Digitale terrestre: no Ue ai contributi

DTT: UE mette sotto accusa l'Italia
Italia sotto accusa a Bruxelles per gli incentivi all'acquisto dei decoder per il digitale terrestre



La Commissione europea aprirà oggi un'indagine sui circa 200 milioni di aiuti concessi a questo fine per gli anni 2004 e 2005. Lo ha confermato il portavoce del commissario Ue alla Concorrenza, Jonathan Todd. Secondo l'antitrust comunitario gli incentivi potrebbero costituire una distorsione a favore delle emittenti Tv già sul mercato italiano. L'inchiesta di Bruxelles non dovrebbe riguardare le misure per il 2006, poiché il Governo italiano ha inserito nella finanziaria una norma che, nel rinnovare gli incentivi, li rende "neutrali" dal punto di vista tecnologico. Il passaggio definitivo dalla televisione analogica a quella digitale, in Italia programmato per la fine del 2008, può infatti avvenire in due modi: o attraverso le reti satellitari, oppure attraverso il digitale terrestre. Sono stati appunto i canali satellitari SkyItalia ed Europa7, esclusi dagli incentivi negli anni passati, a ricorrere alla Commissione Ue per sollecitare l'inchiesta dell'antitrust comunitario. Dopo l'avvio della procedura, l'Italia avrà un mese per inviare a Bruxelles le sue osservazioni, sulla cui base la Commissione prenderà una decisione definitiva. Nel confermare che la Commissione aprirà l'indagine sugli aiuti per il 2004 e 2005, Todd ha ribadito che «le nuove misure per il 2006 devono essere notificate».

[Fonte: IlSole24ore]

Bye.
 
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Cello ha scritto:
io sono piu' cattivo.......opterei per far rimborsare sia i contributi (che dovrebbero rientrare nelle casse dello stato) sia la sanzione a chi di fatto li ha inseriti nella manovra finanziaria.........altro che bastone e carota.....solo bastone.

Bye.
Ti quoto biquoto e triquoto pure io!
 
Propendo in pieno per il ritorno allo stato dei soldi dati per i decoder DTT e che i decoder siano venduti al loro reale prezzo di mercato e non quello gonfiato ad arte per prendersi sia i contributi e anche i soldi dei cittadini in pratica fregarli due volte... :mad: :mad: :mad:

Ciao ciao :icon_wink: :icon_wink:

PS: chi deve restituire i soldi sono le tv non i cittadini.
 
E' successa la stessa cosa in germania: se non sbaglio (correggetemi in caso) mi sembra che li i soldi li debbano restituire i produttori di decoder allo stato e non i cittadini che hanno usufruito degli sconti
 
tulibando ha scritto:
E' successa la stessa cosa in germania: se non sbaglio (correggetemi in caso) mi sembra che li i soldi li debbano restituire i produttori di decoder allo stato e non i cittadini che hanno usufruito degli sconti

ignoro quello che e' successo in germania......sicuramente se di incentivi si trattava sono finiti nelle tasche dei produttori e penso sia difficile riaverli indietro.
Mai e poi mai si potra' richiederli ai cittadini....quei fondi provengono dalle tasse che noi tutti (?) abbiamo versato all'erario.....vabbe' che esiste la finanza creativa ma una doppia tassazione e' assurda.
Poi resta aperto il problema dell'eventuale sanzione.......chi la paga???
Se dovesse ricadere sulla collettivita' un vafan' mi scappa di sicuro. ;)

Bye.
 
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Corriere della sera

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/12_Dicembre/22/pop_decoder.shtml

La questione dei decoder
La vicenda all’esame dell’Antitrust per un possibile conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi, è legata al finanziamento pubblico dei decoder per la tv digitale terrestre. Anche quest’anno, come nei due precedenti, la Finanziaria ha stanziato fondi per quanti acquistano decoder per passare dall’attuale sistema televisivo analogico a quello digitale, che diventerà standard unico nei prossimi anni, almeno a partire dalla fine del 2008 data alla quale è stato spostato attualmente il passaggio dalla tv analogica a quella digitale. Nella manovra 2006, peraltro, i finanziamenti sono stati decisamente tagliati: si e’ passati da fondi per 110 milioni di euro stanziati nella Finanziaria 2005 a soli 10 milioni di euro per la manovra varata definitivamente dal Parlamento. Peraltro i contributi per il 2006 sono limitati agli utenti delle due regioni «pilota», Sardegna e Valle d’Aosta, che faranno da «cavie» nel passaggio dall’analogico al digitale. Il conflitto d’interessi presunto nasce dal fatto che il fratello del premier, Paolo Berlusconi, ha una partecipazione nella Solaris.com, societa’ che distribuisce in Italia i decoder della Amstrad. La questione del conflitto d’interessi del premier sul finanziamento ai decoder per il digitale, è stata sollevata, il 14 dicembre scorso, nell’Aula di Montecitorio, dal capogruppo Ds, Luciano Violante che ha sottolineato come Berlusconi abbia partecipato al consiglio dei ministri che il 29 settembre ha varato la Finanziaria e ha deciso di porre la fiducia sul provvedimento. Al momento del varo della manovra, la norma di incentivazione dei decoder non ne faceva parte (è stata inserita in prima lettura al Senato), ma il fatto che il presidente del Consiglio abbia partecipato al voto sulla questione di fiducia in Consiglio dei ministri, configurerebbe il conflitto di interessi. E’ stato formalmente il senatore della Margherita, Luigi Zanda ad indirizzare un esposto all’Antitrust per sollevare la questione, seguito dai tutti i capigruppo dell'Unione al Senato che hanno indirizzato analogo atto al presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Antonio Catricalà. L’Antitrust, dopo aver acquisito una serie di documenti nei giorni scorsi, tra i quali anche quelli del ministero delle Comunicazioni sul sistema di incentivazioni in vigore, ha deciso l’avvio di un procedimento per verificare l’esistenza del conflitto di interessi, in base all’articolo 3 della legge 215/2004, che configura il conflitto anche quando l’atto governativo (nella specie la posizione della questione di fiducia) concede vantaggi ai "parenti entro il secondo grado, ovvero a imprese o società da essi controllate". L’iter dell’Antitrust dovrebbe durare un paio di mesi, anche se non ci sono termini specifici di legge.

Quel *problemino* della partecipazione di Paolo Berlusconi nella solari.com l'avevo denunciato qui nel forum circa 1 anno e mezzo fa'......in seguito avevo riaperto l'argomento in relazione alla Elettronica Industriale......vediamo quanti anni impiegheranno per andare a ravanare anche li.

Bye.
 
blino ha scritto:
Esistono :icon_wink:
Chissa come mai, sono normalmente in vendita in Germania ma non in Italia :icon_rolleyes:
http://www.nokia.fi/digitv/tuotteet/310s/
link
il fatto che non vengano venduti in italia è per volontà delle case costruttrici cui nessuno impedisce di metterli sul mercato però, a loro parziale difesa, dobbiamo anche chiederci: per chi li avrebbero venduti questi decoder in italia? a quale provider ci si poteva abbonare con l'acquisto di questi decoder?

tikal ha scritto:
PS: chi deve restituire i soldi sono le tv non i cittadini
ma quando mai..... li hanno presi i produttori e dovrebbero essere loro a restituirli. con gli interessi.
 
Ultima modifica di un moderatore:
finira' a "vino e tarallucci".....gli incentivi non verranno mai restituiti ne dai produttori ne dal governo ne dalle TV, resteranno a carico della collettivita'......e la sanzione sara' a carico di tutti (grrrrrr).

Bye.
 
Cello ha scritto:
ignoro quello che e' successo in germania......sicuramente se di incentivi si trattava sono finiti nelle tasche dei produttori e penso sia difficile riaverli indietro.
Mai e poi mai si potra' richiederli ai cittadini....quei fondi provengono dalle tasse che noi tutti (?) abbiamo versato all'erario.....vabbe' che esiste la finanza creativa ma una doppia tassazione e' assurda.
Poi resta aperto il problema dell'eventuale sanzione.......chi la paga???
Se dovesse ricadere sulla collettivita' un vafan' mi scappa di sicuro. ;)

Bye.
E' ovvio che non possono chiederli alle persone che hanno comprato il decoder (anche se sono schedate tutte dalla prima all'ultima dato che si doveva certificarsi come abbonati Rai dando estremi) ma eventualmente i produttori: questa è la strada percorsa dalla Germania e mi sembra ragionevole e anche l'unica
 
tulibando ha scritto:
E' ovvio che non possono chiederli alle persone che hanno comprato il decoder (anche se sono schedate tutte dalla prima all'ultima dato che si doveva certificarsi come abbonati Rai dando estremi) ma eventualmente i produttori: questa è la strada percorsa dalla Germania e mi sembra ragionevole e anche l'unica

e' sicuramente ragionevole ma i produttori difficilmente restituirammo le somme.......perche' quelli erano i prezzi di vendita in Italia (anche se gonfiati ad arte......leciti)......la responsabilita' degli incentivi l'ha presa l'esecutivo senza vagliare i prezzi di vendita al dettaglio degli altri paesi.......una vicenda intricata con molteplici responsabilita'.
Spero di sbagliarmi ma secondo me non li rivedremo mai.........smentitemi (vi prego ;) ).

Bye.
 
Cello ha scritto:
e' sicuramente ragionevole ma i produttori difficilmente restituirammo le somme.......perche' quelli erano i prezzi di vendita in Italia (anche se gonfiati ad arte......leciti)......la responsabilita' degli incentivi l'ha presa l'esecutivo senza vagliare i prezzi di vendita al dettaglio degli altri paesi.......una vicenda intricata con molteplici responsabilita'.
Spero di sbagliarmi ma secondo me non li rivedremo mai.........smentitemi (vi prego ;) ).

Bye.
Purtroppo mi sa che hai ragione perchè la minchiata l'ha fatta il governo e i produttori hanno ringraziato e gonfiato i prezzi,per cui ora il costo ricadra sulle spalle di tutta la collettivita(anchi di chi non ha manco il televisore in casa) :eusa_wall: :eusa_wall:
 
Tikal wrote:
> [...] non quello gonfiato ad arte [...]

Teoria interessante... e da cosa la si evince?
 
DKDIB ha scritto:
Tikal wrote:
> [...] non quello gonfiato ad arte [...]

Teoria interessante... e da cosa la si evince?

dai prezzi degli stessi dec. in vendita negli altri paesi......purtroppo. ;)

Bye.
 
Dingo 67 ha scritto:
Purtroppo mi sa che hai ragione perchè la minchiata l'ha fatta il governo e i produttori hanno ringraziato e gonfiato i prezzi,per cui ora il costo ricadra sulle spalle di tutta la collettivita(anchi di chi non ha manco il televisore in casa) :eusa_wall: :eusa_wall:

L'ho detto........voglio assolutamente essere smentitooooooo. ;)

Auguri di buone feste a tutti.
 
Cello wrote:
> dai prezzi degli stessi dec. in vendita negli altri paesi......purtroppo. ;)

Anche a me era venuto il dubbio che i prezzi potessero essere gonfiati, cosi' avevo guardato quanto costassero i vari Humax in Germania (purtroppo non ero riuscito a trovare altri decoder venduti in ambi i paesi: in Germania non sono molto interessati al DTT).

L'ultima volta ho provato a guardare quando i contributi stavano finendo in Italia, ed il prezzo in Germania era di circa 50 € superiore a quello italiano (ovviamente senza considerare il contributo statale).
Andando indietro nei mesi (ho cominciato a guardare verso Aprile 2005), la situazione in Germania era persino peggiore.
 
DKDIB ha scritto:
Cello wrote:
> dai prezzi degli stessi dec. in vendita negli altri paesi......purtroppo. ;)

Anche a me era venuto il dubbio che i prezzi potessero essere gonfiati, cosi' avevo guardato quanto costassero i vari Humax in Germania (purtroppo non ero riuscito a trovare altri decoder venduti in ambi i paesi: in Germania non sono molto interessati al DTT).

L'ultima volta ho provato a guardare quando i contributi stavano finendo in Italia, ed il prezzo in Germania era di circa 50 € superiore a quello italiano (ovviamente senza considerare il contributo statale).
Andando indietro nei mesi (ho cominciato a guardare verso Aprile 2005), la situazione in Germania era persino peggiore.

io avevo guardato i prezzi dei philips e dei nokia, in germania costavano molto meno......per non farmi mancare nulla ero andato a vedere in francia.....idem.

Bye.
 
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