Qua in centro a Reggio in questo momento c'è una dimostrazione di insegnanti per tornare alla didattica in presenza...
Il tema della didattica in presenza alle superiori è molto sentito.
Dal lato genitori (sono membro del direttivo di un comitato genitori di un istituto superiore) in un primo tempo la DAD è stata accettata, poi, in Emilia Romagna, quando il rientro al 50% è stato posticipato sono insorti molti genitori e associazioni.
Quando il TAR ha annullato il provvedimento sono insorti sopratutto gli studenti ed alcuni genitori.
Da un lato la didattica in presenza ha un impatto didattico più efficace, aiuta la socializzazione, sopratutto per le prime che hanno avuto un passaggio importante e che si sono conosciute poco, e riduce la dispersione scolastica.
Dall'altro i ragazzi, nonostante le rassicurazioni sui mezzi di trasporto, si sentono poco sicuri.
Il ritorno alla didattica in presenza al 50% è stato un deciso passo avanti, sopratutto per i licei, mentre per gli istituti tecnici e professionali la possibilità di fare laboratori in presenza dava la possiblità ai ragazzi di vedersi 1-2 volte a settimana, nei licei le poche ore di laboratorio non lo consentivano, visto che le altre ore dovevano essere effettuate in DAD, non riuscivano a fare una giornata completa e non era pensabile la DAD nelle ore restanti.
Adesso occorre monitorare la situazione lato trasporti e assembramenti alle fermate ed in ingresso/uscita scuola prima di procedere gradatamente alla didattica in presenza.
Ribadisco che, nella scuola in oggetto, con la mascherina obbligatoria in aula dal primo giorno, si sono verificati casi singoli ma nessun contagio in aula.