Ricordate la storia della crisi a Sardegna uno? Nell'ultimo periodo si è aggravata notevolmente.
Dopo i contratti di solidarietà, gli stipendi arretrati le proteste dei lavoratori e le produzioni ridotte all'osso, si sta scrivendo la parola fine a questa assurda storia e a un emittente dalla storia trentennale.
Allora da un annetto buono hanno dismesso la frequenza satellitare.
nell'agosto del 2013 l'editore Mazzella lascia la guida dell'emittente a un gruppo di tre imprenditori (Sandro Crisponi, Mario Tasca e Luigi Ferretti di 7 gold) (
http://www.unionesarda.it/articolo/...perienza_editoriale_termina_qui-6-324688.html).
La crisi non si è mai arrestata, perchè l'emittente ha seri problemi, nonostante vanti dei crediti. La società è stata ceduta a un prezzo simbolico di 4 mila euro al gruppo impenditoriale formato da Crisponi-Tasca-Ferretti che secondo i sindacati non ha nemmeno i soldi per pagare gli stipendi (con una operazione che ora è finita anche nel mirino della magistratura cagliaritana
http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/84955_La_Procura_indaga_su_Sardegna_1.pdf).
I lavoratori sono in assemblea permanente da ottobre, e tra ottobre e novembre sono state organizzate 8 giornate di sciopero.
Sono da quasi due anni con i contratti di solidarietà ridotti del 33% per evitare i licenziamenti, non ricevono le mesilità da oltre 4 mesi, assieme alle varie spettanze (tredicesima e quattordicesima).
I vertici dell'emittente si difendono dicendo che non paga gli stipendi a causa dei crediti che ancora non è riuscita a riscuotere.
I giornalisti di Sardegna Uno addirittura sostengono che Ferretti (il patron di 7 gold), non ha nemmeno incontrato i lavoratori dell'emittente.
2 giorni fa i giornalisti dell'emittente cagliaritana hanno deciso di fare un "edizione straordinaria" al mercato di San Benedetto a Cagliari dove ironicamente hanno voluto raccontare la crisi dell'emittente che il prossimo anno dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) compiere 30 anni di attività. (
http://www.youtube.com/watch?v=QugWg907mLY).
Il giorno dopo la protesta è continuata davanti alla villa dell'ex proprietario di Sardegna Uno Mazzella.
Pare che si potrà andare avanti con questa situazione sino a maggio del 2014.
Situazione molto difficile... La malagestione ha rovinato una delle poche emittenti regionali che aveva tutte le potenzialità per reggere e per salvarsi. Purtroppo chiuderà un emittente con degli otttimi tecnici e giornalisti
E per la serie è vietato pure parlarne, un servizio di Videolina ha dato conto della protesta, e per le dichiarazioni rese davanti alle telecamere i giornalisti Stefania Di Michele e Gianni Zanata sono stati sospesi dai turni di lettura del telegiornale.
Altro che digitale terrestre... Se le emittenti falliscono è perchè non sanno programmare il futuro... Hanno distrutto un emittente!