Ultimamente non intervengo molto in questa discussione ma sento, ogni tanto, di dire la mia.
E' secondo me evidente che il governo ha perso il polso della situazione, più impegnato nelle bagarre con i governatori di regione che a cercare di trovare soluzioni credibili per cercare di abbassare la curva dei contagi che ahimé ancora continuano a correre. Si naviga a vista, con decisioni pseudo-scientifiche sperando di imbroccare il bivio corretto.
Fondamentalmente il punto è uno: finito il lockdown a Maggio si è passato più tempo ad andare a lodarci in Europa e nel Mondo come i migliori che a rattoppare la sanità e a farla trovare quantomeno più pronta per l'inverno successivo; non si è fatto nulla per risolvere la questione trasporti e ci si è concentrati su stupidate come bonus monopattini e banchi a rotelle arrivando alla situazione attuale che a livello infrastrutturale siamo esattamente ridotti come a marzo scorso...è vero che ora abbiamo conoscenze maggiori del virus e lo si cura meglio...ma non avendo adeguato gli ospedali e la medicina territoriale abbiamo come risultato che quando hai i Pronto Soccorso e i reparti di degenza iper-congestionati per quanto saranno migliorate le tecniche di cura, non hai più il tempo materiale minimo necessario da dedicare a ogni malato, finendo per avere quasi gli stessi morti della prima ondata.
Aggiungiamo anche che parte dell'affollamento è dovuto alla totale assenza della medicina territoriale che porta una discreta parte di chi è positivo, o di chi pensa di esserlo in Pronto Soccorso anche se sta bene e potrebbe stare in casa con una tachipirina, togliendo il letto a chi ne ha davvero bisogno, cogliendo, tra le altre cose, anche il rischio di contagiarsi veramente qualora non avesse contratto prima il virus.
Tutto ciò è dovuto alla totale disinformazione offerta ai cittadini da moltissimi giornali/siti web e televisioni che rincorrono la notizia acchiappaclick o lo scoop "viaggio nelle T.I." facente audience senza preoccuparsi di responsabilizzare le persone nel fare ognuno la propria parte. (Per carità, la realtà delle cose va fatta vedere, ma quando mostri 5 volte a settimana i reparti cosa vuoi creare se non panico? Cioé siamo a Novembre, ormai si sa cosa sia un casco di ventilazione o un tubo per l'ossigeno in gola, e lo si sarebbe dovuto sapere ben prima del covid)
Tutto questo ha generato nelle persone incertezza più totale producendo un 60% di cittadini terrorizzati, gente che non esce nemmeno di casa per prendere un po' d'aria nonostante magari non ci sia nessuno per km in un bosco e che chiama il 118 a ogni starnuto, e un 40% di gente oramai totalmente menefreghista che ha capito l'andazzo del "si salvi chi può" e che, anche se magari non negazionista, è totalmente stufa di non avere una linea guida chiara di dove andrà il paese, sia dal punto di vista sanitario che, soprattutto, economico.
E' parimenti ovvio, inoltre, che la questione delle zone arancioni/rosse è trattata ben diversamente dal primo lockdown di Marzo (principalmente per motivi economici e di rischio malcontenti/disordini generali), vivo in Calabria siamo zona rossa dal 6 novembre a causa del disastro infrastrutturale sanitario della nostra regione, che fra un commissario "che non connetteva durante l'intervista", e uno neo-nominato negazionista passando per decenni di malagestione paga adesso una zona rossa per mancanza di posti letto più che di contagi (bassi). Tutto ciò crea, comprensibilmente, malcontento e dolori di pancia, recepiti dai Prefetti, altrimenti non si spiega come mai i controlli siano volutamente leggeri, e che, grazie a Dio aggiungerei, non si sfocia nell'assurdo di inseguire chi cammina in spiaggia con l'elicottero; attività chiuse a parte (poche), a quanto pare, gli spostamenti non sono granché controllati anzi.
In merito a questa seconda ondata, se ci fossimo fatti trovare pronti a livello di infrastrutture e numero di personale, sicuramente non la avremmo evitata ma, quantomeno, sarebbe stata meno impattante sull'SSN. Vedete, la gente è stata buona e tranquilla per 3 mesi in prima ondata, capendo che la situazione era totalmente nuova, e fare di meglio sarebbe stato impossibile. Ma ora, i cittadini sono stanchi di pagare colpe non proprie...e quindi inquadrare le persone nella responsabilità collettiva è diventato molto, ma di gran lunga, più difficile.
Sembra che la strategia ora sia creare finti-lockdown, più mediatici che reali, e sperare nel vaccino che oramai i governi sanno bene quando arriverà e in che quantità...altrimenti non se ne parlerebbe ad ogni ora anche in una nazione dove i finti proclami sono all'ordine del giorno...e vista la serietà della questione...nel frattempo ora è diventata più una questione di responsabilità individuale che altro.