Sarebbe bello tutto a Sky!
Anche se Tuttosport, in verità, è di diverso avviso....
I presidenti di B bocciano le proposte: per i diritti tv è fumata nera in Lega
MILANO. Fumata nera, anzi nerissima. Testimone la faccia del presidente di Lega Antonio Matarrese alla fine di quella che un dirigente ( che ha preteso l’anonimato) ha definito una riunione « con cinque ore di bagarre » . Litigate e votazioni all’unanimità, dilapidando le ultime speranze di vendere i diritti televisivi sulla B residua. L’assemblea di Lega di categoria si è conclusa con un nulla di fatto e con una serie di interminabili bocciature e censure. Assente solo l’Ascoli, i dirigenti sono andati verso un finale poco lieto, pentendosi amaramente del clamoroso errore dello scorso anno, quando l’effetto Juventus non fu agganciato ad un corposo contratto pluriennale. E quei protagonisti sono ancora lì al loro posto.
NO A SPORTITALIA Ricusata l’offerta più concreta, quella di Sportitalia, giudicata inidonea per il requisito mancante dei necessari canali a disposizione. Lo “ spezzatino” ( o il mosaico, come preferisce chiamarlo Giorgio Lugaresi) necessita di adeguati mezzi tecnici. Dunque « offerta non congrua e non conveniente » . L’offerta era peraltro a costo zero, con la copertura dei puri costi di produzione, ma senza esborso di denaro. La bocciatura, di riflesso, è l’ennesima strizzatina d’occhio verso Sky che il requisito lo avrebbe ma che finora, presa da altre esigenze commerciali, ha snobbato tutto il corso di una trattativa che, in effetti, è partita dal settembre 2007. E’ ancora possibile che con Sky possa ripartire il dialogo, ma al momento più che una certezza è una pia speranza. Il telefono di Camiglieri è caldo, ma solo per altri interlocutori.
I tempi, più che maturi, sono decotti visto quanto si è sviluppato dell’attuale campionato. Più probabile che con Sky possa partire un dialogo ma solo relativamente al fuori programma dei playoff. In seconda battuta anche il pool dei concorrenti cosiddetti minori ( Canale Italia, Italia7 Gold) non è stato valutato e per l’identico motivo.
NO PLURIENNALE Andrea Locatelli. della Infront si è prodigato per proporre a regime il contratto pluriennnale. Ma le dimensioni della proposta ( secondo Sergio Gasparin, dg del Messina 21 milioni di euro, spalmati in due anni) è stata egualmente cassata perché non dignitosa. In effetti l’offerta ricalca circa il 50 per cento della media dei precedenti contratti, annata atipica ( quella dell’anno scorso con la Juve) inclusa.
CENSURA IN VISTA L’assemblea ha ritrovato una positività solo valorizzando il principio morale della vendita dei diritti collettivi. « Andiamo in questa direzione con la serie A, non si torna indietro con la B » , riaffermava Matarrese. Dunque censure in vista per il Brescia che ha venduto le partire sulla piattaforma Sky all’emittente Rtb ( sul canale 829) ed al Pisa che ha chiuso con Conto tv per il match con il Mantova. Ma non si può andare oltre una blanda riprovazione perché il decreto legge Melandri, in assenza di un contratto collettivo, permetteva entro il 16 febbraio il frazionamento individuale della vendita. Matarrese ha stigmatizzato il comportamento di Gino Corioni,
ma via Rosellini, legalmente, non può muoversi chiedendo un risarcimento. Semmai non potrà procedere ulteriormente il Pisa per match in definizione.
DICHIARAZIONI Corioni all’uscita: « La B continua ad essere sottovalutata e non accettiamo che lo sia. Per questo abbiamo detto di no alla vendita pluriennale. L’anno prossimo spero di non essere più nella cadetteria, se no divento matto... » . Alfredo Caz-zola per il Bologna: « Non vogliamo svenderci. Abbiamo dato mandato agli organi della Lega per vendere i diritti televisivi nel migliore dei modi possibili » . Lugaresi introduceva anche un problema tecnico per l’eventuale vendita collettiva: « Ci sono anche difficoltà tecniche per la cessione pluriennale, visto il movimento di squadre che saliranno e scenderanno, valutazioni del garante comprese. Abbiamo valutato un cocktail di proposte che si potevano incastrare, ma abbiamo deciso di non andare oltre ( sfuma sulla bocciatura a Sportitalia, ndr) » . Formalmente il pallino è in mano a Lugaresi ( « Io lo sosterrò » , aggiunge Matarrese) ma il sentiero è in forte salita.
Daniele Poto
(Tuttosport di oggi)