Prima di tutto una precisazione che mi sta a cuore. Leggo spesso su questo forum (scritto non solo da te...) di antenne 'potenti': questa definizione è sbagliata concettualmente in quanto l'antenna è un elemento passivo e pertanto non potrà mai essere POTENTE!
Un'antenna è caratterizzata dal suo guadagno (e conseguente direttività) riferita all'antenna isotropica, che è l'antenna ideale, puntiforme, in grado di ricevere uniformemente da tutte le direzioni.
Quindi, se un'antenna guadagna, che so, 16 dB (a proposito si scrive sempre e solo dB), si parla di un guadagno relativo. Un'antenna che guadagna il doppio - 19 dB - non è più potente, ma semplicemente a maggior guadagno in quanto costruttivamente è in grado di essere più direttiva e quindi presenta un maggior guadagno - relativo, ricordiamolo! - nella sua direzione privilegiata.
Diverso è il discorso degli amplificatori, dispositivi attivi, che, grazie all'alimentazione, sono effettivamente in grado di potenziare il segnale in ingresso: in questo caso è corretto parlare di potenza!
Venendo ora alle antenne da interno, sono costituite da un'antenna, passiva, dotata di guadagno relativo, e da un amplificatore, attivo, caratterizzato dal suo guadagno e se vogliamo dalla sua potenza, o meglio livello in uscita.
Quanto hai potuto verificare con diverse prove con differenti antenne da interno dimostra (ammesso che i numeri di targa del fabbricante coincidano con la realtà...) come le prestazioni di un'antenna da interni siano fortemente influenzate dalle 'condizioni al contorno' che non sono solo la vicinanza o meno dei trasmettitori, la loro potenza e relativa distanza, quanto anche la posizione dell'antennino, eventuali disturbi industriali presenti in zona, la posizione delle persone nella stanza, ecc.
Inoltre amplificare segnali tendenti allo zero ha poco senso: in questi casi interviene pesantemente un'altra importante caratteristica dell'amplificatore, la 'figura di rumore' (noise figure in inglese). Questa caratteristica definisce la 'capacità' di un dispositivo di amplificare il segnale aggiungendo il minor contributo possibile di rumore, proprio di qualunque componente elettronico.
Ecco quindi che la prestazione di un amplificatore per piccoli segnali (ad esempio l'antenna da interni) importante da considerare non è tanto il suo guadagno, quanto la sua figura di rumore.
Commercialmente il guadagno tutti sanno cos'è (e si crede che maggiore è, tanto meglio sia), mentre la figura di rumore, nota solo ai tecnici, non viene nemmeno citata. L'unica eccezione sono i convertitori per la ricezione satellitare, gli LNB, dove questo è il dato presentato per primo!
Se la Telesystem con 30 dB funziona meglio di un'altra con 36 dB può significare che ha un'antenna più performante e un amplificatore con minore figura di rumore. Non 'riceve con più potenza', bensì è in grado di discriminare meglio il segnale interessato.
Spero di non avervi tediato troppo!