Nei primi due anni di indagini successe di tutto, perché gli inquirenti ritenevano di aver imboccato due piste che poi non portarono a nulla, almeno al di là di "ogni ragionevole dubbio" come direbbero in Usa.
Quella che accusava Vanacore come l'assassino era quella che sembrava la più vicina alla realtà, non tanto per la responsabilità (mai provata) del portiere, ma perché secondo me lui sapeva di più di quello che ha detto riguardo alle persone che sono entrate nello stabile, di cui evidentemente uno aveva appuntamento con Simonetta.
Per il resto, è vero che è passato molto tempo e a meno che non venga fuori qualcuno che confessi (come il caso del delitto dell'Olgiata, avvenuto un anno dopo) sarà difficile scoprire la verità.
A mio parere anche nel dibattito in Cassazione i legali di Busco non avranno difficoltà a dimostrare l'estraneità di lui al delitto.