Ma che mi frega da dove vengono? 150 euro per un decoder timvision è una rapina. Se io lo compro come usato me ne frego da dove provengono sti decoder. È un privato che me lo vende? È un usato venduto da un privato? È allora qual è il problema? Se compri un commodore 64 usato chiedi a quel qualcuno la provenienza o pretendi la fattura di acquisto? Non esageriamo con le paranoie che i reati sono ben altri che comprare un decoder da 30 euro al mercatino dell'usato. O pensi che Tim si metta a denunciare alla procura per queste ****ate? Vivete più distesi e rilassati che è meglio.
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Guarda, faccio quest'ultimo post fuori luogo perche poi ogni uno con il proprio **** fa quello che vuole.... dunque, io compro un decoder a 2.99*48(143.xx Euro) e lo do via a 30 auro, non credi che sono uno
scellerato oppure un deficiente mentale?? oppure, non credi che io lo prenda a noleggio e poi tanto che se ne frega non lo restituisco piu a chi me lo ha dato in affitto e lo vendo ?? che ne dici, ci sono piu deficienti o furbi in italia. Bene, dopo che dai la risposta a questo che sicuramente sara' furbo, ora cosa dice la legge in questo caso ??
La qualificazione giuridica corretta, nei diversi casi, aiuta a comprendere quali siano poi gli strumenti che la legge mette a disposizione dell’azienda per tutelarsi. Se un soggetto si impossessa di un macchinario altrui, sottraendolo a chi lo detiene, al fine di procurare profitto per sé o per altri, si rende responsabile del reato di furto (art. 624 c.p.). Elemento qualificante del furto è lo spossessamento che viene effettuato a danno del titolare, come ad esempio sottrarre un macchinario da un magazzino con la finalità di rivenderlo.
I rischi e le conseguenze di un acquisto in buona fede
Questo approfondimento sull’acquisto in buona fede risulta opportuno poiché tale fattispecie può comportare delle conseguenze penali. Conseguenze che derivano unicamente dalla presenza di mala fede e dal dolo dell’acquirente, essendo consapevole del danno altrui. È chiaro che nella maggior parte dei casi l’acquirente non ha idea di aver acquistato l’oggetto di un furto, o di essere in qualche modo destinatario di una truffa: in queste ipotesi infatti l’unica tutela è proprio la buona fede.
Qualora questa mancasse, l’acquirente potrebbe incorrere in gravi conseguenze penali: ad esempio nel caso in cui venga acquistato un oggetto da un venditore di dubbia professionalità (ad esempio un privato) e qualora non venga in alcun modo accertata la legittima provenienza del bene, si può configurare il reato di incauto acquisto, disciplinato dall’art.712 del codice penale. Un reato che si configura ogni volta in cui i sospetti e le perplessità dell’acquirente non sono verificati, per negligenza o imperizia.
Nel caso in cui sussista invece il dolo, ovvero l’intenzione di acquistare, occultare o ricevere denaro o cose provenienti da qualsiasi delitto, comportando un profitto per sé o per altri, si configura il reato di ricettazione. Una conseguenza penale particolarmente gravosa, disciplina dall’art. 648 del codice penale, che viene punita con la reclusione da 2 a 8 anni e con la multa da € 516 a € 10.329.
Ipotesi giuridicamente diversa è quella dell’appropriazione indebita (art. 646 c.p.) che viene commessa da chiunque si appropri della cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto. La differenza qui sta nel fatto che l’autore del reato ha già il possesso della cosa, per esempio sulla base di un regolare contratto di noleggio. Il reato si perfeziona nel momento in cui il soggetto prende la decisione di non restituire più il macchinario al noleggiatore o manifesta comportamenti incompatibili con tale restituzione.
E’ anche possibile qualificare la mancata restituzione come truffa (art. 640 c.p.), qualora l’autore, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con l’altrui danno. Questo è il caso in cui un noleggiatore venga ingannato attraverso la predisposizione di falsa documentazione da parte di soggetti che vogliono simulare l’esistenza di un’azienda a cui noleggiare macchinari al solo fine di appropriarsene. E’ chiaro che tutta l’attività fraudolenta preparatoria è quelle che rileva per qualificare il comportamento all’interno di tale più grave fattispecie penale.