un recente articolo di un sito autorevole che parlava dell'arrivo di Radio Serie A (in modo abbastanza critico devo dire), diceva che gli utenti DTT che sono attrezzati per fruire dell'HBBTV sono un 10%
Se anche così fosse, il 10% non sarebbe certo un dato trascurabile, se confrontato ad esempio alla stessa audience sat ...
Ma ovviamente non è così. Evidentemente non hanno a disposizione i dati di ascolto effettivi e quelli relativi al numero di dispositivi HbbTV connessi. Oppure, come io credo, screditano in mala fede (perché magari avrebbero preferito che quel servizio non ci fosse o fosse altrove ...).
Ovviamente ciascuno cerca di portare acqua al proprio mulino, soprattutto quando l'acqua è poca e i mulini sono sempre di più.
Io dico invece che vista la potenza di HbbTV (che ha anticipato e reso meno appeeling per il momento anche il DVB-I, come stiamo vedendo), molti lo stanno ostacolando e boicottando in tutti i modi.
Ad iniziare proprio da quelli stessi TV vendor che hanno interesse a profilare in proprio gli utenti, sostituendosi agli editori e ai broadcaster tradizionali.
E la cosa dà fastidio anche ai "profilatori" per eccellenza (Google, Apple, Amazon, ...), anch'essi guarda caso scopertisi editori ... tramite le proprie app, anch'esse spesso volutamente azzoppate da alcuni TV vendor (che magari hanno più interesse a che funzioni un servizio Samsung TV, piuttosto che una app o un servizio di un altro "editore" ...).
E' una guerra a tutti gli effetti. La si combatte con ogni mezzo (anche togliendo i tasti numerici dai telecomandi e sostituendoli con i tasti delle proprie app).
E quando ogni servizio sarà offerto dai big profiler per eccellenza ... sarà troppo tardi per preoccuparsi della propria privacy.
E anche del costo sempre più alto dei servizi offerti in esclusiva da questi big, che avranno nel frattempo annientato ogni forma di concorrenza (nessuno ha notato che quest'anno i prezzi di questi servizi sono tutti aumentati?).
Occhio sempre a valutare tutto con la propria testa, senza andare dietro acriticamente a quello che sempre più spesso taluni vogliono far credere.