restare precari tutta la vita con l' etichetta magica di freelance
che può andar bene a 20 o a 30 anni,
molto meno quando qualcuno inizia ad averne 40.
 
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