Credo non abbia senso un paragone tra pay TV e servizi OTT. Si tratta di piattaforme con scopi assolutamente differenti tra loro, per far fronte, ciascuna, ad esigente specifiche. È chiaro che la pay tv è una "proposta televisiva" a tutti gli effetti che, al di là dei pacchetti preferiti da chi si abbona, deve proporre un complesso minimo di canali (insomma, per intenderci, anche la Rai, per quanto non sia una pay tv in senso tecnico, propone una offerta complessiva inscindibile). In sostanza, ti abboni "alla televisione". Poi per fortuna ci sono piattaforme leggere ed elastiche che consentono a chi a meno tempo, o ha un budget più limitato, o non ha interesse "alla televisione" , e con varie combinazioni, di fruire di contenuti di qualità. Poi si sa che, quanto ai diritti, le pay tv hanno tradizionalmente storie ondivaghe. I diritti, come le proprietà, vanno e vengono. Ma è all'offerta complessiva che bisogna guardare. Direi che il cinema "all'interno della tv di Sky" è tanta roba.