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Delitto Cesaroni, condannato/assolto Raniero Busco

Stato
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Quello che non capisco è perchè si siano limitati ai soli 24 anni, è pur sempre un delitto. :eusa_think:
 
io ribalto la cosa: con che coraggio dare 24 anni quando la prova regina non esiste?! e gli indizi sono confusi...
 
D'accordo con Anakin...
ho seguito la vicenda fin dall'inizio (1990) essendo da sempre appassionato di misteri italiani e non, e devo dire che da quello che mi sembra di notare non vi è certezza... evidentemente il c.d." ragionevole dubbio" non c'è e quindi avranno ritenuto sufficienti gli indizi, anche grazie alle tecniche investigative di oggi (esame dna, ecc.) per la condanna.

Ricordo una puntata di "telefono giallo", poco tempo dopo il delitto dedicata proprio a questa vicenda.
 
Già assolto Raniero Busco per non aver commesso il fatto, purtroppo per Simonetta Cesaroni il tutto rimane un incognita cercare di capire chi sia stato l'omicida ed un altro delitto rimane senza colpevole. :sad:
Evidentemente dopo 22 anni è stato troppo tardi analizzare in modo approfondito alcuni reperti, va considerato anche che all'epoca non c'erano i metodi attuali, se fosse stato oggi sicuramente sarebbe stato molto più facile individuare l'omicida; che riposi in pace Simonetta Cesaroni, ha tutto il nostro cordoglio. :sad:
 
Questo è vero la scientifica di allora fece errori grossolani e anche nelle indagini preliminari si fece molta confusione. Ormai la verità se n'è andata. Però per la verità processuale, di cui oggi possiamo discutere, è che non ci sono prove sufficienti per condannare a 24 anni una persona per omicidio e quelle che c'erano erano moooolto interpretabili (un graffio sul seno!). Per non aver commesso il fatto è stato assolto. E penso sia giusto.
 
A mio parere, la chiave sta in quel che sapeva Pietrino Vanacore, il portiere dello stabile suicidatosi un paio d'annì fa, poco prima di essere re-interrogato dagli inquirenti.

Io non credo che Vanacore fosse colpevole, ma che sapesse cosa fosse realmente successo, e non ha retto all'idea di doverne parlare ancora.
 
...@Corry774
se fosse stato oggi sicuramente sarebbe stato molto più facile individuare l'omicida;

Purtroppo non è sempre così, ce lo dicono i delitti irrisolti di Chiara Poggi, o di yara Gambirasio. Secondo me, è da tempo immemorabile che manca nelle Polizie italiane (CC o PS), il segugio, l'investigatore capace che, sulla base delle sue intuizioni, riesce ad incastrare il colpevole. Sulla base del detto che, se non si riesce ad individuare un assassino entro le prime 48 ore diventa difficilissimo poi beccarlo quando la pista si fredda, penso che le indagini scientifiche non possano soppiantare l'intelletto umano. L'ipotesi investigativa su R.Brusco si basava su indizi risibili e facilmente opinabili. Su l'omicidio Cesaroni furono molti gli errori commessi nell'immediato, come quello di non isolare la scena del crimine e di non controllare i bidoni dell'immondizia che avrebbero potuto contenere l'arma del delitto. Vanacore era a conoscenza di qualcosa di importante: il modo in cui si è "suicidato" è tra l'altro molto sospetto...
 
Concordo con Italiauno 61.
Il portiere di quello stabile (Vanacore, appunto) dev'essersi accorto di qualcosa, nel senso che essendo il portiere per forza di cose, più o meno, avrebbe dovuto sapere chi entrava e usciva.

Anch'io penso che gli indizi contro Busco fossero facilmente opinabili da parte dei difensori dell'accusato.
 
Alla trasmissione "Quarto grado" di ieri sera hanno parlato, però, di una specie di "superperizia" della difesa di Busco che appunto ha poi convinto i giudici ad assolvere l'imputato.
Si diceva anche che nn si fosse poi data possibilità al P.M. di confutare questa perizia stessa.
 
Non ho seguito l'accigliato ieri sera...ma credo che la superperizia fosse stata ordinata dalla Corte, quindi da considerare quale CTU e non sindacabile nel merito...
 
si, la superperizia è stata ordinata dalla Corte, meglio tardi che mai.
 
Questo caso cmq è più ingrabugliato di quello che già sembra a vederlo.
Ricordo le varie trasmissioni televisive che già negli anni '90 se ne erano occupate, compresa la mitica "Telefono giallo".
Si può sostenere tutto e il contrario di tutto.. ma ripeto che a mio parere il portiere sapesse qualcosa, senza pensare necessariamene che lui fosse il colpevole.
 
Certo che il modo in cui si è tolto la vita...affogato in un mezzo metro d'acqua, poco prima di dover tornare a testimoniare. Mah. Se dovessi scegliere tra credere al suicidio o ad un omicidio mascherato come tale, non è che saprei con certezza...Il brutto è che sono passati troppi anni ed il tempo ha nascosto bene quello che avrebbe permesso di capire come erano andati realmente i fatti.
 
A distanza di anni comunque il tutto rimane difficilissimo da scoprire, ecco perchè io sono dell'opinione che o si scopre subito chi ha commesso un delitto oppure poi sarà difficile trovare il colpevole, il tempo è un fattore a mio avviso determinante, se l'omicidio fosse stato fatto oggi sono sicuro che le cose sarebbero andate diversamente forse per Simonetta per via del fatto che oggi ci sono molti esami chimici e quant'ltro che all'epoca non c'erano. :sad:
 
Nei primi due anni di indagini successe di tutto, perché gli inquirenti ritenevano di aver imboccato due piste che poi non portarono a nulla, almeno al di là di "ogni ragionevole dubbio" come direbbero in Usa.

Quella che accusava Vanacore come l'assassino era quella che sembrava la più vicina alla realtà, non tanto per la responsabilità (mai provata) del portiere, ma perché secondo me lui sapeva di più di quello che ha detto riguardo alle persone che sono entrate nello stabile, di cui evidentemente uno aveva appuntamento con Simonetta.

Per il resto, è vero che è passato molto tempo e a meno che non venga fuori qualcuno che confessi (come il caso del delitto dell'Olgiata, avvenuto un anno dopo) sarà difficile scoprire la verità.

A mio parere anche nel dibattito in Cassazione i legali di Busco non avranno difficoltà a dimostrare l'estraneità di lui al delitto.
 
Non credo che in Cassazione si risolveranno i dubbi sul caso Cesaroni...Peraltro la Cassazione ragionerà non sul merito ma sulla legittimità dei giudizi.
penso anche io che un omicidio o si risolve subito o nell'immediato, oppure c'è rischio che divenga il crimine perfetto di romanzesca memoria.
Quello di cui purtroppo non sono altrettanto convinto è che se la povera Simonetta fosse stata uccisa ai nostri giorni, l'omicida, grazie alla tecnologia, si sarebbe potuto scovare con più probabilità. I vari omicidi ai quali abbiamo assistito negli ultimi anni lo dimostrano.
Secondo me è ancora valido il teorema che ci vogliono buoni investigatori, che invece attualmente mi pare scarseggino
 
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