Vero Diego, ma con un doveroso distinguo.
Una pay-tv, qualsiasi pay-tv, risponde alle norme di mercato gerarchicamente dopo aver risposto alle esigenze dei suoi abbonati. Quello di Sky Italia sta diventando un caso unico, forse qualcuno vuole essere studiato nei Master di marketing (speriamo non per le conseguenze finali, del tutto imprevedibili). Questo infatti è un accordo da TV commerciale. Un do ut des, come ho già detto, dove il cliente, che dovrebbe essere attore, diventa convitato di pietra. I contenuti, la qualità, l'innovazione non hanno più il cliente come riferimento. E infatti contenuti di serie B, qualità risibile, assenza totale di innovazione, anzi involuzione tecnica.
In pratica, Sky è una TV commerciale, con politiche impostate solo al profitto, di cui gli abbonati sono i finanziatori. Finanziamenti a fondo perso, da non restituire mai. Davvero comodo fare impresa così.