Uno dei problemi determinanti la crisi di questa rete si chiama mancanza di identità. Se i palinsesti vengono organizzati, stagione per stagione, mese per mese, e poi giorno per giorno, a casaccio e a tentavi estremi, senza abituare il pubblico a prodotti o categorie più o meno ricorrenti (esempio: film il lunedì ed il martedì, serie il mercoledì, quiz il giovedì, varietà il venerdì e il sabato, fiction la domenica) non puoi aspettarti che la rete abbia consensi. Se non si sa cosa sia Canale 5, e cosa voglia proporre, al di là dei reality, De Filippi e D'Urso, non andranno mai da nessuna parte. Dopo la prova egregia di dicembre, il Milionario al giovedì, a partire dalle 22, è un esperimento che nemmeno un direttore di rete esordiente avrebbe fatto.
E poi torno a dire: bisogna riproporre la prima serata, massimo alle 21. Alle 22,30 il milionario ti porta già al sonno. Alle 22,30 deve partire un talk o qualcosa di più attrattivo.
E poi torno a dire: bisogna riproporre la prima serata, massimo alle 21. Alle 22,30 il milionario ti porta già al sonno. Alle 22,30 deve partire un talk o qualcosa di più attrattivo.
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